Libertà di voto (e di vergogna)

Caspita, lottano tutti i giorni (anche e soprattutto all’interno del suo stesso partito, senza mezzi fini) per eliminarlo, per guadagnare poteri. Ma quando c’è da metterci la faccia per risolvere i clamorosi errori compiuti da chissachì, guarda caso, a scendere in campo è sempre lui. Aveva detto “Delego, agite voi..” riferendosi alla presentazione delle liste per le regionali e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Ma come pensano quelli del PdL di sopravvivere a Berlusconi? Continuando così? Comunque, lasciamo per un attimo da parte il caso della lista romana “mai presentata” e spostiamoci nella molto più importante Lombardia per parlare dell’esclusione del listino di Formigoni. Qui si parla di mandare al voto una intera regione senza possibilità di votare per chi, in quel caso, raggiunge di norma i 2/3 delle preferenze: capite anche voi che relegare il tutto ad un semplice “le regole vanno rispettate” non basta. La democrazia ne risulterebbe davvero indebolita. Serve dunque una soluzione politica per ridare ai cittadini la loro libertà di voto, da esercitare valutando liberamente se il PdL questi voti se li merita davvero.

Anche dall’altra parte sembra che questo l’abbiano capito e il solito Silvio è subito salito al Colle per un colloquio con Napolitano che però non sembra aver ancora risolto la questione. Nei prossimi giorni seguiremo l’evolversi della questione, ma le vie percorribili sono a grandi linee 3: o si va a votare in Lombardia senza Formigoni (molto improbabile), o si fa ricorso ad una legge o un ddl (soluzione da evitare ad ogni costo) o ci si siede attorno ad un tavolo e, offrendo le dovute contropartite, si rinvia il voto di qualche settimana.

Resta il fatto che, in alcuni casi, il partito di Governo ha fatto davvero una pessima figura. Ma gli sta bene a quelli del PdL: si ricordino che il futuro del partito non può prescindere da Berlusconi, a meno che non sia lui stesso a dettare i passi e le condizioni del suo progressivo (e normale) passaggio di testimone.

PS: la lista della Polverini in Lazio è stata riammessa.

[Omnia/Luca Zaccaro]

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Elezioni: vince il PDL, stop di Berlusconi

Prima cosa: ecco i risultati ufficiali delle elezioni europee di sabato e domenica: PDL 35,26%, PD 26,13%, LN 10,20%, IDV 8%, UDC 6,51%.

Detto questo: non ho mai considerato questa tornata elettorale in chiave europeista (dato che non sono stato io a direzionare così la campagna) ma come un Referendum contro Berlusconi. Se volete leggere i risultati in base alle precedenti europee o ai dati delle politiche rivolgetevi a chi ne sa più di me (anche se il centrodestra cresce rispetto al 2004 e tiene rispetto al 2008).

Il “Referendum”, dunque. Berlusconi non ha ottenuto il 40% dei voti. E qui ci starebbe un bel “ti sta bene”. Perchè? Semplice. Il Nostro Presidente ama le sfide e, trascinato da sondaggi che non lo hanno mai tradito, ha fissato l’asticella del successo al 40%. Ma siamo matti? In tempo di crisi, quando tutto intorno a te crolla (e purtroppo non è solo una metafora), mentre stai governando e dopo un mese di attacci personalissimi ti proponi addirittura di crescere rispetto al voto delle politiche sul quale hanno pesato due lunghissimi anni di Governo Prodi? Sei un autolesi0nista! In tutta Europa o quasi chi è al Governo è stato penalizzato, così come è sempre accaduto.

Ma sapete qual è il bello? Che il risultato del 40% sarebbe stato a portata di mano, addirittura superabile se si fosse trattato di elezioni politiche. Ma voi, volponi della politica, vi siete dimenticati che queste erano elezioni Europee?

Berlusconi, lui in persona, non ha sfondato ma, in ogni caso, ha preso 2.700.000 preferenze. Il “Referendum CONTRO” è ufficialmente FALLITO. Per l’ennesima volta.

Se i testoni del PDL si fossero parlati un poco prima, questo 35% sarebbe sicuramente stato letto in altri termini. Ripeto, per il PDL il 40-45% è un obiettivo raggiungibile, ma questa volta le insinuazioni con i quali i poveri perdenti di sinistra stanno riempiendo le TV (di Berlusconi, ndr) ve le siete proprio meritate.

