2010 Top&Flop

Rispettando la tradizione lanciata l’anno passato, eccomi (virtualmente, grazie allo scheduling di WordPress) ad elencare quelli che secondo me sono stati i 10 “Top” e i 10 “Flop” del 2010. Si tratta di avvenimenti che spaziano dagli avvenimenti pubblici alla mia sfera privata, scelti secondo il mio insindacabile giudizio 😉

La Top-Ten del 2010

1. Beh, prima di tutto mi sembra giusto dare spazio alla fine della mia carriera scolastica.. con il voto di Impianti Informatici io e il PoliMi abbiamo felicemente scritto la parola “fine” al nostro rapporto.. anche se, per motivi che ovviamente non dipendono da me, il giorno della Laurea è stato fissato nell’anno che verrà 🙁

2. In scia con quanto appena detto assegno il secondo posto di questa classifica alle due esperienze lavorative (di quattro e sei mesi) che hanno riempito le giornate di questo anno: all’inizio è sempre complicato, ma devo dire che non c’è male 😉

3. Per la sua importanza il terzo posto va a Lost e al suo spettacolare “Season Final”. Ancora non mi rendo conto che non ci saranno più “Losties”..

4. Windows 7. Niente altro da aggiungere. I dati di vendita e i giudizi di suoi utenti bastano e avanzano per giustificare questo posto

5. Smartphone: ormai sono ovunque, sempre più connessi e sempre più in lotta.. speriamo che la concorrenza Hw/Sw abbatta un po’ i prezzi!

6. Kinect: anche se non ha ancora espresso tutte le sue potenzialità, la rivoluzione nel settore dei giochi elettronici entra di diritto nella classifica

7. Nonostante il tempo che passa e i concorrenti che tentano di scalfirne il primato, oggi Facebook accoglie 1/14 della popolazione mondiale. Non male 😉

8. Nel bene o nel male c’è da aggiungere Wikileaks..

9. Questa è una nota un po’ personale, già indicata in un mio post precedente: si tratta di Spinoza.it, un sito di satira che nel 2010 ha confermato la sua ottima qualità

10. La Juventus (da Agosto in poi): dopo una delle stagioni peggiori della sua storia occorreva iniziare un nuovo corso. E sembra proprio che stia accadendo..

La Flop-Ten del 2010

1. Al primo posto della Flop-Ten si piazza Obama: il Nobel per la pace ad-honorem non ce l’ha fatta (ancora) a riaccendere la “fiamma” degli Stati Uniti. Nonostante tutte le aspettative.

2. La Chiesa Cattolica: in duemila anni di storia forse questo è il peggiore di tutti, a causa soprattutto delle brutte storie sulla pedofilia ma anche a tutto l’ambiente poco attento al fatto che siamo ormai nel 2011

3. Il Digitale Terrestre: il cambiamento “epocale” ha portato con sé un barcata di problemi che hanno lasciato l’amaro in bocca ai telespettatori (soprattutto quelli un po’ più anziani). Tecnologia nata morta.

4. La Nazionale Italiana di Calcio: ricordate i mondiali? C’è da aggiungere altro?

5. La Ferrari: cari ingegneri, l’avevo capito io che sul pit-stop di Webber era stata costruita una fine strategia..

6. Fini: doveva essere l’anno della sua proclamazione nel segno del post-Berlusconismo.. dopo il 14 Dicembre il suo peso politico è notevolmente diminuito

7. Il PdL: questione-Fini a parte è un partito che non è mai riuscito a nascere davvero. Non è un caso se già si parla di una nuova “struttura”

8. La televisione 3D: già sui film in 3D ci sarebbe molto da dire, ma gli occhialini nei salotti per ora proprio non ci vogliono entrare.. vedremo nell’anno nuovo..

9. La Juventus (fino a Giugno): non ci sono parole per descrivere quello che è accaduto a Torino nella stagione 09/10. Speriamo sia stato solo un anno storto!

10. L’AntiBerlusconismo: 31/12/2010, dopo due anni di attacco frontale continuo chi c’è a Palazzo Chigi? Berlusconi. Quando capiranno che per “mandarlo a casa” devono prima convincere gli elettori?

