Universitando – Speciale Esami #3.18 (Vittoria)

Veder comparire sul WebPoliSelf quel voto, quel “21” in Impianti Informatici ha scatenato una serie di emozioni e di pensieri.

“E’ fatta, non ci credo!” è stato il primo pensiero elaborato dal mio provato cervello.

E in effetti ci ho messo un po’ a realizzare. Ma oggi, quando ho visto completarsi (senza tener conto della laurea, ovvio) la pagina della mia “Carriera” ho realizzato che è davvero così. Forse non per tutti una laurea è così importante. Magari in alcuni casi sembra essere arrivata “per caso”, quasi per inerzia dopo tre anni di viaggi per Milano andata-ritorno. Per me non è stato così.

Studiare a Milano è stata un’esperienza di vita. A partire, sembra banale, dal viaggio. Non sembra ma quegli 80 chilometri percorsi ogni giorno in macchina-treno-metropolitana-piedi per tre anni ti mettono in condizione di vivere situazioni particolari, da imparare a gestire. Da uno sciopero annunciato, a un guasto sulla linea, fino ad uno sciopero improvviso che ti lascia a piedi a parecchie centinaia di metri dalla meta finale. So che sembra una barzelletta, ma è così. Parte di ciò che ho imparato in questi tre anni deriva proprio dalle esperienze del “pre” e del “post” università. Quanta gente ho conosciuto (o re-incontrato) sulla banchina, quanta gente che puntualmente, giorno dopo giorno, trovavo seduta nello stesso binario del regionale Novara-Cadorna..

Arrivati in Piazza Leonardo (o, molto più spesso, in via Golgi) inizia la quotidiana avventura. Tante, tantissime persone. Facce che da estranee sono diventate ogni giorno sempre più familiari. Non sto a scomodare il concetto di amicizia, ma di sicuro si è creato un bel gruppo che ha reso più leggere lezioni spesso interminabili. Grazie soprattutto a Rocco per i lunghi pomeriggi di studio ma anche, rigorosamente in ordine di facebook, ad Andrei, Antonio, Dario, Davide, Federico lo juventino, Federico il “montanaro”, Giacomo, Giovanni, Jacopo, Juri, Lorenzo, Luca, Marco S, “il” Marco, Massimo, Matteo, Michele, Michele “il Viga”, Simone, Stefano, “Bloom”, Stefano, Tiziano, Vania e anche a tutti quelli che mi sono dimenticato.

Ma il Poli non è solo divertimento. Gli “scoponi”, il Poker, le cazzate sono la parte bella, quella da ricordare e raccontare. Ma c’è anche l’altra faccia. Quella dello studio, tanto studio. Quella degli esami (che a volte vanno male per colpa di congiunzioni astrali che mai si riverificheranno nella storia). Ma questa è la parte che spesso, almeno alla fine, si trasforma in soddisfazione assoluta. Gli esami passati al primo colpo (soprattutto se si tratta di Analisi 1-2-infinito), gli esami passati di culo (uno, due al massimo),  gli esami con cui si era aperta una lotta personale (la febbre vs Fisica, la sardegna vs Elettronica, l’errore vs Reti). Alla fine ne resterà uno solo. E se stasera sto scrivendo queste stupide righe vuol dire che ho vinto io.

Non sarà il massimo, non sarà in anticipo. Ma è dannatamente in orario e con 6 mesi di tirocinio alle spalle. E’ la mia laurea. Il 21/02/2011.

Ci sono stati momenti belli e momenti disastrosi. Penso (spero) di essermeli raccontati tutti in questa rubrica (esatto, serviva a me, non era pensata con lo scopo di essere “pubblica”).

Ora se permettete vado a cercarmi un lavoro, o un altro stage. Chiudo qui questa lunga rubrica con il messaggio migliore:

“Vittoria!”

Grazie, ancora, a tutti.

[Omnia / Luca Zaccaro]

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Un “Compleanno di Merda”

Diciamolo subito, forte e chiaro, in modo che non siano possibili altre interpretazioni.

Chi si aspettava una giornata “risolutiva” è rimasto deluso su ogni possibile fronte.

