In attesa del Colpo di Stato

Ci siamo, dunque. Con gli incontri dei “Junior” domani inizia il G8 guidato dall’Italia di Silvio Berlusconi. Quel G8 che doveva essere ospitato alla Maddalena, in mezzo a navi e sfarzo,  e che invece, con buona pace dei sardi, si terrà (per scelta personale del Cavaliere) nella città simbolo del terremoto che lo scorso Aprile ha scosso il nostro Paese. Sarà un incontro importantissimo. Non c’è dubbio. I temi trattati saranno molteplici e tutti essenziali per i prossimi anni.

Ma non prendiamoci in giro! L’italiano medio attende questo G8 principalmente per vedere quanto sarà forte l’attacco dell’opposizione a Silvio Berlusconi e come questo saprà gestire questo evento pluriannunciato.

Sì perchè grazie ad una certa stampa che da settimane insiste come un martello su certe vicende ormai sappiamo per certo che l’opposizione tenterà quello che ha tutte le caratteristiche per essere chiamato un “Colpo di Stato” volto alla destituzione di un Presidente democraticamente eletto.

Oh, spero l’abbiate capito.. con il termine “opposizione” mica intendo il PD! Sarebbe quantomeno comico attribuire piani così ben studiati (?) all’attuale inesistente direttivo democratico. E no, non parlo neanche del caro vecchio (e ultimamente silente) Di Pietro. A lui interessa mangiarsi il PD. Sappiamo di che opposizione si tratta e non devo essere io a ricordarlo.

Vedete, cercare di trovare degli errori commessi da un Primo Ministro è assolutamente legittimo. E Berlusconi, come spesso ripeto, certo non è un santo sotto ogni aspetto. Ma il modo con cui questa attesa è stata resa spasmodica ha davvero un “che” di delirante e pauroso. Le foto, le minorenni, i baci, la escort. Sembrerebbe già tutto noto. Comprese le nuove foto che compariranno a breve sui quotidiani di tutto il mondo (un finto matrimonio e un bacio saffico). No, non credo davvero che sia tutto qui. Spero per loro (per gli oppositori) che abbiano tra le mani materiale decisamente più scottante, perchè altrimenti ci sarà ben poco da fare. Con la storia dello sciupafemmine (meglio se minorenni) hanno sì fatto perdere un 3% di gradimento al Cavaliere, ma solo per suoi errori di comunicazione. Non certo perchè agli italiani freghi qualcosa. Sarebbe da stupidi usare una minestra riscaldata. Cosa ci dobbiamo aspettare, dunque? Droga ai festini? Libero l’ha annunciato in tempi non sospetti, ma non credo basti per scatenare uno scandalo. Che il padrone di casa ne sia conoscenza o no, molto spesso i “festini” sono conditi da alcool e coca. Grave, certo. Ma non abbastanza.

Temo invece che se “questi” non sono stupidi abbiano riservato accuse ben più gravi da attribuire a Berlusconi mentre ospita i grandi della terra. L’hanno già fatto nel 1994, con accuse poi svanite nel nulla. Chissà che non ci ritentino. Sì perchè se Berlusconi supera indenne (o quasi) questo appuntamento poi non c’è elezione regionale che tenga: questo dura fino al 2013!

D’altro canto se il “nostro” non è stupido (e neanche totalmente colpevole) avrà di certo incaricato un team di esperti di studiare ogni contromossa possibile e immaginabile per “tirare a campare”.

Scandalo o non scandalo? Colpevole o innocente? Colpito o affondato?

Lo scontro finale è stato più volte rimandato. Ma sono certo che ormai sia questione di giorni.

Di ore.

[Omnia/Luca Zaccaro]

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Berlusconi, la vittoria, il futuro

