A Scuola di Ridicolo Complottismo

E’ più forte di oro, non ce n’è. Se in un fatto è coinvolto un “nemico” (e forse Berlusconi è l’esempio principe del nemico), allora sotto sotto c’è un complotto. E arrivare a definire l’aggressione di Milano come una messa in scena è l’esempio perfetto di dove può arrivare la mente umana quando si tratta di screditare l’odiato avversario. Ebbene sì, sono arrivati anche a questo! Ci sono dei video su youtube (che non linko, per non dare ancora più visibilità a chi non se la merita) in cui, basandosi su sgranati ingrandimenti di frame catturati da un video, si dovrebbe capire con chiarezza che è stato tutto uno spettacolo organizzato.

Ma ci rendiamo conto? Se al posto di Berlusconi ci fosse stato un altro, credete che avremmo assistito ad episodi simili?

“Berlusconi nelle foto ha un taglio sotto all’occhio, ma nei frame successivi all’impatto con la statuetta il volto del Premier è pulito”. Certo, il sangue, specie sul viso e soprattutto in inverno, non esce immediatamente!

“Berlusconi ha subito a disposizione qualcosa per coprirsi il volto”. La questione è che, colpito in faccia, chiunque di noi cercherebbe di coprirsi con ciò che gli è più vicino, è un riflesso nervoso!

“La scorta non porta immediatamente via Berlusconi”. Il Premier era in piazza Duomo, in mezzo a migliaia di cittadini. Che doveva fare la macchina? Tirarli sotto? Più complessa invece è la decisione di Berlusconi di riaffacciarsi dalla macchina. La scorta non doveva permetterlo. Questo è vero, ma forse la situazione è stata inquadrata come “non più preoccupante”. Resta il fatto che Berlusconi doveva essere trattenuto in auto, anche contro la sua volontà.

“Hanno portato Berlusconi al San Raffaele, a 10 km, quando c’era un ospedale più vicino”. Con tutto il rispetto nei confronti delle ferite riportate da Berlusconi, non si trattava di un infarto o di un colpo di arma da fuoco. Poteva sopportare qualche minuto in più in auto pur di arrivare a un ospedale come il San Raffaele e non dimentichiamoci che con lui c’era il suo medico personale. Quando Berlusconi si è sentito male a Montecatini, l’hanno soccorso sul posto, mica l’hanno riportato a Milano!

“Berlusconi sembra accasciarsi a terra dopo un colpo al volto. Molto strano..” Ragazzi (perché di questo si tratta), Silvio Berlusconi ha 73 anni suonati! Secondo voi se qualcuno colpisse vostro nonno con una statuetta da meno di un metro lui resterebbe impassibile? Anche lo shock da solo può spiegare la momentanea sensazione di svenimento!

E poi, aggiungo io, sono venticinque anni che Berlusconi è un uomo pubblico. Non l’abbiamo MAI visto in un momento di debolezza (ok, escludiamo il malore del 2006). A Milano invece abbiamo visto un uomo vecchio, pallido e con lo sguardo inizialmente perso nel nulla. Berlusconi non avrebbe MAI simulato volontariamente un tale stato. Senza contare, ovviamente, che è umanamente impossibile fingere così evidentemente il pallore al viso. Allora non ci sono più dubbi, se l’aggressione è un falso… Berlusconi non è umano! Vi rendete conto?

Prendo poi spunto da un commento su un post simile sul blog di DAW.. eccone una parte:

“Dunque, perchè secondo me non è stato tutto organizzato? perchè le variabili non prevedibili erano troppe e troppo rischiose! Partiamo dal presupposto che berlusconi ha una paura atroce della morte, della vecchiaia, del difetto, mai avrebbe rischiato la sua stessa persona, mai avrebbe rischiato di fratturarsi i denti e il setto nasale, mai avrebbe rischiato di perdere un occhio (eventualità assolutamente non remota), mai avrebbe pensato di dare al mondo intero un’immagine di se così indifesa e sofferente (a me le immagini hanno colpito proprio da questo punto di vista, mi è parso di colpo vecchio, affaticato e vulnerabile!) Veniamo ad un altro elemento fondamentale. Quale persona sana di mente avrebbe rischiato 1) il linciaggio, 2) di finire in galera? io (e mi reputo sano di mente) non l’avrei fatto nemmeno per svariati milioni di euro. E se avesse scelto un insano di mente per compiere il gesto, quali garanzie avrebbe avuto che il “pazzo” non avrebbe raccontato tutto, è appunto un pazzo, imprevedibile per definizione! Lo stesso tartaglia alimentava il suo odio verso berlusconi documentadosi ossessivamente con ritagli di giornali vari che ripartavano istigazioni all’odio verso B., Altro punto da considerare: rapporto benefici – effetti collaterali… chi di voi avrebbe rischiato un occhio o anche solo i denti e il setto nasale per un 4% in più di gradimento??? Insomma la teoria del complotto a me risulta assolutamente improbabile perchè nessuno sano di mente (ne tanto meno berlusconi) avrebbe affidato la propria vita ad un insano di mente e alla casualità della sua mira per portare a casa un misero 4%! Se mi dite che ora berlusconi ci marcerà sopra sono d’accordo, lui è sempre stato il migliore in questo, nel capovolgere situazioni anche drammatiche in situazioni a suo vantaggio! Cavalcherà l’onda emotiva che si è generata, cosa che avviene sempre nell’opinione pubblica dopo un “attentato” (il declino della mafia è iniziato con le stragi, quando l’opinione pubblica ha detto “basta”) Insomma, l’attentato è stato assolutamente vero e spontaneo, la cavalcata emotiva sarà un’altra cosa”.

Eccola, la conclusione: l’attentato è stato assolutamente vero e spontaneo, la cavalcata emotiva (in cui Berlusconi è maestro) sarà un’altra cosa.

Potrei continuare, ma per pietà (vostra) decido di fermarmi qui. Potete accusarmi di aver scritto un post sul nulla, ed è vero, ma non ce l’ho fatta proprio a trattenermi!

Certo poi che accusare Berlusconi di aver organizzato questa messa in scena è decisamente controproducente: gli state attribuendo doti di pianificazione decisamente incredibili! Ma d’altronde, come ho scritto qualche riga sopra, pur di avvalorare la tesi del complotto siete disposti a concedere al Cavaliere capacità sovrumane.. Meditate, gente 😉

[Omnia/Luca Zaccaro]

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Silvio, Lascia o Raddoppia!

Quello che è successo è chiaro a tutti: Gianfranco Fini, Presidente della Camera, si è fatto beccare mentre scambiava opinioni personali sul Premier con Nicola Trifuoggi (già odiato dal Cav. per un suo tentativo di spegnere le sue TV private nel 1984).

Riporto per completezza i passaggi più importanti del Fini-pensiero: “confonde la leadership con la monarchia assoluta”, “confonde il consenso con l’immunità”, “il riscontro delle dichiarazioni di Spatuzza … è una bomba atomica”.

Fini si difende: avrebbe semplicemente detto in tono colloquiale ciò che ha sempre detto in pubblico. Ha ragione.

Qui infatti non si tratta della persona-Fini, e neanche del Presidente-Fini. Se Fini oggi si presentasse alle elezioni con alcune delle sue recenti esternazioni scritte su una specie di programma, molto probabilmente non avrei difficoltà a votarlo (e nessuno, berlusconiano, dovrebbe averne, date le molte similitudini con il clima del ’94).

Qui il problema è che il vice capo del partito spara a zero sul suo capo, senza mediazioni e senza che questo sia presente. Se poi aggiungiamo che è merito di Berlusconi se ora Fini è arrivato alla attuale poltrona e se chiudiamo il discorso sull’ormai non troppo velato disegno di accerchiamento nei confronti del Cav. la situazione si fa pesante.

Cerco di ripetermi perchè so di non essermi spiegato: negli ultimi mesi Berlusconi è stato vittima di una massiccia campagna mediatica portata avanti dal gruppo Repubblica/Espresso e alcuni media internazionali. Fini non ha mai preso in modo chiaro le difese del suo capo-partito. Questo ci sta. Poi la Magistratura è tornata a confrontarsi con il Cavaliere: prima il Lodo Alfano, poi le decisioni sul caso Mills e infine il gioco di cifre sul processo breve.Neanche in questo caso dal Presidente della Camera sono arrivati messaggi di piena solidarietà. Anche questo ci sta, ma intanto le voci di un piano anti-Berlusconi iniziano a circolare. Ecco poi tutta la faccenda dei presunti rapporti tra Silvio e la mafia. In un clima del genere Berlusconi si aspettava dichiarazioni di vicinanza da parte di Fini. E invece ecco il fuori-onda.

