Juve, un presidente di nome Agnelli

Mi perdoni l’Avvocato, non è il caso di paragonare le glorie vissute negli anni novanta con questo schifo che noi tifosi bianconeri siamo costretti a sorbirci ultimamente, ma forse ci siamo. Forse questo è il punto di svolta: John Elkan, fresco presidente di Fiat, ha dato una volta per tutte il benservito a quel Blanc che nessuno di noi dimenticherà facilmente. Da oggi il Presidente della Juve sarà Andrea Agnelli, nipote dell’indimenticato Avvocato.

L’insediamento, che avviene in uno dei momenti più bui della storia recente della squadra, promette bene: con Agnelli dovrebbero trovare posto a Torino Benitez e ben 80 milioni di euro di liquidità per il mercato estivo, a cui bisognerà aggiungere alcune cessioni che sembrano inevitabili. C’è la possibilità e (sembra) anche la volontà di far tornare la Vecchia Signora ai lustri di un tempo. Noi tifosi lo speriamo davvero..

[Omnia/Luca Zaccaro]

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Serie A: Juventus 3 – 0 Bari

bella partita, la classica partita di fine campionato. Certo, di solito a questo punto della stagione si festeggia lo scudetto, la Champions, la qualificazione. Non quest’anno, purtroppo. Vittoria larga e incontestabile, di una buona Juventus che però ha dimostrato di non riuscire durante la stagione a mantenere la continuità per ambire a posizioni importanti. Nota di colore: è la prima partita dopo un’era calcistica in cui non subiamo gol..
Fiduciosi: 6
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Universitando – Settimana #3.21

Diciamo che l’avvicinarsi dei compitini (mai importanti come in questo caso) tenta di distrarmi dal tirocinio, ma devo riuscire a far coesistere Esami, tirocinio e i due progetti. Insieme. Giuro che non oserò mai più definire “semplice” un semestre prima di averlo provato sulla mia pelle 😉
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Universitando – Settimana #3.20

Il tirocinio, piano piano, prende forma.. dopo i problemi iniziali sto iniziando a capire come si lavora con ASP, un mondo a me sconosciuto prima di un mese fa. Ora bisogna concentrarsi sul motore di ricerca e sulla struttura del DB, in
seguito penseremo all’interazione con tale DB e al motore di ricerca fonti tramite schedulazione. Bene, ottimo 😉
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Serie A: Inter 2 – 0 Juventus

niente da dire, i 3 punti se li meritavano loro. Certo, avessimo giocato in 11 contro 11 forse potevamo aspirare al pareggio, data la prestazione complessivamente buona della squadra bianconera. Ma Sissoko ha pensato bene di
farsi buttar fuori e il gol, inesorabile, è arrivato. Non parlo del raddoppio perché obiettivamente la partita era già finita. Si chiude così, quasi ufficialmente, la rincorsa al quarto posto e alla Champions League 2011.
Esclusione pienamente meritata.
Esclusi: 5
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Ore 13:40, è la fine del PDL (o forse no..)

Va in onda, praticamente in diretta Nazionale, lo strappo finale, clamoroso tra Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini. Durante la direzione del PDL il livello di tensione tra i due è stato tale che si sono superate persino le parole, arrivando addirittura a gesti di minaccia e sfida. Uno spettacolo indecoroso, non c’è dubbio.

Fini contestava a Berlusconi la gestione monarchica del partito e la poca attenzione alle riforme vere, l’altro faceva notare che certo non giova un bastiancontrario che in pubblico contesta ogni decisione del Presidente del Consiglio e capo del proprio partito.

La fine si consuma quando Berlusconi accusa Bocchino e soci (e, indirettamente, Fini stesso) di “esporre il partito al pubblico ludibrio”. Il Presidente della Camera si alza dalla platea e si dirige sotto al palco, puntando l’indice contro il capo del Governo. Poco dopo il Premier invita a Fini a lasciare lo scranno più alto di Montecitorio se intende tornare subito alla politica attiva. Questi gli risponde ironicamente (ma neanche troppo); “Sennò che fai, mi cacci?”.

E’ chiaro, questo è un punto di non ritorno. Ma non aspettiamoci, almeno nel breve periodo, un addio da parte di Fini. Infatti, se è vero che Berlusconi ha ragione quando parla di osservazioni politiche che non si addicono ad un Presidente della Camera, tantomeno se fatte in pubblico, bisogna dare atto a Gianfranco che le questioni che pone sono serie e vanno affrontate.

Non dimentichiamoci poi di guardare anche l’altro lato della medaglia: per Fini il PDL è una grandissima risorsa capace di generare il 40% dei voti e con l’atteggiamento tenuto oggi, al contrario di quanto pensano in molti, si è candidato dritto dritto alla sua guida in un futuro prossimo, quando il PDL non sarà più il partito di Berlusconi e dovrà per forza imparare a fare a meno di lui. Quel giorno, quando sfiderà Tremonti, potrà affermare senza ombra di dubbio di non essere “l’erede” del Cavaliere ma di brillare di luce propria. Potrà aspirare, insomma, a quel vasto bacino elettorale moderato che però ce l’ha su a morte con l’attuale Premier.

La questione semmai è se e quando questo scenario si realizzerà. Non posso escludere che Berlusconi, piazzata qualche riforma molto gradita al Paese, decida di chiamare tutti alle urne. A quel punto il peso politico di Fini verrebbe azzerato totalmente, insieme a quello dei suoi fedelissimi. Se invece il Governo dovesse portare a termine la legislatura, allora la strada verso la guida del partito non sarebbe poi così tanto in salita per Gianfranco. E’ impensabile, almeno allo stato attuale, una nuova candidatura di Berlusconi a Palazzo Chigi nel 2013.