Dalla vacanza sarda qualche piccola annotazione sull’esito finale della tornata elettorale di giugno. Un primissimo giudizio va ai referendum che hanno fallito (e di molto) il quorum. Un risultato che non stupisce nessuno visto che la data del 20 giugno era stata fissata proprio per rendere quasi impossibile l’arrivo ai seggi di più della metà degli aventi diritto. La Lega, insieme ad altri, gridano al fallimento del referendum. Consiglio loro di non buttare benzina sul fuoco. Non sono certo io a dover far notare come, pur avendo votato solo il 23% dei cittadini, i “Sì” hanno sfiorato l’88%. Segno che la gente chiede cambiamento e se questa richiesta verrà ignorata sarà un danno per la democrazia tutta. Passiamo alle elezioni amministrative. Dario Franceschini (che oggi si è candidato alla segreteria del partito nel congresso di ottobre) parla di “tramonto della Destra”. Berlusconi risponde ironico: “Mi piacerebbe sempre perdere così”. Spiace fare la figura del solito berlusconiano ma qui Franceschini ha dato i numeri! Si fosse limitato a dire che la persona di Berlusconi non ha sfondato si poteva anche essere d’accordo (ci tornerò tra un attimo), ma affermazioni come quella dell’attuale leader del PD suonano davvero ironiche. I numeri del Cavaliere, come spesso accade, valgono più di mille parole: prima delle elezioni il PDL governava circa 5 milioni di elettori, ora sono ventuno. Viceversa il PD ha più che dimezzato questo stesso dato. E’ una sconfitta sotto tutti i fronti. Dal PD fanno notare come nei ballottaggi la tendenza si sia un po’ invertita rispetto alle europee e al primo turno delle amministrative. Insomma, il PDL ha conquistato Milano provincia (pur con gli imprenditori al mare), Venezia e altre roccaforti rosse come Prato. Il dato che esce dalla segreteria PD è in realtà un boomerang: l’inversione di tendenza, se c’è stata, è di nuovo a favore del PDL! Vero che in questa ultima tornata il PD ha subìto meno sconfitte, ma è pur vero che i ballottaggi riguardavano quasi esclusivamente roccaforti rosse. In pratica: il solo fatto di essere arrivati al ballottaggio in città come Bologna o Firenze, o la già citata provincia di Prato, è un risultato storico per l’accoppiata PDL/Lega. Poi i successi del PD erano quantomeno scontati! Spero di essermi spiegato a sufficienza.

Ma ora bisogna guardare al futuro. Il G8, l’agenda di Governo 2009/2010 e le regionali della prossima primavera. Berlusconi sembra voler allontanare l’idea di un “erede”. Buon segno. Non mollerà. Ma se ha scelto di non mollare deve essere cosciente che dovrà ricominciare a fare “l’istituzionale”. Niente più battutine o allusioni ma solo lavoro, lavoro, lavoro. Basta parlare delle inchieste in corso. Niente scuse (come gli ha consigliato Cossiga). Buonissima l’idea di un summit per fare il punto sul programma per il prossimo anno. La politica deve necessariamente tornare a parlare di politica. In questo modo il PDL e Berlusconi torneranno a volare nei sondaggi. Forse lo stesso Berlusconi non si aspettava una flessione del 3% in seguito agli attacchi ricevuti. Ha sottovalutato la meschinità di chi lo sta attaccando. Ora, ripeto, non bisogna dare respiro agli oppositori. Si torni a fare politica, si smetta di parlare di passera. Si faccia un bel G8 e, dopo una breve vacanza, si dia il colpo finale alla crisi economica. Ecco la ricetta per stravincere le regionali del 2010 e per iniziare a riformare questo Paese.

[Omnia/Luca Zaccaro]

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Ombre sulla Democrazia

Come ho già detto altre volte questa non è una novità. Stiamo parlando della lotta tra Silvio Berlusconi e le procure italiane. Dal 1994, dopo la “discesa in campo”, l’attacco è stato frontale. Sanguinoso. Sta di fatto che ad oggi non abbiamo ancora un vincitore.

Esattamente un anno fa, sul mio vecchio blog, scrivevo un post dal titolo “Profondo Rosso” in cui raccontavo le mie opinioni sulle intercettazioni telefoniche tra Berlusconi e la Carfagna che, secondo i “poteri oscuri”, avrebbero dovuto ferire mortalmente il Cavaliere politico.

Quella bomba non scoppiò mai. Non ci è dato sapere se tutto è stato insabbiato o se non c’era davvero nulla di rilevante (eventuali rapporti consenzienti tra un uomo e una donna).

Oggi è tempo di tornare sull’argomento. Sto cercando le parole giuste per non passare come il solito “Berlusconiano con le fette di salame agli occhi” quindi perdonatemi se queste righe vi sembreranno un poco strane.

Iniziamo con la premessa che faccio sempre in questi casi: io non credo che Silvio Berlusconi sia un perfetto esempio di moralità né un Santo senza peccato. E’ un uomo, come lo sono io e come lo sei tu che stai leggendo questo articolo. Un uomo dunque, e come tale vittima dell’imperfezione intrinseca nel nostro DNA.