Il problema non è cosa Fini pensi di Berlusconi, ma il modo e la tempistica con cui lo ha infelicemente e casualmente (?) fatto sapere agli italiani.

Al diavolo la dialettica interna al partito, e pure la libertà di espressione. Ci sono situazioni (soprattutto se non si è in clima elettorale) in cui PUBBLICAMENTE non bisogna lasciarsi scappare certe cose. Berlusconi ora è ufficialmente sfiduciato dal co-fondatore del suo partito.

Non che questo sia un problema per il Governo (Fini, nell’attuale scacchiere politico, non conta molto) ma è un danno di immagine incredibile per la maggioranza e un grande boccone amaro da digerire per il Cavaliere che difficilmente rivedremo al fianco dell’attuale Presidente della Camera, comunque vadano le cose.

Torniamo al titolo. Fini continua a rimanere il più papabile successore di Berlusconi alla guida del PDL. Ma oggi a mio parere ha perso la possibilità (molto importante) di una investitura diretta. Ma non è per forza così che andranno le cose. Il fatto che ora i dissidi tra i due siano divenuti di pubblico dominio scombina tutti i piani fin qui possibili. Forse, in casi estremi, si potrebbe addirittura arrivare allo scioglimento del PDL così come lo conosciamo oggi. Ok, è un’ipotesi abbastanza remota ma non da scartare completamente. Berlusconi, colpito nella sua umanità, è capace di colpi di testa difficilmente prevedibili (il predelino, ricordate?).

A mio parere così non si può andare avanti. Un Presidente del Consiglio con un mirino puntato addosso non può continuare a svolgere il suo lavoro senza rimetterci la sanità mentale. Urgono decisioni per uscire dall’empasse che dura più o meno da maggio. O dal 2005, se vogliamo essere cattivi.

Conferenza stampa a reti unificate? Dimissioni e fuga ai Caraibi? Espulsione di Fini? Elezioni anticipate? Nuova ricandidatura del Cav?

Non lo so, ma aspettare inerti che qualcuno prema (metaforicamente, nda) il grilletto mi sembra davvero poco saggio.

Silvio, lascia o raddoppia!

[Omnia/Luca Zaccaro]

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Silvio Berlusconi Revealed

Avete presente “la stampa estera“? Quella che “loro dicono al mondo la verità su Berlusconi“?

Bene, ecco a voi, grazie al mitico DAW, la video intervista realizzata al nostro Presidente nientemeno che dalla CNN.

Venti minuti di fatti, opinioni positive e negative (interviste a Sartori e Confalonieri) ma anche qualche comune cittadino che si cimenta (benino direi) con l’inglese. Ecco il video:

[EDIT: purtroppo il video è stato cancellato da Vimeo, potete trovare l’originale QUI]

Solo una nota, una frase di una cittadina: “There’s no one in Italy like him”.

Non è che forse è la nostra stampa ad essere un pochino ossessionata?

[Omnia/Luca Zaccaro – via DAW]

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Bocciato il Lodo Alfano

Bocciato. Illegittimo. E’ arrivata la sentenza della Corte Costituzionale che aspettavamo.

I procedimenti giudiziari contro Silvio Berlusconi, Gianfranco Fini, Renato Schifani e Giorgio Napolitano riprendono con effetto immediato. In questa dimostrazione di quanto sia immatura la nostra democrazia (leggi molto simili al Lodo esistono da tempo in molti Paesi) si attendono solo le reazioni politiche.

Da quanto mi è parso di capire dalle allusioni di Berlusconi, questi non ha alcuna intenzione di abbandonare il suo ruolo di Capo del Governo. Stando alle sue dichiarazioni di ieri è solo “rammaricato” perchè la sua difesa in tribunale toglierà tempo e impegno al Governo del Paese.

Ma il Governo lo sceglie il Popolo e nessun altro. E quelli che hanno votato per Berlusconi nel 2008 conoscono benissimo i processi a carico del Cavaliere “candidato”.

Ciò non toglie i prossimi saranno giorni di fuoco, in cui può accadere di tutto.