Partiamo dal peggio del peggio visto nella diretta televisiva di ieri: Antonio di Pietro. Il Leader di IdV non ha fatto altro che riversare fango (per non dire altro) sulla quarta carica dello Stato, il Presidente del Consiglio. Lo ha accusato, nell’ordine di essere un “pregiudicato illusionista”, un “successore di Nerone”, per finire con la ciliegina sulla torta: Berlusconi è uno “stupratore della democrazia”. Di Pietro andrebbe formalmente richiamato per il pessimo spettacolo offerto ieri all’Italia, e il Presidente della Camera non ha fatto molto per impedire questo scempio. Solo un paio di richiami formali, oltretutto sotto richiamo di Berlusconi.

Tralasciando gli interventi “inutili”, tipo quello di Casini e dei vari “terzopolisti” passiamo a quello di Bersani. Dopo aver “suggerito” a Berlusconi di candidarsi al Nobel per la pace ha detto che “la nuova stagione inizia oggi (ieri, ndr) e saremo noi ad aprirla”. Insomma, per l’ennesima volta “zeru proposte concrete” da quello che dovrebbe essere il principale partito di opposizione.

Ma veniamo alle questioni importanti. Berlusconi è arrivato alla Camera senza sapere cosa lo aspettava, questo era evidente (e basterebbe a smontare molte delle accuse di “mercantaggio”). Alla fine ha scelto di dar retta alle “Colombe”, capitanate dal solito Letta, e ha pronunciato un discorso in perfetto stile riappacificante, come se nulla fosse successo in questi ultimi due mesi. Discorso che tralaltro non perderò tempo ad analizzare dato che penso lo abbiano già fatto in molti due anni fa. Insomma, il Cavaliere si è calato in un personaggio che gli stava stretto, strettissimo, e lo ha fatto (con poche speranze) per tentare di allargare il più possibile il suo “bacino di maggioranza”. Dopo essere rimasto (sempre sotto consiglio di Letta) tutto il giorno a Montecitorio, più che altro a farsi offendere gratuitamente, ha replicato un po’ più piccato. Ma alla fine il risultato non è valso l’attesa: 342 voti a favore, ben più della maggioranza richiesta (e molti di più rispetto alla maggioranza del 2008), ma non abbastanza per andare avanti senza Fini e l’MPA. A Berlusconi sono mancati i voti di LD, di qualche PRI e di qualche assente/astenuto.

Si possono spendere ore ad analizzare la giornata di ieri, ma la verità è una sola: Berlusconi deve mettersi a trattare con Fini se vuole andare avanti. Esito più che prevedibile.

E il Cavaliere ha deluso chi voleva un colpo di mano: nessun attacco a Fini, nessuna dimissione, nessuna maggioranza allargata.

Ma anche Fini e i suoi hanno deluso: chi credeva davvero un un sincero patto per concludere legislatura dovrà ammettere che l’annuncio (scontato ormai) del nuovo partito dato in una giornata come questa non è certo un buon segno.

E poi, come ho già detto, come ha fatto Bocchino a votare la fiducia a un “pericolo per la democrazia”?

Ma lasciamo perdere. Sono tutti discorsi inutili. Berlusconi ha due sole possibilità: andare avanti facendosi inevitabilmente logorare da Fini o andare alle urne a Marzo (ipotesi suggerita dalla Lega).

Nel primo caso si prospettano due anni e mezzo forse addirittura più vuoti e inutili di quelli appena trascorsi, senza la minima traccia di vere riforme liberali. E no, non ditemi che Berlusconi le ha promesse. Con questi numeri non si andrà da nessuna parte. Nel secondo caso, a meno che le cose cambino in pochi mesi, Berlusconi non riuscirà a tornare a Palazzo Chigi. E addio Lodo Alfano.

Quale delle due strade pensate che sceglierà Berlusconi? Non lo, ma entrambe non promettono nulla di buono.

Non c’è che dire. E’ stato proprio un compleanno di merda.

[Omnia / Luca Zaccaro]

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Compleanno di Fuoco – Liveblogging

Berlusconi ha appena terminato il suo discorso alla Camera

giudizio sul discorso in corso di elaborazione..

Live Blogging delle intenzioni di voto e del risultato finale

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Auguri Silvio

Auguri Silvio, 74 anni sono tanti e portarli così bene non è da tutti.

Spiace però notare come le cose, rispetto all’anno passato, siano di poco mutate. E i cambiamenti sono stati decisamente negativi.

Un anno fa parlavo della negatività dei continui contrasti con Fini, e sappiamo bene come è andata a finire.

Un anno fa parlavo della democrazia interna al PDL, e in questi 12 mesi il partito non solo non è migliorato sotto questo punto di vista ma sta rapidamente tornando ad essere quello che era Forza Italia fino a tre anni fa.