Ma passiamo al livello successivo: siamo seri, non credo neanche che chi governa il mio Paese debba essere a tutti costi un Santo. Altrimenti saremmo da decenni senza una guida. Pensate alla DC, pensate al PSI.. Ma senza andare così indietro con la mente.. pensate a Prodi e ai suoi giochetti per evitare le condanne a suo carico, pensate a D’Alema e alle sue ambiguità, pensate a Di Pietro e alle mille domande a cui non ha ancora dato risposta. Se l’ideale morale fosse l’uomo tutto casa-chiesa-famiglia (un aspirante seguace dell’UDC insomma), che dire allora di quel Cosimo Mele beccato in flagrante in un coca-orgia-party?

Penso invece che al governo del mio Paese debba esserci un uomo che sappia proporre e mettere in atto provvedimenti che servano a rendere il suolo Italico un po’ migliore. Non mi interessa se poi ogni tanto si concede una scappatella. Saranno affari suoi! L’importante è che non tradisca la mia fiducia nel suo agire.

Ma per Dio, ho il diritto di voto e, conoscendo i candidati, avrò la libertà di votare chi mi pare?

Il discorso si sposta direttamente su Silvio Berlusconi. Dopo averlo attaccato sul fronte imprenditoriale e giudiziario per quindici anni, senza successo, ora i “poteri oscuri” cercano di infangare proprio la reputazione del Cavaliere rivelando fatti più o meno veritieri della sua vita privata. Vorrebbero eliminare Berlusconi dalla scena politica per un poco di passera. Hanno fallito miseramente con l’affare Carfagna l’anno scorso, gli è andata benino con Noemi (sennò altro che 2.700.000 preferenze..) e ora puntano a sferrare l’attacco finale.

Il Premier è una persona potente. E se da settimane, incessantemente, grida al complotto è perché forse ha capito che un establishment altrettanto potente cerca di rovinarlo perché lo reputa scomodo.

Massimo D’Alema, qualche giorno fa, ha accennato ad una “scossa” nel Governo a cui l’opposizione si deve far trovare pronta. Oggi si delineano gli scenari con più chiarezza. Chiaro che non sferreranno l’attacco finale per i ballottaggi. No, c’è l’occasione di un G8 da utilizzare tra poche settimane.

Sembra che la procura di Bari stia indagando (per altri motivi) su un imprenditore che avrebbe una villa a Porto Rotondo. E sembra che in alcune conversazioni telefoniche questo imprenditore alludesse a feste nella villa di Berlusconi in cui le ragazze sarebbero state pagate per partecipare. Ci sarebbe anche una ragazza che, avendo chiesto un favore a Berlusconi ed essendoselo visto negare, abbia confermato di essere stata egli stessa pagata dal Premier.

I dettagli di questa vicenda tuttavia non sono ancora chiari al 100%, solo D’Alema (chissà come) sembra saperne di più. Ma pare di capire che sulla testa del Primo Ministro italiano possa presto pendere una accusa di “Induzione alla prostituzione”.

Ricapitoliamo dunque: durante il G8 all’Aquila presumibilmente vedremo un’accusa di induzione alla prostituzione contestata al nostro Premier, impegnato nel ricevere gli ospiti dell’incontro. Parallelamente verranno rese pubbliche anche altre foto scattate nella villa in Sardegna e forse, perché no, qualche bel video.

Io non ho prove per confermare quello che ho scritto, quindi considerate tutto ciò come frutto della mia fantasia.

Ma se le cose dovessero stare realmente così, sono convinto che gli italiani debbano sapere che Berlusconi ama la passera, ma anche che c’è un “potere oscuro” pronto ad ucciderlo politicamente.

Qui potrebbe davvero esserci qualcuno che cerca di rovesciare un voto democraticamente espresso dall’elettorato, proprio come accadde nel 1994.

Ma se la Storia insegna qualcosa, allora bisogna dire che Berlusconi seppe resistere a quell’attacco e oggi lo ritroviamo a Palazzo Chigi con il favore di più di un terzo del Paese.

