Windows “7 Days”: Compatibilità

Ci siamo, ancora poche ore e Windows 7 sarà tra noi.
Questa volta non ci sono scuse: è stato fatto di tutto per permettere a tutti di poter utilizzare da subito il nuovo sistema: Microsoft ha addirittura rinunciato a “far vedere” la scritta Windows 7.0 pur di far funzionare alla perfezione tutto ciò che funzionava con Windows Vista (link 1° articolo).
Questo ci porta direttamente a parlare della fascia Home: chi compra PC per studiare, giocare, divertirsi e fare piccoli lavoretti. Microsoft ha pensato a sconti e promozioni per allargare il più possibile il bacino di utenza di Windows 7. In definitiva una persona normalissima, con Windows Vista Home Premium installata sul proprio PC acquistato qualche anno fa, potrà passare a Seven con circa cinquanta euro (link articolo). I programmi installati su questi PC funzioneranno benissimo, perché funzionavano con Vista.
La vera sfida di Microsoft è accontentare l’utenza professionale, che si è sentita tradita con Vista proprio per gli iniziali problemi di compatibilità con le vecchie applicazioni aziendali e la grande richiesta di risorse hardware.
Microsoft per il momento ha mandato giù il boccone amaro e ha continuato ad ampliare il ciclo di vita dell’immortale Windows Xp. Ma poi ha deciso: mai più scatole quadrate! Allora ha pensato (ottima scelta) di includere un “regalino” nelle versioni Professional, Enterprise ed Ultimate: un software di virtualizzazione, scaricabile gratuitamente dal sito, abbinato ad una macchina virtuale con una speciale versione di Xp preinstallata: stiamo parlando di Windows Xp Mode (disponibile qui da domani), che permetterà di usare su una macchina con Windows 7, tutte le applicazioni che funzionavano con Xp ma che erano incompatibili con Vista. Con un particolare tipo di virtualizzazione hardware/software (con Virtual PC sarà comunque possibile creare anche le classiche macchine virtuali) potrete utilizzare questi vecchi programmi che compariranno sul vostro desktop con la grafica che avevano sotto Windows Xp, per meglio distinguerli dai programmi che funzionano con Seven. E’ stato introdotto il supporto completo alle periferiche USB e migliorato l’intero programma (che era fermo alla versione 2007 SP1). La copia di Windows Xp così ottenuta è pienamente legittima, già attivata e con il relativo codice seriale. Le condizioni di licenza sono chiare e presentate all’utente in fase di installazione. Mi sembra superfluo ma aggiungo che il Computer non si accorgerà si questa installazione, all’avvio partirà solo Seven. Se invece volete utilizzarlo anche in questo senso sappiate che la versione Ultimate di Windows 7 vi permetterà di fare il boot direttamente da file *.vhd (Xp Mode sarà distribuito così) trattandolo come se fosse un Hard Disk vero e proprio. Questa grandissima opportunità, molto apprezzata dalla critica, sembra aver spinto Intel a installare da subito Windows 7 sui PC dei suoi numerosi dipendenti (http://www.neowin.net/news/main/09/07/30/intel-will-deploy-windows-7-on-employees-computers).
Capite anche voi che questo è un grande “spot” per Microsoft e per Windows 7, un evidente incentivo per le piccole e medie imprese ad installare Seven per migliorare la produttività e la sicurezza senza rimetterci in fatto di compatibilità. Sì perché domani, insieme a Seven, verrà rilasciato anche Windows Server 2008 R2, la scelta migliore per “dirigere” una rete di PC con Windows 7 installato.
A domani, quando potrete mettere in pratica questi Sette giorni di consigli con la vostra nuovissima copia di Windows 7.
Complimenti, Microsoft. Ottimo lavoro!

Ci siamo, ancora poche ore e Windows 7 sarà tra noi.

Questa volta non ci sono scuse: è stato fatto di tutto per permettere a tutti di poter utilizzare da subito il nuovo sistema: Microsoft ha addirittura rinunciato a “far vedere” la scritta Windows 7.0 pur di far funzionare alla perfezione (praticamente) tutto ciò che funzionava con Windows Vista.

Questo ci porta direttamente a parlare della fascia Home: chi compra PC per studiare, giocare, divertirsi e fare piccoli lavoretti. Microsoft ha pensato a sconti e promozioni per allargare il più possibile il bacino di utenza di Windows 7. In definitiva una persona normalissima, con Windows Vista Home Premium installata sul proprio PC acquistato qualche anno fa, potrà passare a Seven con circa cinquanta euro. I programmi (la stragrande maggioranza) installati su questi PC funzioneranno benissimo, perché funzionavano con Vista.

La vera sfida di Microsoft è accontentare l’utenza professionale, che si è sentita tradita con Vista proprio per gli iniziali problemi di compatibilità con le vecchie applicazioni aziendali e la grande richiesta di risorse hardware.

Microsoft per il momento ha mandato giù il boccone amaro e ha continuato ad ampliare il ciclo di vita dell’immortale Windows Xp. Ma poi ha deciso: mai più scatole quadrate! Allora ha pensato (ottima scelta) di includere un “regalino” nelle versioni Professional, Enterprise ed Ultimate: un software di virtualizzazione, scaricabile gratuitamente da domani dal sito ufficiale, abbinato ad una macchina virtuale con una speciale versione di Xp preinstallata: stiamo parlando di Windows Xp Mode, che permetterà di usare su una macchina con Windows 7, tutte le applicazioni che funzionavano con Xp ma che erano incompatibili con Vista. Con un particolare tipo di virtualizzazione hardware/software (con Virtual PC sarà comunque possibile creare anche le classiche macchine virtuali) potrete utilizzare questi vecchi programmi che compariranno sul vostro desktop con la grafica che avevano sotto Windows Xp, per meglio distinguerli dai programmi che funzionano con Seven. E’ stato introdotto il supporto completo alle periferiche USB e migliorato l’intero programma (che era fermo alla versione 2007 SP1). La copia di Windows Xp così ottenuta è pienamente legittima, già attivata e con il relativo codice seriale. Le condizioni di licenza sono chiare e presentate all’utente in fase di installazione. Mi sembra superfluo ma aggiungo che il Computer non si accorgerà si questa installazione, all’avvio partirà solo Seven.

Se invece volete utilizzarlo anche in questo senso sappiate che la versione Ultimate di Windows 7 vi permetterà di fare il boot direttamente da file *.vhd (Xp Mode sarà distribuito così) trattandolo come se fosse un Hard Disk vero e proprio.

Queste grandissime opportunità, molto apprezzate dalla critica, sembrano aver spinto Intel a installare da subito Windows 7 sui PC dei suoi numerosi dipendenti.

Capite anche voi che questo è un grande “spot” per Microsoft e per Windows 7, un evidente incentivo per le piccole e medie imprese ad installare Seven per migliorare la produttività e la sicurezza senza rimetterci in fatto di compatibilità.