Sì, sto parlando anche con te, Silvio Berlusconi. E’ ora “parlare come mangi”.

E ora qualche risultato degno di nota dalle amministrative di oggi sul sito di DAW.

[Omnia/Luca Zaccaro -via link]

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Elezioni 2009: Live Blogging

Via! LiveBlogging no-stop fino a notte fonda 😉

<a href=”http://www.coveritlive.com/mobile.php?option=com_mobile&task=viewaltcast&altcast_code=191d1858b5″ mce_href=”http://www.coveritlive.com/mobile.php?option=com_mobile&task=viewaltcast&altcast_code=191d1858b5″ >Elezioni 2009 Live Blogging</a>

Eccoci al primo appuntamento elettorale in questo nuovo blog. Nella mia “vecchia casa” ne ho seguiti un bel po’, sempre con tecniche diverse. Oggi, seguendo l’evoluzione del web e essendo rimasto felicemetne colpito dall’amiconotapolitica.it, ho deciso di provare questo servizio gratuito. Stasera vedremo se e come funzionerà.

Notizie in diretta con la possibilità da parte vostra di partecipare in modo attivo. Le mie fonti saranno gli speciali di Rai, Mediaset e Sky e i siti internet del Ministero dell’Internonotapolitica.it e DAW.

Non ci resta che provare.. a questa sera!

[Omnia/Luca Zaccaro -via link]

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L’altro “Referendum”

Di questi tempi quando si parla di Referendum si fa riferimento all’importantissimo appuntamento elettorale del 20 Giugno in cui l’Italia potrebbe decidere di abrogare parti della corrente legge elettorale per permettere (ad esempio) di assegnare il premio di maggioranza al partito più votato invece che alla coalizione.

Ma anche oggi, da questo momento, si vota. Teoricamente per rinnovare il Parlamento Europeo (oltre che per alcune amministrazioni locali).

Dato che di europeo, purtroppo, non ho visto nulla in questa campagna elettorale, ho deciso di considerare questo appuntamento come lo si voleva (pazzi) far passare: un ennesimo referendum su Berlusconi. Avrei annullato la scheda se non fosse stato per tutta questa vicenda. Invece, come avevo promesso, andrò al seggio e sulla scheda l’unico segno che lascerò sarà l’indicazione di preferenza per “Berlusconi” a fianco del simbolo, non barrato, del PDL.

E’ un referendum? Allora io voto “Sì”.

[Omnia/Luca Zaccaro]

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Lo Showdown di Berlusconi

Non si può pensare di sparare a zero contro Silvio Berlusconi senza accettare la sfida contro una delle menti più fervide d’Italia. E’ tempo del contrattacco. E se le vicende dell’ultimo mese dovevano servire ad un potere oscuro (poi ripreso dalle opposizioni) per “eliminare” Berlusconi è lo stesso Cavaliere a mischiare le carte per ribaltare quella minaccia di morte (politica) in un successo strabordante che a mio parere rischierebbe seriamente di spazzare via quel poco di PD che era rimasto nella politica italiana.

Se continuate a leggere questo articolo dovete accettare come me che queste elezioni europee di “europeo” non avranno proprio nulla. Dovevano essere un referendum morale conto Berlusconi e su questo è stata impostata la campagna elettorale. Favorevoli o contrari, se continuate a leggere dovete essere coscienti di questo.

Silvio Berlusconi è stato zitto. O quasi. Qualche “mezza palla” all’inizio sperando che sulla doppia vicenda (divorzio/noemi) sarebbe calato il silenzio. Ma poi, viste le dimensioni dell’argomento e il coinvolgimento dell’opinione pubblica è rimasto zitto, a subire in silenzio. Lo davano per “morto”. La missione sembrava compiuta. Cavaliere “sputtanato” a livello internazionale e neanche l’accenno di una contro-offensiva. Quasi una bandiera bianca ammainata fuori Palazzo Grazioli.

Poi è successo qualcosa. Forse la troppa foga degli “inquisitori”, forse una goccia che ha fatto traboccare il vaso. Ed ecco che, a sette giorni esatti dal voto, Silvio lancia il contrattacco finale. Attenzione: da lui ancora nessun commento. Ma la sua macchina da guerra è più attiva che mai. Chi l’ha incontrato racconta di un Uomo distrutto, perché mai avrebbe voluto arrivare a tanto. Ma bisognava reagire.