Se non ci dovessero essere accuse più pesanti e, soprattutto, verificate, sono convinto che Berlusconi possa finalmente giocarsi la sua occasione di mettere a tacere questi “poteri oscuri”. Sta a lui capire come. Anche perché vorrei far notare che una improvvisa scomparsa (politica) di Berlusconi lascerebbe il Paese in uno stato da cui difficilmente si potrebbe riprendere.

Silvio, ascoltami: chiuditi in una stanza con al massimo cinque persone. Cinque persone di cui ti fidi e che non ti stanno intorno solo come yesman, cinque persone che sappiano fare bene il loro lavoro di fidanzata, avvocato, esperto di comunicazione, giornalista e politico e pianifica nel dettaglio le tue prossime mosse d’attacco. Perché il nemico attaccherà, è certo. Così come è certo che in quel momento sarà difficile distinguere chi o cosa sia un nemico. E se non avrai un piano ben preciso saranno guai. Per te e per l’Italia.

[Omnia/Luca Zaccaro]

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My Friend / My Enemy

fonte: DAW

E così, alla fine, l’abbrozzatissimo Berlusconi ce l’ha fatta a farsi ricevere dell’ “abbronzato” Presidente USA. Alla faccia di quelli che parlavano di un Obama “imbarazzato” dal Cavaliere, il nostro Premier è il secondo ad essere ricevuto alla Casa Bianca, prima di molti altri leader mondiali.

Mr. President ha ricevuto Berlusconi poggiandogli entrambe le mani sulle spalle e accogliendolo con un “Great to see you, my friend!”. L’incontro, a cui era presente anche la Clinton, si è prolungato oltre un’ora di più di quanto previsto e alla fine Obama ha anche detto che “l’Italia è un alleato cruciale, il Premier è un mio grande amico”. Concludendo poi con un “A me Berlusconi piace personalmente”.

Capito sinistra benpensante e moralmente superiore?

La cosa migliore è stato leggere Repubblica che confessa che “questa volta il Premier si è comportato bene”.

Volevo invece introdurre un argomento molto delicato che approfondirò nei prossimi giorni. E lo voglio fare ora, in tempi non sospetti o comunque ad acque ancora calme. Sì, perchè è prevista bufera. Berlusconi l’ha già fatto intuire. Una mazzata sta per abbattersi sul suo Governo e sulla sua Persona. D’Alema sembra quasi sapere tutto. Forse informato da qualche amico di Bari. A presto per le riflessioni.

D’altronde ci sono persone a cui Berlusconi “piace personalmente” e altre che non dimenticano i torti subiti..

[Omnia/Luca Zaccaro]

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Elezioni: vince il PDL, stop di Berlusconi

Prima cosa: ecco i risultati ufficiali delle elezioni europee di sabato e domenica: PDL 35,26%, PD 26,13%, LN 10,20%, IDV 8%, UDC 6,51%.

Detto questo: non ho mai considerato questa tornata elettorale in chiave europeista (dato che non sono stato io a direzionare così la campagna) ma come un Referendum contro Berlusconi. Se volete leggere i risultati in base alle precedenti europee o ai dati delle politiche rivolgetevi a chi ne sa più di me (anche se il centrodestra cresce rispetto al 2004 e tiene rispetto al 2008).

Il “Referendum”, dunque. Berlusconi non ha ottenuto il 40% dei voti. E qui ci starebbe un bel “ti sta bene”. Perchè? Semplice. Il Nostro Presidente ama le sfide e, trascinato da sondaggi che non lo hanno mai tradito, ha fissato l’asticella del successo al 40%. Ma siamo matti? In tempo di crisi, quando tutto intorno a te crolla (e purtroppo non è solo una metafora), mentre stai governando e dopo un mese di attacci personalissimi ti proponi addirittura di crescere rispetto al voto delle politiche sul quale hanno pesato due lunghissimi anni di Governo Prodi? Sei un autolesi0nista! In tutta Europa o quasi chi è al Governo è stato penalizzato, così come è sempre accaduto.

Ma sapete qual è il bello? Che il risultato del 40% sarebbe stato a portata di mano, addirittura superabile se si fosse trattato di elezioni politiche. Ma voi, volponi della politica, vi siete dimenticati che queste erano elezioni Europee?

Berlusconi, lui in persona, non ha sfondato ma, in ogni caso, ha preso 2.700.000 preferenze. Il “Referendum CONTRO” è ufficialmente FALLITO. Per l’ennesima volta.