Sì perché domani, insieme a Seven, verrà rilasciato anche Windows Server 2008 R2, la scelta migliore per “dirigere” una rete di PC con Windows 7 installato.

A domani, quando potrete mettere in pratica questi Sette giorni di consigli con la vostra nuovissima copia di Windows 7.

Complimenti, Microsoft. Ottimo lavoro!

[Omnia/Luca Zaccaro]

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Windows “7 Days”: Interfaccia

Dividiamo il mondo in due categorie. Anzi tre: i primi sono quelli che non hanno mai utilizzato (né mai utilizzeranno) Windows, e costoro sono gentilmente invitati a ripassare settimana prossima, poi ci sono gli utenti che hanno usato Windows Vista per un bel po’ e chi invece non ha ancora abbandonato Windows Xp (per non parlare di altre antichità del genere).
I secondi, nell’accendere il loro nuovissimo PC acquistato dopo il 22 Ottobre, rimarranno piacevolmente sorpresi nel riconoscere una interfaccia gradevole a loro nota “montata” su un sistema che questa volta funziona davvero. Questa categoria rimarrà semplicemente meravigliata dalle prestazioni e dalla usabilità della nuova Taskbar, la barra trasparente che ha sostituito quella “morta” che campeggiava sui nostri Desktop dal lontanissimo Windows ’95. Con la nuova Taskbar possiamo decide cosa avere sempre sott’occhio e dove. In più, cliccando con il tasto destro su uno degli elementi compatibili (lo saranno tutti, nel giro di pochi mesi) presenti potremo accedere alle sue funzioni più comuni. Quando poi apriremo più istanze dello stesso programma, la sua icona si modificherà in modo da presentare una sorta di “catalogo” da poter sfogliare grazie alle nuove caratteristiche di Windows Aero, la meravigliosa combinazione di effetti di trasparenza/stile che conoscete già da bravi utilizzatori di Vista (ebbene sì, l’hanno migliorata ancora con le barre animate e le anteprime).
Se invece Vista non sapete nemmeno cosa sia, l’impatto sarà un po’ diverso: se fino ad oggi avete usato solo Windows 98, 2000 o Xp (mi rifiuto di credere che esistano utilizzatori di 3.x ancora in vita), vi ci vorrà qualche minuto per riprendervi dopo che avrete avviato (in meno di trenta secondi), il vostro nuovo PC: di solito a quest’ora stavate assaporando il caffè, osservando la barra di Windows che scorreva davanti a voi. Ora, a caffè ancora da versare nel bicchiere, il PC è già pienamente utilizzabile. Non male, vero? Ma attenzione.. “Che diavolo mi hanno installato su questo maledetto PC? Io volevo Windows!”. Non temete: Windows è proprio ciò che avete di fronte, in tutta la sua Friendly User Experience. Barre trasparenti, trasparenze, ombre, sfondi che cambiano da soli, pulsanti che si illuminano quando ci passi sopra.. insomma, una interfaccia gradevole migliora l’utilizzo del PC (ok, non vale per gli Amministratori di Server..).
Non scherzavo poco fa: se non siete degli smanettoni vi ci vorrà del tempo per familiarizzare con Aero. Vi sembrerà di non trovare più niente, che nulla sia più al suo posto. Ma vi assicuro che, passati i primi giorni, non potrete più sopportare il caro vecchio tema “Luna” e andrete a installare uno di quei temi in stile Seven anche sulle vostre vecchie macchine con Windows Xp.
Sì perché oltre che più bella, la nuova interfaccia grafica già introdotta con Vista è anche più immediata, più facile da usare. Parliamo della Sidebar e dei Gadget: in Vista dovevate abilitare quella fastidiosa barra laterale per poter avere i vostri gadget preferiti. Ora, in Seven, li potrete piazzare direttamente sul Desktop, dove volete: vi basterà cliccare con il testo destro in un area vuota  e scegliere l’apposita voce, dopodiché dovrete solo scegliere cosa visualizzare sulla vostra scrivania virtuale. Anche i Temi (già presenti a partire da Windows ‘98) si sono rinnovati: avrete a disposizione tante combinazioni di icone, sfondi, colori. Anche un Pack tutto italiano con immagini di Roma, Venezia ed altre località nostrane. Naturalmente potrete scaricare anche altri temi da internet, ma per attivarli dovrete sostituire alcuni files di sistema. Per saperne di più fate una ricerca su Internet (windows 7 temi non ufficiali).
Manca qualcosa? Certo, Dreamscene. Ve lo ricordate? Era abilitato su Windows Vista Ultimate e consentiva di avere degli sfondi molto… particolari. Beh, per Windows 7 non è previsto, ma a tutto c’è una soluzione (http://www.geekissimo.com/2009/01/16/guida-come-avere-dreamscene-su-windows-7/). Trovo molto carina anche l’opzione Slideshow nativa, per cambiare sfondo ogni tot minuti, e la possibilità di cambiare la schermata di login con qualche trucchetto (http://lifehacker.com/5170758/windows-7-lets-you-customize-your-logon-background). Sì, manca ancora qualcosa: le opzioni per i monitor Touch. Qui però non posso parlare in prima persona perché non possiedo ancora questa tecnologia. Ma vi lascio in compagnia di questo video che racconta (è un programma di terzi) come potrebbe essere il nostro Desktop di qui a poco tempo (https://www.lucazaccaro.it/blog/2009/10/02/windows-7-e-il-desktop-3d-multitouch/).
A domani, quando parleremo di COMPATIBILITA’

Dividiamo il mondo in due categorie. Anzi tre: i primi sono quelli che non hanno mai utilizzato (né mai utilizzeranno) Windows, e costoro sono gentilmente invitati a ripassare settimana prossima, poi ci sono gli utenti che hanno usato Windows Vista per un bel po’ e chi invece non ha ancora abbandonato Windows Xp (per non parlare di altre antichità del genere).

I secondi, nell’accendere il loro nuovissimo PC acquistato dopo il 22 Ottobre, rimarranno piacevolmente sorpresi nel riconoscere una interfaccia gradevole a loro nota “montata” su un sistema che questa volta funziona davvero. Questa categoria rimarrà semplicemente meravigliata dalle prestazioni e dalla usabilità della nuova Taskbar, la barra trasparente che ha sostituito quella “morta” che campeggiava sui nostri Desktop dal lontanissimo Windows ’95. Con la nuova Taskbar possiamo decide cosa avere sempre sott’occhio e dove. In più, cliccando con il tasto destro su uno degli elementi compatibili (lo saranno tutti, nel giro di pochi mesi) presenti potremo accedere alle sue funzioni più comuni. Quando poi apriremo più istanze dello stesso programma, la sua icona si modificherà in modo da presentare una sorta di “catalogo” da poter sfogliare grazie alle nuove caratteristiche di Windows Aero, la meravigliosa combinazione di effetti di trasparenza/stile che conoscete già da bravi utilizzatori di Vista (ebbene sì, l’hanno migliorata ancora con le barre animate e le anteprime).

