Consigli per un PC sempre performante

Di certo non sarò il più grande “guru” dell’informatica ma un briciolo di esperienza me la sono fatta. Il più delle volte, quando mi ritrovo a casa di un amico per “sistemargli” il PC, mi trovo di fronte ad uno spettacolo a dir poco increscioso. Non sto parlando (per ora) della polvere che sembra spingere per uscire da ogni foro del case, ma del disordine estremo che regna tra i file e i programmi presenti sul disco fisso.

Questa è la situazione-tipo che nel 90% dei casi mi trovo di fronte quando varco la soglia di una casa che non sia la mia:

1) Computer preassemblato acquistato in un megastore (spesso in abbinamento a monitor e stampante)

2) Una o due partizioni visibili (quando sono due la seconda si chiama sempre “Volume” ed è sistematicamente vuota) e una nascosta per il recovery

3) Sistema operativo che varia tra Windows Xp Home OEM (PC < 2006/2007), Windows Vista Starter/Home OEM (PC 2006/2007/2008/2009), Windows 7 Home OEM (PC 2009/2010)

4) Installazione del sistema operativo databile al momento di assemblaggio del PC stesso (in media qualche mese prima dell’acquisto)

5) Desktop pieno al 50-60% di icone, spesso inutili e più versioni dello stesso programma installate (spesso si tratta di Office)

6) Quasi nessun aggiornamento installato, per nessuno dei programmi presenti sul PC (tipo Flash Player 8, Office 2003 SP0 e roba simile)

7) Cartella “Documenti” piena di ogni tipo di file, senza distinzione di sorta

8) Deframmentazione del disco a livelli da “emergenza”, ultima scansione antivirus non effettuata o risalente ad anni prima

9) Browser (rigorosamente quello installato di default) pieno di toolbar più o meno legittime

10) Computer infetto da ogni sorta di malware, tipicamente più di 100 infezioni diverse

Bene, ho appena ritrovato una lista di “10 comandamenti” che avevo scritto nel lontano 2005 e che ora ho reso attuali per cercare di fare ordine dentro questo caos.

Si tratta ovviamente di consigli personali, derivati esclusivamente dalla mia esperienza. Potete benissimo non essere d’accordo 😉

Nota: il momento migliore per iniziare a seguire questi buoni consigli è quando si acquista un computer nuovo, “puro”. E’ possibile applicare molte delle azioni descritte in seguito anche su una macchina già “condannata”, ma il risultato non sarà certo ottimale. Se vi trovate in questa situazione non disperate e leggete la mia guida alla “redenzione” del PC.

Se invece avete appena aperto la scatola del vostro nuovo Desktop/Notebook/Netbook.. buona lettura!

I 10 comandamenti per un PC sempre performante

1) Utilizzare SEMPRE due partizioni diverse. Nella prima troveranno posto il sistema operativo (Windows, tipicamente) e i programmi installati. Nella seconda invece dovrete mettere TUTTI i vostri DOCUMENTI.. lavoro, scuola, musica, foto, video. Da un po’ di tempo a questa parte i produttori di PC forniscono già la macchina con due partizioni separate. Usatele! Per gli utenti più paranoici: può essere una buona mossa fornire la partizione dei dati di un sistema RAID 1 via hardware (quindi è meglio parlare di dischi che di partizioni). In questo modo se un disco dovesse danneggiarsi i dati verrebbero recuperati dall’altro disco

2) Comprare un Hard Disk esterno (ormai costano davvero poco), almeno due volte più capiente di quello interno. Questo disco non vi servirà per salvare dati vecchi o non più necessari (trovate un’altra soluzione per questo) ma per contenere IN OGNI MOMENTO due copie diverse di backup del/i disco/hi. E’ buonissima norma infatti munirsi di un programma di backup con cui creare spesso (la  tempistica dipende dall’importanza dei dati e va da 7 giorni a un mese) una “immagine” dell’intero disco da ripristinare in caso di guasto/furto sul PC principale. Esistono programmi gratuiti che fanno questo lavoro, io vi consiglio Macrium Reflect oppure, se utilizzate Windows 7, l’utility integrata che crea una immagine del disco in un file vhd. E’ superfluo aggiungere che questo disco esterno va tenuto separato dal PC fisso per non essere soggetto agli stessi guasti/furti/danneggiamenti.

