Windows 8: “Completamente differente dalle versioni precedenti”

Siamo entrati ufficialmente nell’era di Windows 8. Il nuovo sistema operativo di Microsoft è ancora in fase di intensa progettazione (leggete in fondo all’articolo) ma l’azienda di Redmond ha iniziato ad alimentare l’hype mediatico, proprio come è accaduto con Seven.
Un po’ di chiarezza: Windows 8 (per ora è ancora un nome in codice) dovrebbe essere pronto tra la fine del 2011 e il 2012. Questo è ciò che sappiamo per certo, dalle varie presentazioni di Microsoft.
Ora iniziano le (doverose) speculazioni: si è detto che probabilmente “Eight” sarà distribuito esclusivamente per processori a 64 Bit, mentre è stat0 smentito il supporto ai 128 Bit.
Fin qui niente di importante. Se non che qualche giorno fa, sul blog di MSDN, è apparso un post (subito rimosso) che titolava “Whats in store for the next Windows?”. Qui la versione nella cache di Google e di seguito il contenuto del post:

[note]

“Folks started asking me whats in Windows 8 – and the first thing I have to say is that I resonate Steven Sinofsky’s interview on who said we’re calling it Windows 8? I agree with Steven that till things are baked there is no point floating ideas since it leaves people frustrated when things don’t turn out the way they expected. The Windows team promised to deliver a smarter, faster and more user friendly OS with Windows 7 and they delivered just that – the latest quaterly results of Microsoft are a clear indication that Windows 7 has been a success and customers got what Microsoft had promised them! The plan is to use a similar approach for the next version of Windows and till things are finalized you’re not going to get a “marketing” name from us:)
So how am I referring to the next version of Windows without saying that many words – well simple – Windows.next:) This is definitely not the official version but a version that is becoming common along my circle. So what are our plans for this next version…
The minimum that folks can take for granted is that the next version will be something completly different from what folks usually expect of Windows – I am simply impressed with the process that Steven has setup to listen to our customers needs and wants and get a team together than can make it happen. To actually bring together dozens and dozens of teams across Microsoft to come up with a vision for Windows.next is a process that is surreal! The themes that have been floated truly reflect what people have been looking for years and it will change the way people think about PCs and the way they use them. It is the future of PCs…
One of the great (or maybe not so great) things of being at Microsoft is that every other person wants to ask you why Windows works the way it does. Since I’m part of the Windows update team I get asked even more why does my machnie reboot everytime there is an update and why are there so many updates. So naturally once Windows 7 shipped, my friends, neighbours, relatives, and whoever else you can imagine started asking me So whats next?
Thats about it for this post for the time being – I know I’m not sharing much at this point but right now I can’t as we work towards finalizing that vision. Feel free to post your comments on what you think Windows.net should be like!
Folks started asking me whats in Windows 8 – and the first thing I have to say is that I resonate Steven Sinofsky’s interview on who said we’re calling it Windows 8? I agree with Steven that till things are baked there is no point floating ideas since it leaves people frustrated when things don’t turn out the way they expected. The Windows team promised to deliver a smarter, faster and more user friendly OS with Windows 7 and they delivered just that – the latest quaterly results of Microsoft are a clear indication that Windows 7 has been a success and customers got what Microsoft had promised them! The plan is to use a similar approach for the next version of Windows and till things are finalized you’re not going to get a “marketing” name from us:)So how am I referring to the next version of Windows without saying that many words – well simple – Windows.next:) This is definitely not the official version but a version that is becoming common along my circle. So what are our plans for this next version…The minimum that folks can take for granted is that the next version will be something completly different from what folks usually expect of Windows – I am simply impressed with the process that Steven has setup to listen to our customers needs and wants and get a team together than can make it happen. To actually bring together dozens and dozens of teams across Microsoft to come up with a vision for Windows.next is a process that is surreal! The themes that have been floated truly reflect what people have been looking for years and it will change the way people think about PCs and the way they use them. It is the future of PCs…One of the great (or maybe not so great) things of being at Microsoft is that every other person wants to ask you why Windows works the way it does. Since I’m part of the Windows update team I get asked even more why does my machnie reboot everytime there is an update and why are there so many updates. So naturally once Windows 7 shipped, my friends, neighbours, relatives, and whoever else you can imagine started asking me So whats next?Thats about it for this post for the time being – I know I’m not sharing much at this point but right now I can’t as we work towards finalizing that vision. Feel free to post your comments on what you think Windows.net should be like!”