Se invece Vista non sapete nemmeno cosa sia, l’impatto sarà un po’ diverso: se fino ad oggi avete usato solo Windows 98, 2000 o Xp (mi rifiuto di credere che esistano utilizzatori di 3.x ancora in vita), vi ci vorrà qualche minuto per riprendervi dopo che avrete avviato (in meno di trenta secondi), il vostro nuovo PC: di solito a quest’ora stavate assaporando il caffè, osservando la barra di Windows che scorreva davanti a voi. Ora, a caffè ancora da versare nel bicchiere, il PC è già pienamente utilizzabile. Non male, vero? Ma attenzione.. “Che diavolo mi hanno installato su questo maledetto PC? Io volevo Windows!”. Non temete: Windows è proprio ciò che avete di fronte, in tutta la sua Friendly User Experience. Barre trasparenti, trasparenze, ombre, sfondi che cambiano da soli, pulsanti che si illuminano quando ci passi sopra.. insomma, una interfaccia gradevole migliora l’utilizzo del PC (ok, non vale per gli Amministratori di Server..). Non scherzavo poco fa: se non siete degli smanettoni vi ci vorrà del tempo per familiarizzare con Aero. Vi sembrerà di non trovare più niente, che nulla sia più al suo posto. Ma vi assicuro che, passati i primi giorni, non potrete più sopportare il caro vecchio tema “Luna” e andrete a installare uno di quei temi in stile Seven anche sulle vostre vecchie macchine con Windows Xp.

Sì perché oltre che più bella, la nuova interfaccia grafica già introdotta con Vista è anche più immediata, più facile da usare. Parliamo della Sidebar e dei Gadget: in Vista dovevate abilitare quella fastidiosa barra laterale per poter avere i vostri gadget preferiti. Ora, in Seven, li potrete piazzare direttamente sul Desktop, dove volete: vi basterà cliccare con il testo destro in un area vuota  e scegliere l’apposita voce, dopodiché dovrete solo scegliere cosa visualizzare sulla vostra scrivania virtuale. Anche i Temi (già presenti a partire da Windows ‘98) si sono rinnovati: avrete a disposizione tante combinazioni di icone, sfondi, colori. Anche un Pack tutto italiano con immagini di Roma, Venezia ed altre località nostrane. Naturalmente potrete scaricare anche altri temi da internet, ma per attivarli dovrete sostituire alcuni files di sistema. Per saperne di più fate una ricerca su Internet (windows 7 temi non ufficiali).

Manca qualcosa? Certo, Dreamscene. Ve lo ricordate? Era abilitato su Windows Vista Ultimate e consentiva di avere degli sfondi molto… particolari. Beh, per Windows 7 non è previsto, ma a tutto c’è una soluzione. Trovo molto carina anche l’opzione Slideshow nativa, per cambiare sfondo ogni tot minuti, e la possibilità di cambiare la schermata di login con qualche trucchetto.

Sì, manca ancora qualcosa: le opzioni per i monitor Touch. Qui però non posso parlare in prima persona perché non possiedo ancora questa tecnologia. Ma vi lascio in compagnia di questo video che racconta (è un programma di terzi) come potrebbe essere il nostro Desktop di qui a poco tempo.

A domani, quando parleremo di COMPATIBILITA’

[Omnia/Luca Zaccaro]

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Windows “7 Days”: Sicurezza

Vi ricordate di Windows Xp, nell’agosto del 2003? Il sistema, figlio del pluri-lodato Windows 2000, era già abbastanza maturo (SP1) eppure, all’inizio dell’era dei worms, venne devastato da piccolissime creature che rispondevano al nome si Blaster e Sasser.
Poi è arrivato il SP2 e molte cose sono cambiate. Oggi, ad un anno e mezzo dal SP3, anche Windows Xp è un sistema abbastanza sicuro, nonostante i suoi ormai 9 anni di attività.
Tutto questo per dirvi che normalmente un sistema operativo, nel momento del suo rilascio al pubblico, non è affatto sicuro. Le grandi aziende aspettano in genere un anno (o il primo Service Pack) per aggiornare le proprie macchine, in modo da essere a conoscenza di problemi di protezione e compatibilità.
Queste considerazioni sembrano essere cambiate radicalmente con Windows Vista e ancor di più con Windows 7. Nel 2006 Vista, dopo i suoi numerosi anni di sviluppo, era molto più sicuro di Windows Xp SP2 (sul mercato da 5 anni) e, per tutti questi anni, gli è rimasto davanti in termini di sicurezza. Ma anche con Vista ci sono stati alcuni problemi di sicurezza. In pratica grazie all’introduzione di User Account Control l’utente veniva avvisato ad ogni operazione. Il sistema era di fatto molto protetto, ma l’utente molto seccato. La conseguenza di tutto ciò fu che molti utilizzatori poco professionali disabilitarono l’UAC e il sistema era di nuovo vulnerabile.
Windows 7 è un sistema sicuro già dall’anno zero. UAC è stato rivisitato per consentire un miglior bilanciamento tra protezione e avvisi all’utente, inoltre il sistema include una copia di Windows Defender.
Ma Microsoft non si è fermata qui. Come sapete (https://www.lucazaccaro.it/blog/2009/09/29/rilasciato-microsoft-security-essentials/) è stato da poco rilasciato Security Essentials che, come dice il nome, dovrebbe garantire un livello basilare di protezione a chi non vuole installare antivirus di terze parti. È molto probabile che il programma (gratuito) ci verrà consigliato tramite Windows Update. C’è altro da aggiungere?? Ah sì.. per piacere, installate Avira e disabilitate Defender 😉
No dai, scherzi a parte, Windows rimarrà sempre il bersaglio preferito dai programmatori di malware per via della sua universale diffusione. Ma se tutti gli utenti di Windows installassero Seven sin dal 22 Ottobre sono convinto che entro fine anno il totale delle infezioni virali scenderebbe almeno del 60%. In attesa di un sistema che giri in una Sandbox senza privilegi e che sia davvero immune dai virus, posso affermare con sicurezza che Windows 7 rappresenta la scelta più sicura per le aziende, per chi non vuole addentrarsi nel mondo di Linux e anche per chi (prevedo flood) non vuole spendere 1300€ per un Mac che di hardware ne costerebbe la metà.
A domani, quando parleremo di INTERFACCIA

Vi ricordate di Windows Xp, nell’agosto del 2003? Il sistema, figlio del pluri-lodato Windows 2000, era già abbastanza maturo (SP1) eppure, all’inizio dell’era dei worms, venne devastato da piccolissime creature che rispondevano al nome si Blaster e Sasser.

Poi è arrivato il SP2 e molte cose sono cambiate. Oggi, ad un anno e mezzo dal SP3, anche Windows Xp è un sistema abbastanza sicuro, nonostante i suoi ormai 9 anni di attività.

