Recuperare Dati da Dischi Danneggiati

Come? Non mi avete dato ascolto ed ora l’unica copia della tesi di laurea è stata cancellata “accidentalmente” dal vostro disco? Verrebbe da dire “arrangiatevi” ma in fondo non sarebbe carino 😉

Ecco allora una ampia panoramica sul recupero dei dati cancellati o di intere partizioni sparite.

Per prima cosa bisogna fare una precisazione: le cause che possono portare alla perdita di dati sono molteplici. Si va dalla cancellazione accidentale all’interruzione di corrente, fino ad arrivare alla rottura fisica del disco. Bene, se non vi trovate nell’ultima situazione (se cioè il disco su cui avevate salvato i dati è fisicamente integro), sappiate che avete buone possibilità di recuperare per intero i vostri importantissimi files!

Seconda premessa: come vengono gestiti i dati sul disco? Parlando in modo molto semplice, le vostre foto, i vostri video, i vostri documenti non sono che una serie di “0” e “1” immagazzinati in diversi settori del disco fisso. Chi si occupa di “mettere ordine”, dando un nome ai files, individuando i suoi “pezzi” in giro per il disco e organizzandoli in cartelle è la FAT, acronimo di File Allocation Table. Non ha nulla a che fare con le partizioni FAT/FAT32 usate da Microsoft nel passato. Si tratta, letteralmente, di una tabella in cui sono elencate le informazioni su tutti i files. Il fatto che non riusciate più a trovare un documento significa che i suoi riferimenti sono per qualche motivo spariti dalla FAT.

L’importante, quando si vuole tentare il ripristino di un file, è agire tempestivamente: quando qualcosa viene cancellato dal sistema, in realtà il file resta memorizzato sul disco solo che nella FAT i settori occupati da quel documento risulteranno disponibili. Capito il perché di questa corsa contro il tempo? Se agiamo prima che un altro file sovrascriva quei settori riusciremo a recuperare il 100% del nostro documento perduto!

Procediamo dunque con una serie di esempi di situazioni reali (per ora solo su sistemi Windows), per ognuna delle quali elencherò alcune soluzioni (gratuite e/o a pagamento) per recuperare i vostri importantissimi dati personali. Naturalmente la scelta dei programmi da usare per il recupero dei files è personale e vi invito a commentare per rendere questo post un vero e proprio punto di riferimento per chi si trova in questa malaugurata situazione.

Caso 1: Disco funzionante, Partizione integra.. avete solo cancellato un file

Soluzione 1: andate nel cestino, selezionate il file cancellato e scegliete “Ripristina”. Ok, questo era banale 😉

Caso 2: Disco funzionante, Partizione integra.. avete solo cancellato un file definitivamente

Soluzione 2: scaricate il programma gratuito Recuva di Piriform e installatelo in una partizione diversa da quella da cui volete effettuare il recupero, scegliete la partizione in cui avevate salvato il file e lanciate la ricerca approfondita. Ci vorrà un po’ ma alla fine il vostro file dovrebbe essere nell’elenco, pronto per essere ripristinato! Se così non fosse seguite i consigli dei passi successivi..

Caso 3: Disco funzionante, Partizione non riconosciuta (RAW) e richiesta di formattazione

