Tira più una copia di Seven..

Windows 7. Dopo la scorpacciata di notizie nel periodo pre-RTM e tutti i commenti sul lancio in diretta, ecco i primi veri dati.

Seven vende, eccome se vende! Il nuovo sistema avrebbe infatti “sverniciato” il suo predecessore, doppiandolo con ampio margine. Nei primi giorni di disponibilità sarebbero stati venduti il 234% di licenze in più rispetto a Windows Vista! Merito soprattutto della grande campagna mediatica intorno al nuovo sistema ma, certamente, anche delle sue promesse mantenute “sul campo”.

In più, stando a quanto dice NeoWin, Windows 7 avrebbe addirittura già superato la quota di mercato di OSX Snow Leopard (disponibile dal 28 Agosto).

Insomma, un inizio davvero esaltante per il “Nostro” Seven!

[Omnia/Luca Zaccaro]

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Il Giorno Di Seven

Eccoci qui, vi scrivo ufficialmente dall’era di Windows 7. Dopo avervi stressato per sette giorni oggi non farò altro che riepilogarvi tutte le “puntate precedenti” che potrebbero esservi utili da qui a poco, quando anche voi avrete Windows 7 installato sul vostro PC, nuovo o vecchio che sia.

Giovedì solo una Presentazione, Venerdì abbiamo parlato di Versioni, Sabato di Core, Domenica di Prestazioni, Lunedì di Sicurezza, Martedì di Interfaccia, ieri invece è toccato alla Compatibilità.

UPDATE:

Rilasciato Virtusl PC / Xp Mode versione definitiva (anche in ITA) | Download Qui

GUARDA IL KEYNOTE:

*** Windows 7 Launch Event (@ New York) ***

INIZIATIVE LEGATE AL LANCIO:

Sette modi per cambiare il mondo

Ultime News Ufficiali

Buon Windows 7 a tutti!

[Omnia/Luca Zaccaro]

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Windows “7 Days”: Compatibilità

Ci siamo, ancora poche ore e Windows 7 sarà tra noi.
Questa volta non ci sono scuse: è stato fatto di tutto per permettere a tutti di poter utilizzare da subito il nuovo sistema: Microsoft ha addirittura rinunciato a “far vedere” la scritta Windows 7.0 pur di far funzionare alla perfezione tutto ciò che funzionava con Windows Vista (link 1° articolo).
Questo ci porta direttamente a parlare della fascia Home: chi compra PC per studiare, giocare, divertirsi e fare piccoli lavoretti. Microsoft ha pensato a sconti e promozioni per allargare il più possibile il bacino di utenza di Windows 7. In definitiva una persona normalissima, con Windows Vista Home Premium installata sul proprio PC acquistato qualche anno fa, potrà passare a Seven con circa cinquanta euro (link articolo). I programmi installati su questi PC funzioneranno benissimo, perché funzionavano con Vista.
La vera sfida di Microsoft è accontentare l’utenza professionale, che si è sentita tradita con Vista proprio per gli iniziali problemi di compatibilità con le vecchie applicazioni aziendali e la grande richiesta di risorse hardware.
Microsoft per il momento ha mandato giù il boccone amaro e ha continuato ad ampliare il ciclo di vita dell’immortale Windows Xp. Ma poi ha deciso: mai più scatole quadrate! Allora ha pensato (ottima scelta) di includere un “regalino” nelle versioni Professional, Enterprise ed Ultimate: un software di virtualizzazione, scaricabile gratuitamente dal sito, abbinato ad una macchina virtuale con una speciale versione di Xp preinstallata: stiamo parlando di Windows Xp Mode (disponibile qui da domani), che permetterà di usare su una macchina con Windows 7, tutte le applicazioni che funzionavano con Xp ma che erano incompatibili con Vista. Con un particolare tipo di virtualizzazione hardware/software (con Virtual PC sarà comunque possibile creare anche le classiche macchine virtuali) potrete utilizzare questi vecchi programmi che compariranno sul vostro desktop con la grafica che avevano sotto Windows Xp, per meglio distinguerli dai programmi che funzionano con Seven. E’ stato introdotto il supporto completo alle periferiche USB e migliorato l’intero programma (che era fermo alla versione 2007 SP1). La copia di Windows Xp così ottenuta è pienamente legittima, già attivata e con il relativo codice seriale. Le condizioni di licenza sono chiare e presentate all’utente in fase di installazione. Mi sembra superfluo ma aggiungo che il Computer non si accorgerà si questa installazione, all’avvio partirà solo Seven. Se invece volete utilizzarlo anche in questo senso sappiate che la versione Ultimate di Windows 7 vi permetterà di fare il boot direttamente da file *.vhd (Xp Mode sarà distribuito così) trattandolo come se fosse un Hard Disk vero e proprio. Questa grandissima opportunità, molto apprezzata dalla critica, sembra aver spinto Intel a installare da subito Windows 7 sui PC dei suoi numerosi dipendenti (http://www.neowin.net/news/main/09/07/30/intel-will-deploy-windows-7-on-employees-computers).
Capite anche voi che questo è un grande “spot” per Microsoft e per Windows 7, un evidente incentivo per le piccole e medie imprese ad installare Seven per migliorare la produttività e la sicurezza senza rimetterci in fatto di compatibilità. Sì perché domani, insieme a Seven, verrà rilasciato anche Windows Server 2008 R2, la scelta migliore per “dirigere” una rete di PC con Windows 7 installato.
A domani, quando potrete mettere in pratica questi Sette giorni di consigli con la vostra nuovissima copia di Windows 7.
Complimenti, Microsoft. Ottimo lavoro!

Ci siamo, ancora poche ore e Windows 7 sarà tra noi.

