Fringe – Stagioni 1 e 2

Fringe è una serie di fantascienza ideata dal “papà” di Lost J.J. Abrams che racconta le avventure di un ristrettissimo team di agenti e collaboratori chiamati ad indagare su casi apparentemente inspiegabili. Per questo motivo è stato spesso fatto dai critici l’accostamento tra questa serie e l’intramontabile X-Files di Chris Carter. In realtà, seppur ci siano effettivamente episodi molto simili (i peggiori di Fringe, a mio parere) le storie sono diverse. Il filone principale di questa storia è l’esistenza di un universo parallelo simile al nostro ma con alcune differenze spazio-temporali. I due universi, a partire dagli anni ’80, entrano sempre più spesso in collisione e proprio questi eventi (e tutto giorno che ci gira intorno) causano gli eventi su cui indaga la divisione “Fringe”.

Sugli attori c’è davvero tanto da dire, a partire dall’immenso John Noble (a quando un premio?), passando dall’eterno Leonard Nimoy, dalla fredda ma adatta Anna Torv, dal bravo Joshua Jackson e concludendo con tutto il cast principale. Davvero tutti bravi. Un buon telefilm si basa anche sulla qualità dei suoi interpreti, e qui c’è davvero tanta qualità.

Per quanto riguarda la trama beh, preparatevi ad un mega-spoilerone di tutta la “mitologia” (le puntate in stile monster-of-the-week ve le risparmio)..

Tutto inizia con un caso apparentemente inspiegabile. Olivia Dunham è chiamata ad unirsi alla segretissima divisione “Fringe”, comandata dall’agente speciale Broyles (anche perché il suo compagno resta gravemente ferito nell’incidente). L’unico che sembra poter aiutare la divisione Fringe è Walter Bishop, luminare della scienza e collaboratore del Governo ai tempi della giovinezza di Olivia ma da quasi vent’anni rinchiuso in un manicomio. L’unico che può farlo uscire è Peter, suo figlio, ma i due non si parlano da molto tempo. In seguito la divisione Fringe si delinea meglio: i suoi componenti sono la Dunham, i due Bishop (che iniziano un lungo percorso di riavvicinamento, anche perché Walter è ancora pesantemente segnato dai lunghi anni di reclusione), Broyles, gli agenti Francis e Farnsworth. Alla storia principale si uniscono spesso Nina Sharp e il misterioso William Bell, entrambi della Massive Dynamic (azienda specializzata in alta tecnologia). Walter Bishop rimette in funzione il suo vecchio laboratorio ad Harvard e da quel momento questa diventa la vera “sede” della divisione Fringe. Già durante la prima stagione si scopre che c’è un grande mistero riguardante il passato di Peter e che questo è collegato alle sempre più frequenti interferenze tra gli universi paralleli (concetto spiegato man mano a tutti da Walter). Con l’avvicendarsi degli episodi si scopre inoltre che in passato Walter e Bell hanno lavorato insieme per il Governo Americano, raggiungendo numerosi traguardi nelle “scienze di confine” ma macchiandosi spesso di atti di dubbia moralità. In seguito la moglie di Walter si suicida e lui finisce in manicomio, mentre Bell fonda la Massive Dynamic (per poi sparire misteriosamente). Nell’ultimo episodio della prima stagione l’agente Dunham, “chiamata” da William Bell, si ritrova nientemeno che nel suo ufficio nelle Twin Towers, ovviamente nell’altro universo (luogo dove Bell è rimasto negli ultimi anni). La seconda stagione si apre con Olivia che torna “qui” (con un messaggio di Bell: i due mondi presto entreranno in guerra e ne resterà uno solo) e insieme a lei diventano sempre più frequenti le apparizioni dei “mutaforma” provenienti dall’altra parte e comandati dal “segretario” e degli “osservatori”, uomini calvi che sembrano essere da sempre presenti nei momenti importanti della storia dell’umanità. Passano gli episodi e puntata dopo puntata Walter sembra riconquistare almeno in parte una accettabile stabilità e sanità mentale fino a quando, quasi all’improvviso, scopriamo che la “malattia” di Walter è stata causata dallo stesso Bell che lo ha privato di alcuni frammenti di cervello. E’ tempo di rivelazioni su Olivia (trattata quando era piccola da Walter e Bell con un farmaco capace di estendere le facoltà mentali e permettere un contatto con l’altra parte) e di svelare anche il mistero di Peter: quando era piccolo è rimasto vittima di una malattia genetica, incurabile nel nostro mondo. Walter allora ha costruito una specie di “finestra” con la quale spiare l’altro Walter, quello dell’altra realtà (magnificamente e splendidamente indicato come Walternativo) alle prese con gli stessi problemi di Walter ma con una tecnologia più avanzata. Il Peter del “nostro” mondo alla fine muore all’improvviso e poche ore dopo Walternative trova una cura per AltroPeter ma viene distratto da un Osservatore e il composto, ancora instabile, perde le proprie caratteristiche senza che lo scienziato faccia in tempo ad accorgersene. Ma Walter vede tutta la scena dalla “finestra” e decide di aprire un varco tra i due mondi per prelevare AltroPeter, curarlo e riportarlo indietro prima che sia troppo tardi, per fare in modo che sopravviva almeno “Over There” (E’ questo l’evento-zero, quello da cui si generano tutte le interferenze successive e che causano molti morti soprattutto nell’universo alternativo). Ma una volta varcata la soglia dimensionale con suo figlio,Walter (assistendo anche alla reazione di sua moglie), capisce che non troverà mai la forza di riportarlo indietro. AltroPeter cresce quindi in un mondo che non è il suo e per questo non ricorda la sua infanzia e il suo rapporto con il “padre” risulterà così complicato (nei diciassette anni di reclusione in manicomio tra i due ci sarà solo un colloquio, in occasione del suicidio della moglie di Walter). Nella penultima puntata, dopo che Peter scopre la verità sul suo passato, si scopre anche che il “segretario” dell’altra parte altri non era che Walternative (Segretario della Difesa nell’universo parallelo). Questi riporta suo figlio a “casa” e una volta “là” tenta di utilizzarlo per azionare una macchina in grado di distruggere il “nostro” universo. Walter e Olivia inseguono Peter nell’altro universo dove ritrovano Bell che decide di aiutarli a impedire la fine del mondo. In un bellissimo infra-mezzo assistiamo ad una conversazione-da-manuale tra Walter e Bell, che si rinfacciano tutte le questioni rimaste sospese tra i due. Olivia, dopo aver combattuto con AltraOlivia, riesce a convincere Peter a tornare con un plateale bacio (il rapporto tra i due si è fatto sempre più stretto di puntata in puntata) ma proprio poco prima di fare ritorno “di qua” viene “sostituita” da AltraOlivia che sfrutta, insieme a Walter e Peter, un portale aperto da Bell (che decide di sacrificarsi). L’episodio e la serie si concludono con una scelta (quella di Peter, di tornare – questa volta di sua iniziativa), un rapporto da ricostruire da padre e figlio e una Olivia da salvare, catturata e rinchiusa da Walternativo in una prigione dell’altro universo. E non dimentichiamo che, poco prima di lasciarsi per sempre, Bell confessa a Walter che gli ha rimosso parti del cervello su sua esplicita richiesta, per non rischiare di “olterpassare il limite” (un riferimento al cattivissimo Walternativo, cresciuto senza Bell nell’altro mondo?)