[/note]

Ciò che ci interessa è la frase che, tradotta, recita “Il minimo che la gente si aspetta è che la prossima versione di Windows sia qualcosa di completamente diverso dalla precedente versione”.

Apriti cielo! Ecco fiumi e fiumi di interventi su Internet. Se io ne scrivo solo oggi è colpa solamente dell’Università..
Ma cosa può voler dire “completamente differente”? Non lo sappiamo ancora. Io provo a fare una lista (in ordine sparso) di ciò che vorrei che fosse Windows 8:

Kernel estremamente modulare con gestione dei driver in una sandbox

MinWin (versione ridotta all’osso del kernel che lancia poi tutti gli altri moduli. Occupa circa 25 Mb)

– Transizione verso il paradigma OCGM con supporto al multitouch e ai comandi vocali in tutte le lingue

– Avvio superveloce con supporto ottimale per gli SSD e caricamento del non-necessario in background

– Ulteriore implementazione delle funzioni di virtualizzazione

Tre versioni: Lite (licenza OEM), Home (licenza Retail) e Professional (licenza Volume)

– Eliminazione o totale ri-progettazione del registro di sistema. I programmi dovrebbero essere più “portabili”, senza installazione e senza lasciare tracce sull’HD eccetto che nella propria cartella

– Riprogettazione del File System (magari sotto veste di DBMS) per eliminare del tutto la frammentazione

– Eliminazione di explorer e nuova UI basata su Aero e il già citato paradigma OCGM

– Integrazione eccellente con Project Natal

Nuovo browser, oppure un IE9 ripensato nelle sue componenti di base e nel suo legame con l’OS

Sto chiedendo troppo? Probabilmente sì. Mi basterebbe che un paio dei punti sopra descritti fossero messi in atto 😉

Ci sarà qualcuno che ora penserà: “Non ce la faranno mai a fare un nuovo Windows entro il 2012”.

Attenti: Microsoft lavora su Windows 8 da almeno 6 anni! Era il 2004 quando la fase di progettazione di Longhorn si bloccò all’improvviso. Una divisione riprese il lavoro da capo e da qui nacque Vista (e quindi Seven), mentre un secondo gruppo si mise a studiare la rivoluzione allora chiamata “Blackcomb”. Ebbene, Blackcomb è molto probabilmente ciò che noi oggi chiamiamo Windows 8: WinFS vi dice qualcosa? In realtà fino all’anno scorso si è trattato di un lavoro di pura progettazione. Solo negli ultimi mesi si è passati a qualcosa di più pratico.

Ed ecco ora, direttamente da WZor, una possibile prova di quanto ho appena detto: sarebbero state compilate le primissime Build di Windows 8, contrassegnate da un numero di versione superiore a 7700 (l’ultima sarebbe la 7705.0.100129-1930). Per ora non sappiamo nulla di più (se non che, probabilmente, si arriverà ad un 8000 tondo tondo..) ma questo ci basta per dichiarare ufficialmente aperta l’era di Windows 8.

Microsoft, visti gli ultimi lavori, si è guadagnata la fiducia di molti scettici ed è ora lecito aspettarsi davvero una versione di Windows diversa dalle precedenti, senza per questo cadere in facili parallelismi con quanto accadde per Windows Vista..

Lancio anche un azzardo: Windows.next

[Omnia/Luca Zaccaro]

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Microsoft “disegna” Midori

E’ giunto il momento di capire, dati alla mano, cosa sappiamo e cosa ancora ci è sconosciuto circa il futuro del Sistema Operativo “pensato” da Microsoft.