Un anno fa parlavo di un PDL che faceva il pieno di consensi, oggi siamo sotto al 30%.

Un anno fa parlavo dei troppi “vecchi” che c’erano in politica e oggi siamo qui a fare la conta, “acquistando tutto l’acquistabile” pur di arrivare a quota 316.

Un anno fa parlavo delle mancate riforme liberali, che sono oggi ancor più una chimera.

E’ passato un anno, e come al solito guardandoti in faccia non sembrerebbe così. Ma il Paese in questi 12 mesi ha vissuto, e non se l’è certo passata bene. E’ necessario un rilancio della vera azione di Governo, quella promessa nel 2008. Ed è necessario prima di tutto capire cosa fare un Fini e con il suo (futuro) partito. Sono decisioni che non possono più essere rinviate. A costo di andare a votare in primavera.

Forse per te il tempo scorre più lentamente, ma l’Italia ha urgentissimo bisogno di essere riformata “in toto”, rivoltata come un calzino. E questa azione va necessariamente iniziata prima del tuo settantacinquesimo compleanno. Perché se 12 mesi come quelli passati possono non farsi sentire su una persona vitale come la Tua, di certo sul resto della Nazione lascerebbero un segno incancellabile.

Auguri, Presidente!

PS: non perdetevi il live-blogging dell’intervento di Berlusconi alla Camera alle 11 (più o meno)!

[Omnia / Luca Zaccaro]

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Live Spaces chiude e “migra” su WordPress.com

Microsoft ha appena comunicato che “Live Spaces”, la sua popolare piattaforma di blogging collegata a Messenger, chiuderà presto i battenti. Glissando sulle reali motivazioni alla base della decisione si spiega che “Molti utenti di Windows Live Spaces hanno richiesto un’esperienza di blog più completa e siamo lieti di annunciare che l’aggiornamento gratuito per Windows Live Spaces è finalmente disponibile. Abbiamo stretto una partnership con il principale servizio di blog, WordPress.com, per offrire ai clienti di Windows Live la possibilità di utilizzarlo”.

Avete capito bene, l’azienda di Redmond ha deciso di non sostenere più i costi di gestione del suo servizio e, per non cancellare con un colpo di spugna i pensieri dei suoi 30 milioni di utenti, ha stretto un importante accordo con Automaticc (azienda che gestisce WordPress) in modo da garantire ad ogni singolo utente la possibilità di continuare la sua esperienza di blogging passando in modo semplice e gratuito al famosissimo CMS diffuso ormai sull’8,5% dei siti Internet.

Questa è una notizia che fa piacere a tutti. In primis a Microsoft che, come già detto, non dovrà più preoccuparsi di alcun aspetto legato a questa piattaforma. In secondo luogo a WordPress, una delle innovazioni più interessanti dell’ultimo decennio, che vede così riconosciuto il proprio valore (per non parlare dei nuovi utenti e del relativo traffico generato). Infine anche un pensiero agli utenti, troppo spesso dimenticati in questo tipo di accordi. Trovo che nessuno possa dirsi dispiaciuto di passare a WordPress. Diciamocela tutta, Microsoft negli ultimi anni ha investito molto nella ricerca e nell’innovazione, ma Live Spaces non ha mai raggiunto livelli accettabili in termini di usabilità. Se si era felici di postare le proprie avventure sul proprio “Space” sarà ancora più bello farlo ora dal comodo pannello di amministrazione di WP 😉

Ma passiamo alle questioni pratiche: se provate a loggarvi sulla pagina di Windows Live Spaces vi verrà mostrato un avviso che vi invita a prendere una decisione.

Potete scegliere di trasferire subito il vostro blog su WordPress, con una procedura guidata che promette di trasferire senza problemi testi, foto, video e commenti (cercando di eliminare eventuali commenti di spam), mentre non verranno trasferite le bozze, i temi, i gadget, gli enelchi e i guestbook. Usando Messenger Connect le notifiche continueranno ad apparire su Windows Live Messenger. Ah giusto, la migrazione promette di essere completamente trasparente agli occhi di eventuali amici e visitatori, che verranno automaticamente reindirizzati.

Potete anche decidere di non fare nulla per il momento. Sappiate però che potrete scrivere articoli su WLS solo fino a dicembre, dopodiché dovrete prendere una decisione. Marzo 2011 è la data scelta per concludere le migrazioni. Presumibilmente se entro quella data un utente non avrà preso una decisione il suo blog verrà eliminato per sempre.

