PDL: il giorno del divorzio (forzato)

Gianfranco Fini, politico di professione che in futuro potrei anche votare senza problemi per vari motivi.

Ma oggi non è il futuro. Oggi è il giorno in cui tutto finirà. Fini, Presidente della Camera e co-fondatore del PDL è da un anno e mezzo che di professione sembra fare il bastian contrario nei confronti del suo partito, della maggioranza e del suo Presidente del Consiglio.

Per l’amor di dio, scelte più che legittime, a patto di essere pronti a subirne le conseguenze.

Chissà, forse credeva che Berlusconi non avesse il coraggio di andare fino in fondo. Invece sembra proprio che nella direzione di Partito, convocata questa sera alle 19, il Cavaliere chiederà (e farà votare all’unanimità) l’espulsione dal partito di Fini e dei suoi più stretti collaboratori.

Spiace, perché in alcuni casi le ragioni dei finiani potevano perfino essere condivisibili, ma le modalità con cui sono state sostenute e la precisa volontà di logorare il Governo e il suo Premier erano sotto gli occhi di tutti da troppo tempo. Non intervenire sarebbe un segnale di timore che una personalità come Berlusconi non può più permettersi.

Le cose, secondo i bene informati, andranno in questo modo: per prima cosa il provvedimento di espulsione verrà firmato da Verdini, Bondi e Larussa (con controfirma di Berlusconi), poi l’ufficio di presidenza confermerà la decisione all’unanimità.

E se non volete crederci, sappiate che in Aula (a Montecitorio) si mormora di un Bocchino infuriato che tenta di formare un gruppo autonomo e chiama gli “amici” invitandoli ad uscire dall’Aula per mandare sotto il Governo.

Pare ovvio che qualcosa sta per succedere davvero, questa volta.

Le scelte che verranno prese questa sera segneranno per parecchio tempo il centrodestra italiano. Da quindici anni si tenta di raggiungere l’unità completa tra tutti i moderati. Se Fini verrà espulso questo diventerà di colpo un obiettivo impossibile da raggiungere nel breve periodo.

In più c’è un problema legale, legato all’utilizzo del simbolo attuale del PDL: sembra infatti che per utilizzarlo serva il consenso congiunto si Berlusconi e Fini. In caso di espulsione servirà dunque un nuovo simbolo.

In tanti, Ghedini in testa, stanno sconsigliando a Berlusconi di intraprendere la via dell’espulsione. Troppo pericolosa e dalle conseguenze imprevedibili. E’ facile arrivare alla crisi di Governo. Se però questa volta il Cavaliere ha deciso di intervenire con azioni di questa portata (per lui convocare una direzione di Partito non è roba da tutti i giorni) vuol dire che forse, passatemi il termine, ne ha veramente le palle piene.

Potrebbe dunque cadere nel tranello dei finiani (perché di questo si tratta). Se i “dissidenti” fossero più di trenta, il Governo sarebbe spacciato.

E se fosse proprio questo l’obiettivo finale? Ammettiamolo, Berlusconi ha una grandissima autostima. E’ convinto di riuscire ad ottenere la maggioranza dei voti anche in caso di elezioni anticipate. Anche senza le macerie di Alleanza Nazionale (macerie perché molti ex-aennini sono oggi fedelissimi di Berlusconi).

I numeri sono in realtà risicati ma forse i suoi amati sondaggi dicono che una “nuova AN” consentirebbe comunque di raggiungere una maggioranza relativa. Non dimentichiamo che il PD non se la passa bene, è decisamente sotto il 30%. Se consideriamo che la Lega è al 10% (e che sosterrà un nuovo Governo Berlusconi perché vuole il federalismo), al PDL basterebbe un 25%. Risultato più che abbordabile, anche senza Fini. Soprattutto se il Governo dovesse cadere per mano dei finiani e Berlusconi riuscisse a far passare il messaggio che sono stati loro a tradire gli italiani, a dare instabilità all’intero Paese in un periodo difficile come questo.

Difficile però credere che gente che fa politica di professione non comprenda queste cose. Per questo le decisioni di questa sera e ciò che ne seguirà direttamente sono ancora avvolte nella nebbia.

Stay tuned.. aggiornamenti (molto probabilmente) in serata

[Omnia / Luca Zaccaro]

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Perché odiate Berlusconi?

Vogliono farci credere che l’Italia sia divisa (quasi) in due: quelli che votano Berlusconi e quelli che votano la Sinistra. Fosse davvero così sarebbe la più alta espressione di democrazia bipolare che potremmo aspettarci.