La prima cosa, certa, è che all’interno dell’azienda di Redmond non c’è un pensiero unico. Esistono almeno due strade che i tecnici e gli ingegneri stanno percorrendo per presentare prodotti funzionali ed innovativi nel campo dei Sistemi Operativi: una si chiama Windows, l’altra ha come nome in codice “Midori”.

Del passato (e del presente) della prima sappiamo praticamente tutto: Windows ci fa compagnia ormai dal lontanissimo 1985 e nella sua linea più diffusa (la tecnologia NT, su cui si basano praticamente le ultime 10 versioni) non ha subito queste “cataclismiche” rivoluzioni nel corso degli anni: basti pensare che una grande parte dei software sviluppati per Windows 2000 (NT5.0, 1999) funzionano egregiamente su Windows 7 (NT6.1, 2008). Questo è reso possibile dalla struttura di base del sistema che ha subìto solo successivi aggiornamenti, senza mai essere davvero ripensata da zero. Per chiari motivi economici e di mercato (di utenti medi), è legittimo pensare che questa tendenza non è destinata a mutare. Sì, è quasi certo che Windows 7 avrà un successore, se non due. I futuri “Windows 8” e “Windows 9” saranno certo più orientati verso il Web, ma sono quasi certo del fatto che il loro Kernel (il “cuore” del sistema), per quanto alleggerito e ritoccato, erediterà molte righe del codice dell’attuale Windows Server 2008 R2 e/o del suo primo Service Pack. In questo quadro, in questa famiglia, dovrebbe rientrare anche il progetto che attualmente si chiama Windows Azure, proprio per via del nome che gli è stato affidato.

Voltiamo pagina, torniamo al bivio e prendiamo l’altra strada. Forse per molti di voi Midori è solo una cittadina Giapponese, ma se negli ultimi due anni avete fatto qualche ricerca in più sapete che questo è il nome in codice scelto da Microsoft per un progetto rivoluzionario di cui si sa ben poco. L’unica notizia sicura è che difficilmente troveremo il termine Midori accoppiato al marchio Windows. Per quanto ne sappiamo Midori è il progetto di una nuova famiglia di sistemi operativi con caratteristiche totalmente diverse da quelle della famiglia Windows. Per prima cosa questo vuol dire, finalmente, tabula rasa dell’obsoleto Kernel NT. Non sembra, ma alcune delle righe di codice che compongono il nuovissimo Windows 7 hanno quasi quindici anni! Oltre al cambio di “cuore” sono due le grandi rivoluzioni che dovrebbero (speriamo) trovare compimento in Midori: la prima è che il codice sarà scritto interamente in C# o linguaggi affini (e interpretati) e la seconda, strettamente collegata a quanto abbiamo appena detto, è che l’intero sistema si baserà su un microkernel (MinWin?) che caricherà l’intero sistema in una sorta di macchina virtuale. Questo, a grandi linee, porterebbe una maggiore portabilità e un livello di sicurezza ad oggi impensabile: un virus o un difetto di un driver non ci faranno più paura, in quanto non riusciranno ad “uscire” dalla macchina virtuale e a intaccare la basi del sistema.

Potremmo continuare a parlare di ciò che si spera veda la luce con Midori, come WinFS, .NET 5 ecc ma tutto ciò sarebbe inutile se non avessimo notizie sull’avanzamento del progetto.

E’ proprio di questo che voglio parlarvi in questo articolo dalla lunghissima (ma doverosa) introduzione.

Stephen, di Microsoft Kitchen (ex UX Evangelist), oggi ci offre gustose novità: analizzando l’andamento delle richieste di personale da parte di Microsoft ha scoperto che, forse, l’interfaccia grafica di questo progetto è in via di realizzazione.

Si legge infatti sul suo blog: “The Technical Strategy Incubation team is seeking to hire an Architect to lead the design and implementation of the end to end UI stack for its Midori Operating System. […] UI responsiveness, UI security, UI in distributed environments that cross devices, new models for asynchronous UI, and effective use of GPUs and manycore. […] building next generation UI/Graphics technologies […] extend the current thinking in Operating Systems […]”

Serve una traduzione? Credo di no..