Tutto questo per dirvi che normalmente un sistema operativo, nel momento del suo rilascio al pubblico, non è affatto sicuro. Le grandi aziende aspettano in genere un anno (o il primo Service Pack) per aggiornare le proprie macchine, in modo da essere a conoscenza di problemi di protezione e compatibilità.

Queste considerazioni (parlo di quelle di sicurezza) sembrano essere cambiate radicalmente con Windows Vista e ancor di più con Windows 7. Nel 2006 Vista, dopo i suoi numerosi anni di sviluppo, era molto più sicuro di Windows Xp SP2 (sul mercato da 5 anni) e, per tutti questi anni, gli è rimasto davanti in termini di sicurezza. Ma anche con Vista ci sono stati alcuni problemi di sicurezza. In pratica grazie all’introduzione di User Account Control l’utente veniva avvisato ad ogni operazione. Il sistema era di fatto molto protetto, ma l’utente molto seccato. La conseguenza di tutto ciò fu che molti utilizzatori poco professionali disabilitarono l’UAC e il sistema era di nuovo vulnerabile.

Windows 7 è un sistema sicuro già dall’anno zero. UAC è stato rivisitato per consentire un miglior bilanciamento tra protezione e avvisi all’utente, inoltre il sistema include una copia di Windows Defender.

Ma Microsoft non si è fermata qui. Come sapete è stato da poco rilasciato Security Essentials che, come dice il nome, dovrebbe garantire un livello basilare di protezione a chi non vuole installare antivirus di terze parti. È molto probabile che il programma (gratuito) ci verrà consigliato tramite Windows Update. C’è altro da aggiungere?? Ah sì.. per piacere, installate Avira e disabilitate Defender 😉

No dai, scherzi a parte, Windows rimarrà sempre il bersaglio preferito dai programmatori di malware per via della sua universale diffusione. Ma se tutti gli utenti di Windows installassero Seven sin dal 22 Ottobre sono convinto che entro fine anno il totale delle infezioni virali scenderebbe almeno del 60%. In attesa di un sistema che giri in una Sandbox senza privilegi e che sia davvero immune dai virus, posso affermare con sicurezza che Windows 7 rappresenta la scelta più sicura per le aziende, per chi non vuole addentrarsi nel mondo di Linux e anche per chi (prevedo flood) non vuole spendere 1300€ per un Mac che di hardware ne costerebbe la metà.

A domani, quando parleremo di INTERFACCIA

[Omnia/Luca Zaccaro]

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Windows “7 Days”: Prestazioni

Quando venne commercializzato Windows Vista, una autentica rivoluzione nel mondo dei sistemi operativi, il mondo non era pronto ad accoglierlo. Bisogna ammetterlo, se Vista si è accollato la fama di mattone lo si deve in particolar modo a chi ha avuto il coraggio di commercializzarlo su Computer dotati a malapena di Un Celeron con 1 GB di RAM. Sì perché questo mastodontico sistema, installato su un moderno Quad Core con almeno 2 GB di RAM, riesce ad esprimere il meglio si sé. Ho già avuto modo di esprimere queste mie opinioni (condivise da molti onesti utilizzatori) in questo articolo (https://www.lucazaccaro.it/blog/2009/06/19/sei-mesi-con-vista-il-giorno-di-seven/), ma voglio ripetermi in questa occasione, l’ultima occasione in cui si parlerà del povero e pre-pensionato Vista. Queste mie parole non sono campate per aria. Secondo l’ultimissimo test di PCWorld infatti (http://www.geekissimo.com/2009/10/02/windows-7-vs-vista-velocita/) Windows 7 Ultimate RTM, a 32 e  64 bit è poco più veloce di Vista su macchine nuove. La situazione cambia radicalmente quando si testano i due sistemi su macchine più vecchie, diciamo assemblate tra il 2001 e il 2005. Qui, fidatevi della mia esperienza personale (un Pentium 3 con 512 MB di SDRAM), il nuovo gioiellino di casa Microsoft “svernicia” il suo predecessore facendo resuscitare quelle vecchie macchine ormai impolverate in cantina. Basta poi far passare Windows 7 dentro i rulli di vLite e questo sistema diventa ottimo anche per l’uso quotidiano sui pezzi da museo. Non ha molto senso invece fare paragoni con Windows Xp, il quale poggia le sue fondamenta sul vecchissimo Kernel 5. Ma anche in questo caso, test alla mano (http://www.geekissimo.com/2009/01/06/windows-7-beta-vs-vista-vs-xp-ecco-i-risultati-dei-test-comparativi/), molto spesso Windows 7  risulta vincente sia su macchine vecchie che su quelle di ultima generazione. Volevo dire un’ultima cosa sul confronto tra Seven e Vista. L’ultimo nato sembra contraddire la scelta dei tecnici che in Vista fanno caricare “tutto e subito” all’avvio per avere poi più rapidità in fase di esecuzione. Con Seven invece è stato deciso di diminuire sensibilmente i tempi di avvio (circa 10 secondi, nei casi migliori http://www.vistablog.it/2009/10/02/windows-si-carica-in-10-secondi-netti), posticipando il caricamento di alcune applicazioni di qualche “ciclo di processi”. Beh, fatemi dire che approvo questa scelta. Preferisco un desktop subito utilizzabile che un PC che “pensa” per caricare servizi di cui poco mi interesserà durante la sessione. Bravi!
A domani, quando parleremo di SICUREZZA

Quando venne commercializzato Windows Vista, una autentica rivoluzione nel mondo dei sistemi operativi, il mondo non era pronto ad accoglierlo. Bisogna ammetterlo, se Vista si è accollato la fama di mattone lo si deve in particolar modo a chi ha avuto il coraggio di commercializzarlo su Computer dotati a malapena di un Celeron con 1 GB di RAM. Sì perché questo mastodontico sistema, installato su un moderno Quad Core con almeno 2 GB di RAM, riesce ad esprimere il meglio si sé. Ho già avuto modo di esprimere queste mie opinioni (condivise da molti onesti utilizzatori) in questo articolo, ma voglio ripetermi in questa occasione, l’ultima occasione in cui si parlerà del povero e pre-pensionato Vista.

Queste mie parole non sono campate per aria. Secondo l’ultimissimo test di PCWorld infatti Windows 7 Ultimate RTM, a 32 e  64 bit è poco più veloce di Vista su macchine nuove.

La situazione cambia radicalmente quando si testano i due sistemi su macchine più vecchie, diciamo assemblate tra il 2001 e il 2005. Qui, fidatevi della mia esperienza personale (un Pentium 3 con 512 MB di SDRAM), il nuovo gioiellino di casa Microsoft “svernicia” il suo predecessore facendo resuscitare quelle vecchie macchine ormai impolverate in cantina. Basta poi far passare Windows 7 dentro i rulli di vLite e questo sistema diventa ottimo anche per l’uso quotidiano sui pezzi da museo. Non ha molto senso invece fare paragoni con Windows Xp, il quale poggia le sue fondamenta sul vecchissimo Kernel 5. Ma anche in questo caso, test alla mano, molto spesso Windows 7 (addirittura in versione Beta)  risulta vincente sia su macchine vecchie che su quelle di ultima generazione.