Staremo a vedere.

Ricordo all’opposizione che questa NON è una vittoria elettorale..

[Omnia/Luca Zaccaro]

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Il Bivio

A ore sarà reso noto il verdetto della Corte sulla costituzionalità del Lodo Alfano, che permette di sospendere i processi alle quattro più alte cariche dello Stato per tutta la durata della prima legislatura.

Senza prendere in giro nessuno bisogna dire che questo provvedimento (presente in molte democrazie “mature”) da noi è legato a doppio filo al nome di Silvio Berlusconi. E’ strato lo stesso Presidente del Consiglio a dichiarare che questo provvedimento gli permetterebbe di esercitare al meglio le funzioni di cui il popolo sovrano lo ha investito, rinviando i provvedimenti giudiziari al 2013.

Chi contesta il Lodo Alfano parla di presunta immunità e ricorda che la legge è (e deve rimanere) uguale per tutti. Chi invece difende il provvedimento ricorda che non si tratta affatto di immunità in quanto, insieme al processo, viene sospesa anche la prescrizione e l’imputato tornerà ad essere tale alla fine della legislatura nelle stesse condizioni di quando è stato eletto. Inoltre Ghedini, avvocato di Berlusconi, aggiunge che “la legge è uguale per tutti, ma non sempre lo è la sua applicazione”, con evidenti riferimenti alla lotta tra alcuni tribunali e Berlusconi sin dal 1994 (l’anno della discesa in campo). Vorrei aggiungere che, se seguiamo questa strada, la tempistica della sentenza Cir-Mondadori appare quantomeno sospetta.

Un’altra visione, sempre a favore del Lodo applicato in particolar modo a Berlusconi, è quella per cui il Cavaliere non sia un “primus inter pares” ma “super partes” in quanto il suo nome era ben stampato sulla scheda elettorale e perciò conseguenza diretta del voto degli elettori.

Ma veniamo alla decisione che stiamo aspettando: in caso di “Via Libera” Berlusconi diventerebbe davvero potentissimo (sarebbe un durissimo colpo all’estabilishment che lo combatte da 15 anni), mentre in caso di bocciatura totale nascerebbe il problema delle “dimissioni necessarie” e si configurerebbe un vero e proprio Colpo di Stato (per definizione) nei confronti della volontà popolare espressa molto chiaramente nel 2008.

Per questi motivi, molto probabilmente, si arriverà solo ad una parziale bocciatura, soluzione di stasi risolvibile con piccole modifiche al testo in Aula (un Lodo-Bis), un modo per darla comunque vinta a Berlusconi senza creare “soluzioni estreme”.

Mettiamo però che arrivi la bocciatura completa. Berlusconi si troverebbe di fronte ad un Bivio: abdicare e pensare a difendersi o continuare a governare (come ha fatto nel 2004, convivendo con un processo conclusosi poi con una assoluzione)? Ovviamente il mio parere è che il voto popolare non vada sovvertito in altro modo se non con una sfiducia Parlamentare (il cui unico sbocco restano le urne, chiaro). Dunque anche in questo caso il Cavaliere dovrebbe andare avanti e, se da questa vicenda uscisse rafforzato, portare a termine la guerra che dura ormai da troppo tempo e di cui ho più volte parlato. Sarebbe un Presidente del Consiglio forte, sostenuto da una maggioranza forte e da un PDL in cui la componente Berlusconiana è ancora forte. Chiaro, dovrebbe mettere nero su bianco l’inconsistenza di un “Berlusconi V” a Palazzo Chigi per allontanare le accuse di “lodato a Vita”.

In una cena con gli industriali il Nostro ha detto che andrà avanti in ogni caso, preoccupandosi intanto di far sapere ai suoi intimi di non temere affatto eventuali elezioni anticipate.

Stiamo a vedere. Mancano poche ore.

[Omnia/Luca Zaccaro]

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Auguri Silvio

Auguri, Silvio Berlusconi. Auguri, Presidente. Molti pagherebbero milioni per arrivare a 73 anni nelle tue condizioni.