Ma parliamoci chiaro: quelli che si rifiutano di dare il proprio voto a Berlusconi esclusivamente per motivi politici si contano sulle dita di una mano. La verità,la triste verità, è che esiste in Italia un quinto dell’elettorato circa che non vota per Berlusconi semplicemente perché ODIA Berlusconi. Visceralmente.
A voi, odiatori di professione, si rivolge questo articolo che non vuole essere in alcun modo provocatorio. Voglio cercare di capire cosa fa scattare questo sentimento nei confronti di un uomo che con la vostra vita quotidiana ha poco a che fare.
Breve astrazione: il motivo più comune che porta una persona ad odiare (nel vero senso della parola) un’altra persona è un torto che vada a toccare la sfera strettamente personale. Dubito che Silvio Berlusconi abbia sedotto la vostra ragazza o vi abbia licenziato per il solo gusto di vedervi sulla strada, dunque devo dedurre che non è per questo che odiate il Cavaliere.
Potreste essere tifosi milanisti, incazzati (molto incazzati) per la condotta tenuta negli ultimi anni dal Presidente della vostra squadra del cuore. Avete tutta la mia comprensione, ma è chiaro che questo non basta per farvi odiare Berlusconi.
Passiamo ad altro. Probabilmente odiate Berlusconi perché siete fermamente convinti che sia colpevole di una lunga serie di crimini. Liberissimi di farlo, ma dovete chiarirmi un punto: per la giustizia italiana Berlusconi è incensurato. Non esiste infatti nessuna condanna definitiva nei suoi confronti. Le vostre sono, a tutti gli effetti, supposizioni. Proprio come quando sentite al telegiornale che è stato arrestato un “presunto” stupratore. Siete schifati dal suo comportamento anche se non potrà essere chiamato colpevole prima dei tre gradi di giudizio previsti nel nostro Paese. Se poi andiamo a guardare, molti dei processi in cui è stato coinvolto Berlusconi sono di carattere strettamente economico. Dunque, a meno che non siate convinti che il mondo sia popolato da soli agnellini, non ci sono motivi per odiare in modo così esclusivo una sola persona.
Direte voi, chi fa politica non dovrebbe avere ombre nella propria storia giudiziaria. Ineccepibile ma… dobbiamo metterci a ridere subito o aspettiamo ancora un po’? Ogni giorno sentiamo di intrallazzi e accordi sottobanco che riempiono le giornate di molti politici. In molti cercano di guadagnare il più possibile dalla loro situazione di “privilegiati” e, anche se si tratta di comportamenti da condannare, spesso funziona così. Ammettiamo dunque per un istante che anche Berlusconi abbia guadagnato qualche cosa dalla sua attività politica: che cosa è che lo rende più “odioso” del resto della Carovana? E’ colpa dell’attuale ruolo istituzionale ricoperto dal Cavaliere? Vorreste farmi credere che in fondo non credete neanche voi all’uguaglianza dei cittadini davanti alla legge?
Come ho già detto non ci sono fini provocatori. Voglio solo capire perché al legittimo “non voto Berlusconi perché non lo ritengo degno di rappresentare il mio Paese” molto spesso si sostituisca un “non voto quel bastardo perché è un criminale, mafioso, corruttore e via dicendo”.
Di motivi, motivi veri, io non ne trovo e quindi ho deciso di girarvi la domanda…
Oh, non sarete mica gelosi delle belle ragazze che spesso lo accompagnano, vero?

[Omnia / Luca Zaccaro]

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Il gatto che si morde la coda

Tantissimi anni fa gli antichi popoli credevano che il tempo non fosse una linea retta, che va dal passato e finisce inesorabilmente nel futuro, ma una specie di “cerchio”: tutto ciò che succede a noi è già accaduto in passato, e un giorno accadrà di nuovo. Forse qualcuno storcerà il naso, eppure sembra che ci fosse davvero un pizzico di verità in queste vecchie credenze: guardate a quello che sta accadendo nei Palazzi del Potere.. Era il 2001 e Berlusconi (stra)vinceva le elezioni politiche. Nel 2004 Fini e Casini, ansiosi di prendere il suo posto, iniziano un lento lavoro di logoramento nei confronti del Cavaliere. Aprile 2005: il Governo Berlusconi II è costretto a rimettere il mandato a favore di un “rimpasto”. Poi, nel 2007, Casini se ne va sbattendo la porta, mentre Fini, zitto zitto, rinnega tutto e il contrario di tutto (ve lo ricordate il “Predelino”?) e diventa co-fondatore del PdL. Aprile 2008: Berlusconi torna trionfalmente al Governo. Fini va a scaldare la Poltrona del Presidente della Camera, lo stesso scranno da cui, quattro anni prima, iniziarono i “Casini” (con Casini, guarda un po’..). Poco meno di un anno dopo, ecco il copione ripetersi pari pari: Fini inizia a contestare ogni decisione del “suo” Governo, si fa sfuggire spiacevoli fuori-onda in momenti non proprio perfetti per il Governo, poi inizia a contestare il Capo, fino ad arrivare al faccia-faccia del congresso nel 2009. Da lì parte l’idea di un gruppo autonomo in Parlamento, ma si accorge di non avere i numeri e la sua diventa una “fondazione”. Il resto è roba di questi giorni: Bocchino, speaker dello stesso Fini, dice che i “fedelissimi” possono far cadere il Governo. E in tutto questo casino Berlusconi che fa? In apparenza sarebbe disposto a riaprire il portone proprio a quel Casini, quello del 2004. Non so cosa ne pensate, ma a me hanno insegnato che “lo scorpione che doveva attraversare il fiume, dopo aver chiesto aiuto alla rana, la punse ed entrambi affogarono nel fiume che insieme stavano cercando attraversare”.