Volevo dire un’ultima cosa sul confronto tra Seven e Vista. L’ultimo nato sembra contraddire la scelta dei tecnici che in Vista fanno caricare “tutto e subito” all’avvio per avere poi più rapidità in fase di esecuzione. Con Seven invece è stato deciso di diminuire sensibilmente i tempi di avvio (circa 10 secondi, nei casi migliori), posticipando il caricamento di alcune applicazioni di qualche “ciclo di processi”. Beh, fatemi dire che approvo questa scelta. Preferisco un desktop subito utilizzabile che un PC che “pensa” per caricare servizi di cui poco mi interesserà durante la sessione. Bravi!

A domani, quando parleremo di SICUREZZA

[Omnia/Luca Zaccaro]

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Windows “7 Days”: Core

Perché Windows 7 si chiama così? Perché è, in effetti, la settima “versione” di Windows: dopo Windows 1 (1985), Windows 2 (1987) e Windows 3 (dal 1990, anche con tecnologia NT) fu la volta di Windows 4 (Windows ’95, Windows ’98, Windows ME, Windows NT 4.0). All’alba del nuovo millennio arriva Windows 5 (Windows 2000, Xp, MediaCenter, Server 2003). Nel  2006, con Windows Vista e Windows Server 2008, fa la sua comparsa Windows 6 ed ora siamo a tutti gli effetti a fare i conti con la settima grande famiglia di sistemi operativi (Seven e Server 2008 R2). Ma allora perché Seven è “etichettato” come Windows 6.1? Quella è solo una etichetta. Microsoft ha confermato che i nuovi Seven e Server 2008 R2 si fondano sulla versione Windows 7.0 del Kernel ma che i sistemi “riportano” 6.1 per permettere ai programmi di interfacciarsi meglio: i programmi (o meglio, le API) per Vista, che richiedevano la versione 6.0 del Kernel per funzionare correttamente, funzioneranno anche con la versione 7 perché “leggeranno” 6.1. Detto questo, in molti contestano il fatto che Seven sia una Major Release al punto di meritarsi un “salto di Kernel” di una unità. In effetti, ad un occhio poco attento che analizza Windows 7 dopo aver usato Vista, la realtà può sembrare questa. Ma i cambiamenti “sotto il cofano” ci sono e sono molti. C’è una differente gestione del caricamento del sistema (di cui parleremo domani), una rivisitazione del controllo UAC (ne parleremo lunedì), una migliorata gestione degli aggiornamenti di sistema, alcuni ritocchi alla già ottima interfaccia grafica di Vista, l’introduzione graduale di Ribbon anche nei programmi di sistema, una spinta verso i servizi Live per rendere più snello il sistema (Live Messenger, Movie Maker, Calendar, Mail), una innovativa taskbar (ma ne parleremo martedì), il completo supporto al Multi Touch, un sistema di ricerca file notevolmente potenziato e molte altre modifiche al codice di  Vista che non ci è dato conoscere. Ma, se avete usato Vista con un poco di coscienza critica e ora state usando Seven, sono sicuro che queste cose le avete provate di persona e non serve dilungarsi oltre. Se invece proprio non mi volete credere ecco un elenco (http://www.sevenforums.com/news/22625-18-cool-things-windows-7-does-vista-doesnt.html). Sempre parlando del cuore di Windows 7 bisogna ricordare che verrà proposta all’utente una schermata in cui sarà possibile scegliere il browser da scaricare. Windows Internet Explorer 8 sarà addirittura disattivabile (anche se molte sue librerie continueranno a “pompare” la Shell di Seven).
A domani, quando parleremo di PRESTAZIONI

Perché Windows 7 si chiama così? Perché è, in effetti, la settima “versione” di Windows: dopo Windows 1 (1985), Windows 2 (1987) e Windows 3 (dal 1990, anche con tecnologia NT) fu la volta di Windows 4 (Windows ’95, Windows ’98, Windows ME, Windows NT 4.0). All’alba del nuovo millennio arriva Windows 5 (Windows 2000, Xp, MediaCenter, Server 2003). Nel  2006, con Windows Vista e Windows Server 2008, fa la sua comparsa Windows 6 ed ora siamo a tutti gli effetti a fare i conti con la settima grande famiglia di sistemi operativi (Seven e Server 2008 R2). Ma allora perché Seven è “etichettato” come Windows 6.1? Quella è solo una etichetta. Microsoft ha confermato che i nuovi Seven e Server 2008 R2 si fondano sulla versione Windows 7.0 del Kernel ma che i sistemi “riportano” 6.1 per permettere ai programmi di interfacciarsi meglio: i programmi (o meglio, le API) per Vista, che richiedevano la versione 6.0 del Kernel per funzionare correttamente, funzioneranno anche con la versione 7 perché “leggeranno” 6.1. Detto questo, in molti contestano il fatto che Seven sia una Major Release al punto di meritarsi un “salto di Kernel” di una unità. In effetti, ad un occhio poco attento che analizza Windows 7 dopo aver usato Vista, la realtà può sembrare questa. Ma i cambiamenti “sotto il cofano” ci sono e sono molti. C’è una differente gestione del caricamento del sistema (di cui parleremo domani), una rivisitazione del controllo UAC (ne parleremo lunedì), una migliorata gestione degli aggiornamenti di sistema, alcuni ritocchi alla già ottima interfaccia grafica di Vista, l’introduzione graduale di Ribbon anche nei programmi di sistema, una spinta verso i servizi Live per rendere più snello il sistema (Live Messenger, Movie Maker, Calendar, Mail), una innovativa taskbar (ma ne parleremo martedì), il completo supporto al Multi Touch, un sistema di ricerca file notevolmente potenziato e molte altre modifiche al codice di  Vista che non ci è dato conoscere. Ma, se avete usato Vista con un poco di coscienza critica e ora state usando Seven, sono sicuro che queste cose le avete provate di persona e non serve dilungarsi oltre. Se invece proprio non mi volete credere ecco un elenco. Sempre parlando del cuore di Windows 7 bisogna ricordare che verrà proposta all’utente una schermata in cui sarà possibile scegliere il browser da scaricare. Windows Internet Explorer 8 sarà addirittura disattivabile (anche se molte sue librerie continueranno a “pompare” la Shell di Seven).

A domani, quando parleremo di PRESTAZIONI

[Omnia/Luca Zaccaro]

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Virtual PC/Xp Mode RC in Italiano!