Questa volta non ci sono scuse: è stato fatto di tutto per permettere a tutti di poter utilizzare da subito il nuovo sistema: Microsoft ha addirittura rinunciato a “far vedere” la scritta Windows 7.0 pur di far funzionare alla perfezione (praticamente) tutto ciò che funzionava con Windows Vista.

Questo ci porta direttamente a parlare della fascia Home: chi compra PC per studiare, giocare, divertirsi e fare piccoli lavoretti. Microsoft ha pensato a sconti e promozioni per allargare il più possibile il bacino di utenza di Windows 7. In definitiva una persona normalissima, con Windows Vista Home Premium installata sul proprio PC acquistato qualche anno fa, potrà passare a Seven con circa cinquanta euro. I programmi (la stragrande maggioranza) installati su questi PC funzioneranno benissimo, perché funzionavano con Vista.

La vera sfida di Microsoft è accontentare l’utenza professionale, che si è sentita tradita con Vista proprio per gli iniziali problemi di compatibilità con le vecchie applicazioni aziendali e la grande richiesta di risorse hardware.

Microsoft per il momento ha mandato giù il boccone amaro e ha continuato ad ampliare il ciclo di vita dell’immortale Windows Xp. Ma poi ha deciso: mai più scatole quadrate! Allora ha pensato (ottima scelta) di includere un “regalino” nelle versioni Professional, Enterprise ed Ultimate: un software di virtualizzazione, scaricabile gratuitamente da domani dal sito ufficiale, abbinato ad una macchina virtuale con una speciale versione di Xp preinstallata: stiamo parlando di Windows Xp Mode, che permetterà di usare su una macchina con Windows 7, tutte le applicazioni che funzionavano con Xp ma che erano incompatibili con Vista. Con un particolare tipo di virtualizzazione hardware/software (con Virtual PC sarà comunque possibile creare anche le classiche macchine virtuali) potrete utilizzare questi vecchi programmi che compariranno sul vostro desktop con la grafica che avevano sotto Windows Xp, per meglio distinguerli dai programmi che funzionano con Seven. E’ stato introdotto il supporto completo alle periferiche USB e migliorato l’intero programma (che era fermo alla versione 2007 SP1). La copia di Windows Xp così ottenuta è pienamente legittima, già attivata e con il relativo codice seriale. Le condizioni di licenza sono chiare e presentate all’utente in fase di installazione. Mi sembra superfluo ma aggiungo che il Computer non si accorgerà si questa installazione, all’avvio partirà solo Seven.

Se invece volete utilizzarlo anche in questo senso sappiate che la versione Ultimate di Windows 7 vi permetterà di fare il boot direttamente da file *.vhd (Xp Mode sarà distribuito così) trattandolo come se fosse un Hard Disk vero e proprio.

Queste grandissime opportunità, molto apprezzate dalla critica, sembrano aver spinto Intel a installare da subito Windows 7 sui PC dei suoi numerosi dipendenti.

Capite anche voi che questo è un grande “spot” per Microsoft e per Windows 7, un evidente incentivo per le piccole e medie imprese ad installare Seven per migliorare la produttività e la sicurezza senza rimetterci in fatto di compatibilità.

Sì perché domani, insieme a Seven, verrà rilasciato anche Windows Server 2008 R2, la scelta migliore per “dirigere” una rete di PC con Windows 7 installato.

A domani, quando potrete mettere in pratica questi Sette giorni di consigli con la vostra nuovissima copia di Windows 7.

Complimenti, Microsoft. Ottimo lavoro!

[Omnia/Luca Zaccaro]

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Windows “7 Days”: Interfaccia