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Disfatta mondiale

Eliminati pochi minuti fa dai mondiali, ecco le pagelle. Noterete una certa somiglianza con quelle date ai giocatori della Juventus qualche settimana fa… visti i due esiti non c’è da meravigliarsi..

1 – Gianluigi Buffon: Direte, non è bello dare un voto a chi praticamente non ha mai giocato. Invece il voto lo do ed è insufficiente. Perché Buffon viene da una stagione disastrosa, piena di infortuni. Forse non è nemmeno tutta colpa sua, ma quello portato ai mondiali del 2010 non è nemmeno la brutta copia del giocatore che siamo abituati a vedere. Brutto da dire, ma andava portato per forza? 5
2 – Christian Maggio: gioca pochissimo ma corre. Giovane, forse un po’ inesperto, ma riesce a dare un pizzico di velocità ad un gioco altrimenti addormentato per tutti i 90 minuti della partita. 6
3 – Domenico Criscito: troppo giovane, ma nonostante l’età è una sufficienza complessiva. 6
4 – Giorgio Chiellini: in mezzo ad una difesa così era difficile fare meglio, ma di certo ci si aspettava molto di più da un giocatore come lui, visto quanto è cresciuto negli ultimi anni. In ogni caso è una sufficienza, ma con qualche errore di troppo. 6
5 – Fabio Cannavaro: incredibile a dirsi, ma il “vecchio” capitano gioca bene, spesso meglio di chi ha un lustro in meno sulle spalle. Sembrerà retorica ma erano quattro anni che non lo si vedeva così. Nonostante l’esito fallimentare è stata una buona cartolina d’addio al calcio giocato ad alti livelli. 7
6 – Daniele De Rossi: doveva essere il suo mondiale, invece è spesso fuori dal gioco. Senza contare lo stato di forma abbastanza precario. “Segna” il gol nella prima partita ma poi nulla di più. Troppo poco per uno che doveva essere la colonna portante della squadra. 5
7 – Simone Pepe: se chiudiamo gli occhi davanti a qualche reazione di troppo, figlia probabilmente delle scarse prestazioni della squadra, gioca un buon mondiale. Corre, fa gioco sulla destra, crossa e prova ad entrare in area. Un buon acquisto per la Juve 2011. 6+
8 – Rino Gattuso: ma c’era davvero? S.V.
9 – Vincenzo Iaquinta: mah, nell’inguardabile attacco “titolare” è quello che se la cava meglio. Si muove e corre molto ma riceve davvero pochissimi palloni. Le occasioni da gol disponibili si contano sulle dita di una mano. 6
10 – Antonio Di Natale: gioca poco, il suo voto è un 5,5
11 – Alberto Gilardino: insieme a De Rossi è la vera delusione del mondiale. Forse è finalmente giunto il momento di riconsiderare la sua fama di “campione”. In campo per circa 180 minuti, tocca s’ e no 10 palle. 5-
12 – Federico Marchetti: arrivare in Nazionale da giocatore del Cagliari e trovarsi portiere titolare dei campioni del mondo è sicuramente un’emozione che stenderebbe molte persone. Ma lui risponde bene. Purtroppo non ha modo di dimostrare il suo valore causa inconsistenza dei 10 giocatori davanti a lui. 6+
13 – Salvatore Bocchetti: semplicemente S.V.
14 – Morgan De Sanctis: come sopra, S.V.
15 – Claudio Marchisio: delude, poteva essere uno dei protagonisti. 5
16 – Mauro German Camoranesi: arriva al mondiale contro ogni previsione. E ora si capisce il perché. 5-
17 – Angelo Palombo: per me è S.V.
18 – Fabio Quagliarella: vedi Di Natale, si avvicina alla sufficienza, ma è un 5,5
19 – Gianluca Zambrotta: come Cannavaro, si potrebbe dire che in questo caso “gallina vecchia fa buon brodo”. Rispolvera una visione di gioco che nel Milan non offriva da parecchio. In ogni caso non supera il 6+
20 – Giampaolo Pazzini: si è visto poco, peccato perché è un giocatore che a me piace molto. S.V.
21 – Andrea Pirlo: entra a 20 minuti dall’eliminazione e la Nazionale ottiene tre occasioni solari e segna due gol (di cui uno irregolare). Senza dubbio il rimpianto più grande di questa avventura. Il suo voto è un 6+ che vale molto, visti i pochissimi minuti giocati.
22 – Riccardo Montolivo: molto buone le sue prestazioni. Il ragazzo è giovane ma offre buon gioco e una personalità da tenere a mente. Tenta più volte il tiro da fuori, ma la pioggia in un caso e il palo in un altro gli negano la gioia del gol. 6+
23 – Leonardo Bonucci: semplicemente S.V.
Beh, in fondo è un bene.. come avrei fatto a dare un esame il nove di luglio se fossimo arrivati in semifinale o oltre?
See you in Brazil 2014 😉
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Sogni Mondiali (?)