Mentre il rilascio di Windows 7 in Italiano si sta prendendo (giustamente) tutta l’attenzione dei blogger, volevo segnalarvi una importante novità: Microsoft ha messo a disposizione la RC di Virtual PC/Xp Mode in molte lingue, tra cui l’Italiano. Pochi giorni fa ho illustrato dettagliatamente in un articolo il download, l’installazione e la personalizzazione della macchina virtuale; potete fare riferimento a quella guida selezionando l’italiano tra le lingue disponibili sul sito di Microsoft.

Buona virtualizzazione a tutti 😉

[Omnia/Luca Zaccaro]

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Virtual PC/Xp Mode RC

Microsoft ha da poco rilasciato la Release Candidate di Windows Virtual Xp/Xp Mode, il software pensato per virtualizzare altri sistemi operativi e per permettere una perfetta integrazione tra Windows 7 e Windows Xp, concesso in licenza agli utenti di Windows 7 Professional, Enterprise e Ultimate. Questa è una soluzione che permetterà alle utenze professionali di eseguire programmi compatibili con il vecchio sistema Microsoft direttamente sul desktop di Seven.
Come esplicitamente scritto sul sito di Microsoft, prima di poter utilizzare questa versione sarà necessario disinstallare la versione Beta rilasciata qualche mese fa.
Questa versione contiene molte novità. Eccone alcune:
Ecco ora una guida passo-passo al download, all’installazione e alla personalizzazione di questo prodotto:
Step 1 – Scarichiamo i due file (Installer + Macchina Virtuale) dal sito di Microsoft:
Step 2 – Installiamo il programma di virtualizzazione:
Step 3 – Installiamo la macchina virtuale:
Step 4 – Configuriamo la macchina virtuale:
Step 5 – Il primo avvio di Windows Xp Mode:

UPDATE: 14/08/2009 ore 22:33

Xp Mode è ora disponibile anche in Italiano!

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Microsoft ha da poco rilasciato la Release Candidate di Windows Virtual Pc/Xp Mode, il software pensato per virtualizzare altri sistemi operativi e per permettere una perfetta integrazione tra Windows 7 e Windows Xp, concesso in licenza agli utenti di Windows 7 Professional, Enterprise e Ultimate. Questa è una soluzione che permetterà alle utenze professionali di eseguire programmi compatibili con il vecchio sistema Microsoft direttamente sul desktop di Seven.

Come esplicitamente scritto sul sito di Microsoft, prima di poter utilizzare questa versione sarà necessario disinstallare la versione Beta rilasciata qualche mese fa.

Questa versione contiene molte novità. Vi invito a leggere questo documento di Microsoft.

Ecco ora una guida passo-passo al download, all’installazione e alla personalizzazione di questo prodotto (dedicata ad ale):

NB: potete visualizzare questa mini-guida come slideshow, cliccando sulla prima immagine e premendo next

Step 1 – Scarichiamo i due file (Installer + Macchina Virtuale) dal sito di Microsoft:

fate attenzione alla scelta tra 32/64 bit

purtroppo non è ancora incluso l’italiano come lingua per Xp Mode

Step 2 – Installiamo il programma di virtualizzazione:

clicchiamo due volte sul file Windows6.1-KB958559-x86/64.msu

confermare l’installazione

accettate la licenza

fatevi un caffè 😉

al termine bisognerà riavviare Seven

Step 3 – Installiamo la macchina virtuale:

installiamo ora Xp Mode

next..

dove volete piazzare il disco virtuale di Xp Mode?

pare proprio che abbiamo finito!

Step 4 – Il primo avvio di Windows Xp Mode:

accettiamo il contratto di licenza di Xp Mode

scegliamo una password e, consiglio, fate in modo che Windows se la ricordi 😉

impostiamo il livello di sicurezza..

altro caffè, un po’ più lungo del precedente 😉

ecco il nostro “nuovissimo” Windows Xp Mode 😉

Step 5 – Configuriamo la macchina virtuale:

selezionate Windows Xp Mode e scegliete “Impostazioni” per modificare i parametri della vostra macchina virtuale

Ecco una lista delle impostazioni e qualche nota:

Nome: scegliete/modificate il nome della vostra macchina virtuale

Memoria: scegliete quanta RAM assegnare alla macchina virtuale (con Xp sono consigliati almeno 256 MB)

Disco Rigido #1: posizione del primo disco virtuale

Disco Rigido #2: posizione del secondo disco virtuale

Disco Rigido #3: posizione del terzo disco virtuale

File Modifiche Dischi: memorizzazioni temporanee.. lasciate pure stare

Unità DVD: scegliete se usare il lettore DVD o un file immagine

COM1: eventuale porta COM1

COM2: eventuale porta COM2

Rete: come collegarsi ad internet. Ora funzioneranno anche le chiavette WiFi USB!

Funzioni di Integrazione: è l’opzione più importante, mostrata anche in foto: permette di selezionare quali dispositivi/dischi ereditare dal computer “fisico”. Potete aggiungere semplicemente una stampante, l’audio, un hard disk fisico per scambiare file (verranno visualizzati come dischi di rete) ecc..

Tastiera: combinazioni tasti..

Credenziali di accesso: nome utente di Windows Xp Mode

Pubblicazione Automatica: segliete qui come far integrare i programmi di Xp Mode con Windows 7

Chiudi: scegli qui cosa vuoi che accada quando chiudi una macchina virtuale!

[Omnia/Luca Zaccaro]

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Microsoft: monopolio e barzellette

Che Microsoft operi in una condizione di monopolio è cosa risaputa e difficilmente opinabile. Che spesso utilizzi tale posizione per promuovere i propri prodotti senza dare spazio alle alternative ormai lo sappiamo. Che l’Unione Europea chieda a Microsoft di “aprire” la scelta del broswer è comprensibile, anche se non condivisibile (ci sono dei termini di licenza, in fondo! Se l’utente non accetta non utilizza il prodotto. Non è certo colpa di Microsoft se il mondo pullula di persone affettuosamente chiamati “utonti”).

Microsoft, relativamente a Windows 7, ha risposto alle richieste dell’UE sviluppando una particolare versione del nuovo sistema operativo priva di IE8 (attenzione: priva solamente del programma iexplorer, non della sua struttura dato che essa è indispensabile per il funzionamento di Windows stesso e di molte applicazioni Microsoft). Andava così in produzione Windows 7 E. Ma, come scrive l’amico Sebastiano, forse questa versione “E-uropea” non vedrà mai la luce: Microsoft ha proposto all’Unione Europea una soluzione diversa. A Redmond hanno infatti preparato una schermata chiamata “Browser Ballot” da cui l’utente potrà scegliere, al primo avvio, quale o quali browser installare. La schermata apparirà più o meno così:

Capite anche voi che per Microsoft questa è una vera e propria novità. Uno sforzo si potrebbe addirittura dire! L’Unione Europea potrebbe anche accettare questa proposta e in tal modo noi europei avremmo la versione “normale” di Windows 7 (probabilmente sparirà l’offerta della Retail al prezzo dell’Upgrade). Addirittura si parla della stessa opzione anche per Windows Xp e Vista. Tutto risolto, dunque? Non proprio: Opera ha criticato questa apertura di Microsoft chiedendo che vengano tolte le icone dei browser, per non portare gli utenti a cliccare la “E Blu”. A mio parere stiamo cadendo nel ridicolo. Posso anche capire (ma, ripeto, non condividere) la richiesta di una apertura ai prodotti di terzi, ma questi cosa vogliono? Che Windows venga venduto con Opera preinstallato? Per evitare altri problemi Microsoft ha “spedito” tutta la suite Windows Live sul web (sarà la sua casa in futuro). Cosa vogliono ancora? Che Microsoft installi Yahoo Messenger o OpenOffice?