Soluzione 3: seguite questa procedura soprattutto se, dopo uno sbalzo di corrente o qualsiasi altro evento, Windows vi da un messaggio del tipo “Per utilizzare il disco è necessario formattarlo”. In questo caso bisogna accedere direttamente al disco. Io vi consiglio due programmi: il primo è GetDataBack FAT32/NTFS di Runtime e il secondo è RecoverMyFiles 4 di GetData. Entrambi sono a pagamento ma vi faranno vedere gratuitamente l’elenco dei files che sono in grado di recuperare. Entrambi riescono a recuperare quasi del tutto nomi e attributi originali di files e cartelle. Parlerò più approfonditamente del primo perché potrete integrarlo in un CD autoavviante basato su WinPE, cosa non da poco se avete solo un PC in casa e quello su cui dovete lavorare è l’unico hard disk del computer. Scaricate l’eseguibile e installate GetDataBack in un disco che non sia quello da cui volete recuperare i dati, selezionate il Disco su cui risiedeva la partizione con i files perduti, lasciate le impostazioni standard e poi… andate a dormire! Non sto scherzando: per recuperare i files possono volerci molte ore! L’ultima volta che mi è capitato di lavorare su un disco esterno USB da 500 GB ho dovuto far lavorare il PC per ben sette ore! In ogni caso, dopo un bel po’, dopo aver confermato la prima scelta che vi viene proposta, il programma vi farà vedere ciò che può recuperare tramite la familiare disposizione ad albero. Inserite il vostro codice di licenza, posizionatevi sul vertice del diagramma ad albero (tipicamente [NTFS]), scegliete “Copy” e indicate una destinazione. Importantissimo: dovrete salvare i files su un altro disco, e controllate che sia abbastanza capiente! Se, come accennavo prima, avete solo un disco fisso, fatevi aiutare da un amico, staccate il disco e collegatelo ad un altro PC con installato Windows, dal quale potrete poi effettuare i passi sopra descritti.

Caso 4: Disco funzionante, Partizione non più riconosciuta (specialmente se non capite il perché)

Soluzione 4: se non sapete assolutamente perchè da un momento all’altro la vostra partizione non venga più riconosciuta dal sistema potete seguire comunque i consigli della Soluzione 3. In alternativa potete cimentarvi con un piccolo programmino gratuito, efficientissimo ma un po’ spartano: TestDisk. Sul sito ufficiale sono disponibili anche molte guide su come utilizzare la sua interfaccia DOS-like. Scaricatelo e scompattatelo in un disco diverso da quello dal quale volete recuperare i files. Entrate nella cartella “win” e fate doppio click sul file “testdisk_win.exe”. Procedete come segue.. è selezionata l’opzione “Create”; confermate con Invio per creare un file di log; selezionate il disco fisico su cui si trova la partizione incriminata e confermate con Invio; confermate l’opzione “Intel” con Invio a meno che non vi troviate in uno degli altri casi..l’opzione di default va bene nel 95% dei casi; procedete con “Analyze” e fate, una dopo l’altra, una “Quick Search” e una “Deeper Search”; per elencare i files in una partizione usate il tasto “p”; se invece trovate la partizione incriminata marcata a sinistra come “D – Deleted” dovete modificare questa opzione con le frecce “Su” o “Giù” fino a trovare l’etichetta “L” se si tratta di un disco dati, “P” o “*” se si tratta di un disco con una installazione di Windows. In ogni caso dovrete poi cliccare su Write e il gioco è fatto. Se invece il guaio è solo nel settore di boot potete provare ad usare il backup del boot. Anche in questo caso valgono i consigli dati sopra: se avete un solo disco fatevi aiutare e collegatelo ad un altro PC funzionante da cui potrete compiere le operazioni descritte.

Caso 5: Disco non funzionante e/o non riconosciuto dal sistema, testine che fanno rumore ecc..

Soluzione 5: se i dati sono veramente importanti potete rivolgervi ad una ditta specializzata che tenterà il recupero in speciali camere “sottovuoto” a disco aperto. Attenti però.. potrebbe costarvi molto caro.. almeno un pezzo viola!

Caso 6: Disco non funzionante, pochi soldini da spendere, hardware fisicamente rotto/crepato

Soluzione 6: cercate patente e chiavi della macchina, dirigetevi in discarica.. mi spiace, non c’è nulla da fare 🙁

Beh, io avrei finito qui.. spero che almeno uno dei punti precedenti vi abbia aiutato a recuperare i vostri dati.

Vorrei davvero che aggiungeste le vostre opinioni/aggiunte/critiche nei commenti in modo da aiutare anche altri utenti.

Ah, ora che avete recuperato i vostri importantissimi files.. fate un backup 😉

[Omnia/Luca Zaccaro]

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