La Nazionale è partita alla volta del Sudafrica in vista dei mondiali che inizieranno tra poco più di un giorno. Sono in molti a fare un paragone tra l’aura di sfiducia che circondava gli Azzurri nel 2006 e ciò che viviamo in queste ore. Non so se vi è capitato di guardare, anche distrattamente, le due amichevoli: lo spettacolo si prospetta davvero pietoso. I punti fermi di questa formazione sono Buffon, un grandissimo portiere che però non arriva da una annata strepitosa, Cannavaro, i cui anni iniziano davvero a farsi sentire, Zambrotta, Gattuso, Pirlo e Camoranesi, per cui vale lo stesso discorso fatto per il Capitano. Ci sono anche giocatori che possono fare davvero bene, e mi riferisco a Chiellini, Pepe e altri “giovani” ma in generale non siamo certo tra i favoriti.

Ecco la rosa di giocatori che tenteranno di difendere il titolo vinto quattro anni fa:

1 – Gianluigi Buffon
2 – Christian Maggio
3 – Domenico Criscito
4 – Giorgio Chiellini
5 – Fabio Cannavaro
6 – Daniele De Rossi
7 – Simone Pepe
8 – Rino Gattuso
9 – Vincenzo Iaquinta
10 – Antonio Di Natale
11 – Alberto Gilardino
12 – Federico Marchetti
13 – Salvatore Bocchetti
14 – Morgan De Sanctis
15 – Claudio Marchisio
16 – Mauro German Camoranesi
17 – Angelo Palombo
18 – Fabio Quagliarella
19 – Gianluca Zambrotta
20 – Giampaolo Pazzini
21 – Andrea Pirlo
22 – Riccardo Montolivo
23 – Leonardo Bonucci

Io dico che nella Top 3 entreranno Chiellini, De Rossi e Pazzini. Staremo a vedere.. le pagelle arriveranno a tempo debito 😉

[Omnia / Luca Zaccaro]

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Il giorno di Visual Studio 2010 (e Adobe CS5)

Oggi è un giorno importante per il mondo dell’informatica: nelle prossime ore verranno presentate le nuove versioni di software del calibro di Microsoft Visual Studio 2010 e Adobe CS5.

Il primo è la soluzione All-In-One dell’azienda di Redmond per i programmatori professionisti; permette di scrivere programmi in C, C++ e di avvalersi del .NET Framework 4 (C# e via dicendo). Il suo rilascio è stato posticipato di qualche settimana a causa di un beta testing più lungo del previsto.

Link al sito di Visual Studio 2010

Creative Suite 5 è invece la suite di Adobe per fotoritocco, programmazione web, Flash, PDF e molto altro. Va ad aggiornare e migliorare la già ottima CS4, integrando novità come, ad esempio, il supporto a HTML5 per Flash.

Link al sito di Creative Suite 5

[Omnia/Luca Zaccaro]

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Office Starter 2010: nuovi dettagli da Microsoft

Come ampiamente annunciato nei mesi scorsi, Office 2010 (disponibile in versione finale dal prossimo 12 Aprile) conterrà una interessante novità: tra tutte le versioni che invaderanno gli scaffali a prezzi più o meno coerenti ce ne sarà una, la Starter, completamente gratuita per l’ambito Consumer.