3) Mantenere aggiornati il sistema operativo, l’antivirus,  la suite da ufficio e tutti i programmi che utilizzate. Sembra una banalità ma i programmi poco aggiornati sono spesso la prima causa di infezioni da parte di malware.

4) Utilizzare un antivirus (e uno solo) con protezione in tempo reale, sempre attivo, ed effettuare una scansione completa del sistema ogni 7/14 giorni. Il mio consiglio nel campo di programmi gratuiti cade su Microsoft Security Essentials (solo su edizioni di Windows legalmente attivate, in alternativa provate Avira Antivir). Nel caso in cui aveste scelto Avira AntiVir installate anche Malwarebytes AntiMalware, sempre gratis, e fate una scansione completa ogni mese.

5) Fate spesso una deframmentazione dei dischi. Questa è una operazione spesso trascurata ma è essenziale per permettere un accesso veloce ai dati. Anche se forse non lo sapete tutti i dati, anche quelli che vi appaiono composti da un file singolo (un film ad esempio) sono memorizzati sul disco divisi in tanti settori di dimensione predefinita. Se il disco è nuovo o ben deframmentato tutti i settori di un file vengono scritti di seguito e il disco non dovrà impazzire per recuperarli tutti. Con il passare del tempo e i continui taglia/copia/incolla va a finire che i pezzi di un programma o di un file risultino sparsi qua e là per il disco e il tempo per accedervi aumenta a dismisura. Per deframmentare i vostri dischi potete utilizzare l’utility di Windows o provare soluzioni gratuite come l’ottimo Defraggler. Io vi consiglio di deframmentare almeno una volta al mese.

6) Munitevi di un programma salvavita come CCleaner (o simili). Ogni azione che compiamo sul PC, specie quando navighiamo in Internet, lascia molte tracce sul computer stesso. Oltre ad essere un problema di privacy (si può risalire ai siti visitati) si rischia di riempire il disco con informazioni inutili. Questo tipo di programmi da avviare almeno una volta a settimana si preoccupano di “ripulire” il sistema da queste informazioni. In un colpo solo salverete privacy e spazio su disco.

7) Mettetevi comodi, spostate la cartella “Documenti” sulla seconda partizione (vedi punto 1) , apritela e create al suo interno tante sottocartelle quanti sono i tipi di files con cui siete soliti lavorare. In genere bastano una cartella per i fogli di Excel, una per i documenti di Word, una per le presentazioni di PowerPoint, una per i PDF, una per le immagini, una per la musica (e date alle canzoni nomi decenti, usate i tag!) e una cartella per le “Varie ed eventuali”. Potrà sembrarvi tempo perso ma vi assicuro che una efficiente organizzazione dei documenti rende il lavoro al PC più facile e veloce.

8) Evitate di salvare un file con il nome proposto dal relativo programma: ben presto vi troverete sommersi da decine di “Doc1.doc” o “Immagine.bmp”. Date ai vostri documenti nomi significativi, che ne permettano una rapida ricerca. Se possibile, in particolare con album e backup, inserite nel nome la data corrente nel formato aaaa-mm-dd, così da tenerli sempre ordinati in senso cronologico.

9) Evitate di salvare o scaricare documenti sul desktop. Questa area del PC è stata pensata per contenere solo collegamenti alle applicazioni e alle cartelle usate più di frequente. Create una cartella ad-hoc (magari all’interno dei Documenti) in cui lasciare tutti i files appena scaricati e quelli ancora in attesa di essere esaminati.

10) Imparate ad essere diffidenti quando navigate su Internet, soprattutto per quanto riguarda le email e i siti sconosciuti. Evitate i banner e i siti notoriamente poco sicuri. Aprite gli allegati delle mail solo se provengono da mittenti conosciuti e comunque dopo averli analizzati con l’antivirus. Inserite dati sensibili solo se la connessione è cifrata (protocollo https://). Non rispondere ai messaggi di spam e non condividete mai dati sensibili sui social network. Diffidate dalle mail di banche/poste che chiedono di inserire i propri dati di accesso. Questo è forse il punto più importante: nel 99% dei casi è così che inizia una infezione o una frode.