Dividiamo il mondo in due categorie. Anzi tre: i primi sono quelli che non hanno mai utilizzato (né mai utilizzeranno) Windows, e costoro sono gentilmente invitati a ripassare settimana prossima, poi ci sono gli utenti che hanno usato Windows Vista per un bel po’ e chi invece non ha ancora abbandonato Windows Xp (per non parlare di altre antichità del genere).
I secondi, nell’accendere il loro nuovissimo PC acquistato dopo il 22 Ottobre, rimarranno piacevolmente sorpresi nel riconoscere una interfaccia gradevole a loro nota “montata” su un sistema che questa volta funziona davvero. Questa categoria rimarrà semplicemente meravigliata dalle prestazioni e dalla usabilità della nuova Taskbar, la barra trasparente che ha sostituito quella “morta” che campeggiava sui nostri Desktop dal lontanissimo Windows ’95. Con la nuova Taskbar possiamo decide cosa avere sempre sott’occhio e dove. In più, cliccando con il tasto destro su uno degli elementi compatibili (lo saranno tutti, nel giro di pochi mesi) presenti potremo accedere alle sue funzioni più comuni. Quando poi apriremo più istanze dello stesso programma, la sua icona si modificherà in modo da presentare una sorta di “catalogo” da poter sfogliare grazie alle nuove caratteristiche di Windows Aero, la meravigliosa combinazione di effetti di trasparenza/stile che conoscete già da bravi utilizzatori di Vista (ebbene sì, l’hanno migliorata ancora con le barre animate e le anteprime).
Se invece Vista non sapete nemmeno cosa sia, l’impatto sarà un po’ diverso: se fino ad oggi avete usato solo Windows 98, 2000 o Xp (mi rifiuto di credere che esistano utilizzatori di 3.x ancora in vita), vi ci vorrà qualche minuto per riprendervi dopo che avrete avviato (in meno di trenta secondi), il vostro nuovo PC: di solito a quest’ora stavate assaporando il caffè, osservando la barra di Windows che scorreva davanti a voi. Ora, a caffè ancora da versare nel bicchiere, il PC è già pienamente utilizzabile. Non male, vero? Ma attenzione.. “Che diavolo mi hanno installato su questo maledetto PC? Io volevo Windows!”. Non temete: Windows è proprio ciò che avete di fronte, in tutta la sua Friendly User Experience. Barre trasparenti, trasparenze, ombre, sfondi che cambiano da soli, pulsanti che si illuminano quando ci passi sopra.. insomma, una interfaccia gradevole migliora l’utilizzo del PC (ok, non vale per gli Amministratori di Server..).
Non scherzavo poco fa: se non siete degli smanettoni vi ci vorrà del tempo per familiarizzare con Aero. Vi sembrerà di non trovare più niente, che nulla sia più al suo posto. Ma vi assicuro che, passati i primi giorni, non potrete più sopportare il caro vecchio tema “Luna” e andrete a installare uno di quei temi in stile Seven anche sulle vostre vecchie macchine con Windows Xp.
Sì perché oltre che più bella, la nuova interfaccia grafica già introdotta con Vista è anche più immediata, più facile da usare. Parliamo della Sidebar e dei Gadget: in Vista dovevate abilitare quella fastidiosa barra laterale per poter avere i vostri gadget preferiti. Ora, in Seven, li potrete piazzare direttamente sul Desktop, dove volete: vi basterà cliccare con il testo destro in un area vuota  e scegliere l’apposita voce, dopodiché dovrete solo scegliere cosa visualizzare sulla vostra scrivania virtuale. Anche i Temi (già presenti a partire da Windows ‘98) si sono rinnovati: avrete a disposizione tante combinazioni di icone, sfondi, colori. Anche un Pack tutto italiano con immagini di Roma, Venezia ed altre località nostrane. Naturalmente potrete scaricare anche altri temi da internet, ma per attivarli dovrete sostituire alcuni files di sistema. Per saperne di più fate una ricerca su Internet (windows 7 temi non ufficiali).
Manca qualcosa? Certo, Dreamscene. Ve lo ricordate? Era abilitato su Windows Vista Ultimate e consentiva di avere degli sfondi molto… particolari. Beh, per Windows 7 non è previsto, ma a tutto c’è una soluzione (http://www.geekissimo.com/2009/01/16/guida-come-avere-dreamscene-su-windows-7/). Trovo molto carina anche l’opzione Slideshow nativa, per cambiare sfondo ogni tot minuti, e la possibilità di cambiare la schermata di login con qualche trucchetto (http://lifehacker.com/5170758/windows-7-lets-you-customize-your-logon-background). Sì, manca ancora qualcosa: le opzioni per i monitor Touch. Qui però non posso parlare in prima persona perché non possiedo ancora questa tecnologia. Ma vi lascio in compagnia di questo video che racconta (è un programma di terzi) come potrebbe essere il nostro Desktop di qui a poco tempo (https://www.lucazaccaro.it/blog/2009/10/02/windows-7-e-il-desktop-3d-multitouch/).
A domani, quando parleremo di COMPATIBILITA’

Dividiamo il mondo in due categorie. Anzi tre: i primi sono quelli che non hanno mai utilizzato (né mai utilizzeranno) Windows, e costoro sono gentilmente invitati a ripassare settimana prossima, poi ci sono gli utenti che hanno usato Windows Vista per un bel po’ e chi invece non ha ancora abbandonato Windows Xp (per non parlare di altre antichità del genere).

I secondi, nell’accendere il loro nuovissimo PC acquistato dopo il 22 Ottobre, rimarranno piacevolmente sorpresi nel riconoscere una interfaccia gradevole a loro nota “montata” su un sistema che questa volta funziona davvero. Questa categoria rimarrà semplicemente meravigliata dalle prestazioni e dalla usabilità della nuova Taskbar, la barra trasparente che ha sostituito quella “morta” che campeggiava sui nostri Desktop dal lontanissimo Windows ’95. Con la nuova Taskbar possiamo decide cosa avere sempre sott’occhio e dove. In più, cliccando con il tasto destro su uno degli elementi compatibili (lo saranno tutti, nel giro di pochi mesi) presenti potremo accedere alle sue funzioni più comuni. Quando poi apriremo più istanze dello stesso programma, la sua icona si modificherà in modo da presentare una sorta di “catalogo” da poter sfogliare grazie alle nuove caratteristiche di Windows Aero, la meravigliosa combinazione di effetti di trasparenza/stile che conoscete già da bravi utilizzatori di Vista (ebbene sì, l’hanno migliorata ancora con le barre animate e le anteprime).

Se invece Vista non sapete nemmeno cosa sia, l’impatto sarà un po’ diverso: se fino ad oggi avete usato solo Windows 98, 2000 o Xp (mi rifiuto di credere che esistano utilizzatori di 3.x ancora in vita), vi ci vorrà qualche minuto per riprendervi dopo che avrete avviato (in meno di trenta secondi), il vostro nuovo PC: di solito a quest’ora stavate assaporando il caffè, osservando la barra di Windows che scorreva davanti a voi. Ora, a caffè ancora da versare nel bicchiere, il PC è già pienamente utilizzabile. Non male, vero? Ma attenzione.. “Che diavolo mi hanno installato su questo maledetto PC? Io volevo Windows!”. Non temete: Windows è proprio ciò che avete di fronte, in tutta la sua Friendly User Experience. Barre trasparenti, trasparenze, ombre, sfondi che cambiano da soli, pulsanti che si illuminano quando ci passi sopra.. insomma, una interfaccia gradevole migliora l’utilizzo del PC (ok, non vale per gli Amministratori di Server..). Non scherzavo poco fa: se non siete degli smanettoni vi ci vorrà del tempo per familiarizzare con Aero. Vi sembrerà di non trovare più niente, che nulla sia più al suo posto. Ma vi assicuro che, passati i primi giorni, non potrete più sopportare il caro vecchio tema “Luna” e andrete a installare uno di quei temi in stile Seven anche sulle vostre vecchie macchine con Windows Xp.