Prima l’ex fidanzato di Noemi Letizia che viene pizzicato a prendere soldi “per il disturbo”, poi lo stesso Gino Flaminio che dichiara di votare per Silvio, che il Cav. è una persona unica, che vuole chiedere scusa a Noemi e alla sua famiglia. Arriva ad accusare una certa parte della stampa di aver strumentalizzato la sua persona e le sue parole.

Ecco poi una insospettabile Daniela Santanchè che dichiara a Libero che Berlusconi non ha sfasciato un bel niente dato che la sua ex-consorte lo tradiva da anni con il capo della sicurezza di Macherio. Relazione che, stando alle parole della Santanchè, il Cavaliere conosceva alla perfezione e che ha preferito non rendere pubblica per il rispetto familiare.

Oggi, totalmente non confermata, la ciliegina sulla torta che potrebbe forgiare il famoso “boomerang“ fatale per il PD. Stando alle pubblicazioni di Corsera News anche Silvio Berlusconi da qualche tempo avrebbe una nuova compagna. Il cui nome presto verrà reso pubblico proprio dal Cavaliere insieme ad alcune foto e alla Sua (di lei, ndr) presenza fissa nelle prossime apparizioni pubbliche. Una first-lady anche per noi, dunque. Non è ancora chiaro se questo sia un clamoroso falso o se questa donna esista davvero. In molti guardano con insistenza alla componente femminile del Consiglio dei Ministri. Io personalmente penso che, se questa notizia fosse vera, si tratterebbe di una donna diversa.

Lo ripeto, dalle parti di Berlusconi è certamente partito un contrattacco. Ma non ci è dato sapere in che termini. In questi sette giorni ne sapremo sicuramente di più. Vicende come quella di Laura e di lady-Saintjust mi portano a pensare che presto la posizione di Berlusconi verrà chiarita al di fuori di ogni dubbio. Ma magari non così platealmente come scrive Corsera News.

Elezioni a parte auguro all’uomo Silvio Berlusconi di trovare una persona che gli stia accanto e che gli voglia bene davvero.

[Omnia/Luca Zaccaro]

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Il “caso Noemi”: alcune considerazioni

Giuro, non volevo. Ma i “poteri forti” mi obbligano a scrivere riguardo il rapporto tra il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e la diciottenne Noemi Letizia.

Facciamo un patto: prima io scrivo due righe sul fatto, ma poi voi mi sopportate mentre discuto di come questo argomento sia diventato l’unica cosa di cui sembra necessario parlare a dieci giorni dalle elezioni. Vi sta bene?