Recentemente Microsoft ha rivelato ulteriori dettagli su questa iniziativa volta a sostituire completamente la suite “Works” nei PC pre-assemblati. I programmi contenuti in questa versione (per ora si fa riferimento “solo” a Word e Excel) saranno più leggeri ed esporranno messaggi pubblicitari.

Entrando un po’ più nel dettaglio si scopre che queste versioni di Word ed Excel potranno leggere e aggiornare senza problemi documenti creati con versioni a pagamento di Office, con la sola limitazione di non poter eseguire Macro e di non poter gestire tavole Pivot.

Per quanto riguarda la pubblicità sappiamo che si tratterà di messaggi a rotazione, ogni 45 secondi. In un primo momento conterranno solo inviti a passare ad una versione a pagamento di Office, ma anche per il futuro Microsoft ci tiene a fissare un paletto: non saranno mai proposte pubblicità inerenti a ciò che l’utente sta scrivendo. In parole povere la promessa dell’azienda è chiara: non faremo “scansioni” dei documenti aperti.

Stando a quanto riportato anche da IlSoftware.it, Microsoft prevede che “in breve tempo” Office Starter 2010 sarà installato sull’80% dei nuovi PC. Per agevolare l’aggiornamento a versioni a pagamento, senza mettere di mezzo acquisti in negozio o download da internet, sembra inoltre che sul computer sarà presente tutto il codice di Office, con alcune funzioni sbloccabili solo all’inserimento di un seriale valido. Su questo ultimo punto ho molti dubbi.. ho una vaga idea di quello che potrebbe accadere 😉

[Omnia/Luca Zaccaro]

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Elezioni Regionali 2010: Vincitori & Vinti

Vince la Lega: come da un po’ di tempo a questa parte ci si aspettava un ottimo risultato della Lega Nord e puntualmente siamo qui a parlare del successo di Bossi&Co, anche se forse non è stato uno tsunami come qualcuno aveva predetto. La Lega ottiene ottimi risultati anche dove non era scontato, piazza due Governatori (di cui uno certo e uno a sorpresa) e realizza il sogno del suo fondatore. Se qualcuno non l’avesse notato ieri è nata ufficialmente la “Padania”: L’asse Piemonte-Lombardia-Veneto e il progressivo radicamento nelle zone settentrionali dell’Emilia. Non c’è stato il tanto ventilato sorpasso al PDL a parte in Veneto, ma comunque i risultati sono più che soddisfacenti per i dirigenti del partito che ora faranno valere questo nuovo peso acquisito per spingere sulle riforme care a tutto il popolo del Carroccio.

Vince Berlusconi: inutile negarlo, il suo partito era in estrema difficoltà, il suo Governo rischiava di finire come quello di Fillon in Francia, e la sua stessa immagine era offuscata da tutto il ciarpame che conosciamo bene. Ma restare passivi ad aspettare la sconfitta non è certo da lui. È sceso in campo, di nuovo, e di nuovo ha fatto ciò che di rado accade in politica: ci ha messo la faccia. Ha caricato queste elezioni regionali di significato politico, le ha trasformate, come sempre quando vuole vincere, in un referendum sulla sua persona. Ha “adottato” la finiana Polverini, lasciata a piedi dal partito che lui stesso ha fondato e l’ha portata comunque alla vittoria, una clamorosa vittoria. Quando c’è lui si vince (Lazio), quando lascia lavorare il partito è un disastro (Puglia). Verrebbe da dire che un uomo solo è più forte del partito di maggioranza relativa nel Paese, ma non è certo una bella immagine per la democrazia nostrana, quindi per ora faremo finta di sperare che il PDL resisterà anche dopo di lui. Ora il Premier ha una grande possibilità: ha davanti tre anni senza elezioni in cui può (deve) riformare da capo a piedi il Paese, gestendo al meglio il rapporto con la Lega ma anche con Fini che, in ogni caso, resta il più papabile pre la successione. La congiuntura economica e la volontà popolare gli permetteranno di portare avanti questo progetto. Ma attenzione, non possiamo più sbagliare.