Forse stiamo trascurando che, volenti o nolenti, Internet Explorer 8, per quanto non possa piacere, è essenziale per una navigazione su alcuni siti di home banking. Oppure che in ambito aziandale non si può fare a meno di tale browser. Inoltre, per esperienza diretta di “manutenzione PC”, nel 90% dei computer di altri browser non c’è traccia e di certo la scelta di tali utenti di fronte al Browser Ballot è segnata, con o senza icone.

Forse alcuni sviluppatori dovrebbero preoccuparsi un po’ di più della qualità del proprio software e del piano di marketing ad esso associato.

PS: scrive questo articolo un geek che usa Chrome, Safari e Firefox e che IE8 non l’ha ancora aperto da quando l’ha installato.

[Omnia/Luca Zaccaro]

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Windows 7 FAQ

Prima che Windows 7 appaia sui nostri scaffali è utile riepilogare ciò che di certo sappiamo su questo sistema. Questo articolo è un riassunto di vari altri miei interventi e di ciò che si può leggere in rete.

  • Cos’è Windows 7?
  • Windows 7 è il nuovo sistema operativo di Microsoft per uso casalingo e aziendale. È affiancato da una specifica versione per Server chiamata Windows Server  2008 R2. Windows 7 è stato sviluppato partendo dalle caratteristiche di Windows Vista e Windows Server 2008. In seguito sono state aggiunte nuove funzionalità e il sistema in generale è stato oggetto di una pesante rivisitazione per renderlo più veloce, stabile e reattivo soprattutto su hardware datati. Lo sviluppo di Windows 7 è passato attraverso 7 fasi: M1, M2, M3 fino al terzo trimestre del 2008, Alpha fino Gennaio 2009, Beta fino a Maggio 2009, RC fino a luglio e RTM (versione finale). Durante lo sviluppo alcune versioni intermedie (destinate agli sviluppatori) sono state diffuse illegalmente su Internet. Microsoft ha rilasciato ufficialmente al pubblico due versioni intermedie: la Beta (Build 7000, Gennaio 2009) e la RC (Build 7100, Maggio 2009).
  • Quando verrà venduto Windows 7?
  • Microsoft ha ufficialmente comunicato che Windows 7 raggiungerà lo stato di GA (disponibilità generale) il giorno 22 Ottobre 2009. A partire da quella data potremo acquistare PC con Windows 7 pre-caricato e trovare i Box di Windows 7 sugli scaffali dei negozi. La versione diffusa il 22 Ottobre sarà quasi identica alla versione RTM (disponibile tra pochi giorni) e destinata ai produttori di Hardware. In alcuni Paesi (Stati Uniti, Giappone, Canada) è già possibile ordinare copie di Windows 7 o pianificare gli aggiornamenti. Per il mercato europeo i pre-ordini saranno disponibili dal 31 agosto 2009.
  • Quali saranno le versioni di Windows 7?
  • Windows 7 sarà disponibile nelle seguenti edizioni: Starter, Home Basic, Home Premium, Professional, Enterprise, Ultimate. Nei negozi tuttavia troveremo esclusivamente le versioni Home Premium e Professional (la corrispondente versione di Vista Businness). Le altre sono versioni dedicati a mercati emergenti, ai netbook o a particolari situazioni aziendali/gestionali. Windows 7 Ultimate è invece la versione più completa che comprende tutte le caratteristiche delle altre edizioni ma pare che sarà ordinabile esclusivamente on-line.
  • Quanto costerà Windows 7?
  • Microsoft ha reso noto il costo in dollari delle edizioni “full retail” (quelle acquistabili nei negozi). Per il mercato europeo (dove è più che probabile un rapporto euro dollaro 1:1) si dovrà attendere il 15 Luglio. Windows 7 Home Premium costerà 199,99$, la versione Professional costerà 299,99$ mentre la Ultimate sarà disponibile al costo di 319,99$. Microsoft ha già comunicato anche il costo delle versioni “aggiornamento”, rispettivamente di 119,99$, 199,99$ e 259,99$. Inoltre sono stati resi noti i costi dei pre-ordini per gli aggiornamenti già attivi in alcuni Paesi: la versione Home Professional costerà solo 49,99$ mentre quella Professional 99,99$.
  • Come funzioneranno gli aggiornamenti a Windows 7?
  • Microsoft ha già pianificato una strategia di aggiornamento che prevede la possibilità di aggiornare il proprio Windows Vista alla rispettiva versione di Seven e il proprio Sever 2008 alla rispettiva versione di Server 2008 R2. I particolari erano disponibili in documento Microsoft, ora ritirato dal sito ufficiale, di cui potete trovare una sintesi qui. Come è facile intuire da quanto ho scritto qui sopra la funzionalità di Upgrade non sarà disponibile per possessori di Windows 1, 2, 3, 4, 5. In questi casi sarà necessaria una installazione pulita (assistita dagli strumenti Microsoft per la migrazione dei files). A causa delle politiche antitrust imposte dall’Unione Europea, la funzionalità di aggiornamento non sarà presente in Europa prima del 2010. Per ovviare a questo inconveniente Microsoft ha deciso di rendere disponibile nel territorio europeo per un periodo limitato le versioni “Full” a prezzi molto più accessibili (simili a quelli dei pre-ordini) con modalità che verranno comunicate il 15 Luglio prossimo.
  • Windows 7 sarà venduto in Italiano?
  • . Le versioni RTM e GA saranno disponibili in tutte le lingue, compreso l’Italiano. Non ci sarà più bisogno di scaricare i Language Pack per utilizzare il nuovo sistema nella nostra lingua come accadeva per la build intermedie.
  • Quale sarà il Kernel di Windows 7?
  • Secondo quanto spiegato dagli ingegneri Microsoft, Windows 7 è il settimo sistema operativo della software house (dopo Windows 1, Windows 2, Windows 3, Windows 9x, Windows  5.x, Windows Vista), pertanto il suo Kernel è identificabile con la stringa NT 7.0. tuttavia, per permettere una piena compatibilità con Windows Vista e Windows Server 2008, Microsoft ha deciso di “scrivere” 6.1 invece che 7.0 così che le applicazioni che richiedono una versione del Kernel 6.x possano funzionare anche sotto Windows 7. Non si tratta dunque di un Windows Vista Second Edition come molti raccontano in quanto, pur leggendo 6.1, il Kernel non appartiene alla famiglia NT 6.x (quella di Vista).
  • Con quali architetture verrà venduto Windows 7?
  • Windows 7 sarà disponibile sia a 32 Bit che a 64 Bit. Le due versioni non saranno comparabili (non si potrà fare l’aggiornamento da una architettura all’altra). Le versioni a 64 Bit possono funzionare solo con processori a 64 Bit mentre quelle a 32 Bit possono funzionare anche con processori a 64 Bit. Le differenze tra le architetture sono notevoli, quella che forse per ora attira di più l’attenzione dell’utente medio è che la versione a 64 Bit riconosce correttamente quantitativi di RAM pari o superiori a 4 GB.
  • Ho acquistato un nuovo PC. Potrò avere Windows 7 gratis?
  • Alcuni produttori di Hardware hanno stretto un patto con Microsoft in base al quale chi comprerà un PC imballato dopo il 26 giugno 2009 in cui ci sarà Windows Vista pre-installato troverà un foglietto che permetterà di ricevere, dopo il 22 Ottobre, una copia di Windows 7 (di solito la Home Premium) a un prezzo di circa 7$, pari alle spese di spedizione. Va sottolineato che non è una regola generale. Alcuni produttori aderiscono all’offerta, altri no. Se siete interessati è sempre meglio informarvi presso il vostro negozio di fiducia.
  • Il mio sistema operativo continuerà ad essere supportato?
  • Senza stare a scavare troppo nel passato, le versioni con Service Pack di Windows Vista saranno supportate ancora per qualche anno, così come accadrà per Windows Server 2008. Per quanto riguarda Windows Xp, Microsoft ha terminato il supporto generale il 9 aprile scorso. Questo vuol dire che fino all’aprile del 2014 verranno distribuiti gratuitamente solo gli aggiornamenti di sicurezza. Se invece la vostra preoccupazione è “posso continuare ad usare il mio Windows 95 (o 98, o 2000…)?” la risposta è, ovviamente, sì. Ma non aspettatevi il supporto di Microsoft.
  • I driver delle mie periferiche funzioneranno con Windows 7?
  • Uno dei punti di forza di Seven è il supporto Driver. Il sistema riconosce autonomamente una miriade di dispositivi ed è possibile accedere ad una altrettanto vasta raccolta di aggiornamenti driver dal sito Microsoft Upgrade. Se volete installare driver specifici sappiate che la quasi totalità dei driver scritti per Windows Vista/Server 2008 funzionerà alla perfezione su Seven. Anche molti driver scritti per Windows 2000/Xp funzioneranno a dovere sul nuovo sistema operativo. È però sempre consigliato visitare il sito del produttore del dispositivo per vedere se sono disponibili versioni appositamente sviluppate per Windows  7 (per esempio con Ati e nVidia per le schede video).
  • Ho scaricato una Build di Windows 7 da internet. Potrò continuare ad usarla?
  • Le versioni del ramo “Beta” (quelle che terminano con la Buld 7000) sono in scadenza e non saranno più utilizzabili. Le versioni pari o successive alla RC (distribuita lo scorso 5 maggio) continueranno a funzionare fino a metà del 2010. A partire da febbraio/marzo tuttavia, il sistema si riavvierà ogni due ore. Per ovviare al problema esistono metodi illegali (crack) o metodi decisamente più legali e sicuri (acquistare Windows 7 nella sua versione definitiva). Dopo aver provato il sistema per più di un anno dovreste essere in grado di dire se si tratta di una spesa giustificata o meno. Ricordate che Microsoft ha promesso una nuova tecnologia di riconoscimento di copie pirata molto più “cattiva” del WGA che tutti conosciamo. Sta a voi decidere se spendere 50 Euro per comprare una versione originale o se andare alla ricerca di (im)probabili crack ogni volta che Microsoft modificherà il sistema di autenticazione.
  • Windows 7 verrà venduto insieme a Office 2010?
  • No, o almeno al momento non sembra che sarà così. Office 2010, di cui qualche settimana fa è stata “rubata” una Technical Preview, sarà disponibile nella prima metà del 2010 e sarà compatibile con Windows Xp/Vista/7.
  • Cosa succederà dopo Windows 7?
  • Non si sa ancora. Fino a qualche tempo fa sembrava che Microsoft fosse intenzionata a voltare pagina, a chiudere l’esperienza di Windows e riscrivere da zero un nuovo sistema operativo completamente modulare (Midori) a microkernel (MinWin). Dalle ultime indiscrezioni sembra tuttavia che il prossimo prodotto apparterrà sempre alla famiglia Windows pur non utilizzando più la tecnologia NT. È molto probabile dunque che presto sentiremo parlare di un ipotetico Windows 8 che non sarà caratterizzato dal kernel NT 8.0 ma da una nuova tecnologia di sviluppo (di nuovo MinWin?). Per ora sappiamo solo che lo sviluppo del nuovo sistema, pur essendo alle primissime fasi di progettazione, è già partito.