Se i testoni del PDL si fossero parlati un poco prima, questo 35% sarebbe sicuramente stato letto in altri termini. Ripeto, per il PDL il 40-45% è un obiettivo raggiungibile, ma questa volta le insinuazioni con i quali i poveri perdenti di sinistra stanno riempiendo le TV (di Berlusconi, ndr) ve le siete proprio meritate.

Sì, sto parlando anche con te, Silvio Berlusconi. E’ ora “parlare come mangi”.

E ora qualche risultato degno di nota dalle amministrative di oggi sul sito di DAW.

[Omnia/Luca Zaccaro -via link]

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Elezioni 2009: Live Blogging

Via! LiveBlogging no-stop fino a notte fonda 😉

<a href=”http://www.coveritlive.com/mobile.php?option=com_mobile&task=viewaltcast&altcast_code=191d1858b5″ mce_href=”http://www.coveritlive.com/mobile.php?option=com_mobile&task=viewaltcast&altcast_code=191d1858b5″ >Elezioni 2009 Live Blogging</a>

Eccoci al primo appuntamento elettorale in questo nuovo blog. Nella mia “vecchia casa” ne ho seguiti un bel po’, sempre con tecniche diverse. Oggi, seguendo l’evoluzione del web e essendo rimasto felicemetne colpito dall’amiconotapolitica.it, ho deciso di provare questo servizio gratuito. Stasera vedremo se e come funzionerà.

Notizie in diretta con la possibilità da parte vostra di partecipare in modo attivo. Le mie fonti saranno gli speciali di Rai, Mediaset e Sky e i siti internet del Ministero dell’Internonotapolitica.it e DAW.

Non ci resta che provare.. a questa sera!

[Omnia/Luca Zaccaro -via link]

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L’altro “Referendum”

Di questi tempi quando si parla di Referendum si fa riferimento all’importantissimo appuntamento elettorale del 20 Giugno in cui l’Italia potrebbe decidere di abrogare parti della corrente legge elettorale per permettere (ad esempio) di assegnare il premio di maggioranza al partito più votato invece che alla coalizione.

Ma anche oggi, da questo momento, si vota. Teoricamente per rinnovare il Parlamento Europeo (oltre che per alcune amministrazioni locali).

Dato che di europeo, purtroppo, non ho visto nulla in questa campagna elettorale, ho deciso di considerare questo appuntamento come lo si voleva (pazzi) far passare: un ennesimo referendum su Berlusconi. Avrei annullato la scheda se non fosse stato per tutta questa vicenda. Invece, come avevo promesso, andrò al seggio e sulla scheda l’unico segno che lascerò sarà l’indicazione di preferenza per “Berlusconi” a fianco del simbolo, non barrato, del PDL.

E’ un referendum? Allora io voto “Sì”.

[Omnia/Luca Zaccaro]

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Lo Showdown di Berlusconi

Non si può pensare di sparare a zero contro Silvio Berlusconi senza accettare la sfida contro una delle menti più fervide d’Italia. E’ tempo del contrattacco. E se le vicende dell’ultimo mese dovevano servire ad un potere oscuro (poi ripreso dalle opposizioni) per “eliminare” Berlusconi è lo stesso Cavaliere a mischiare le carte per ribaltare quella minaccia di morte (politica) in un successo strabordante che a mio parere rischierebbe seriamente di spazzare via quel poco di PD che era rimasto nella politica italiana.

Se continuate a leggere questo articolo dovete accettare come me che queste elezioni europee di “europeo” non avranno proprio nulla. Dovevano essere un referendum morale conto Berlusconi e su questo è stata impostata la campagna elettorale. Favorevoli o contrari, se continuate a leggere dovete essere coscienti di questo.

Silvio Berlusconi è stato zitto. O quasi. Qualche “mezza palla” all’inizio sperando che sulla doppia vicenda (divorzio/noemi) sarebbe calato il silenzio. Ma poi, viste le dimensioni dell’argomento e il coinvolgimento dell’opinione pubblica è rimasto zitto, a subire in silenzio. Lo davano per “morto”. La missione sembrava compiuta. Cavaliere “sputtanato” a livello internazionale e neanche l’accenno di una contro-offensiva. Quasi una bandiera bianca ammainata fuori Palazzo Grazioli.