Che dire, i contenuti sono certamente interessanti, gli attori davvero bravi (soprattutto Walter, è immenso!), la produzione è ormai collaudata e la storyline è ben sviluppata (se escludiamo qualche monster-of-the-week di troppo).

L’ultima puntata poi è un vero capolavoro, da vedere e far vedere a tutti gli appassionati del genere.

E ora.. cosa aspettarsi dalla terza stagione (già in onda in USA)?

Come gestiranno il personaggio di AltraOlivia? Perché Walternativo è così arrabbiato contro TUTTO il “nostro” universo? Quanta “stabilità” riuscirà a riconquistare Walter? Come si evolverà il rapporto tra Olivia e Peter? E quello tra padre e figlio? Ma soprattutto, la terza stagione segnerà un ritorno alla trama ricca di “mostri della settimana” (ovvero casi singoli) con qualche episodio mitologico qua e la o sarà un concentrato di mitologia? Non vedo l’ora degli episodi in italiano 😉

In ogni caso questa serie guadagna il terzo posto della mia classifica personale, dietro solo a X-Files e Lost. Bravi!

[Omnia / Luca Zaccaro]

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Un commento su “Fringe – Stagioni 1 e 2”

  1. Ciao,

    avevo lasciato indietro questa stupenda serie una volta terminata la terza stagione. Ora volevo finalmente vedere la fine dopo diversi anni. Non riuscivo a trovare un riassunto decente per le prime due stagioni, ma mi hai salvato!
    Complimenti per il sito!

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