Iniziamo: tutto nasce dal divorzio mezzo-stampa tra Veronica Lario e Silvio Berlusconi. Una vicenda che ha ancora molti lati oscuri. Anzi no, a parer mio tutto nasce nel luglio del 2008 quando scoppiò lo scandalo sessuale che doveva portare Berlusconi dritto dritto alle dimissioni. Ammettetelo, sembra quantomeno scorretto considerare questi due eventi come non correlati. Non arriverò, come ha fatto Rotondi, a sospettare che ci sia qualcuno pronto ad “uccidere” Berlusconi. Ma che in segreto qualcuno ambisca a sputtanare (perdonate il francesismo) pubblicamente il Cavaliere mi sembra assodato. Dunque Berlusconi conosce una ragazza ed è addirittura andato a farle un saluto durante la festa per i suoi (di lei, ndr) diciott’anni. Scandalo! Questa fanciulla lo chiama affettuosamente “papi”. Repubblica, ma siamo sicuri sia in buona compagnia, decide che questo dovrà essere il casus belli ed inizia a supporre. Cosa di preciso? Non si sa. Spesso si contesta a Berlusconi il vizio di fare una dichiarazione e smentirla il giorno dopo, ma il quotidiano non si discosta molto da questo comportamento. In principio sembrerebbe di capire che Noemi sia, udite udite, la figlia illegittima del Cavaliere. Caspita, chissà quali prove avranno quelli di Repubblica! Poi invece il padre di lei si dice prontissimo a fare il test del DNA. Eh no, la storia della figlia illegittima non regge più. Bisogna cambiare strada. Noemi Letizia passa allora da figlia a “fidanzata” del Premier. A parte il fatto che davanti alla legge un eventuale rapporto sessuale tra un settandaduenne e una diciassettenne consenziente (si parla di capodanno, e la nostra era ancora minorenne) vale quanto la mia parola in un trattato di filosofia, anche qui le prove latitano! L’ex fidanzato della giovane ragazza (che DAW racconta essere stato condannato per rapina) racconta di un capodanno in Sardegna con altre trenta ragazze. Beh, di certo Repubblica avrà fonti più credibili di questa.. o forse no? Si monta un caso di sesso senza portare prove sul chi, sul come, sul dove e sul quando e, soprattutto, sul cosa. Accidenti, sono le “cinque W” del giornalismo! Altro che le “dieci domande”. Ci illustrino lorsignori di Repubblica i termini in cui questo amore si sarebbe consumato! E, possibilmente, senza pensare che le parole di un Premier siano moralmente inferiori a quelle di un ragazzo. A me questa montatura sa tanto di bufala. Molto più che in altri casi. Ma davvero pensate che Berlusconi sia così stupido da irrompere ad una festa “proibita” sapendo che al suo seguito c’erano fotografi e reporter? Lo credete così stupido? Suvvia, e allora come avrebbe ordito tutte le oscure trame di cui l’avete accusato in questi quindici anni? Secondo me la prima verità in tutta questa storia arriva dalla bocca del sempre attento Umberto Bossi che dice: “Onestamente, Berlusconi i suoi anni ce li ha. Vabbè che c’è il Viagra ma ci credo poco”. Tradotto in Italiano questo è un invito: “Attenzione sinistri, mollate questo tasto, questa volta è innocente e alle europee i risvolti di questa storia potrebbero distruggervi  e portare Berlusconi vicino al 45%”. E qui vorrei concludere con una notazione: ammettiamo che una relazione ci sia davvero stata. Certo, non sarebbe la cosa migliore che si può vedere in Italia ma niente di così grave. Dimissioni per lesa moralità? Andiamo, ora volete farci credere che l’Italia è un Paese morale? Caso mai le dimissioni le deve chiedere l’opposizione e sono assolutamente d’accordo con Di Pietro che ha avuto il coraggio di provarci. Lui sì ci guadagnerà. Ma certamente non a discapito del Premier.

Ora però mi lasciate sfogare un pochino.

Quello che sta accadendo è scandaloso. Si lascia lavorare Berlusconi incontrastato (l’opposizione non esiste) e poi, puntualmente, a un mese dalle elezioni, qualcuno (e non è l’opposizione, visto che non esiste) se ne esce con degli scoop sul Cavaliere. Nel 1994 addirittura fu un avviso di garanzia (poi risolto in un nulla di fatto) a far cadere il primo Governo Berlusconi! Ma senza andare così indietro con la mente pensate al 2008 e alle accuse di compravendita di Senatori. Suvvia.. E questa volta nulla è cambiato. L’opposizione non si “oppone” al Premier? Allora deve farlo qualcun altro. Ed ecco, puntuali come un orologio svizzero, le motivazioni della condanna di Millis da parte della Gandus che, pur non essendo Berlusconi imputato per via del lodo Alfano, tirano in ballo il Premier. E come se non bastasse ecco quelli di Repubblica a spingere sul gossip. Da notare che è previsto anche un attacco da parte della magistratura di Napoli (come scrive il Corriere). Ma guarda un po’.. la Giustizia sarà pure lenta ma con Berlusconi è puntualissima!!

Andremo a votare per le elezioni europee e, né da una parte né dall’altra sento parlare di Europa. Ma vabbè, vogliamo parlare di queste elezioni come di un Referendum (l’ennesimo) su Berlusconi? Bene. Cosa fa la sinistra per convincere gli Italiani a non votare il Cav? Attacca il Governo sui provvedimenti che ha preso (e ce ne sarebbe di puntualizzazioni da fare)? No. Attacca Berlusconi per una presunta scappatella. Il Partito Democratico è allo sbando e questo, ahimè, fa malissimo alla nostra Democrazia. Attendiamo solo di vedere cosa accadrà dopo la tornata elettorale e nel congresso di autunno degli uomini di Franceschini.

Nota: avevo deciso di votare Berlusconi alle Europee, poi ci stavo ripensando. Ora non ho più dubbi. Scriverò Berlusconi sulla scheda. Come risposta a tutto questo, perdonatemi la citazione, ciarpame.

[Omnia/Luca Zaccaro]

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