Poi è successo qualcosa. Forse la troppa foga degli “inquisitori”, forse una goccia che ha fatto traboccare il vaso. Ed ecco che, a sette giorni esatti dal voto, Silvio lancia il contrattacco finale. Attenzione: da lui ancora nessun commento. Ma la sua macchina da guerra è più attiva che mai. Chi l’ha incontrato racconta di un Uomo distrutto, perché mai avrebbe voluto arrivare a tanto. Ma bisognava reagire.

Prima l’ex fidanzato di Noemi Letizia che viene pizzicato a prendere soldi “per il disturbo”, poi lo stesso Gino Flaminio che dichiara di votare per Silvio, che il Cav. è una persona unica, che vuole chiedere scusa a Noemi e alla sua famiglia. Arriva ad accusare una certa parte della stampa di aver strumentalizzato la sua persona e le sue parole.

Ecco poi una insospettabile Daniela Santanchè che dichiara a Libero che Berlusconi non ha sfasciato un bel niente dato che la sua ex-consorte lo tradiva da anni con il capo della sicurezza di Macherio. Relazione che, stando alle parole della Santanchè, il Cavaliere conosceva alla perfezione e che ha preferito non rendere pubblica per il rispetto familiare.

Oggi, totalmente non confermata, la ciliegina sulla torta che potrebbe forgiare il famoso “boomerang“ fatale per il PD. Stando alle pubblicazioni di Corsera News anche Silvio Berlusconi da qualche tempo avrebbe una nuova compagna. Il cui nome presto verrà reso pubblico proprio dal Cavaliere insieme ad alcune foto e alla Sua (di lei, ndr) presenza fissa nelle prossime apparizioni pubbliche. Una first-lady anche per noi, dunque. Non è ancora chiaro se questo sia un clamoroso falso o se questa donna esista davvero. In molti guardano con insistenza alla componente femminile del Consiglio dei Ministri. Io personalmente penso che, se questa notizia fosse vera, si tratterebbe di una donna diversa.

Lo ripeto, dalle parti di Berlusconi è certamente partito un contrattacco. Ma non ci è dato sapere in che termini. In questi sette giorni ne sapremo sicuramente di più. Vicende come quella di Laura e di lady-Saintjust mi portano a pensare che presto la posizione di Berlusconi verrà chiarita al di fuori di ogni dubbio. Ma magari non così platealmente come scrive Corsera News.

Elezioni a parte auguro all’uomo Silvio Berlusconi di trovare una persona che gli stia accanto e che gli voglia bene davvero.

[Omnia/Luca Zaccaro]

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Il “caso Noemi”: alcune considerazioni

Giuro, non volevo. Ma i “poteri forti” mi obbligano a scrivere riguardo il rapporto tra il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e la diciottenne Noemi Letizia.

Facciamo un patto: prima io scrivo due righe sul fatto, ma poi voi mi sopportate mentre discuto di come questo argomento sia diventato l’unica cosa di cui sembra necessario parlare a dieci giorni dalle elezioni. Vi sta bene?