Interessantissimi anche i messaggi di stato di alcuni utenti Linkedin, riportati sempre da Stephen:

“Since 2007 I have been working on a technology incubation project code named Midori. Midori is an overarching incubation effort that covers many related and yet different areas and my focuses are primarily OS kernel and process runtime. The areas I work on include memory management, scheduling, synchronization primitives, IPC, event tracing and performance monitoring infrastructure, error handling mechanism, and memory safety.”

“I work on a technology incubation project named Midori. Midori is an effort that covers many areas of OS kernel and process runtime design.”

E’ proprio il caso di dirlo: Future in Progress..

[Omnia/Luca Zaccaro – via link]

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Windows “7 Days”: Core

Perché Windows 7 si chiama così? Perché è, in effetti, la settima “versione” di Windows: dopo Windows 1 (1985), Windows 2 (1987) e Windows 3 (dal 1990, anche con tecnologia NT) fu la volta di Windows 4 (Windows ’95, Windows ’98, Windows ME, Windows NT 4.0). All’alba del nuovo millennio arriva Windows 5 (Windows 2000, Xp, MediaCenter, Server 2003). Nel  2006, con Windows Vista e Windows Server 2008, fa la sua comparsa Windows 6 ed ora siamo a tutti gli effetti a fare i conti con la settima grande famiglia di sistemi operativi (Seven e Server 2008 R2). Ma allora perché Seven è “etichettato” come Windows 6.1? Quella è solo una etichetta. Microsoft ha confermato che i nuovi Seven e Server 2008 R2 si fondano sulla versione Windows 7.0 del Kernel ma che i sistemi “riportano” 6.1 per permettere ai programmi di interfacciarsi meglio: i programmi (o meglio, le API) per Vista, che richiedevano la versione 6.0 del Kernel per funzionare correttamente, funzioneranno anche con la versione 7 perché “leggeranno” 6.1. Detto questo, in molti contestano il fatto che Seven sia una Major Release al punto di meritarsi un “salto di Kernel” di una unità. In effetti, ad un occhio poco attento che analizza Windows 7 dopo aver usato Vista, la realtà può sembrare questa. Ma i cambiamenti “sotto il cofano” ci sono e sono molti. C’è una differente gestione del caricamento del sistema (di cui parleremo domani), una rivisitazione del controllo UAC (ne parleremo lunedì), una migliorata gestione degli aggiornamenti di sistema, alcuni ritocchi alla già ottima interfaccia grafica di Vista, l’introduzione graduale di Ribbon anche nei programmi di sistema, una spinta verso i servizi Live per rendere più snello il sistema (Live Messenger, Movie Maker, Calendar, Mail), una innovativa taskbar (ma ne parleremo martedì), il completo supporto al Multi Touch, un sistema di ricerca file notevolmente potenziato e molte altre modifiche al codice di  Vista che non ci è dato conoscere. Ma, se avete usato Vista con un poco di coscienza critica e ora state usando Seven, sono sicuro che queste cose le avete provate di persona e non serve dilungarsi oltre. Se invece proprio non mi volete credere ecco un elenco (http://www.sevenforums.com/news/22625-18-cool-things-windows-7-does-vista-doesnt.html). Sempre parlando del cuore di Windows 7 bisogna ricordare che verrà proposta all’utente una schermata in cui sarà possibile scegliere il browser da scaricare. Windows Internet Explorer 8 sarà addirittura disattivabile (anche se molte sue librerie continueranno a “pompare” la Shell di Seven).
A domani, quando parleremo di PRESTAZIONI