Sì perché oltre che più bella, la nuova interfaccia grafica già introdotta con Vista è anche più immediata, più facile da usare. Parliamo della Sidebar e dei Gadget: in Vista dovevate abilitare quella fastidiosa barra laterale per poter avere i vostri gadget preferiti. Ora, in Seven, li potrete piazzare direttamente sul Desktop, dove volete: vi basterà cliccare con il testo destro in un area vuota  e scegliere l’apposita voce, dopodiché dovrete solo scegliere cosa visualizzare sulla vostra scrivania virtuale. Anche i Temi (già presenti a partire da Windows ‘98) si sono rinnovati: avrete a disposizione tante combinazioni di icone, sfondi, colori. Anche un Pack tutto italiano con immagini di Roma, Venezia ed altre località nostrane. Naturalmente potrete scaricare anche altri temi da internet, ma per attivarli dovrete sostituire alcuni files di sistema. Per saperne di più fate una ricerca su Internet (windows 7 temi non ufficiali).

Manca qualcosa? Certo, Dreamscene. Ve lo ricordate? Era abilitato su Windows Vista Ultimate e consentiva di avere degli sfondi molto… particolari. Beh, per Windows 7 non è previsto, ma a tutto c’è una soluzione. Trovo molto carina anche l’opzione Slideshow nativa, per cambiare sfondo ogni tot minuti, e la possibilità di cambiare la schermata di login con qualche trucchetto.

Sì, manca ancora qualcosa: le opzioni per i monitor Touch. Qui però non posso parlare in prima persona perché non possiedo ancora questa tecnologia. Ma vi lascio in compagnia di questo video che racconta (è un programma di terzi) come potrebbe essere il nostro Desktop di qui a poco tempo.

A domani, quando parleremo di COMPATIBILITA’

[Omnia/Luca Zaccaro]

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Windows “7 Days”: Sicurezza

Vi ricordate di Windows Xp, nell’agosto del 2003? Il sistema, figlio del pluri-lodato Windows 2000, era già abbastanza maturo (SP1) eppure, all’inizio dell’era dei worms, venne devastato da piccolissime creature che rispondevano al nome si Blaster e Sasser.
Poi è arrivato il SP2 e molte cose sono cambiate. Oggi, ad un anno e mezzo dal SP3, anche Windows Xp è un sistema abbastanza sicuro, nonostante i suoi ormai 9 anni di attività.
Tutto questo per dirvi che normalmente un sistema operativo, nel momento del suo rilascio al pubblico, non è affatto sicuro. Le grandi aziende aspettano in genere un anno (o il primo Service Pack) per aggiornare le proprie macchine, in modo da essere a conoscenza di problemi di protezione e compatibilità.
Queste considerazioni sembrano essere cambiate radicalmente con Windows Vista e ancor di più con Windows 7. Nel 2006 Vista, dopo i suoi numerosi anni di sviluppo, era molto più sicuro di Windows Xp SP2 (sul mercato da 5 anni) e, per tutti questi anni, gli è rimasto davanti in termini di sicurezza. Ma anche con Vista ci sono stati alcuni problemi di sicurezza. In pratica grazie all’introduzione di User Account Control l’utente veniva avvisato ad ogni operazione. Il sistema era di fatto molto protetto, ma l’utente molto seccato. La conseguenza di tutto ciò fu che molti utilizzatori poco professionali disabilitarono l’UAC e il sistema era di nuovo vulnerabile.
Windows 7 è un sistema sicuro già dall’anno zero. UAC è stato rivisitato per consentire un miglior bilanciamento tra protezione e avvisi all’utente, inoltre il sistema include una copia di Windows Defender.
Ma Microsoft non si è fermata qui. Come sapete (https://www.lucazaccaro.it/blog/2009/09/29/rilasciato-microsoft-security-essentials/) è stato da poco rilasciato Security Essentials che, come dice il nome, dovrebbe garantire un livello basilare di protezione a chi non vuole installare antivirus di terze parti. È molto probabile che il programma (gratuito) ci verrà consigliato tramite Windows Update. C’è altro da aggiungere?? Ah sì.. per piacere, installate Avira e disabilitate Defender 😉
No dai, scherzi a parte, Windows rimarrà sempre il bersaglio preferito dai programmatori di malware per via della sua universale diffusione. Ma se tutti gli utenti di Windows installassero Seven sin dal 22 Ottobre sono convinto che entro fine anno il totale delle infezioni virali scenderebbe almeno del 60%. In attesa di un sistema che giri in una Sandbox senza privilegi e che sia davvero immune dai virus, posso affermare con sicurezza che Windows 7 rappresenta la scelta più sicura per le aziende, per chi non vuole addentrarsi nel mondo di Linux e anche per chi (prevedo flood) non vuole spendere 1300€ per un Mac che di hardware ne costerebbe la metà.
A domani, quando parleremo di INTERFACCIA

Vi ricordate di Windows Xp, nell’agosto del 2003? Il sistema, figlio del pluri-lodato Windows 2000, era già abbastanza maturo (SP1) eppure, all’inizio dell’era dei worms, venne devastato da piccolissime creature che rispondevano al nome si Blaster e Sasser.

Poi è arrivato il SP2 e molte cose sono cambiate. Oggi, ad un anno e mezzo dal SP3, anche Windows Xp è un sistema abbastanza sicuro, nonostante i suoi ormai 9 anni di attività.

Tutto questo per dirvi che normalmente un sistema operativo, nel momento del suo rilascio al pubblico, non è affatto sicuro. Le grandi aziende aspettano in genere un anno (o il primo Service Pack) per aggiornare le proprie macchine, in modo da essere a conoscenza di problemi di protezione e compatibilità.