Iniziamo: tutto nasce dal divorzio mezzo-stampa tra Veronica Lario e Silvio Berlusconi. Una vicenda che ha ancora molti lati oscuri. Anzi no, a parer mio tutto nasce nel luglio del 2008 quando scoppiò lo scandalo sessuale che doveva portare Berlusconi dritto dritto alle dimissioni. Ammettetelo, sembra quantomeno scorretto considerare questi due eventi come non correlati. Non arriverò, come ha fatto Rotondi, a sospettare che ci sia qualcuno pronto ad “uccidere” Berlusconi. Ma che in segreto qualcuno ambisca a sputtanare (perdonate il francesismo) pubblicamente il Cavaliere mi sembra assodato. Dunque Berlusconi conosce una ragazza ed è addirittura andato a farle un saluto durante la festa per i suoi (di lei, ndr) diciott’anni. Scandalo! Questa fanciulla lo chiama affettuosamente “papi”. Repubblica, ma siamo sicuri sia in buona compagnia, decide che questo dovrà essere il casus belli ed inizia a supporre. Cosa di preciso? Non si sa. Spesso si contesta a Berlusconi il vizio di fare una dichiarazione e smentirla il giorno dopo, ma il quotidiano non si discosta molto da questo comportamento. In principio sembrerebbe di capire che Noemi sia, udite udite, la figlia illegittima del Cavaliere. Caspita, chissà quali prove avranno quelli di Repubblica! Poi invece il padre di lei si dice prontissimo a fare il test del DNA. Eh no, la storia della figlia illegittima non regge più. Bisogna cambiare strada. Noemi Letizia passa allora da figlia a “fidanzata” del Premier. A parte il fatto che davanti alla legge un eventuale rapporto sessuale tra un settandaduenne e una diciassettenne consenziente (si parla di capodanno, e la nostra era ancora minorenne) vale quanto la mia parola in un trattato di filosofia, anche qui le prove latitano! L’ex fidanzato della giovane ragazza (che DAW racconta essere stato condannato per rapina) racconta di un capodanno in Sardegna con altre trenta ragazze. Beh, di certo Repubblica avrà fonti più credibili di questa.. o forse no? Si monta un caso di sesso senza portare prove sul chi, sul come, sul dove e sul quando e, soprattutto, sul cosa. Accidenti, sono le “cinque W” del giornalismo! Altro che le “dieci domande”. Ci illustrino lorsignori di Repubblica i termini in cui questo amore si sarebbe consumato! E, possibilmente, senza pensare che le parole di un Premier siano moralmente inferiori a quelle di un ragazzo. A me questa montatura sa tanto di bufala. Molto più che in altri casi. Ma davvero pensate che Berlusconi sia così stupido da irrompere ad una festa “proibita” sapendo che al suo seguito c’erano fotografi e reporter? Lo credete così stupido? Suvvia, e allora come avrebbe ordito tutte le oscure trame di cui l’avete accusato in questi quindici anni? Secondo me la prima verità in tutta questa storia arriva dalla bocca del sempre attento Umberto Bossi che dice: “Onestamente, Berlusconi i suoi anni ce li ha. Vabbè che c’è il Viagra ma ci credo poco”. Tradotto in Italiano questo è un invito: “Attenzione sinistri, mollate questo tasto, questa volta è innocente e alle europee i risvolti di questa storia potrebbero distruggervi  e portare Berlusconi vicino al 45%”. E qui vorrei concludere con una notazione: ammettiamo che una relazione ci sia davvero stata. Certo, non sarebbe la cosa migliore che si può vedere in Italia ma niente di così grave. Dimissioni per lesa moralità? Andiamo, ora volete farci credere che l’Italia è un Paese morale? Caso mai le dimissioni le deve chiedere l’opposizione e sono assolutamente d’accordo con Di Pietro che ha avuto il coraggio di provarci. Lui sì ci guadagnerà. Ma certamente non a discapito del Premier.

Ora però mi lasciate sfogare un pochino.

Quello che sta accadendo è scandaloso. Si lascia lavorare Berlusconi incontrastato (l’opposizione non esiste) e poi, puntualmente, a un mese dalle elezioni, qualcuno (e non è l’opposizione, visto che non esiste) se ne esce con degli scoop sul Cavaliere. Nel 1994 addirittura fu un avviso di garanzia (poi risolto in un nulla di fatto) a far cadere il primo Governo Berlusconi! Ma senza andare così indietro con la mente pensate al 2008 e alle accuse di compravendita di Senatori. Suvvia.. E questa volta nulla è cambiato. L’opposizione non si “oppone” al Premier? Allora deve farlo qualcun altro. Ed ecco, puntuali come un orologio svizzero, le motivazioni della condanna di Millis da parte della Gandus che, pur non essendo Berlusconi imputato per via del lodo Alfano, tirano in ballo il Premier. E come se non bastasse ecco quelli di Repubblica a spingere sul gossip. Da notare che è previsto anche un attacco da parte della magistratura di Napoli (come scrive il Corriere). Ma guarda un po’.. la Giustizia sarà pure lenta ma con Berlusconi è puntualissima!!

Andremo a votare per le elezioni europee e, né da una parte né dall’altra sento parlare di Europa. Ma vabbè, vogliamo parlare di queste elezioni come di un Referendum (l’ennesimo) su Berlusconi? Bene. Cosa fa la sinistra per convincere gli Italiani a non votare il Cav? Attacca il Governo sui provvedimenti che ha preso (e ce ne sarebbe di puntualizzazioni da fare)? No. Attacca Berlusconi per una presunta scappatella. Il Partito Democratico è allo sbando e questo, ahimè, fa malissimo alla nostra Democrazia. Attendiamo solo di vedere cosa accadrà dopo la tornata elettorale e nel congresso di autunno degli uomini di Franceschini.

