Oscar Giannino si dimette

Oscar Giannino

Oscar Giannino ha deciso di dimettersi da Presidente di Direzione del movimento Fare per Fermare il Declino in seguito alla vicenda dei falsi titoli di studio di cui si parla da un paio di giorni.

Come ho scritto allo stesso Giannino su Twitter la bugia mi ha fatto incazzare, così come la notizia delle dimissioni mi ha fatto dispiacere. Ma al tempo stesso la consapevolezza dell’importanza di questo gesto mi ha ricordato (se mai ce ne fosse bisogno) di quanto Fare sia diverso da tutti gli altri partiti che in questi giorni si stanno azzannando con l’unico scopo di arraffare un voto in più.

Come ha scritto il diretto interessato “E’ una regola secca: chi sbaglia paga. Deve valere in politica e soldi pubblici, io comincio dal privato”. Una eccezionale prova di onestà e responsabilità in questo Paese in cui rispondere delle proprie azioni sembra essere diventato un optional.

Senza spendere una sola parola in più voglio ringraziare Oscar Giannino per l’impegno profuso per la causa di Fare, rinnovandogli la mia personalissima stima al di là di qualsiasi ipotetica laurea o ipotetico master. Grazie per aver portato un programma chiaro e davvero liberale/liberista all’attenzione degli italiani e grazie per aver reso possibile l’aggregazione di tanti cittadini che la pensano allo stesso modo e che vogliono per l’Italia un futuro migliore. Grazie perché con le tue dimissioni oggi hai permesso a questo movimento di dimostrare che essere coerenti, onesti e responsabili può ancora essere la prerogativa di chiunque voglia ambire alla guida del Paese.

Ora viene il difficile. Ora viene il bello. Riusciranno gli Italiani a capire tutto questo? Capiranno che è meglio sbagliare, pentirsi e agire di conseguenza piuttosto che fare promesse che mai potranno essere mantenute? Riuscirà chi già aveva deciso di dare il proprio voto a Fare che questo è solo un motivo in più per giustificare la propria scelta? Riuscirà chi ancora è indeciso a capire che è il momento di prendersi la responsabilità di un voto nuovo e davvero utile?

Tra una settimana lo sapremo.

Per quanto mi riguarda spero davvero che Fare possa sopravvivere a Giannino e a queste elezioni. Perché dal 26 Febbraio l’Italia avrà ancora più bisogno di gente impegnata a fermare il suo declino.

My 2 Cents, as usual.

[Omnia / Luca Zaccar0]

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Il Master, l’Ago ed il Pagliaio

Accelerare Il Declino

Pur non legando il mio voto alla persona di Giannino (o forse proprio per questo) mi ha fatto parecchio arrabbiare la storia di ieri riguardante le “dimissioni” di Zingales da Fare (di cui era co-fondatore) strillate ai quattro venti per colpa di una intervista a Repubblica in cui Giannino si sarebbe auto-accreditato un Master che in realtà non ha mai conseguito (come precisato dallo stesso Giannino all’ANSA).

Non perderò tempo a descrivere i fatti anche perché, se state leggendo questo articolo, li conoscete meglio di me. Vorrei solo esprimere la mia opinione in merito.

Oscar Giannino ha sbagliato per aver detto durante un’intervista a Repubblica di aver preso un Master a Chicago (quando invece ha solo frequentato un corso). Bene, basta. Non so perché abbia detto quelle cose, se per colpa dello stress da campagna elettorale o per compiacere il suo ego. Ma l’ha fatto ed ha sbagliato. E poi, cosa da non sottovalutare, ha ammesso l’errore e se ne è assunto la responsabilità. Senza dimenticare che da questa “svista” non ci ha guadagnato assolutamente nulla.

Detto questo, e ora parlo di Zingales, mi sembra (modestissimo parere personale) una motivazione un po’ futile per prendere una decisione tanto grave e soprattutto per comunicarla al “mondo” come ha fatto ieri, come se stesse parlando di un pericoloso criminale. Mi ha ricordato molto la scenetta del “Che fai, mi cacci?” di Fini nell’Aprile del 2010.

Oggi come tre anni fa si pone una questione (giusta) ma lo si fa nel modo più sbagliato che possa esistere! Mancano cinque giorni alle elezioni. Fare, nonostante tutti i problemi legati ai piccoli movimenti, sta facendo bene soprattutto in Lombardia e in Veneto. Questa sparata proprio non ci voleva. Non era meglio aspettare settimana prossima, a “palle ferme”, e chiedere un incontro tra i vertici del movimento per discutere la questione? C’era proprio bisogno di tutta questa “menata” pubblica?