Queste considerazioni (parlo di quelle di sicurezza) sembrano essere cambiate radicalmente con Windows Vista e ancor di più con Windows 7. Nel 2006 Vista, dopo i suoi numerosi anni di sviluppo, era molto più sicuro di Windows Xp SP2 (sul mercato da 5 anni) e, per tutti questi anni, gli è rimasto davanti in termini di sicurezza. Ma anche con Vista ci sono stati alcuni problemi di sicurezza. In pratica grazie all’introduzione di User Account Control l’utente veniva avvisato ad ogni operazione. Il sistema era di fatto molto protetto, ma l’utente molto seccato. La conseguenza di tutto ciò fu che molti utilizzatori poco professionali disabilitarono l’UAC e il sistema era di nuovo vulnerabile.

Windows 7 è un sistema sicuro già dall’anno zero. UAC è stato rivisitato per consentire un miglior bilanciamento tra protezione e avvisi all’utente, inoltre il sistema include una copia di Windows Defender.

Ma Microsoft non si è fermata qui. Come sapete è stato da poco rilasciato Security Essentials che, come dice il nome, dovrebbe garantire un livello basilare di protezione a chi non vuole installare antivirus di terze parti. È molto probabile che il programma (gratuito) ci verrà consigliato tramite Windows Update. C’è altro da aggiungere?? Ah sì.. per piacere, installate Avira e disabilitate Defender 😉

No dai, scherzi a parte, Windows rimarrà sempre il bersaglio preferito dai programmatori di malware per via della sua universale diffusione. Ma se tutti gli utenti di Windows installassero Seven sin dal 22 Ottobre sono convinto che entro fine anno il totale delle infezioni virali scenderebbe almeno del 60%. In attesa di un sistema che giri in una Sandbox senza privilegi e che sia davvero immune dai virus, posso affermare con sicurezza che Windows 7 rappresenta la scelta più sicura per le aziende, per chi non vuole addentrarsi nel mondo di Linux e anche per chi (prevedo flood) non vuole spendere 1300€ per un Mac che di hardware ne costerebbe la metà.

A domani, quando parleremo di INTERFACCIA

[Omnia/Luca Zaccaro]

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Windows “7 Days”: Prestazioni

Quando venne commercializzato Windows Vista, una autentica rivoluzione nel mondo dei sistemi operativi, il mondo non era pronto ad accoglierlo. Bisogna ammetterlo, se Vista si è accollato la fama di mattone lo si deve in particolar modo a chi ha avuto il coraggio di commercializzarlo su Computer dotati a malapena di Un Celeron con 1 GB di RAM. Sì perché questo mastodontico sistema, installato su un moderno Quad Core con almeno 2 GB di RAM, riesce ad esprimere il meglio si sé. Ho già avuto modo di esprimere queste mie opinioni (condivise da molti onesti utilizzatori) in questo articolo (https://www.lucazaccaro.it/blog/2009/06/19/sei-mesi-con-vista-il-giorno-di-seven/), ma voglio ripetermi in questa occasione, l’ultima occasione in cui si parlerà del povero e pre-pensionato Vista. Queste mie parole non sono campate per aria. Secondo l’ultimissimo test di PCWorld infatti (http://www.geekissimo.com/2009/10/02/windows-7-vs-vista-velocita/) Windows 7 Ultimate RTM, a 32 e  64 bit è poco più veloce di Vista su macchine nuove. La situazione cambia radicalmente quando si testano i due sistemi su macchine più vecchie, diciamo assemblate tra il 2001 e il 2005. Qui, fidatevi della mia esperienza personale (un Pentium 3 con 512 MB di SDRAM), il nuovo gioiellino di casa Microsoft “svernicia” il suo predecessore facendo resuscitare quelle vecchie macchine ormai impolverate in cantina. Basta poi far passare Windows 7 dentro i rulli di vLite e questo sistema diventa ottimo anche per l’uso quotidiano sui pezzi da museo. Non ha molto senso invece fare paragoni con Windows Xp, il quale poggia le sue fondamenta sul vecchissimo Kernel 5. Ma anche in questo caso, test alla mano (http://www.geekissimo.com/2009/01/06/windows-7-beta-vs-vista-vs-xp-ecco-i-risultati-dei-test-comparativi/), molto spesso Windows 7  risulta vincente sia su macchine vecchie che su quelle di ultima generazione. Volevo dire un’ultima cosa sul confronto tra Seven e Vista. L’ultimo nato sembra contraddire la scelta dei tecnici che in Vista fanno caricare “tutto e subito” all’avvio per avere poi più rapidità in fase di esecuzione. Con Seven invece è stato deciso di diminuire sensibilmente i tempi di avvio (circa 10 secondi, nei casi migliori http://www.vistablog.it/2009/10/02/windows-si-carica-in-10-secondi-netti), posticipando il caricamento di alcune applicazioni di qualche “ciclo di processi”. Beh, fatemi dire che approvo questa scelta. Preferisco un desktop subito utilizzabile che un PC che “pensa” per caricare servizi di cui poco mi interesserà durante la sessione. Bravi!
A domani, quando parleremo di SICUREZZA

Quando venne commercializzato Windows Vista, una autentica rivoluzione nel mondo dei sistemi operativi, il mondo non era pronto ad accoglierlo. Bisogna ammetterlo, se Vista si è accollato la fama di mattone lo si deve in particolar modo a chi ha avuto il coraggio di commercializzarlo su Computer dotati a malapena di un Celeron con 1 GB di RAM. Sì perché questo mastodontico sistema, installato su un moderno Quad Core con almeno 2 GB di RAM, riesce ad esprimere il meglio si sé. Ho già avuto modo di esprimere queste mie opinioni (condivise da molti onesti utilizzatori) in questo articolo, ma voglio ripetermi in questa occasione, l’ultima occasione in cui si parlerà del povero e pre-pensionato Vista.

