IE6 sotto l’1% in Italia

Forse come Paese non saremo il top in quanto ad utilizzo di Internet, ma un importante risultato l’abbiamo raggiunto: stando ai dati pubblicati da Microsoft sul sito “ie6countdown” (a sua volta presi dal solito NetMarketShare) siamo finalmente entrati nel circolo dei Paesi virtuosi in cui l’utilizzo del preistorico Internet Explorer 6 è sceso sotto la soglia psicologica dell’1%.

Sembra una frivolezza, ma chiunque abbia mai provato a pubblicare qualcosa di professionale in rete sa bene quanto tempo e quanta energia bisogna perdere per far si che il proprio prodotto sia visualizzabile (almeno nelle sue parti fondamentali) su questo browser. Per carità, non è colpa né di Microsoft né tantomeno di IE6 dato che stiamo parlando di un prodotto dell’Agosto 2001 (ere geologiche fa, nel mondo del web) ma di chi (aziende soprattutto) dal 2001 si rifiuta categoricamente di portare avanti un avanzamento tecnologico.

Ecco perché questo prodotto è ancora così diffuso (circa il 5% a livello mondiale): computer aziendali e di grandi istituzioni (anche nella PA) che non possono o non vogliono essere aggiornati, a volte anche per colpa di applicazioni legacy che non si riescono a virtualizzare con successo.

Ah giusto, poi c’è il dato “curioso” della Cina.. dove IE6 è usato dal 21% di chi naviga in Internet. E non dico altro.

Adesso, sotto l’1%, iniziano ad aprirsi anche da noi scenari particolari per gli sviluppatori che sono finalmente giustificati se non offrono più il supporto a tale versione (o lo offrono come add-on).

Voi cosa ne pensate? In ambito professionale garantite ancora il supporto a IE6?

[Omnia / Luca Zaccaro]

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