Quello che mi fa più incazzare è l’attacco diretto alla figura di Giannino, come se Fare fosse uno dei tanti “One-Man-Show” (ogni riferimento potrebbe essere casuale). Io, come molti altri cittadini, ho deciso di votare questo movimento per il programma liberale che ha offerto all’Italia. Oscar è solo uno degli autorevoli promotori che ha deciso di “metterci la faccia” e fare da “megafono” all’intero movimento. E io, per questo, gli sono grato. Non sarà certo una piccola gaffe come questa a farmi cambiare idea sull’intero (e validissimo) progetto.

E sinceramente pensavo di non essere l’unico a pensarla così.

My Two Cents.

PS: grazie agli amici di Accelerare il Declino per l’immagine in apertura.

[Omnia / Luca Zaccaro]

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Berlusconi e il Voto Utile

Fare 2013

Il voto, in quanto diritto e dovere, è sempre “Utile“.

Detto questo, quando Berlusconi parlava di “voto utile” nel 2008 potevo anche essere d’accordo: si cercava una vera svolta bipolare, con la sinistra estrema fuori dal Parlamento (come poi è stato) e con due grandi formazioni (PdL+Lega / Pd+IdV) a contrapporsi in Aula lasciando ai centristi e agli estremisti le briciole. Le cose sono andate proprio così, ma abbiamo presto capito che il nostro Paese (o, meglio, i suoi rappresentanti politici) non è ancora pronto a questo tipo di rappresentanza.

In queste stranissime elezioni 2013, una sorta di riedizione del “peggio” visto negli ultimi vent’anni, l’unica accezione che può avere il concetto di “voto utile” è, sempre a mio parere, quello riferito ai “partiti-civetta”, ovvero quei movimenti che puntano su assonanze di sigle o similitudini di loghi per catturare qualche elettore disattento.

Quando però sento Berlusconi che chiede a Giannino e al suo partito Fare (per Fermare il Declino) di ritirarsi perché sarebbero voti buttati e perché quelle proposte sono incluse nel programma del PdL io dico che non ci sto.
Il Cavaliere è preoccupatissimo perché probabilmente i suoi sondaggi-super-segreti (e spesso super-precisi) stimano il movimento di Oscar ben al di sopra di quanto segnalato dagli altri istituti, soprattutto in Lombardia. In questa regione (ieri si parlava dei “paesotti del varesino e della bergamasca”) si decideranno gli equilibri del prossimo Governo: se Berlusconi riuscisse a strappare la Regione alla sinistra, quest’ultima non riuscirebbe ad avere una maggioranza stabile al Senato (qualcuno ha detto Prodi?) e il PdL vedrebbe così accrescere di molto il suo peso politico con il minimo sforzo. Ma c’è un problema: il vantaggio del centrodestra attualmente sembra esiguo (un paio di punti al massimo) e un exploit di Fare non farebbe che “rubare” voti al PdL e alla Lega favorendo, di fatto, la sinistra.
Il discorso, anche in questo caso, potrebbe essere sensato: Berlusconi chiederebbe la “desistenza” di Fare in Lombardia per poi portare gli ideali di questo piccolo movimento fino a Roma, una volta conquistati gli importantissimi seggi del Senato.
Se non fosse che Berlusconi si contraddice proprio con le sue parole: “tutti i suoi 10 punti (quelli di Fare, ndr) sono nel nostro programma”. Eccolo il problema, caro Silvio! Sarà anche vero che quei concetti sono nel tuo programma.. ma sono lì, inchiostro su carta e niente più, dal lontano 1994! Nel frattempo, mentre quei buoni propositi venivano riproposti elezione dopo elezione, la realtà dei tuoi Governi parlava di tasse, spesa pubblica e via dicendo.

Questi, ovviamente, i “my two cents”.. benissimo ha fatto Giannino a rispondere a tono a questa (estrema?) promessa di Berlusconi.

Voi che ne pensate?

Per la cronaca, come vado ripetendo da un bel po’, io sono un liberale, ex Berlusconiano (o meglio, ancora Berlusconiano.. è Berlusconi che non è più Berlusconiano) e ora pieno di speranze nei confronti del movimento di Giannino senza però esserne membro.

[Omnia / Luca Zaccaro]

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Fare (per Fermare il Declino)

Fare 2013

Qualche giorno fa vi raccontavo le mie impressioni sulla serata di Berlusconi nell’arena di Santoro, di come secondo me il Cavaliere ne fosse uscito mediaticamente vincente ma anche di quanto politicamente fossero inconsistenti le sue argomentazioni.

Visto che alle elezioni si premiano le idee, i progetti e i programmi e non la capacità di apparire in TV credo sia tempo di pensare a chi destinare il mio voto.