Vince la Polverini: prima ancora dei risultati definitivi è scesa in piazza, si è fatta sollevare,ha stappato lo spumante e giù a canna. Certo non è l’immagine del politico liberale che vorremmo vedere vincere, ma questa lavoratrice tutta d’un pezzo ha sconfitto la sinistra anche se “azzoppata” politicamente. Certo, ha avuto dalla sua l’intervento personale di Berlusconi (e non è poco), ma se ha Roma la missione “travaso dei voti” è riuscita è anche merito suo. Auguri!

Vince Grillo: da persona intelligente quale è, ha capito che qui “c’era trippa per gatti” e si è messo all’opera. La sua lista “5 stelle” ha ottenuto risultati importanti in tutte le regioni in cui si è presentata. Emblematici i casi dell’Emilia (7%) e del Piemonte (dove ha sottratto a Bresso i voti che le servivano per vincere su Cota). Se è vero che questi risultati sono un sintomo sociale che riguarda tutto il Paese, è anche un dato di fatto che i voti intercettati provengono tutti o quasi dal PD. Un altro problema per Bersani.

Perde il PD: Fassino (mica uno qualunque) diceva ieri che il centrosinistra “ha vinto in più regioni”, quando non ci voleva certo il Di Pietro della situazione per capire che “questa tornata l’ha vinta il centrodestra” e che “l’Umbria non conta come la Lombardia”. Il PD come progetto politico è ormai fallito, o forse non è mai nato. Dopo la sconfitta in Piemonte, Lazio, Calabria e Campania Bersani potrebbe anche rassegnare le sue dimissioni. Io spero che ciò non avvenga, ma il segretario del PD è entrato ufficialmente nella lunga lista degli “sconfitti da Berlusconi”.

Perde l’UDC: ormai inutile quasi ovunque, è giunto il tempo di organizzare la missione “travaso massiccio di voti” senza inclusioni di sorta. Cesa e Casini hanno perso la scommessa contro Berlusconi e il Bipolarismo

Perde il PDL: vanno giù i consensi per il Popolo della Libertà, e questo è un problema. Come ho ripetuto più volte, se Berlusconi vince (o stravince) ma il suo partito non sfonda allora il problema è da ricercare proprio all’interno dell’organigramma della creatura politica. Io continuo a sperare che prima o poi ci si sieda attorno a un tavolo per definire bene persone, ruoli e programmi. Serve anche che chi aspira alla successione inizi a mettere in tavola proposte concrete. Perché se oggi il PDL viaggia intorno al 30% è merito solo e soltanto di chi incarna in una sola persona più della metà di questi consensi. Continuando così c’è il rischio che tra pochi anni il PDL-senza-Berlusconi si trasformi in una costola della Lega, la quale è stata capace di crescere dirigenti capaci e radicati nel territorio.

Perde Fitto: Vendola in Puglia ha ottenuto un ottimo risultato. Ma la sua vittoria è frutto anche (per non dire soprattutto) degli errori grossolani commessi dal PDL in quella regione. Lo “sceriffo” del partito in Puglia, Fitto, ha sbagliato per la seconda volta. Ci sarà un motivo se Berlusconi era contrario alla candidatura di Palese. Non capisco comunque perché Fitto ricopra ancora incarichi importanti all’interno del partito quando in passato c’è stato chi, come Pisanu, è stato punito pesantemente perché (come dicono i bene informati) ha catturato (con le forze dell’ordine ovviamente) Provenzano un giorno dopo le elezioni del 2006 e non un giorno prima.

Perde Fini: la Polverini era una sua idea ma la vittoria se l’è presa tutta Berlusconi. Dal suo scranno dorato, dall’Olimpo di Montecitorio, l’abile e intelligente Fini sta sprecando, a mio parere, tutte le chance di fare breccia nel cuore dei suoi futuri elettori. Che invece di “Chigi” punti ad altri Palazzi?