La penultima scelta è quella di eliminare subito il proprio Space. Se siete tra i tanti che usavano questa piattaforma sette/otto anni fa (quando eravate poco più che tredicenni) e desiderano con tutto il cuore che i loro messaggi spariscano per sempre dalla faccia di Internet questa è la scelta giusta da fare. Sappiate però che molto probabilmente non ci sarà in seguito possibilità di recuperare tali dati.

L’ultima opzione, un po’ da scoprire (e da criticare), permette di “Scaricare” il proprio blog sul PC. Questa operazione non ha conseguenze sulla versione on-line (che sarà sempre pronta all’aggiornamento o alla cancellazione). Ma io mi chiedo: che senso ha “scaricare un blog”, magari sotto forma di centinaia di pagine HTML? Non era più semplice fornire all’utente il file SQL che sarebbe stato generato dalla procedura guidata per migrare a WordPress? In questo modo l’infrastruttura di Windows Live Spaces sarebbe rimasta intoccata e l’utente avrebbe la facoltà di decidere con più cognizione cosa farsene del proprio database. Proverò a scrivere a Microsoft in merito alla questione e riporterò eventuali risposte in questo post o in uno dedicato.

Per ora mi fermo qui, ricordandovi di prendere una decisione entro il prossimo mese di marzo, pena la scomparsa del vostro Blog su Windows Live Spaces 😉

[Omnia / Luca Zaccaro]

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La Verità di Fini

Come promesso, arriva oggi Fini con la “sua verità”. In un video, inizialmente destinato alle redazioni on-line delle fondazioni e dei giornali a lui vicini ma finito su YouTube causa crollo dei sopracitati server, il Presidente della Camera nonché capo di Futuro e Libertà ribadisce di non aver mai ricevuto un solo avviso di garanzia, di aver venduto l’appartamento a 300.000 € perché tale cifra era superiore del 30% rispetto alla valutazione fatta dai proprietari del palazzo, di aver concluso l’affare (dietro indicazione di Giancarlo Tulliani) con una società “Off Shore” perché a Montecarlo “questa è la regola e non l’eccezione” e di aver scoperto solo in seguito che ad abitare in quell’appartamento c’era proprio il cognato. Insomma, ammette di essere stato un po’ troppo “leggero”, ingenuo e forse di essersi fatto prendere un po’ in giro dal fratello della propria compagna.

Fini dichiara che presenterà le dimissioni dalla Presidenza della Camera per una questione di moralità solo se verrà accertato che il proprietario delle società “Off Shore” in questione dovesse risultare il pluricitato Tulliani (gliel’ha chiesto, ma egli avrebbe negato).

Passa poi, non prima di aver punzecchiato Berlusconi (senza mai citarlo) per l’uso di società all’estero e dei giornali a lui vicino per alimentare una campagna diffamatoria, a rivendicare l’esigenza di tornare a parlare dei problemi dell’Italia. E da questo punto di vista non si può che dargli ragione.

Restano però alcune questioni in sospeso:

1) Fini parla di un ipotetico “accertamento” futuro sulle proprietà delle società Off Shore, mentre sappiamo bene che tale operazione è già stata portata a termine dal Governo di Saint Lucia (con i risultati che ben conosciamo). Caso mai bisognerebbe portare avanti una azione di VERIFICA di tali risultati, ma non ci è dato sapere di più.

2) Resta il fatto, anche se Fini ha badato bene di dissociarsi da certe affermazioni, che i suoi più stretti collaboratori (Bocchino su tutti) hanno dichiarato in diretta televisiva sui canali statali che Berlusconi è un pericoloso orditore di trame internazionali volte alla destabilizzazione della vita democratica del Paese. La semplice e diretta conseguenza di accuse così pesanti nei confronti del Presidente del Consiglio sarebbe una mozione parlamentare di sfiducia e non, come “annunciato” da Fini, il sostegno ad un Governo che è tenuto a concludere la legislatura.

Insomma, anche dopo questo tassello il puzzle resta incompleto, e intanto cosa ci ha guadagnato il Paese?