Perché Windows 7 si chiama così? Perché è, in effetti, la settima “versione” di Windows: dopo Windows 1 (1985), Windows 2 (1987) e Windows 3 (dal 1990, anche con tecnologia NT) fu la volta di Windows 4 (Windows ’95, Windows ’98, Windows ME, Windows NT 4.0). All’alba del nuovo millennio arriva Windows 5 (Windows 2000, Xp, MediaCenter, Server 2003). Nel  2006, con Windows Vista e Windows Server 2008, fa la sua comparsa Windows 6 ed ora siamo a tutti gli effetti a fare i conti con la settima grande famiglia di sistemi operativi (Seven e Server 2008 R2). Ma allora perché Seven è “etichettato” come Windows 6.1? Quella è solo una etichetta. Microsoft ha confermato che i nuovi Seven e Server 2008 R2 si fondano sulla versione Windows 7.0 del Kernel ma che i sistemi “riportano” 6.1 per permettere ai programmi di interfacciarsi meglio: i programmi (o meglio, le API) per Vista, che richiedevano la versione 6.0 del Kernel per funzionare correttamente, funzioneranno anche con la versione 7 perché “leggeranno” 6.1. Detto questo, in molti contestano il fatto che Seven sia una Major Release al punto di meritarsi un “salto di Kernel” di una unità. In effetti, ad un occhio poco attento che analizza Windows 7 dopo aver usato Vista, la realtà può sembrare questa. Ma i cambiamenti “sotto il cofano” ci sono e sono molti. C’è una differente gestione del caricamento del sistema (di cui parleremo domani), una rivisitazione del controllo UAC (ne parleremo lunedì), una migliorata gestione degli aggiornamenti di sistema, alcuni ritocchi alla già ottima interfaccia grafica di Vista, l’introduzione graduale di Ribbon anche nei programmi di sistema, una spinta verso i servizi Live per rendere più snello il sistema (Live Messenger, Movie Maker, Calendar, Mail), una innovativa taskbar (ma ne parleremo martedì), il completo supporto al Multi Touch, un sistema di ricerca file notevolmente potenziato e molte altre modifiche al codice di  Vista che non ci è dato conoscere. Ma, se avete usato Vista con un poco di coscienza critica e ora state usando Seven, sono sicuro che queste cose le avete provate di persona e non serve dilungarsi oltre. Se invece proprio non mi volete credere ecco un elenco. Sempre parlando del cuore di Windows 7 bisogna ricordare che verrà proposta all’utente una schermata in cui sarà possibile scegliere il browser da scaricare. Windows Internet Explorer 8 sarà addirittura disattivabile (anche se molte sue librerie continueranno a “pompare” la Shell di Seven).

A domani, quando parleremo di PRESTAZIONI

[Omnia/Luca Zaccaro]

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Windows: un futuro a 128 bit

Parliamo oggi del futuro (in certi casi prossimo) del sistema operativo di Microsoft. Iniziamo con il dire che tutto ciò che leggerete potrà essere fortemente soggetto a conferme ma soprattutto a smentite clamorose.

La differenza con quello che potete leggere altrove è che le notizie che riporterò qui avranno un minimo di referenza “ufficiale”.

Una cosa che sappiamo già è che nel futuro di Microsoft non dovrebbe più trovare posto l’architettura a 32 Bit. Due conferme stanno nella ormai onnipresenza di versioni a 64 Bit affiancate a quelle “classiche” e nella difficoltà a reperire sul mercato un processore non certificato a 64 Bit. Perchè mai continuare a spendere tempo, soldi e codice?

Con una commercializzazione prevista per il 2012/2013 (fine del calendario Maya permettendo, ndr) e la definizione (almeno per il ramo server) di “Major Release” la scelta di abbandonare i 32 Bit è comprensibile. In termini di percentuali, quanti saranno, tra quattro anni, i Computer prodotti prima del 2004/2005 e non compatibili con le nuove architetture?

Insomma, la strada verso i 64 Bit è spianata. Ma la Notizia (con la N maiuscola) è che Microsoft starebbe cercando ingegneri per programmare il supporto a 128 Bit. Sì, avete letto bene!

Integrato forse in corsa in Windows 8 e nativo in Windows 9 (eh sì, pare proprio che “Finestre” ci terrà compagnia ancora per un bel po’) ci sarà il pieno supporto ai processori a 128 Bit, ovviamente il tutto con la retro-compatibilità IA-64 per non scontentare nessuno.

Mi sembra inutile citarvi solo alcuni pezzi in inglese, se proprio devo darvi in pasto qualcosa in lingua madre, molto meglio l’articolo originale 😉

[Omnia/Luca Zaccaro – via Neowin]

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