Un “Compleanno di Merda”

Diciamolo subito, forte e chiaro, in modo che non siano possibili altre interpretazioni.

Chi si aspettava una giornata “risolutiva” è rimasto deluso su ogni possibile fronte.

Partiamo dal peggio del peggio visto nella diretta televisiva di ieri: Antonio di Pietro. Il Leader di IdV non ha fatto altro che riversare fango (per non dire altro) sulla quarta carica dello Stato, il Presidente del Consiglio. Lo ha accusato, nell’ordine di essere un “pregiudicato illusionista”, un “successore di Nerone”, per finire con la ciliegina sulla torta: Berlusconi è uno “stupratore della democrazia”. Di Pietro andrebbe formalmente richiamato per il pessimo spettacolo offerto ieri all’Italia, e il Presidente della Camera non ha fatto molto per impedire questo scempio. Solo un paio di richiami formali, oltretutto sotto richiamo di Berlusconi.

Tralasciando gli interventi “inutili”, tipo quello di Casini e dei vari “terzopolisti” passiamo a quello di Bersani. Dopo aver “suggerito” a Berlusconi di candidarsi al Nobel per la pace ha detto che “la nuova stagione inizia oggi (ieri, ndr) e saremo noi ad aprirla”. Insomma, per l’ennesima volta “zeru proposte concrete” da quello che dovrebbe essere il principale partito di opposizione.

Ma veniamo alle questioni importanti. Berlusconi è arrivato alla Camera senza sapere cosa lo aspettava, questo era evidente (e basterebbe a smontare molte delle accuse di “mercantaggio”). Alla fine ha scelto di dar retta alle “Colombe”, capitanate dal solito Letta, e ha pronunciato un discorso in perfetto stile riappacificante, come se nulla fosse successo in questi ultimi due mesi. Discorso che tralaltro non perderò tempo ad analizzare dato che penso lo abbiano già fatto in molti due anni fa. Insomma, il Cavaliere si è calato in un personaggio che gli stava stretto, strettissimo, e lo ha fatto (con poche speranze) per tentare di allargare il più possibile il suo “bacino di maggioranza”. Dopo essere rimasto (sempre sotto consiglio di Letta) tutto il giorno a Montecitorio, più che altro a farsi offendere gratuitamente, ha replicato un po’ più piccato. Ma alla fine il risultato non è valso l’attesa: 342 voti a favore, ben più della maggioranza richiesta (e molti di più rispetto alla maggioranza del 2008), ma non abbastanza per andare avanti senza Fini e l’MPA. A Berlusconi sono mancati i voti di LD, di qualche PRI e di qualche assente/astenuto.

Si possono spendere ore ad analizzare la giornata di ieri, ma la verità è una sola: Berlusconi deve mettersi a trattare con Fini se vuole andare avanti. Esito più che prevedibile.

E il Cavaliere ha deluso chi voleva un colpo di mano: nessun attacco a Fini, nessuna dimissione, nessuna maggioranza allargata.

Ma anche Fini e i suoi hanno deluso: chi credeva davvero un un sincero patto per concludere legislatura dovrà ammettere che l’annuncio (scontato ormai) del nuovo partito dato in una giornata come questa non è certo un buon segno.

E poi, come ho già detto, come ha fatto Bocchino a votare la fiducia a un “pericolo per la democrazia”?

Ma lasciamo perdere. Sono tutti discorsi inutili. Berlusconi ha due sole possibilità: andare avanti facendosi inevitabilmente logorare da Fini o andare alle urne a Marzo (ipotesi suggerita dalla Lega).

Nel primo caso si prospettano due anni e mezzo forse addirittura più vuoti e inutili di quelli appena trascorsi, senza la minima traccia di vere riforme liberali. E no, non ditemi che Berlusconi le ha promesse. Con questi numeri non si andrà da nessuna parte. Nel secondo caso, a meno che le cose cambino in pochi mesi, Berlusconi non riuscirà a tornare a Palazzo Chigi. E addio Lodo Alfano.

Quale delle due strade pensate che sceglierà Berlusconi? Non lo, ma entrambe non promettono nulla di buono.

Non c’è che dire. E’ stato proprio un compleanno di merda.

[Omnia / Luca Zaccaro]

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Auguri Silvio

Auguri Silvio, 74 anni sono tanti e portarli così bene non è da tutti.

Spiace però notare come le cose, rispetto all’anno passato, siano di poco mutate. E i cambiamenti sono stati decisamente negativi.

Un anno fa parlavo della negatività dei continui contrasti con Fini, e sappiamo bene come è andata a finire.

Un anno fa parlavo della democrazia interna al PDL, e in questi 12 mesi il partito non solo non è migliorato sotto questo punto di vista ma sta rapidamente tornando ad essere quello che era Forza Italia fino a tre anni fa.

Un anno fa parlavo di un PDL che faceva il pieno di consensi, oggi siamo sotto al 30%.

Un anno fa parlavo dei troppi “vecchi” che c’erano in politica e oggi siamo qui a fare la conta, “acquistando tutto l’acquistabile” pur di arrivare a quota 316.

Un anno fa parlavo delle mancate riforme liberali, che sono oggi ancor più una chimera.

E’ passato un anno, e come al solito guardandoti in faccia non sembrerebbe così. Ma il Paese in questi 12 mesi ha vissuto, e non se l’è certo passata bene. E’ necessario un rilancio della vera azione di Governo, quella promessa nel 2008. Ed è necessario prima di tutto capire cosa fare un Fini e con il suo (futuro) partito. Sono decisioni che non possono più essere rinviate. A costo di andare a votare in primavera.

Forse per te il tempo scorre più lentamente, ma l’Italia ha urgentissimo bisogno di essere riformata “in toto”, rivoltata come un calzino. E questa azione va necessariamente iniziata prima del tuo settantacinquesimo compleanno. Perché se 12 mesi come quelli passati possono non farsi sentire su una persona vitale come la Tua, di certo sul resto della Nazione lascerebbero un segno incancellabile.

Auguri, Presidente!

PS: non perdetevi il live-blogging dell’intervento di Berlusconi alla Camera alle 11 (più o meno)!

[Omnia / Luca Zaccaro]

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