Windows 10 – Primo Aggiornamento

Windows 10 Hero

Da ieri, lo sapete bene, è disponibile l’aggiornamento gratuito a Windows 10 per i possessori di Device con installato Windows 7 SP1 o Windows 8.1 Update 1 originali. Sembra che la prima giornata possa battere parecchi record (cito a memoria: 10 Tbps di banda costante e circa 16 aggiornamenti al secondo, ma aspettiamo dati ufficiali).

Nel mio piccolo ho voluto prendere parte a questa giornata epocale aggiornando il mio primo Device. Si tratta di un Notebook Lenovo del 2009 con un Intel Celeron 900M e 2GB di RAM, venduto con Windows 7 Home Premium (in seguito aggiornato al SP1) e utilizzato più che altro per navigare in Internet.

La prima cosa che ho fatto, vista l’età del Device, è stata quella di preparare una ISO di Windows 7 con il SP1 e (quasi) tutti gli aggiornamenti già integrati (sì, compreso IE11). Ho utilizzato Windows Update Downloader (con le liste italiane che ho aggiornato personalmente e che condividerò al termine di alcuni test) per scaricare tutti i pacchetti in locale e NTLite Beta per integrarli in una ISO di Windows 7 (in questo caso conteneva già il SP1). Se volete cimentarvi nella stessa impresa ricordatevi che con NTLite è necessario integrare gli aggiornamenti per ciascuna delle edizioni di Windows presenti nel file WIM (nel mio caso c’erano proprio tutte: Starter, HomeBasic, HomePremium, Professional, Ultimate) ricordandovi di non selezionare mai l’opzione “Export”. Solo al termine delle operazioni sarà possibile rimuovere a mano il file “ei.cfg” dalla cartella “sources” e creare una ISO omnicomprensiva utilizzando sempre NTLite e cliccando sulla radice della ISO caricata. Ovviamente ho utilizzato tale ISO per formattare il Device ed effettuare un’installazione pulita. Devo dire che NTLite si è comportato egregiamente: finita l’installazione di Windows e attivato il Sistema restavano da fare solo una decina di aggiornamenti (soprattutto quelli di Luglio 2015 che non ho fatto in tempo ad integrare) e la versione 4.5.2 del .NET Framework (con i suoi aggiornamenti) che non è possibile integrare con tale programma.

Dopo circa un’ora mi sono trovato con una versione “pulita” di Windows 7 Home Premium SP1 (licenza OEM). A questo punto ho installato l’aggiornamento KB3035583, ovvero quello che crea la cartella “GWX” nella cartella di Sistema e gestisce le prenotazioni di Windows 10. Riconosciuto il Sistema come “genuino” e il Device come “supportato” sono finalmente riuscito a prenotare il download di Windows 10 (e qui siamo alla sera del 28/07). Se tutto ciò non dovesse accadere in automatico provate ad avviare manualmente il file “GWX.exe” oppure cercate qualche altra info in rete.

W10U-002

Tornato dal lavoro ieri sera ho acceso il Notebook e ho subito raggiunto il Pannello di Windows Update. Qui è comparso un grande avviso che mi ha permesso di iniziare il download dei file di installazione (poco più di 2GB). Dopo meno di un’ora era tutto pronto per l’installazione, puntualmente avviata dopo l’accettazione delle solite condizioni di licenza (che ribadiscono quanto detto fino ad ora: se l’aggiornamento avviene entro il 29/07/2016 si otterrà una versione totalmente gratuita di Windows 10 legata alla macchina e che riceverà aggiornamenti fino a quando il Device non sarà rottamato. Attenzione – visto che in tanti se lo sono chiesto: la licenza originale (quella di Windows 7 o Windows 8) NON viene invalidata.

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In ogni caso, dopo un riavvio è partito l’aggiornamento vero e proprio con la nuova interfaccia grafica già nota agli Insider. Pausa-Film e quando sono tornato Windows 10 mi aspettava con l’OOBE dell’aggiornamento: inserire la password dell’utente, definire alcune impostazioni della privacy, scegliere le App preinstallate e attendere l’installazione/configurazione delle App stesse. Altri 10 minuti ed eccomi sul Desktop di Windows 10, che io ormai conosco quasi a memoria ma che per molti potrebbe risultare assolutamente nuovo.

Noto subito una cosa: il Sistema NON è attivato (è in stato NOTIFICA) e il Product Key è quello generico. Vabbé, procedo con gli aggiornamenti di Windows Update (per lo più Fix di sicurezza e Driver) e riavvio. Niente, Sistema ancora non attivato. Procedo con l’aggiornamento delle App dal nuovo Store (praticamente tutte le App hanno ricevuto un aggiornamento al Day 1). Prima di riavviare riprovo un paio di volte ad attivare il Sistema: la prima volta mi restituisce ancora lo stesso messaggio: “Impossibile trovare una licenza o licenza non valida”. La seconda volta, invece, non mostra alcun messaggio. Intuisco che potrebbe essere una questione di Server di Attivazione intasati e riavvio. Avevo ragione: Windows 10 Home è ora perfettamente attivato e, con mia grande sorpresa, ci sono due “sorprese”: per prima cosa la licenza viene identificata come appartenente al canale “Retail”, e come se non bastasse il Product Key è rimasto quello generico.