Per concludere ecco i risultati definitivi e una cartina riassuntiva della situazione italiana dopo questo turno. Per il risultato delle sole regionali 2010 fate riferimento al post di ieri:

Piemonte
Cota (CDX) 47,32% – Bresso (CSX) 46,90%
Lombardia
Formigoni (CDX) 56,10% – Penati (CSX) 33,27%
Veneto
Zaia (CDX) 60,15% – Bortolussi (CSX) 29,07%
Liguria
Biasotti (CDX) 47,85% – Burlando (CSX) 52,14%
Emilia
Bernini (CDX) 36,72% – Errani (CSX) 52,06%
Umbria
Modena (CDX) 37,70% – Marini (CSX) 57,24%
Lazio
Polverini (CDX) 51,14% – Bonino (CSX) 48,32%
Campania
Caldoro (CDX) 54,25% – De Luca (CSX) 43,04%
Basilicata
Pagliuca (CDX) 27,92% – De Filippo (CSX) 60,81%
Calabria
Scopelliti (CDX) 57,72% – Loiero (CSX) 31,39%
Toscana
Faenzi (CDX) 34,40% – Rossi (CSX) 59,70%
Marche
Marinelli (CDX) 39,71% – Spacca (CSX) 53,17%
Puglia
Palese (CDX) 42,20% – Vendola (CSX) 48,70%

Ok, io ho finito con questa prima analisi del voto. Voi volete aggiungere qualcosa?

[Omnia/Luca Zaccaro]

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Elezioni Regionali 2010: Liveblogging!

Eccoci qui, come promesso! In alto la cartina dell’Italia. In bianco le regioni in cui si vota. Quando inizieranno ad arrivare i primi risultati (anche provvisori) si colorerà in questo modo: azzurro per le regioni in cui è in vantaggio il CDX, arancione per le regioni in cui è in vantaggio il CSX, blu per le regioni certe (o quasi) al CDX e rosso per le regioni certe (o quasi) al CSX. Aggiornamenti vari nel form qui sotto in cui potete partecipare tutti.

Buon live-blogging 😉

PS: CoverItLive non funziona, proviamo quest’altro servizio..

[Omnia/Luca Zaccaro]

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Elezioni Regionali 2010: il tempo del voto

UPDATE 28/03/2010 22:40

Affluenza alle 22 ferma al 48% contro il 56% del 2005.

Crollo di 10% nel Lazio che certo non avvantaggia la Polverini che già non potrà avvalersi della lista PDL

———————————————-

Come sapete oggi si vota nelle 13 regioni che sulla cartina non sono colorate di grigio. Sempre dalla cartina potete vedere qual è la situazione attuale: Lombardia e Veneto sono saldamente governate dal Centrodestra, mentre tutte le altre hanno amministrazioni “rosse”. Per votare c’è tempo fino alle 22 e domani dall 7 alle 15.

Subito dopo la chiusura delle urne, domani alle 15 circa (o forse un po’ più tardi), inizierà qui su Omnia un liveblogging per seguire exit polls e risultati in diretta.

Passiamo ai dati reali. A mezzogiorno aveva votato il 10,2% degli aventi diritto (rispetto al 13% della stessa rilevazione nel 2005). Appena arrivato, il dato delle 19 conferma il trend: ha votato il 35,4% contro il 42% di cinque anni fa. C’è da dire che molto probabilmente questi sono i dati provenienti dalle 9 regioni monitorate direttamente dal Ministero dell’Intero e che quindi i dati reali potrebbero essere leggermente diversi. Impossibile comunque avvicinarsi anche solo lontanamente ai dati registrati il 3 e 4 aprile 2005. Alla chiusura dei seggi avevano votato più di 2 aventi diritto su 3.

Personalmente non caricherei di significato il dato sull’astensionismo: le regionali del 2005 furono molto più “significative” di queste. La neonata Unione di Prodi cavalcò in quell’occasione il periodo di difficoltà dell’esecutivo di Berlusconi e si adoperò “per non lasciare a casa nemmeno un elettore”. I risultati li conosciamo: 11 a 2.

Vabbè, lasciamo le considerazioni sull’astensionismo al loro tempo. Ora vi do l’appuntamento a domani per il liveblogging qui su Omnia più o meno alle 3 del pomeriggio. A presto!