Bene, come ho detto queste non sono verità assolute ma solo piccoli consigli personali. Se avete consigli o critiche siete liberi di commentare 😉

[Omnia / Luca Zaccaro]

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Riportiamo Windows in forma

Inizio con questo post una brevissima trilogia di articoli sull’ottimizzazione del nostro sistema. Niente di che, solo qualche consiglio su come mantenere un livello di prestazioni accettabile e cosa fare per riportare un sistema “malandato” ad uno stato di funzionamento decente o, se davvero ce ne fosse bisogno, come procedere ad una re-installazione di Windows.

Come potrete constatare con i prossimi articoli, utilizzerò la “tecnica dei dieci comandamenti”. Il vostro sistema è diventato inutilizzabile? E’ lento? Probabilmente infettato da chissà quale malware? Provate, se vi va, a mettere in pratica questi consigli personalissimi (ed altrettanto opinabili). Oh, prendeteli “as-is“, se qualcosa va storto (e non avete seguito il primo punto della lista) sono affaracci vostri 🙂

E’ consigliabile seguire questi punti nell’ordine in cui appaiono.

1 ) Trovate un disco esterno (oppure utilizzate un’altra partizione o un altro disco all’interno del PC) e create una immagine di sistema. Cosa è una immagine di sistema? Semplice, è una “istantanea” dello stato attuale del disco. Se in futuro qualcosa dovesse andare storto sarà possibile ripristinare questa immagine e riportare il sistema allo stato attuale (annullando qualsiasi modifica successiva). Se utilizzate Windows 7 potete servirvi dell’ottimo tool integrato (lo trovate in Pannello di Controllo > Backup e Ripristino > Crea una immagine di sistema). In alternativa segnalo programmi esterni (ma gratuiti) come Macrium Reflect o Drive Image XML. In tutti e tre i casi bisogna selezionare una partizione su cui salvare l’immagine (sempre diversa da quella in cui è installato il sistema), scegliere un livello di compressione (se necessario) e.. aspettare un bel po’ dato che la procedura è abbastanza lunga (specie se la partizione da salvare è grande). Fatelo! Non solo per continuare a leggere questa guida, ma perché avere una immagine aggiornata del sistema è la strada migliore per togliersi dai guai in caso di errori o guasti hardware!

2 ) Dopo aver portato a termine con successo il punto 1 (è di fondamentale importanza per recuperare il sistema in caso di errori) procediamo: se il sistema è eccessivamente lento molto probabilmente è infetto, e se è infetto la prima cosa da fare è “eliminare le uova”.. sicuramente sapete che Windows fornisce un alquanto (in)utile Ripristino configurazione di sistema. Spesso questa procedura è talmente puntigliosa (…) da ripristinare anche i virus faticosamente eliminati dopo una lunga scansione. Parliamoci chiaro: non userete mai questa feature. Tantomeno in questo momento. Quindi, semplicemente, la disattiviamo temporaneamente: basta andare in Start > Click con il tasto destro su Computer > Proprietà > Protezione di Sistema > Selezioniamo la partizione di sistema > click su Configura > Disabilita System Protection ed elimina punti ripristino. In un solo colpo abbiamo guadagnato un bel po’ di spazio su disco e abbiamo impedito che i virus vengano in qualche modo ripristinati.

3 ) Avete installato un antivirus, vero? Se non l’avete fatto rimediate subito: se il vostro sistema Windows (Xp/Vista/7) è genuino installate l’ottimo e gratuito Microsoft Security Essentials, altrimenti vi consiglio il comunque valido (e sempre gratuito) Avira. Bene, ora di sicuro avete un antivirus. Apritelo e scaricate le ultime definizioni con l’opzione aggiornamento automatico (o live update). Ora riavviate il computer e premete ripetutamente il tasto F8: dopo un po’ otterrete una lista di comandi (testo bianco su sfondo nero).. cliccate su “Avvia Windows in modalità provvisoria“. In questo modo il vostro caro Windows partirà caricando solo ciò che è strettamente necessario per funzionare (quindi, molto probabilmente, niente virus). Se tutto vi appare “enorme” non preoccupatevi, è normale! Windows semplicemente non ha caricato per intero i driver video. Aprite l’antivirus appena aggiornato e lanciate una scansione completa. Andate a fare un giro: nel migliore dei casi ci vorrà un’oretta e mezza. Al termine della procedura vedrete elencate tutte le minacce trovate nel vostro sistema. Io direi di non andare troppo per il sottile e procedere con lo “sterminio indiscriminato”. Se invece non avete trovato nulla non vuol dire automaticamente che il sistema sia pulito ma, per adesso, va bene così.