Nota: avevo deciso di votare Berlusconi alle Europee, poi ci stavo ripensando. Ora non ho più dubbi. Scriverò Berlusconi sulla scheda. Come risposta a tutto questo, perdonatemi la citazione, ciarpame.

[Omnia/Luca Zaccaro]

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Uno su Millis ce la fa

Se state leggendo queste pagine catapultati qui dal mio vecchio blog allora sarete già al corrente delle mie convinzioni politiche. Altrimenti ecco una piccola “introduzione”:

Il mondo politico in sè non mi ha mai attirato più di tanto. Forse è per questo che è nata la mia simpatia per Silvio Berlusconi, l’antipolitico per eccellenza. Il ’94 per me è soltanto un vago ricordo, avevo cinque anni quando il Cav. ha diffuso il messaggio della sua “Discesa in Campo”. Ma ho vissuto abbastanza direttamente il 2005 e la crisi di Governo che ha portato al Berlusconi-Bis. Da allora, dalla richiesta di fiducia alla Camera, ho iniziato a seguire con sempre più passione l’avventura politica di Berlusconi. Pur non potendo mettere la mano sul fuoco sulla fedina penale di un incensurato (come non lo farei per nessun’altra persona), mi sono convinto che l’argomento di discussione che da quindici anni appassiona la sinistra non ha basi solide: “Berlusconi fa il politico per non finire in galera”. Condivisibile, certo. Ma come giustificare allora la passione e l’impegno con cui Berlusconi si impegna a “fare meglio”? Forse in fondo in fondo c’è anche un pizzico di voglia di far bene all’Italia. E finchè resterà incensurato sopra ogni dubbio questa mia convinzione resterà tale. Un criminale malavitoso, dopo averci quasi laciato le penne (Montecatini), forse avrebbe preso seriamente in considerazione di trovare un altro modo per sfuggire alla Giustizia. Non si sarebbe lanciato in pieno in una campagna elettorale come quella del 2008. E qui chiudo. Io, Berlusconiano razionale, sono qui ad aspettare il compimento del “Miracolo Italiano” promesso nel 1994.

Caso Millis, dunque. La più grande buffonata degli ultimi 15 anni (seconda solo all’accusa di compravendita di Parlamentari). Primo, perchè, lodo Alfano a parte, non si arriverebbe mai ad un giudizio per via della prescrizione. Secondo, perchè forse questa volta l’antiberlusconismo è un po’ troppo evidente per non essere notato (perchè mai queste motivazioni sono uscite a due settimane dall’ennesimo voto?). E poi, come scrive Facci, “Se una corruzione corrisponde a un dare per avere, nelle motivazioni della sentenza di condanna di David Mills manca la prova del dare e manca la prova dell’avere. In altre parole, manca tutto.”

E poi, per favore, ricordiamoci che la testimonianza di Millis, giudicata reticente all’epoca dei fatti, venne considerata come una accusa nei confronti di Berlusconi. Non certo un aiutino! Ma ancora: i soldi sui quali si basa questo processo sono effettivmente arrivati a Millis. Ma MAI, MAI sono stati direttamente ricondotti a Silvio Berlusconi. MAI. Così come MAI questo appare scritto nelle sentenze.

Ma veniamo al titolo. Questa buffonata ha portato ad alcune “sviste” clamorose. La prima è proprio insita nel processo. Si vuole (come scrive DAW) “condannare un imputato che non è nemmeno imputato”. E questo è inaccettabile e il Presidente, come del resto ogni libero cittadino, fa benissimo ad indignarsi. Un’altra svista è quella di Studio Aperto. Il suo inviato ha infatti definito Berlusconi “assolto” nel merito della vicenda, quando invece la sua posizione è solamente congelata. Anche se, come detto, un Tribunale serio non potrebbe mai condannare Berlusconi sulla base di prove che non ci sono. E infine la terza, ad AnnoZero: Marco Travaglio ha rifiutato l’etichetta di condannato lanciatagli da Lupi. In effetti non esistono contro Travaglio condanne definitive. Ma dato che egli spesso considera condanne anche quelle di primo grado, allora conviene ricordare che anche egli è stato condannato (per ben tre volte) per diffamazione.

Pur di condannare o santificare Berlusconi insomma, il mondo dell’informazione si è lasciato andare a parecchie sviste.

Uno su Millis ce la fa. Berlusconi, com al solito. I sondaggi parlano chiaro.

[Omnia/Luca Zaccaro]

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