[Omnia / Luca Zaccaro]

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Windows 8: prime indiscrezioni

Come dite? Sono un po’ in ritardo? Sì, avete pienamente ragione 😉

Come forse avete sentito, sono state diffuse delle slide che parlano (presumibilmente) di come sarà Windows 8 (nome in codice non ancora definitivo) e il mondo che ci girerà intorno.

Vediamo di analizzare un po’ tutta questa carne al fuoco..

La prima curiosa notazione è che Microsoft sembra guardare con interesse al “ciclo virtuoso” di Apple, che fa si che ogni prodotto dell’azienda di Cupertino “semplicemente funzioni” e stimoli l’utente a spendere dei soldi. Questa è senza dubbio una verità: pensiamo all’iPad, forse non lo strumento più utile di questo mondo, ma il desiderio dell’utente nell’acquistarlo subito è palpabile.

Il secondo punto di attenzione riguarda la possibilità che Microsoft possa pensare di buttarsi anche nel mondo Hardware, ideando dei modelli di computer da vendere in bundle con il prossimo sistema operativo. In parallelo, sembra ormai certa la realizzazione di uno store on-line dove si potranno acquistare/scaricare gratuitamente migliaia di programmi certificati per Windows 8. L’idea carina è che un innovativo sistema di gestione licenze aiuterà l’utente a spostare, sempre tramite questo store, i propri programmi (e le relative impostazioni) da un computer all’altro. Molto interessante 😉

Il terzo punto è forse il più “futuristico”: sembra infatti che sia allo studio una tecnologia capace di rendere il PC immediatamente utilizzabile non appena la webcam, posizionata sopra o all’interno dello schermo, riconosce l’avvicinarsi di un utente del sistema. Parallelamente il sistema si arresterà quando l’utente si allontanerà dalla postazione. In realtà non si tratterebbe di un arresto come siamo abituati a pensarlo. Si starebbe lavorando infatti su una fusione tra le modalità di Logout e ibernazione tale da rendere quasi superfluo lo spegnimento totale del PC e immediatamente pronto il Desktop non appena l’utente lo voglia.

Per quanto riguarda i “form factors”, sembra che questa volta l’attenzione di Microsoft sia rivolta anche verso i Laptop, i dispositivi Slate e All-In-One. Per intenderci: guerra all’iPad su ogni fronte (ma non sarà troppo tardi tra tre anni?).

Passando poi ai “Mockup”, notiamo una caratteristica che, se realizzata, farebbe la felicità di milioni di utenti (e relativi amici-ripara-pc): su una slide, in cui sono rappresentate le opzioni di “Recovery” del sistema, si fa riferimento a un “Pulsante di Reset”: se abbiamo capito bene le intenzioni di Microsoft, questa scelta servirebbe a re-installare completamente il sistema, mantenendo inalterati e funzionanti TUTTI i programmi, i settaggi e anche le modifiche al sistema stesso. In pratica: “Ho preso un virus, ma non ho voglia di formattare tutto >> Reset e computer come nuovo, senza spendere tempo e denaro nella riconfigurazione”. Ripeto, sarebbe una caratteristica davvero amata 😉

Ovviamente Windows 8 includerà IE9 e tutte le “migliorie” che i suoi sviluppatori hanno promesso (e che stanno effettivamente realizzando)

Secondo altre indiscrezioni, cambierà anche il modo in cui le copie OEM verranno distribuite. Sembra infatti che i grandi produttori potranno modificare in modo molto profondo le copie del sistema che verranno distribuite ai clienti.

Insomma, per ora le indiscrezioni terminano qui, ma di carne al fuoco ce n’è già parecchia 😉 Come spesso è accaduto negli ultimi anni, Microsoft ha davvero la possibilità di realizzare un eccellente prodotto. E se Windows 7, definito ufficialmente coma una “Minor Release” ha portato tutte le innovazioni che hanno già conquistato più di 150 milioni di utenti (nel giro di un mese supererà Vista), chissà cosa possiamo aspettarci per il 2013 quando, verosimilmente, conosceremo la “Major Release” più innovativa dai tempi di Windows 95.

Lo so che lo stesso discorso è stato fatto per Windows Vista ma in quel caso, lo sappiamo, qualcosa è andato storto.

Errare è umano, perseverare sarebbe un tracollo per Microsoft.

[Omnia / Luca Zaccaro]

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