4 ) Riavviate Windows, questa volta normalmente, ed installate il software gratuito Revo Uninstaller. Questo programmino vi elencherà tutti i programmi attualmente installati nel sistema e per ognuno di essi offre una modalità avanzata di disinstallazione che spesso supera quella fornita da Windows. E’ praticamente certo che, tra i programmi che usate quotidianamente, nel vostro sistema siano installati programmi inutili, che nemmeno pensavate di avere. Il mio consiglio è di farsi affiancare da qualcuno un po’ più ferrato in materia e procedere con la disinstallazione di tutto ciò che non serve. Risparmierete spazio su disco e tempo di caricamento del sistema. State attenti a cosa rimuovete perché applicazioni collegate ad un programma rimosso potrebbero non funzionare più. Ma tanto avete a fianco qualcuno che vi assiste e, in ogni caso, avete il vostro backup che potrebbe salvarvi la vita 😉

5 ) Dopo aver eliminato le minacce più pericolose e aver rimosso i programmi inutili è tempo di aggiornare quelli rimasti! partiamo dal sistema operativo in sé, partiamo da Windows. Se state usando Vista/7 aprite il programma Windows Update. Se invece state usando Windows Xp SP3 raggiungete (con Internet Explorer) l’indirizzo http://update.microsoft.com. Se vi viene chiesto di installare qualche componente per ricercare gli aggiornamenti rispondete in modo positivo, poi aspettate qualche minuto e installate tutti gli aggiornamenti che vengono selezionati in automatico (in genere il processo di installazione è automatico, ma a volte serve l’intervento dell’utente). Al termine dell’installazione molto probabilmente occorrerà riavviare il PC. Fatelo, e state attenti a non giocare con la corrente in questo momento: se il PC dovesse spegnersi improvvisamente non sareste in una situazione rosea. Dopo aver riavviato il sistema il mio consiglio è quello di ripetere la procedura fino a quando non ci sono più aggiornamenti selezionati. A quel punto il vostro sistema è “sufficientemente” protetto. Passiamo ai programmi.. idealmente dovreste aprirli uno ad uno e ricercare (spesso nel menù “?” (o “Help”) > Check for updates). Praticamente, soprattutto se sono tanti, limitatevi a Office (che in teoria dovrebbe essere già aggiornato dopo la “passata” con Windows Update), Adobe Acrobat Reader e Flash Player (il mio consiglio, nel caso di Acrobat Reader e Flash Player, è quello di disinstallare la versione attualmente presente sul pc – che, ci scommetto, è vecchiotta – e scaricare l’ultima versione dai link precedenti). Dalle falle presenti in questi ultimi due derivano davvero tanti virus. Nota di servizio: se un programma è a pagamento non è detto che l’aggiornamento sia gratuito.. verificate 😉

6 ) Ok, il sistema è backuppato, ripulito e aggiornato. Ora va alleggerito: andate su start > Esegui e scrivete msconfig, dopodiché premete “Invio”. Dopo qualche secondo si aprirà una maschera a tab. Fatevi di nuovo affiancare da qualcuno con un po’ di esperienza e recatevi in “Servizi” > Cliccate su “Nascondi i servizi Microsoft” e deselezionate i servizi che ritenete inutili (qualche esempio? Nero, Adobe, Messenger..). Dopodiché andate in “Avvio” e, anche qui, deselezionate le voci non prioritarie. Quello che state facendo è limitare i programmi che vengono caricati automaticamente all’avvio di Windows. Meno programmi avviati vuol dire più velocità e meno spreco di risorse. Se però viene deselezionato un programma importante qualcosa poi potrebbe non funzionare a dovere.. Riavviate per gustarvi il “salto” di prestazioni 😉

7 ) E’ tempo di un’altra ripulita.. scaricate ed installate il programmino gratuito CCleaner. Dopodiché apritelo e andate nella sezione “Pulizia”. Qui troverete diversi programmi elencati e per ognuno di loro una lista di file inutili che potete cancellare. Ad esempio potete cancellare tutti i file temporanei scaricati durante la navigazione, oppure ripulire la cronologia del browser.. dopo aver impostato a dovere questi parametri lanciate la pulizia con “Avvia Pulizia”. La prima volta ci vorrà un po’.. Se poi siete temerari e avete un fido esperto al vostro fianco, fatevi un giro nella sezione “Registro”, cliccate su “Trova Problemi”, attendete la fine della ricerca e cliccate su “Ripara Selezionati”. Vi verrà chiesto se volete fare una copia di backup delle modifiche. Rispondete positivamente e procedete. Questo è un passaggio delicato perché va a toccare il registro di sistema. Come detto, procedete solo se sapete cosa state facendo (o se c’è qualcuno che vi può assistere).

