Avatar

E’ vero, sarò un po’ in ritardo, ma sono finalmente riuscito a vedere Avatar (in 3D ovviamente). Un kolossal che definire “spasmodicamente atteso” forse non rende perfettamente l’idea di quanto il mondo del cinema abbia aspettato per potersi catapultare su Pandora, pianeta immaginario (ma non troppo) dove regna incontrastato l’equilibrio tra natura ed esseri viventi. Umanoidi tanto simili a noi nell’aspetto quanto differenti interiormente e nel rapporto con ciò che sta loro intorno fanno da sfondo ad una storia d’amore impossibile (Cameron è un esperto in questo) e ad un mondo (di chi?) da salvare (da chi?). La scelta dell’handicap per il protagonista rende benissimo l’idea di cosa ci sia alla base della narrazione: l’umanità delle origini contro tutto ciò che di negativo ha portato il progresso. Certo, uomini con gli archi e frecce  possono sconfiggere astronavi spaziali solo in un sogno, in un mondo alternativo, in un Avatar appunto. Quello che sto cercando di dire è che non si tratta affatto di una moderna riedizione di Pocahontas, ma di una impegnata analisi della nostra razza e di come sia mutato nel corso dei secoli il rapporto con il nostro Pianeta (non ditemi che non avete notato la somiglianza di Pandora con una Terra primitiva..). Cameron, schierandosi, mostra anche chi è il vincitore della battaglia tra passato e futuro. Storia a parte, davvero una maestosa produzione. Ottimo lavoro al PC e spettacolari effetti di profondità. Insomma, un Film con la “F” maiuscola che, una volta tanto, vale gli 11 € spesi.

[Omnia/Luca Zaccaro]

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