Queste mie parole non sono campate per aria. Secondo l’ultimissimo test di PCWorld infatti Windows 7 Ultimate RTM, a 32 e  64 bit è poco più veloce di Vista su macchine nuove.

La situazione cambia radicalmente quando si testano i due sistemi su macchine più vecchie, diciamo assemblate tra il 2001 e il 2005. Qui, fidatevi della mia esperienza personale (un Pentium 3 con 512 MB di SDRAM), il nuovo gioiellino di casa Microsoft “svernicia” il suo predecessore facendo resuscitare quelle vecchie macchine ormai impolverate in cantina. Basta poi far passare Windows 7 dentro i rulli di vLite e questo sistema diventa ottimo anche per l’uso quotidiano sui pezzi da museo. Non ha molto senso invece fare paragoni con Windows Xp, il quale poggia le sue fondamenta sul vecchissimo Kernel 5. Ma anche in questo caso, test alla mano, molto spesso Windows 7 (addirittura in versione Beta)  risulta vincente sia su macchine vecchie che su quelle di ultima generazione.

Volevo dire un’ultima cosa sul confronto tra Seven e Vista. L’ultimo nato sembra contraddire la scelta dei tecnici che in Vista fanno caricare “tutto e subito” all’avvio per avere poi più rapidità in fase di esecuzione. Con Seven invece è stato deciso di diminuire sensibilmente i tempi di avvio (circa 10 secondi, nei casi migliori), posticipando il caricamento di alcune applicazioni di qualche “ciclo di processi”. Beh, fatemi dire che approvo questa scelta. Preferisco un desktop subito utilizzabile che un PC che “pensa” per caricare servizi di cui poco mi interesserà durante la sessione. Bravi!

A domani, quando parleremo di SICUREZZA

[Omnia/Luca Zaccaro]

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Windows “7 Days”: Core

Perché Windows 7 si chiama così? Perché è, in effetti, la settima “versione” di Windows: dopo Windows 1 (1985), Windows 2 (1987) e Windows 3 (dal 1990, anche con tecnologia NT) fu la volta di Windows 4 (Windows ’95, Windows ’98, Windows ME, Windows NT 4.0). All’alba del nuovo millennio arriva Windows 5 (Windows 2000, Xp, MediaCenter, Server 2003). Nel  2006, con Windows Vista e Windows Server 2008, fa la sua comparsa Windows 6 ed ora siamo a tutti gli effetti a fare i conti con la settima grande famiglia di sistemi operativi (Seven e Server 2008 R2). Ma allora perché Seven è “etichettato” come Windows 6.1? Quella è solo una etichetta. Microsoft ha confermato che i nuovi Seven e Server 2008 R2 si fondano sulla versione Windows 7.0 del Kernel ma che i sistemi “riportano” 6.1 per permettere ai programmi di interfacciarsi meglio: i programmi (o meglio, le API) per Vista, che richiedevano la versione 6.0 del Kernel per funzionare correttamente, funzioneranno anche con la versione 7 perché “leggeranno” 6.1. Detto questo, in molti contestano il fatto che Seven sia una Major Release al punto di meritarsi un “salto di Kernel” di una unità. In effetti, ad un occhio poco attento che analizza Windows 7 dopo aver usato Vista, la realtà può sembrare questa. Ma i cambiamenti “sotto il cofano” ci sono e sono molti. C’è una differente gestione del caricamento del sistema (di cui parleremo domani), una rivisitazione del controllo UAC (ne parleremo lunedì), una migliorata gestione degli aggiornamenti di sistema, alcuni ritocchi alla già ottima interfaccia grafica di Vista, l’introduzione graduale di Ribbon anche nei programmi di sistema, una spinta verso i servizi Live per rendere più snello il sistema (Live Messenger, Movie Maker, Calendar, Mail), una innovativa taskbar (ma ne parleremo martedì), il completo supporto al Multi Touch, un sistema di ricerca file notevolmente potenziato e molte altre modifiche al codice di  Vista che non ci è dato conoscere. Ma, se avete usato Vista con un poco di coscienza critica e ora state usando Seven, sono sicuro che queste cose le avete provate di persona e non serve dilungarsi oltre. Se invece proprio non mi volete credere ecco un elenco (http://www.sevenforums.com/news/22625-18-cool-things-windows-7-does-vista-doesnt.html). Sempre parlando del cuore di Windows 7 bisogna ricordare che verrà proposta all’utente una schermata in cui sarà possibile scegliere il browser da scaricare. Windows Internet Explorer 8 sarà addirittura disattivabile (anche se molte sue librerie continueranno a “pompare” la Shell di Seven).
A domani, quando parleremo di PRESTAZIONI