8 ) I file non vengono scritti sul disco rigido come dei blocchi unici: un film (diciamo un file da 700 mega) viene “spezzettato” dal sistema in tanti pezzi di piccole dimensioni e “infilato” in ogni buco libero del disco fisso, mentre in una speciale tabella viene annotata la posizione precisa di ogni singola porzione. Questo serve per massimizzare l’utilizzo del disco stesso: immaginate un grande file (ad esempio da 10 GB): ci sono poche possibilità di trovare tutto quello spazio disponibile in modo adiacente. Molto più semplice creare tante parti (ad esempio da 1 mega)  e posizionarle dove ve ne è la possibilità. Il risultato di questa procedura è che all’inizio i file vengono comunque scritti in maniera sequenziale (perché il disco è vuoto) ma poi, a furia di eliminare/copiare/incollare, sul disco rimarranno solamente tanti piccoli “buchi”. Capite anche voi che se devo vedere un film i cui milioni di pezzi sono sparsi in giro per il disco, la testina metallica impiegherà molto più tempo per accedere alla giusta porzione rispetto al caso di un file scritto in maniera sequenziale! La frammentazione del disco è una delle cause principali del rallentamento di un PC. Ora, dopo aver ripulito il sistema e guadagnato spazio prezioso, è tempo di Deframmentare. La deframmentazione è una operazione che analizza i file presenti sul disco e la locazione di ogni porzione e tenta di riallocare lo spazio in modo rendere sequenziali il più alto numero possibile di file. Ad esempio potrebbe localizzare tutti i pezzi del film da 700 mega e riposizionarli “in fila” alla fine del disco (o appena c’è abbastanza spazio). Windows include una apposita utility, io vi consiglio l’ottimo (e gratuito) Defraggler. Attenzione: non spegnete il PC durante la deframmentazione e state attenti che lo stesso non vada in sospensione/ibernazione. Se non avete mai portato a termine questa procedura sappiate che ci vorrà molto tempo.

9 ) Bene, il computer è quasi tornato ad uno stato accettabile. Ora un ultimo accorgimento: scaricate il Microsoft Security Scanner, riavviate in modalità provvisoria e lanciate la scansione. Non si tratta di un altro antivirus ma di un programma da usare una volta ogni tanto per ripulire il sistema non solo dai virus, ma anche da altri tipi di minaccia. Se il vostro Antivirus ha fatto il suo dovere in precedenza questa scansione non dovrebbe riservare troppe sorprese..Se poi siete davvero paranoici avviate anche Hijack This e, nel caso ci sia qualche voce selezionata, procedete con il Fix

10 ) Bene, abbiamo ripulito il sistema dai Virus (e dal Malware in generale), abbiamo disinstallato i programmi inutili e aggiornato quelli che usiamo più di frequente. Abbiamo aggiornato il sistema operativo e abbiamo ridotto la quantità di programmi caricati all’avvio. Abbiamo eliminato tanti file temporanei ed inutili e abbiamo deframmentato il disco in modo da garantire un accesso più veloce ai file. Se era la prima volta che sentivate queste cose probabilmente vi sarà volato via un week-end. Non preoccupatevi, se ripetute con regolarità queste azioni diventano molto più rapide (ad eccezione della scansione antivirus). Bene, ora (se volete) potete riabilitare il Ripristino configurazione di sistema e, come ultima cosa, creare una nuova immagine del vostro sistema ora finalmente pulito e scattante.

Se le condizioni del vostro sistema non erano così disastrate avete buone speranze di ritrovare la velocità di un tempo. Se invece, nonostante tutto, il sistema è ancora troppo lento e/o troppo instabile non perdete il prossimo episodio: come (re)installare Windows 😉

[Omnia / Luca Zaccaro]

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