Vediamo ora cosa accadrà nei prossimi giorni, quali saranno le reazioni del mondo politico e dell’elettorato a questo scossone senza precedenti se guardiamo alla storia politica del centrodestra negli ultimi 15 anni. Perlomeno possiamo finalmente dire che Fini si è assunto la responsabilità delle proprie azioni e della propria azione politica.

Oggi, ha ragione Fini, si chiude l’era dell’unanimismo, caratteristica costante e purtroppo negativa dell’era Berlusconiana. Per la prima volta Berlusconi dovrà confrontarsi con una opposizione interna e organizzata.

Ma alla fine, per il PDL, potrebbe essere solo un bene.

[Omnia/Luca Zaccaro]

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LinkStreaming è “caduto”

Il popolarissimo sito che raccoglieva un’infinità di collegamenti per guardare davvero di tutto in streaming (senza scaricare l’intero video) è finito sotto il mirino della Guardia di Finanza. Ne da notizia, tra gli altri, DownloadBlog.it

Ora il sito è irraggiungibile in Italia in seguito all’inchiesta “Little Angel”. Dal nome possiamo immaginare qualcosa legato alla pedopornografia, ma sono solo supposizioni.

Per il momento i milioni di utilizzatori di LinkStreaming (sembra che il PageRank fosse maggiore di quello del sito della RAI) dovranno trovare “vie alternative” per continuare a guardare film e telefilm in streaming: che sia l’occasione giusta per il ritorno dirompente di AnimeDB agli splendori di un tempo?

[Omnia/Luca Zaccaro]

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Office 2010 è pronto!

Ci siamo: l’ottimo Office 2010 ha raggiunto lo stadio di RTM ed è pronto per essere venduto (a partire da metà maggio/inizio giugno). Ne danno notizia fonti ufficiali di Microsoft e il solito WZor.

La Build che ha ottenuto il “Sign-Off” è, sempre secondo il sito russo, la 14.0.4763.1000, di poco successiva alla RTM Escrow che circola in rete ormai da qualche settimana.

Dopo averci offerto qualche “utile link”, quelli di WZor ci informano che all’interno del pacchetto, i vari software hanno versioni diverse. Niente di eclatante 😉

In rete gira già da qualche giorno un possibile crack, ora basterebbe una ISO per testare, per puri scopi didattici ;-), la validità dello strumento.

Immagino che presto avremo le nostre risposte..

[Omnia/Luca Zaccaro]

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E’ tutto FINIto?

L’immagine qui sopra, che giganteggia anche nell’home page del Corriere, segna un punto di non ritorno nella storia politica del centrodestra italiano: le strade di Fini e Berlusconi si sono definitivamente separate.

Aveva resistito allo tsunami della fine della CDL e, un po’ a malincuore, aveva deciso di far confluire la “sua” AN nel PDL. Poi ha conquistato la poltrona della Camera e ha perso di vista i resti del suo partito, “fagocitati” dall’area forzista e da Berlusconi in persona.

Ora, dopo la  vittoria “osteggiata” alle regionali (solo l’ultima di una serie innumerevoli battaglie della “guerra fredda”), è arrivato il faccia a faccia con il Premier, un giorno dopo l’incontro tra lo stesso Berlusconi e Bossi. E’ chiaro che qui si stanno pianificando non solo le grandi riforme, ma anche la geografia politica del centrodestra dopo il 2013 (avete per caso sentito le sparate sul premier leghista?). E Fini forse ha capito che il suo potere d’acquisto è notevolmente diminuito di recente.

Il presidente della Camera avrebbe minacciato, secondo quanto viene riferito da fonti della maggioranza, l’ipotesi di creare in Parlamento gruppi autonomi dal Pdl.

Berlusconi, dal canto suo, avrebbe risposto: «Rifletti bene su questa decisione di dar vita a gruppi autonomi perché se lo farai l’inevitabile conseguenza dovrebbe essere quella di dover lasciare la presidenza della Camera»

Nulla da eccepire: se Fini ha deciso di percorrere questa strada è liberissimo di farlo, ma prima deve rinunciare al ruolo che il PDL, tutto il PDL, gli ha permesso di ricoprire.

In realtà c’è anche una seconda possibilità: se Fini decidesse di dar vita ad un gruppo parlamentare e se i suoi “fedelissimi” avessero i numeri per decidere le sorti del Governo, allora dovrà essere Berlusconi stesso a dimettersi.

In ogni caso una cosa è certa: l’idillio (vero o presunto) tra Berlusconi e Fini è finito. E quasi sicuramente lo è anche il PDL come speranza di un partito di destra moderno e non Berlusconi-centrico.

Male per l’Italia. Bene per Berlusconi che accresce ancora di più il suo potere politico.

[Omnia/Luca Zaccaro]

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Il giorno di Visual Studio 2010 (e Adobe CS5)

Oggi è un giorno importante per il mondo dell’informatica: nelle prossime ore verranno presentate le nuove versioni di software del calibro di Microsoft Visual Studio 2010 e Adobe CS5.

Il primo è la soluzione All-In-One dell’azienda di Redmond per i programmatori professionisti; permette di scrivere programmi in C, C++ e di avvalersi del .NET Framework 4 (C# e via dicendo). Il suo rilascio è stato posticipato di qualche settimana a causa di un beta testing più lungo del previsto.

Link al sito di Visual Studio 2010

Creative Suite 5 è invece la suite di Adobe per fotoritocco, programmazione web, Flash, PDF e molto altro. Va ad aggiornare e migliorare la già ottima CS4, integrando novità come, ad esempio, il supporto a HTML5 per Flash.

Link al sito di Creative Suite 5

[Omnia/Luca Zaccaro]

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