Ammetto di non aver ancora capito come funziona questa storia dell’aggiornamento gratuito, ma per ora questo è tutto. L’aggiornamento è andato fin troppo bene (vista anche l’età del Device) e il Sistema sembra abbastanza prestante. Aspettatevi maggiori info in materia in un altro articolo.

[Omnia / Luca Zaccaro]

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Windows 10 è arrivato (e resterà a lungo)

Windows 10 Launch

 

Sono stati mesi intensi per il Team di Sviluppo di Windows. Da quando Terry Myerson ha illustrato il suo piano di “unificazione globale” di tutti i dispositivi sotto un unico Sistema Operativo con cicli di rilascio brevi hanno dovuto riorganizzare un complesso meccanismo in auge ormai da parecchi lustri.

Windows 10 non sarà solo una novità per i consumatori. È già oggi una importantissima novità soprattutto per Microsoft e per chi si occupa di questo Prodotto Servizio. Notato qualcosa? Già, Servizio. La prima grande novità quando si parla di Windows 10 è il fatto che non si tratta più di un Sistema Operativo stand-alone, acquistato in negozio e aggiornato fino all’uscita della versione successiva. Si tratta, appunto, di un Servizio offerto in “continuous deployment” agli utenti (un po’ come Office 365), sempre aggiornato all’ultima versione disponibile. Questo significa che Windows 10 non avrà Service Pack o Update 1, 2 ecc.. l’intero Sistema verrà aggiornato a cadenza regolare (es: 4/6 mesi) a meno che non ci si trovi nel nuovo ramo LTS dove invece saranno solo gli aggiornamenti di sicurezza ad essere installati in automatico.

Ammettiamo che Microsoft abbia successo. Perché si è reso necessario questo cambiamento epocale? Microsoft non può più fare i soldi vendendo solo licenze di Windows. I Sistemi Operativi dei competitor ormai sono gratuiti o distribuiti a prezzi irrisori (lasciamo perdere per un attimo il ricarico sull’hardware). Occorreva trovare un’altra fonte di guadagno. Ed ecco l’idea originale e vincente (modalità ironia on): uno Store da cui scaricare App in cui Microsoft trattiene una percentuale delle transazioni. Vi ricorda qualcosa? Già, Windows 8/8.1. Peccato che, per varie ragioni, questa generazione di Sistemi Operativi non abbia “sfondato” e che lo Store non si sia evoluto come Microsoft sperava. Quindi? La soluzione, in un certo senso, era a portata di mano. Contando TUTTI i dispositivi Windows (x86/x64/ARM) il bacino di utenza è talmente grande da attrarre gioco-forza molti più sviluppatori. Va bene, ma come “attrarre” questo enorme bacino di utenza? Dal punto di vista tecnico, ne abbiamo già parlato, ci ha pensato/ci penserà Windows 10 ma mancava il punto di vista commerciale. Ed è qui che entra in gioco il grande annuncio di Myerson durante la presentazione di Windows 10 a Settembre 2014: tutti gli utenti di Windows 7 SP1, Windows 8.1 Update 1 e Windows Phone 8.1 Update 1 (versioni non Enterprise) avranno un anno di tempo per richiedere gratuitamente l’aggiornamento alla rispettiva versione di Windows 10. Una licenza, importante sottolinearlo, che una volta ottenuta resterà valida per tutta la vita del dispositivo, senza più spendere un quattrino. Capito il meccanismo? Ho creato una piattaforma unica così da permettere agli sviluppatori di scrivere l’App una sola volta e distribuirla su tutti i dispositivi, ora ho bisogno di “riempire” questo nuovo mondo con il numero più alto di utenti nel minor tempo possibile.

Il Rubicone è appena stato varcato: Microsoft ha annunciato di puntare a superare il traguardo del miliardo di licenze di Windows 10 in due anni. Ma bisognava fare presto. Molto presto. Forse troppo presto.

Sempre a fine Settembre 2014 Microsoft ha annunciato un’altra novità nello Sviluppo di Windows 10: non più “Beta/RC” pubbliche come in passato ma un vero e proprio programma aperto a tutti all’interno del quale distribuire continuamente nuove versioni “intermedie” del prodotto subito dopo l’approvazione dei “Ring” di test presenti all’interno dello stesso team di Windows. Altra novità: le nuove versioni non vengono più distribuite (solo) tramite ISO ma (soprattutto) tramite Windows Update, come qualsiasi altro aggiornamento.

Ho aderito immediatamente al programma Windows Insider. Ovviamente. E ho avuto modo di provare (sia per lavoro che per passione) le diverse versioni distribuite in questi mesi su 3 Device (un Notebook, un fisso e una Virtual Machine).

L’idea di fondo di Windows 10 era chiara già dall’inizio, ma la qualità delle Build non sempre rispecchiava quelle che erano le pretese di Microsoft. Diciamo che essendo abituato a provare solo Beta o RC “già ampiamente testate” questo salto nel vuoto si è fatto sentire (vedi le vicende con i driver Synaptics, ad esempio).

