Smallville: il punto della situazione

Smallville è una serie made in USA di successo che si propone di raccontare la storia di Clark Kent prima di indossare il “pigiamone” blu. E’ una serie che, sin dal lontano 2002 quando arrivò in Italia, mi ha sempre attirato. Ben pensata, argomenti di mio interesse e buona scelta del cast femminile. Ho appena finito di vedere l’ottava serie. Se tutto va bene ne manca solo una. Perché “se tutto va bene”? Perchè se, a partire dalla metà della sesta serie, la qualità è rimasta altissima, questo non si può certo dire delle prime cinque stagioni: questioni di incassi hanno convinto gli autori a “tirare in lungo” ma il ritultato è stato che, fino alla sesta serie appunto, le buone intuizioni e le ottime puntate risultavano quasi disperse in mezzo a mille episodi inutili in cui tutti scoprivano il segreto di Clark ma poi se lo dimenticavano. Se non morivano.

Come ho detto poco sopra le ultime stagioni mi hanno davvero sorpreso. In positivo. Tutto tranne l’ultima puntata. “Doomsday”, in teoria, doveva essere la conclusione della serie, perchè la nona serie è stata annunciata solo di recente. Ma per come è stata scritta quella puntata mi auguro davvero che non fosse il finale che avevano in mente. Guardandola invece nell’ottica di una nuova serie tutto torna, e anzi fa ben sperare per quanto riguarda il ritorno del Generale ZOD e la nuova “moralità” di Clark che, se tutto va come deve, possiamo ormai chiamare Superman dato che, per parole dello stesso ragazzo, “Clark Kent è morto”.

Al contrario di altre serie (vedi Lost), ho sempre visto Smallville in italiano. Quindi ora si tratta di aspettare la primavera del 2010 per vedere e giudicare questa nona serie, sperando in un finale degno del trend ultra-positivo delle ultime serie.

E speriamo che la decisione di fare nove serie, come X-Files, possa preludere ad un finale degno della serie-cult di Chris Carter 😉

[Omnia/Luca Zaccaro]

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