[Omnia / Luca Zaccaro]

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Montecarlo-Gate: conferma ufficiale, lettera autentica

il Ministro della Giustizia di Santa Lucia ha confermato in una conferenza stampa l’autenticità della famosa lettera:

“Sì, il documento è mio, l’ho compilata io. Questo tipo di documenti viene emesso quando il nome del nostro Stato viene citato in caso di inchieste o notizie giornalistiche. Raramente questi documenti arrivano all’attenzione della stampa, ma in questo caso era giusto farlo”. [cit. DAW]

La notizia della conferma ufficiale è già stata ripresa da tutti i media italiani:

Corriere.it – Santa Lucia: lettera autentica

Repubblica.it – Santa Lucia: la lettera è autentica

LaStampa.it – Da St. Lucia: “Lettera autentica”

IlGiornale.it – Da Santa Lucia: “Autentica la lettera”

Libero-News.it – Montecarlo, il Ministro di Saint Lucia conferma: “La lettera è autentica”

IlFoglio.it – Il Guardasigilli di Santa Lucia: “La lettera è autentica”

Sembra dunque avere una risposta la domanda posta nel precedente articolo. A meno che Fini ora non intenda accusare un Governo straniero di essere stato assoldato da Berlusconi, ora dovrebbe dimettersi per coerenza con quanto espresso da lui stesso e dai suoi fedelissimi deputati in relazione, ad esempio, alla vicenda della casa di Scajola.

Berlusconi, da questo punto di vista, è pronto a tirare un sospiro di sollievo. “Quota-316” è ora sicuramente più vicina.

Per il resto vi rimando al post precedente.

[Omnia / Luca Zaccaro]

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Se questa è la premessa..

Il 29 Settembre (compleanno di Berlusconi, ndr) il Premier si presenterà alla Camera per fare un discorso programmatico e vedere se l’Aula, quell’Aula, è disposta a garantirgli la maggioranza per portare a termine tale programma nei prossimi 3 anni. Detto così non c’è nulla di male: un Governo crede di aver perso la maggioranza “elettorale” e modifica il suo programma per tentare di garantirsi la fiducia di altri gruppi o anche di singoli parlamentari.

Se non fosse per tutto ciò che sta accadendo in queste ore.

Da una parte il PDL, quello che ne rimane, che tenta incessantemente e anche un po’ goffamente di raggiungere “quota 316”, ovvero di “convincere” un manipolo di Deputati ad abbandonare il loro attuale gruppo parlamentare per confluire in quello guidato da Cicchitto. L’intento Berlusconiano è chiaro: ottenere la maggioranza assoluta (col la Lega) senza aver bisogno del voto dei Finiani e dell’MPA (che ha appena annunciato il quarto governo di Lombardo in Sicilia in due anni, con il PD e senza il PDL). In cambio è disposto, smentite a parte, ad accontentare singole personalità offrendo loro incarichi parlamentari o posti in lizza nelle future elezioni. Già di per sé questo “mercato” è avvilente, ma può essere accettato se lo si fa passare come l’unica alternativa alle urne (considerazione vera).

Dall’altra parte c’è invece l’epilogo (?) del “Montecarlo-Gate”: in pratica il Ministro della Giustizia di Santa Lucia, tale Lorenzo Rudolph Francis, ha (avrebbe) scritto una lettera al suo capo di governo informandolo del fatto che le due società Printemps Ltd e Timara Ltd, con sede legale nello stesso paradiso fiscale, sono riconducibili a Giancarlo Tulliani. In pratica, se diamo per buona questa notizia, Fini (in qualità di leader di AN) avrebbe venduto un immobile a prezzo stracciato a società off-shore di proprietà del cognato che poi avrebbe trovato come inquilino affittuario lo stesso Tulliani. I finiani, Bocchino su tutti in diretta TV, si sono affrettati a smentire tutto e ad accusare (neanche a ipotizzare..) l’uso privato di servizi segreti italiani e GDF da parte Valter Lavitola (direttore dell’Avanti! e uomo del Premier in sudamerica). Dal canto suo il già citato Ministro della Giustizia ha però confermato la veridicità del documento al “Fatto”.

Capito? Abbiamo due possibilità: o il Presidente del Consiglio italiano è un orditore di trame oscure e internazionali volte a destabilizzare l’ordine democratico mettendo praticamente in stato d’accusa la terza carica del suo stesso Stato (e in tal caso dovrebbe dimettersi in un battito di ciglia) e nel frattempo Fini si rivelerebbe solo come un po’ “distratto”, non essendosi accorto che tra sei miliardi di possibili affittuari quella casa era finita proprio al cognato, oppure la tanto decantata (proprio dai finiani) “questione morale” dovrebbe costringere Fini alle dimissioni (e all’oblio politico) per consegnare la maggioranza e il centrodestra (di nuovo) nelle mani di Berlusconi.