Con il passare dei mesi anche la qualità generale del prodotto migliorava e con gli ultimi rilasci (le versioni 101XX e successive) è stata raggiunta una maturità accettabile. Ed arriviamo alla versione 10240, quella che in altri tempi avremmo chiamato RTM ma che Microsoft si è ben guardata da definire tale. La qualità è ora molto buona. Il Sistema si presenta stabile e abbastanza reattivo (i due Device fisici sono del 2007 con 2 GB di RAM, non proprio di primo pelo) ma ci sono ancora alcune “zone d’ombra” per lo più legate alle performance delle nuove Windows App e di tutta la nuova parte riscritta in XAML (Start menu, Cortana, TaskBar). Poi mi è capitato per lavoro di utilizzare questa stessa Build su un PC aziendale con un Core i7 e 8 GB di RAM: un altro mondo.. Un Sistema Operativo fatto e finito che non mostra alcun segno di imperfezione.

Diciamo quindi che Windows 10 si può definire sostanzialmente “pronto” ma, almeno per ora, non perfettamente ottimizzato per i dispositivi dell’anteguerra. Il che potrebbe essere un problema, visto che l’aggiornamento gratuito è offerto anche ai possessori di PC vecchiottti.

Ma il bello/brutto di Windows 10 è questo: è costantemente in fase di sviluppo. Non possiamo neanche sapere, ad esempio, se la versione che tra poche ore riceverete da Windows Update sarà proprio la 10240 con tutte le fix rilasciate fino ad oggi oppure una nuova Build ricompilata. Di sicuro sappiamo che ad Ottobre verrà rilasciato il primo importante aggiornamento, con un altro grande rilascio (Redstone) pianificato per la primavera del 2016. Ecco, a quel punto probabilmente potremo giudicare il vero Windows 10. Pazienza dunque. Quello che serve è un po’ di pazienza perché tutto quello che succederà da oggi è una novità anche per Microsoft. E poi speranza, perché Windows 10 avrà successo solo se il bacino di utenza crescerà velocemente e se i Developer inizieranno a considerare davvero la nuova piattaforma di Sviluppo (gli sforzi dei vari “Bridge” sono da intendersi in questo senso).

Queste le mie opinioni. Ora qualche info “pratica”:

  • Per ottenere l’aggiornamento gratuito a Windows 10 dovete avere una versione originale di Windows 7 SP1 o Windows 8.1 Update 1 (sia a 32 bit che a 64 bit) con tutti gli aggiornamenti installati
  • Tra i vari aggiornamenti dovreste trovare il KB3035583 che, una volta installato, dovrebbe creare una cartella “GWX” nella cartella di Sistema (system32/sysWow64)
  • All’interno della cartella si trova il file GWX.exe che dovrebbe già essere presente nella vostra TaskBar (vicino all’orologio) già dal 01/06 scorso. Cliccando su questa icona (una bandierina di Windows bianca) sarà possibile “prenotare” la versione gratuita di Windows 10, che verrà scaricata sul dispositivo non appena possibile avvisando l’utente quando è possibile iniziare l’aggiornamento
  • È possibile effettuare questa operazione gratuitamente fino al 29/06/2016
  • Una volta aggiornato il Sistema resterà attivato e aggiornato per tutta la durata del Device
  • Dopo il 29/06/2016 è probabile che l’aggiornamento sarà ancora disponibile ma non sarà più gratuito
  • In alternativa sarà possibile acquistare Windows 10 al prezzo pieno e ricevere un DVD/USB/ISO
  • Una volta terminato l’aggiornamento gratuito con questo processo sarà possibile (siamo in attesa di sapere come) effettuare un’installazione pulita sulla stessa macchina senza dover re-installare il Sistema Operativo precedente
  • Le versioni Starter/HomeBasic/HomePremium/Home di Windows 7/8.1 verranno aggiornate a Windows 10 Home, le versioni Professional/Pro/Ultimate verranno aggiornate a Windows 10 Pro. Le versioni Enterprise non verranno aggiornate in automatico/gratuitamente a Windows 10. L’architettura della versione di Windows 10 dipenderà da quella da cui si sta richiedendo l’aggiornamento
  • Sarà possibile continuare ad usare Windows 10 come Insider (con licenza Insider “perpetua”) a patto di continuare a ricevere continuamente le nuove Build intermedie
  • Se non si riesce ad avviare l’App GWX vuol dire che il Sistema non rispetta i requisiti minimi necessari, non è genuino o non ha installato tutti gli aggiornamenti necessari
  • Windows RT non verrà aggiornato a Windows 10 ma riceverà un aggiornamento separato nei prossimi mesi che dovrebbe portare alcune delle funzionalità presenti in Windows 10
  • La versione Mobile di Windows 10 non è ancora completa. Sarà disponibile in autunno e saranno aggiornabili tutti i dispositivi che utilizzano Windows Phone 8.1 Update 1 (non è chiaro se i Carrier potranno bloccare l’aggiornamento)

Avete altre domande? Usate i commenti 😛

[Omnia / Luca Zaccaro]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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