American Trip – Day 2

La sveglia squilla alle 7:30. Ci vestiamo e iniziamo la nostra prima giornata negli States nel modo più classico che esista: colazione da Starbucks! Non sapete dove cercare? Non vi preoccupate, di norma ne troverete uno ogni 50 metri. Le cameriere sono davvero gentili e per qualsiasi cosa prendiate vi faranno mille domande (grandezza del bicchiere, tipo di latte ecc..). “Normal” è stata la nostra risposta-tipo. Ecco, ora siamo seduti al tavolo con il classico contenitore gigantesco per il caffè. Ovviamente il contenuto è parecchio diluito e davvero caldo. Meglio farci l’abitudine. Come già avevamo letto qui c’è la connessione Wireless gratuita e non serve alcuna tessera per l’accesso. Ci dirigiamo ora (sotto una simpatica pioggerellina) verso il Pier 33, da dove partono i traghetti che portano i turisti verso “The Rock”, l’isola-carcere di Alcatraz. Un consiglio, fate come noi e acquistate i ticket a 27$ direttamente on-line dal sito http://www.alcatrazcruises.com, vi verrà inviata una email contenente il PDF con i biglietti veri e propri. Apriamo una parentesi: se vi è possibile acquistate sui siti americani utilizzando carte di credito o prepagate del circuito VISA. Ci è capitato che la MasterCard non venisse accettata. All’ingresso troverete la coda e l’indicazione dell’ora di partenza. Mettetevi in coda quando l’ora di partenza è quella stampata sul vostro biglietto. Salite sul traghetto e andate all’aperto, poi mettetevi il k-way perché il vento è davvero forte. In 12 minuti siamo sull’isola. Qui potete incamminarvi in salita verso le celle e all’intero partirà il percorso guidato che potete seguire con l’audioguida in italiano che vi verrà consegnata. Il tour dura poco più di una mezzora. Al termine potete decidere di visitare ancora un po’ l’isola oppure tornare subito al traghetto che vi riporterà a San Francisco. Una volta a terra andiamo a visitare di giorno la zona del Pier 39. Le nostre prime impressioni sono confermate: è una zona bellissima, tutta in legno con tanti negozi e un sacco di gente in giro a passaggio (e una colonia di leoni marini spiaggiata sulle banchine). Ci fermiamo a mangiare nel classico “Burger” dove ci vengono serviti panini, patatine, ketchup, senape a volontà e una Corona fresca. Apriamo una piccola parentesi: in America la mancia è obbligatoria. Quando vi verrà portato il conto dovrete consegnare la carta di credito oppure dire che volete pagare “Cash”. Il vostro cameriere vi riporterà indietro un secondo scontrino con il totale della consumazione sommato alle tasse e due spazi bianchi dove inserire l’entità della mancia e il “Grand Total”. Di solito ad un servizio di qualità va corrisposta una “Tip” del 15-20%. Tornando verso l’albergo ci fermiamo da Wallgreen e acquistiamo 3 MuniPassport a 20$ ciascuno. Questi pass sono validi 3 giorni e vi permetteranno di salire su tutti i mezzi di trasporto pubblico (compresi i famosissimi CableCar). Ed infatti eccoci subito al capolinea di questo straordinario mezzo di trasporto: il vagone arriva, l’assistente di corsa scende e fa ruotare il meccanismo a terra in modo da immettersi sui binari di andata. Saliamo a bordo e scopriamo il lavoro del ”GripMan”: maneggiare gigantesche leve che permettono al CableCar (collegato a grandissimi tiranti sotterranei) di muoversi agilmente in questa tortuosa città. Il “Gripman” sarà anche la vostra guida turistica durante tutto il viaggio. Il bello di questo mezzo di trasporto è quello di aggrapparsi ai pali e godersi il viaggio “dall’esterno” (come “Standees”). Arriviamo a Powell Station e iniziamo il nostro giro per Market Street, la strada più centrale e commerciale di San Francisco. Qui troverete negozi di ogni genere. Nota di merito all’Apple Store con musica dal vivo. Downtown è davvero bella, essere circondato da grattacieli altissimi e strade che si perdono in salita e discesa è una emozione davvero unica. La coda per tornare a Fisherman’s Wharf è abbastanza lunga ma grazie soprattutto al grandissimo senso di rispetto che respira da queste parti scorre veloce. A questo punto prendiamo la macchina e ci facciamo un giro per le vie della zona. Impossibile non essere trascinati in cima a Lombard Street per provare l’emozione di scendere in macchina per quei fantastici 5 tornanti in cima al mondo. Passa così un’altra oretta tra i numerosi su e giù che San Francisco offre. Tornati in Hotel decidiamo (in verità contro parecchi pareri negativi di Foursquare) di provare Hooters, il caratteristico locale americano con le cameriere provocanti. Beh, i commentatori avevano ragione: le cameriere sono sì carine e simpatiche, ma il servizio e il cibo lasciano un po’ a desiderare. Poco male, ormai si è fatto tardi e il nostro primo giorno da turisti è finito.

[Omnia / Luca Zaccaro]

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