In entrambi i casi non ci vedo nulla di buono per le sorti del centrodestra e dell’Italia.

Ma tant’è, i due hanno deciso di sfidarsi “all’ultimo sangue”, della serie “ne rimarrà uno solo”.

Le mie osservazioni sono comunque semplici e credo assolutamente condivisibili. La prima è che, dopo averlo accusato pubblicamente e in diretta sulla TV di Stato di essere “un pericolo per la Democrazia”, Bocchino e i suoi dovrebbero immediatamente presentare una mozione di sfiducia verso il Presidente Berlusconi da far votare alle camere, e la seconda è che se Berlusconi dovesse riuscire a trovare 316 Deputati disposti a sostenerlo in questa Camera il prossimo 29 settembre Fini dovrebbe dimettersi dalla presidenza di Montecitorio per dedicarsi al suo gruppo (o a quello che ne rimarrebbe) e al nascente partito.

Credo proprio che farò un bel Live-Blogging per l’occasione 😉

[Omnia / Luca Zaccaro]

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Universitando – Speciale Esami #3.17

E’ finita, è finita, è finita!!! Stento ancora a crederci, ma quel “21” in Impianti Informatici mi catapulta direttamente al prossimo 21 Febbraio, ora data ufficiale della mia Laurea!! Non avrei mai pensato che l’ultima casella della Carriera sarebbe spettata proprio a questo esame, in fondo non complicatissimo, ma le circostanze hanno voluto che finisse così. Avrei scommesso, tre anni fa, su “Fisica” o “Elettronica”. Se invece me l’avessero chiesto qualche mese fa, mi sarei giocato più di qualcosa su “Reti”. E invece no, dopo gli innumerevoli scogli superati in questi 36 mesi l’ultimo ostacolo è stato proprio questo esame. Non riesco ancora a realizzare che sono di fatto un laureato, mi ci vorrà qualche giorno. Ma ho deciso di darmi/darvi un ultimo appuntamento con questa rubrica: il 21 Febbraio 2011 con le emozioni della proclamazione e qualche giudizio su tutta questa lunghissima avventura.
Thank you all 😉
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Internet, prove generali di blackout?

Per tutta la serata di ieri, e soprattutto dopo le 21 (ora italiana), la stragrande maggioranza dei siti internet risultava inaccessibile. Tutto sembra essersi risolto abbastanza in fretta, intorno all’una di notte, ma si è trattato di una manciata d’ore completamente “al buio”.

All’inizio si è pensato perfino ad un devastante attacco mirato alle infrastrutture di rete, ma con il passare del tempo e il circoscriversi dei problemi ai soli clienti Telecom, gli imputati principali sono diventati i server DNS Telecom.

Un server DNS si occupa principalmente di convertire il nome di un sito internet (ad esempio www.lucazaccaro.it) in un insieme di numeri in un formato specifico (l’indirizzo IP, formato da quattro blocchi di numeri minori o uguali a 255 separati da un punto). Naturalmente se il server che svolge questo lavoro non funziona nessuno saprà “cosa” state cercando e internet vi sembrerà inaccessibile.

Dunque, se dovesse ripetersi un errore del genere, come comportarsi? Se usate un modem andate nelle proprietà della connessione corrente sul vostro PC e inserite a mano una nuova coppia di indirizzi DNS (quelli di Google, ad esempio: 8.8.8.8 e 8.8.4.4). Se invece navigate dietro ad un router dovrete fare le stesse operazioni ma all’interno del pannello di amministrazione del router stesso.

Da questo momento, e finché il problema non sarà risolto, il vostro router userà i server DNS di Google invece che quelli di Alice.

Bene, questa volta è andata abbastanza bene, ma volevo cogliere l’occasione per fare due riflessioni:

1) A me, comune mortale senza interessi economici in gioco, 4 ore senza internet sono sembrate molto lunghe. Ma pensate ad un simile scenario di giorno, dal punto di vista di un grande portale di e-commerce: quante migliaia di euro andrebbero in fumo?

2) Questa volta sembra si sia trattato “solo” di un problema tecnico, per di più localizzato. Ma le infrastrutture che stanno alla base di Internet sono relativamente fragili, e un attacco mirato potrebbe mettere in ginocchio l’intera Internet (e tutto ciò che vi è collegato) in tutto il mondo e per molto tempo. Come faremo allora?

[Omnia / Luca Zaccaro]

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