Saremo chiamati alle urne il 24/25 Febbraio e ormai la campagna elettorale è ufficialmente iniziata. Escludendo le liste “civetta” e gli “improvvisati” il panorama che ci troveremo di fronte sarà questo (da “sinistra” a “destra”): ci sarà presumibilmente una federazione dei Comunisti “duri e puri” (PDCI, PCL, ecc..) poi il movimento di Ingroia appoggiato da Di Pietro, quindi il PD di Bersani e Fassina con
l’apporto determinante di Vendola. Al centro “spicca” l’agenda Monti che si materializzerà come un’unica lista al Senato e con la divisione Monti/UDC/FLI alla Camera. Quindi troviamo l’alleanza PDL/Lega/Destra/MPA/GS (di cui non si conosce il candidato Premier). E poi c’è il M5S di Grillo che fatico non poco a collocare in questa logica.

Ecco i miei personalissimi pensieri.

Escludo a priori qualsiasi movimento a supporto del Comunismo e non penso serva spendere una sola parola in più. Stesso discorso per quanto riguarda Di Pietro, Ingroia, De Magistris et similia.

Il PD non potrà mai essere il mio partito, né se guidato dal “moderato” Renzi né tantomeno sotto la direzione di Bersani/D’Alema/Bindi/Fassina. Semplicemente non reputo giuste le loro idee e i loro progetti per il mio Paese.

Il discorso sulla alternativa offerta da Monti è un po’ più complessa. Non sono stato un grande fan di questo ultimo Governo.. ammetto che alcune decisioni sono state obbligate ma sono anche convinto del fatto che siano stati commessi troppi errori per un esecutivo che si professava “tecnico”. Monti ha sicuramente contribuito a risollevare l’immagine dell’Italia in Europa e nel mondo ma mentre lo Spread calava e le aste dei BOT andavano sempre meglio, al di qua delle Alpi la vera economia peggiorava sempre di più, insieme alla condizione sociale. Tasse, tasse e ancora tasse. Questo il refrain di questi 12 mesi. Null’altro. Aggiungete a questo il fatto che al Professore siano legati i nomi e i partiti di Casini & Fini ed ecco motivata la mia decisione di non prendere in considerazione questa
scelta per le prossime elezioni.

Non voterò Grillo e non ho mai pensato di farlo. Non mi piace il modo con cui ha sempre cavalcato l’onda dell’Antipolitica, non mi piace il modo con cui viene gestito il “movimento”, non mi piace il fatto che la gran parte dei suoi candidati non abbia l’esperienza necessaria per guidare il Paese. Insomma.. non mi piace e non voglio essere partecipe del suo eventuale successo.

Arriviamo alla questione PDL/Lega/Varie&Eventuali.. credo di aver già speso troppo inchiostro “digitale” in questi due anni per dire che Berlusconi non è (più) adatto a guidare il Paese e che il PDL senza di lui non riuscirebbe a sopravvivere. Aggiungiamo il fatto che tra i suoi alleati ci siano la Lega (degli ultimi anni) e, tra gli altri, l’MPA di Lombardo che ultimamente in Sicilia ha governato con TUTTI ed ecco in breve il motivo per cui non voterò questa coalizione. Cosa farebbero una volta eletti? Non sarebbe niente altro che l’armata brancaleone proposta da Prodi nel 1996 e nel 2006.

Cosa fare dunque? Scheda nulla. Forse.

O forse no.

Perché qualche mese fa il giornalista Oscar Giannino ha selto di impegnarsi in prima persona fondando il movimento “Fermare il Declino” che propone 10 ricette per fermare (appunto) il declino di questo Paese e riportarlo sulla retta via. Si tratta di un programma dallo stampo fortemente liberista, che vi consiglio di leggere. Pur senza grandi possibilità economiche alle spalle il
movimento è cresciuto e si è ben radicato (soprattutto al Nord). Recentissimamente Giannino e il suo team hanno deciso di correre alle elezioni fondando il partito “Fare” basato sul movimento sopracitato. Io non posso dirvi se questa è davvero la ricetta giusta. Non ho modo di valutare il loro operato perché si tratta di una novità assoluta. Ma ho deciso di dare loro fiducia con il mio voto alle
politiche. In questo momento non posso offrire al movimento altro supporto che la propaganda digitale, spero di fare la mia piccola parte nel raggiungimento del traguardo necessario per entrare, seppur con una piccola rappresentanza, in Parlamento.

Un paio di consigli a Giannino e al suo enturage: serve ASSOLUTAMENTE una svolta nella comunicazione politica per portare all’attenzione di TUTTI gli italiani (di TUTTE le estrazioni sociali) l’esistenza del partito/movimento e soprattutto serve riscrivere il “programma” in modo che sia comprensibile da TUTTI gli italiani e non solo da chi ha un paio di lauree in economia.

Il partito mette a disposizione una pagina sul suo sito per finanziare le spese elettorali a questo indirizzo.

Ecco il mio voto, Oscar. Fanne buon uso.

PS: non ho ancora deciso cosa fare per quanto riguarda le elezioni regionali lombarde, ma questa è un’altra storia..

[Omnia / Luca Zaccaro]

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