[Omnia/Luca Zaccaro]

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Elezioni Regionali 2010: lunedì il LiveBlogging!

Domenica e lunedì i cittadini di Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Campania, Puglia, Basilicata e Calabria andranno a votare per le Elezioni Regionali. Quella che vedete sopra è la cartina che mostra l’attuale colore politico delle regioni interessate da questa tornata, il cui risultato risale al 2005. In rosso ovviamente le regioni amministrate dal centrosinistra, in blu quelle del centrodestra. In grigio sono segnate quelle regioni in cui non si andrà a votare. Il risultato di cinque anni fa fu schiacciante: 11 a 2 per la sinistra.

Ora le cose sono un po’ cambiate.. se diamo uno sguardo alle corse clandestine (sapete di che parlo, vero?) capiamo che Lombardia, Veneto e Calabria sono decisamente colorate di blu così come Emilia, Toscana, Marche, Umbria e Basilicata restano dipinte di un rosso profondo. Liguria e Puglia tendono al rosaceo, segnale che potrebbero esserci sorprese dell’ultima ora. La Campania invece viene descritta (anche se non so perché) di azzurro chiaro. Chiudono Piemonte e Lazio con un “Too close to call” che rende possibile ogni risultato (qui i distacchi sono davvero calcolati sui decimi di punto).

Forse è il caso di parlare di vittoria e sconfitta prima di Lunedì. Partendo dai risultati del 2005 al centrodestra potrebbero andare bene i risultati di 3-10, 4-9, 5-8 fino al clamoroso 6-7. Resta sottointeso che il centrosinistra risulterà comunque vincente se si conta il totale delle regioni: non dimentichiamo che le roccaforti rosse sono tutte incluse in questa tornata e che, delle regioni escluse, 5 su 7 sono attualmente amministrate dal centrodestra (Friuli, Abruzzo, Molise, Sicilia e Sardegna). Bersani potrà considerare una vittoria il risultato di 9-4 (anche se perderebbe 2 regioni rispetto al 2005), ritenersi soddisfatto con 8-5, mentre tutti gli altri scenari possibili sarebbero disastrosi.

In caso di sconfitta in Piemonte o Lazio il futuro del PD sarebbe alquanto a rischio.

Con questi dati in mano (che non mi sono inventato io, sono quelli su cui si discute in questi giorni) vi do appuntamento a Lunedì 29 Marzo qui su Omnia a partire dalle 15 (più o meno) con un live-blogging sui risultati fino a tarda serata con i commenti dei diretti interessati.

Non mancate 😉

[Omnia/Luca Zaccaro]

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Pwn2Own 2010: si mette male per OSX

Lo ammetto, mi piace infierire contro Apple. Non che Microsoft sforni prodotti perfetti, ma quella presunta superiorità morale che caratterizza gli Apple-Evangelist quando parlano degli altri sistemi mi da letteralmente sui nervi.

Bene, ricordate qualche settimana fa quando vi ho parlato del Pwn2Own 2010? Si tratta di un evento in cui i migliori hackers tentano di mettere a nudo le difese di Sistemi Operativi e Browser Web. Ormai manca davvero poco e Charlie Miller, ormai famoso in questo campo (perché? ma l’avete letto questo?) ha dichiarato che OSX ha ben 20 falle zero-day non ancora patchate che sfrutterà per violare il sistema dell’azienda di Cupertino. Al momento, ovviamente, non ci sono altri dettagli se non quello che dice lo stesso Miller: “OS X ha una grande superficie d’attacco per quanto riguarda i componenti open source (web kit, libz, etc), i componenti di terze parti closed source (flash) e quelli Apple (Preview, mdnsresponder, etc). Bug in uno qualsiasi di questi componenti possono portare ad attacchi da remoto”.

Bella anche la metafora usata per descrivere OSX e Windows che vi riporto direttamente dall’articolo apparso su Tom’s Hardware:

“Mac OS X è come vivere in un fattoria in un paese senza posti di blocco, mentre Windows è come vivere in una casa con le finestre sbarrate nella parte più malfamata di una città”.

[Omnia/Luca Zaccaro]

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