Questo articolo potrà subire delle modifiche nel corso delle prossime settimane

[Omnia/Luca Zaccaro]

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Neptune, il Windows che non fu

Da domani ogni giorno potrebbe essere quello buono per la “segnatura” della versione finale (RTM) di Windows 7. Giusto dunque che i blogger si dedichino all’evolversi di questa notizia.

Oggi però volevo raccontarvi una storia che forse non conoscete. Sì perché, esattamente 10 anni fa, iniziava in Microsoft lo sviluppo di un Sistema Operativo che non vide mai la luce: Windows Neptune.

Windows 2000, pensato e progettato come sistema Server/Aziendale era “appena nato” e in Microsoft volevano creare il primo sistema operativo “Home” a 32-Bit.

Il kernel sarebbe stato ereditato in larghissima parte proprio da Windows 2000, così come l’interfaccia grafica. Anche il nome, secondo fonti interne: Windows 2000 Home.

Neptune si differenziava da Windows 2000 per l’aggiunta di tante piccole “features” come una bozza di firewall integrato.

Il sistema prometteva bene: utilizzava circa l’80% delle risorse di Windows 2000 e offriva la possibilità di aggiornare DirectX e Internet Explorer.

La storia di Neptune si interrompe nel momento in cui Microsoft decise di unire questo gruppo di programmatori con quelli di Windows 2000. Dalla loro collaborazione nacque Whistler, che di sicuro conoscete meglio con il nome di Windows Xp.

Neptune non è mai stato rilasciato ufficialmente, tuttavia esistono due Build in rete che è possibile scaricare per vie “poco legali” come accade con le varie versioni di Windows 7. Se avete una macchina virtuale da far lavorare, le due stringhe magiche sono Neptune Build 5000 e 5111.

Prima di dare il benvenuto a Seven, provate quello che sarebbe potuto diventare il “Sistema Leggendario” al posto di Xp 😉

[Omnia/Luca Zaccaro – via hardwaregadget]

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