Perché Windows 7 si chiama così? Perché è, in effetti, la settima “versione” di Windows: dopo Windows 1 (1985), Windows 2 (1987) e Windows 3 (dal 1990, anche con tecnologia NT) fu la volta di Windows 4 (Windows ’95, Windows ’98, Windows ME, Windows NT 4.0). All’alba del nuovo millennio arriva Windows 5 (Windows 2000, Xp, MediaCenter, Server 2003). Nel  2006, con Windows Vista e Windows Server 2008, fa la sua comparsa Windows 6 ed ora siamo a tutti gli effetti a fare i conti con la settima grande famiglia di sistemi operativi (Seven e Server 2008 R2). Ma allora perché Seven è “etichettato” come Windows 6.1? Quella è solo una etichetta. Microsoft ha confermato che i nuovi Seven e Server 2008 R2 si fondano sulla versione Windows 7.0 del Kernel ma che i sistemi “riportano” 6.1 per permettere ai programmi di interfacciarsi meglio: i programmi (o meglio, le API) per Vista, che richiedevano la versione 6.0 del Kernel per funzionare correttamente, funzioneranno anche con la versione 7 perché “leggeranno” 6.1. Detto questo, in molti contestano il fatto che Seven sia una Major Release al punto di meritarsi un “salto di Kernel” di una unità. In effetti, ad un occhio poco attento che analizza Windows 7 dopo aver usato Vista, la realtà può sembrare questa. Ma i cambiamenti “sotto il cofano” ci sono e sono molti. C’è una differente gestione del caricamento del sistema (di cui parleremo domani), una rivisitazione del controllo UAC (ne parleremo lunedì), una migliorata gestione degli aggiornamenti di sistema, alcuni ritocchi alla già ottima interfaccia grafica di Vista, l’introduzione graduale di Ribbon anche nei programmi di sistema, una spinta verso i servizi Live per rendere più snello il sistema (Live Messenger, Movie Maker, Calendar, Mail), una innovativa taskbar (ma ne parleremo martedì), il completo supporto al Multi Touch, un sistema di ricerca file notevolmente potenziato e molte altre modifiche al codice di  Vista che non ci è dato conoscere. Ma, se avete usato Vista con un poco di coscienza critica e ora state usando Seven, sono sicuro che queste cose le avete provate di persona e non serve dilungarsi oltre. Se invece proprio non mi volete credere ecco un elenco. Sempre parlando del cuore di Windows 7 bisogna ricordare che verrà proposta all’utente una schermata in cui sarà possibile scegliere il browser da scaricare. Windows Internet Explorer 8 sarà addirittura disattivabile (anche se molte sue librerie continueranno a “pompare” la Shell di Seven).

A domani, quando parleremo di PRESTAZIONI

[Omnia/Luca Zaccaro]

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Windows “7 Days”: Versioni

Iniziamo questa “maratona” verso Windows 7 presentando nel dettaglio le offerte che Microsoft ha preparato per noi. Windows 7 avrà ben 6 edizioni: Starter, Home Basic, Home Premium, Professional, Enterprise, Ultimate. Ma non temete, non impazzirete con miliardi di scatole nel vostro negozio di fiducia.
Analizziamo le varie edizioni nel dettaglio.
La versione Starter non sarà acquistabile in negozio, sarà destinata ai mercati emergenti e al mondo dei Netbook (probabilmente solo in versione OEM – link wikipedia – ), non avrà più il limite delle tre applicazioni (link) ma offrirà solo i servizi di base (niente Aero, Media Center ecc..). La Home Basic è forse la versione più inutile in quanto molto simile alla Starter. Anche questa edizione non sarà disponibile nei negozi ma solo in determinati scenari e previa installazione su Computer.
La Home Premium è la versione destinata ad avere più successo. Proprio come accaduto con Windows Vista, questa edizione sarà pre-installata in tutti i Desktop e i Notebook (versione OEM) e sarà anche acquistabile in negozio (versione Retail), sia come versione Full che come aggiornamento da Vista Home Premium.
Windows 7 Professional è l’edizione “da lavoro” e corrisponde a Windows Vista Businness. In questa edizione ci sono tutte le caratteristiche della Home Premium e qualche utilissima aggiunta (Xp Mode, per dirne una). La diffusione di questa edizione avverrà in larghissima parte come Retail (Full o Upgrade da Vista Businness) o in seguito ad accordi multi-licenza con Microsoft (non si tratta, in ogni caso, di una diffusione basata su VLK).
La Enterprise è, al pari della Ultimate, la versione più completa: entrambe contengono tutte le caratteristiche delle edizioni precedentemente viste con l’aggiunta di BitLocker, supporto nativo ai dischi VHD (solo la Ultimate) e ai MUI (i Language Pack, per capirci). La differenza tra queste due versioni è il metodo di diffusione: la Ultimate sarà venduta in negozio (come versione Full o come Upgrade da Vista Ultimate) mentre la Enterprise sarà diffusa sulla base di Volume License Key (per molte attivazioni).
Confusi? Molto probabilmente sì. Ricordatevi solo che in negozio troverete solo Windows 7 Home Premium, Professional e Ultimate e che potrete acquistare una nuova licenza o, risparmiando in media 100€, una versione aggiornamento (sarà necessario un rispettivo codice di Windows Vista).
Qui trovate una panoramica dettagliata sulle funzioni delle singole versioni (http://www.winsupersite.com/win7/win7_skus_compare.asp), mentre qui una panoramica sui prezzi (https://www.lucazaccaro.it/blog/2009/06/25/windows-7-prezzi-box-e-regali-di-natale/ e https://www.lucazaccaro.it/blog/2009/07/08/w7-anytime-upgrade-e-family-pack-rubati-i-prezzi/).
Recentemente sono stati diffusi i prezzi delle copie OEM (potrete installarle su un solo PC, che non potrete modificare troppo a livello hardware).
Ah, dimenticavo.. altri due modi per ottenere Windows 7: il Family Pack (3 licenze di Home Premium a 150 euro, non in Italia per ora) e la versione Home Premium Student (serve un indirizzo di posta elettronica scolastico valido http://www.vistablog.it/2009/09/20/windows-7-microsoft-estende-lofferta-student-anche-alleuropa) a 30€.
Un’ultima cosa: un utile link (http://www.vistablog.it/2009/07/21/windows-7-scenari-di-aggiornamento) per capire, prima di acquistare una versione Upgrade, cosa potete o non potete aggiornare (comprende gli scenari di aggiornamento da Windows 7 a una versione più potente Windows 7 tramite Windows Anytime Upgrade).
Prima di chiudere questa prima puntata volevo spendere due parole sulle architetture. Windows 7 sarà quasi certamente l’ultimo sistema operativo di Microsoft diffuso anche a 32 Bit. A dire la verità oggi non si notano le differenze tra una installazione a 32 Bit e una a 64 Bit ma, dato che le dimensioni delle memorie continueranno a crescere vertiginosamente, molto presto le edizioni a 32 Bit saranno da considerare preistoriche (riescono infatti a utilizzare al massimo 4 GB di RAM). Nel futuro prossimo di Microsoft c’è solo l’architettura a 64 Bit, con alcuni ingegneri già al lavoro sulle versioni a 128 Bit (https://www.lucazaccaro.it/blog/2009/10/08/windows-un-futuro-a-128-bit/).
A domani, quando parleremo di Core.

