Il Papa annuncia le Dimissioni

Dimissioni Papa

E poi un giorno, mentre stai lavorando, ti cade un’occhiata sulla Home del Corriere (a cui vanno i crediti dell’immagine) e leggi questo Flash: “Papa lascia Pontificato dal 28 Febbraio”.
Che siate atei o credenti, di questa o di quell’altra religione, occorre prendere coscienza dell’importanza del momento storico che stiamo vivendo, eccezionalmente in diretta: le “dimissioni” (non so neanche se il termine è corretto) del Capo della Chiesa Cattolica sono una assoluta rarità, che mancava da più di mezzo Millennio.
Io non voglio scendere nei dettagli della “rinuncia”. Ci penseranno autorevoli vaticanisti, instancabili giornalisti e incorreggibili complottisti. Io no. Posso al massimo tenermi per me quel paio di idee che ho in testa.
Voglio solo rimarcare l’enorme importanza di questa giornata che probabilmente resterà nei libri di Storia per molto tempo.
Ora cosa succede? Che dalle ore 20 del 28 Febbraio prossimo il Vaticano va in Sede Vacante e che dopo un paio di settimane i Vescovi si riuniranno in Conclave per eleggere il nuovo Papa. Tutto il resto è Storia, da scrivere prossimamente.

Di seguito il testo del messaggio pronunciato da Benedetto XVI:

Carissimi Fratelli,
vi ho convocati a questo Concistoro non solo per le tre canonizzazioni, ma anche per comunicarvi una decisione di grande importanza per la vita della Chiesa. Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino. Sono ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando. Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato. Per questo, ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile 2005, in modo che, dal 28 febbraio 2013, alle ore 20,00, la sede di Roma, la sede di San Pietro, sarà vacante e dovrà essere convocato, da coloro a cui compete, il Conclave per l’elezione del nuovo Sommo Pontefice. Carissimi Fratelli, vi ringrazio di vero cuore per tutto l’amore e il lavoro con cui avete portato con me il peso del mio ministero, e chiedo perdono per tutti i miei difetti. Ora, affidiamo la Santa Chiesa alla cura del suo Sommo Pastore, Nostro Signore Gesù Cristo, e imploriamo la sua santa Madre Maria, affinché assista con la sua bontà materna i Padri Cardinali nell’eleggere il nuovo Sommo Pontefice. Per quanto mi riguarda, anche in futuro, vorrò servire di tutto cuore, con una vita dedicata alla preghiera, la Santa Chiesa di Dio.

[Omnia / Luca Zaccaro]

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