Iniziamo questa “maratona” verso Windows 7 presentando nel dettaglio le offerte che Microsoft ha preparato per noi. Windows 7 avrà ben 6 edizioni: Starter, Home Basic, Home Premium, Professional, Enterprise, Ultimate. Ma non temete, non impazzirete con miliardi di scatole nel vostro negozio di fiducia.

Analizziamo le varie edizioni nel dettaglio.

La versione Starter non sarà acquistabile in negozio, sarà destinata ai mercati emergenti e al mondo dei Netbook (probabilmente solo in versione OEM), non avrà più il limite delle tre applicazioni ma offrirà solo i servizi di base (niente Aero, Media Center, 64 Bit ecc..).

La Home Basic è forse la versione più inutile in quanto molto simile alla Starter, a cui aggiunge il supporto all’architettura a 64 Bit e la possibilità di modificare lo sfondo. Anche questa edizione non sarà disponibile nei negozi ma solo in determinati scenari e previa installazione su Computer.

La Home Premium è la versione destinata ad avere più successo. Proprio come accaduto con Windows Vista, questa edizione sarà pre-installata in tutti i Desktop e i Notebook (versione OEM) e sarà anche acquistabile in negozio (versione Retail), sia come versione Full che come aggiornamento da Vista Home Premium.

Windows 7 Professional è l’edizione “da lavoro” e corrisponde a Windows Vista Businness. In questa edizione ci sono tutte le caratteristiche della Home Premium e qualche utilissima aggiunta (Xp Mode, che vedremo tra qualche giorno, per dirne una). La diffusione di questa edizione avverrà in larghissima parte come Retail (Full o Upgrade da Vista Businness) o in seguito ad accordi multi-licenza con Microsoft (non si tratta, in ogni caso, di una diffusione basata su VLK).

La Enterprise è, al pari della Ultimate, la versione più completa: entrambe contengono tutte le caratteristiche delle edizioni precedentemente viste con l’aggiunta di BitLocker, supporto nativo ai dischi VHD (solo la Ultimate) e ai MUI (i Language Pack, per capirci). La differenza tra queste due versioni è il metodo di diffusione: la Ultimate sarà venduta in negozio (come versione Full o come Upgrade da Vista Ultimate) mentre la Enterprise sarà diffusa sulla base di Volume License Key (per molte attivazioni).

Confusi? Molto probabilmente sì. Ricordatevi solo che in negozio troverete solo Windows 7 Home Premium, Professional e Ultimate e che potrete acquistare una nuova licenza o, risparmiando in media 100€, una versione aggiornamento (sarà necessario un rispettivo codice di Windows Vista).

Qui trovate una panoramica dettagliata sulle funzioni delle singole versioni, mentre qui e qui una panoramica sui prezzi.

Recentemente sono stati diffusi i prezzi delle copie OEM (potrete installarle su un solo PC, che non potrete modificare troppo a livello hardware).

Ah, dimenticavo.. altri due modi per ottenere Windows 7: il Family Pack (3 licenze di Home Premium a 150 euro, non in Italia per ora) e la versione Home Premium Student (serve un indirizzo di posta elettronica scolastico valido) a 30€.

Un’ultima cosa: un utile link per capire, prima di acquistare una versione Upgrade, cosa potete o non potete aggiornare (comprende gli scenari di aggiornamento da Windows 7 a una versione più potente Windows 7 tramite Windows Anytime Upgrade).

Prima di chiudere questa prima puntata volevo spendere due parole sulle architetture. Windows 7 sarà quasi certamente l’ultimo sistema operativo di Microsoft diffuso anche a 32 Bit. A dire la verità oggi non si notano le differenze tra una installazione a 32 Bit e una a 64 Bit ma, dato che le dimensioni delle memorie continueranno a crescere vertiginosamente, molto presto le edizioni a 32 Bit saranno da considerare preistoriche (riescono infatti a utilizzare al massimo 4 GB di RAM). Nel futuro prossimo di Microsoft c’è solo l’architettura a 64 Bit, con alcuni ingegneri già al lavoro sulle versioni a 128 Bit.

A domani, quando parleremo di CORE.

[Omnia/Luca Zaccaro]

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Windows “7 Days”: Presentazione

Tra Sette giorni Windows 7 verrà commercializzato. Una data storica per Microsoft. Il nuovo sistema è chiamato a riscrivere (insieme a Windows Server 2008 R2) la storia dell’azienda, decisamente in difficoltà negli ultimi anni della gestione Gates (forse proprio per la mancanza di una leadership chiara). Da quanto abbiamo potuto constatare “sul campo” Windows 7 ha davvero tutte le carte in tavola per fare bene, anzi benissimo. Ma cosa c’è da sapere sul nuovo sistema prima di comprare un nuovo PC o una licenza su uno scaffale? Beh, se deciderete di darmi ascolto per dieci minuti al giorno, da qui al fatidico 22 Ottobre, forse riuscirete a capire qualcosa in più. Si tratta di Sette articoli, compreso quello di oggi, che parleranno di Versioni, Core, Prestazioni, Sicurezza, Interfaccia, Compatibilità scritti in modo semplice, con link personali ed esterni e un dizionario per i termini specifici. Non aspettatevi articoli tecnici o con un elevato grado di dettaglio, ma una “guida all’uso” che in molti casi potrà esservi utile.

A domani, quando parleremo di VERSIONI

[Omnia/Luca Zaccaro]

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