Negli ultimi quattro anni ho sempre colto l’occasione del tuo compleanno per fare il punto sulla situazione. Questa volta è un po’ più complesso. Questo è il secondo compleanno di quella che hai più volte definito come la tua ultima avventura a Palazzo Chigi. Da un lato si può dire che le cose vanno bene, la tua percentuale di gradimento, così come quella del PDL, rimangono alte (cosa assai rara in Italia). In più la crisi mondiale che abbiamo attraversato dovrebbe giungere al termine nel giro di qualche mese.

Ci sono però alcune note negative: i continui contrasti con Fini (che sarà in ogni caso parte integrante del PDL) non fanno bene, soprattutto perchè continua a mancare una vera discussione interna. Il PDL era nato con la promessa di più democrazia e più discussione tra gli organi di partito. Invece, ad ora, niente, nada, zero al quoto. Non possiamo permetterci di affrontare il futuro PD di Bersani e D’Alema così.

In più ci sono ancora troppi uomini vecchi e inutili che non fanno bene alla politica.

E vogliamo parlare dell’azione di governo? Dove sono le riforme liberali? E’ tempo di agire. Subito!

Auguri, Presidente. Buon Governo!

[Omnia/Luca Zaccaro]

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Berlusconi, la vittoria, il futuro

Dalla vacanza sarda qualche piccola annotazione sull’esito finale della tornata elettorale di giugno. Un primissimo giudizio va ai referendum che hanno fallito (e di molto) il quorum. Un risultato che non stupisce nessuno visto che la data del 20 giugno era stata fissata proprio per rendere quasi impossibile l’arrivo ai seggi di più della metà degli aventi diritto. La Lega, insieme ad altri, gridano al fallimento del referendum. Consiglio loro di non buttare benzina sul fuoco. Non sono certo io a dover far notare come, pur avendo votato solo il 23% dei cittadini, i “Sì” hanno sfiorato l’88%. Segno che la gente chiede cambiamento e se questa richiesta verrà ignorata sarà un danno per la democrazia tutta. Passiamo alle elezioni amministrative. Dario Franceschini (che oggi si è candidato alla segreteria del partito nel congresso di ottobre) parla di “tramonto della Destra”. Berlusconi risponde ironico: “Mi piacerebbe sempre perdere così”. Spiace fare la figura del solito berlusconiano ma qui Franceschini ha dato i numeri! Si fosse limitato a dire che la persona di Berlusconi non ha sfondato si poteva anche essere d’accordo (ci tornerò tra un attimo), ma affermazioni come quella dell’attuale leader del PD suonano davvero ironiche. I numeri del Cavaliere, come spesso accade, valgono più di mille parole: prima delle elezioni il PDL governava circa 5 milioni di elettori, ora sono ventuno. Viceversa il PD ha più che dimezzato questo stesso dato. E’ una sconfitta sotto tutti i fronti. Dal PD fanno notare come nei ballottaggi la tendenza si sia un po’ invertita rispetto alle europee e al primo turno delle amministrative. Insomma, il PDL ha conquistato Milano provincia (pur con gli imprenditori al mare), Venezia e altre roccaforti rosse come Prato. Il dato che esce dalla segreteria PD è in realtà un boomerang: l’inversione di tendenza, se c’è stata, è di nuovo a favore del PDL! Vero che in questa ultima tornata il PD ha subìto meno sconfitte, ma è pur vero che i ballottaggi riguardavano quasi esclusivamente roccaforti rosse. In pratica: il solo fatto di essere arrivati al ballottaggio in città come Bologna o Firenze, o la già citata provincia di Prato, è un risultato storico per l’accoppiata PDL/Lega. Poi i successi del PD erano quantomeno scontati! Spero di essermi spiegato a sufficienza.

Ma ora bisogna guardare al futuro. Il G8, l’agenda di Governo 2009/2010 e le regionali della prossima primavera. Berlusconi sembra voler allontanare l’idea di un “erede”. Buon segno. Non mollerà. Ma se ha scelto di non mollare deve essere cosciente che dovrà ricominciare a fare “l’istituzionale”. Niente più battutine o allusioni ma solo lavoro, lavoro, lavoro. Basta parlare delle inchieste in corso. Niente scuse (come gli ha consigliato Cossiga). Buonissima l’idea di un summit per fare il punto sul programma per il prossimo anno. La politica deve necessariamente tornare a parlare di politica. In questo modo il PDL e Berlusconi torneranno a volare nei sondaggi. Forse lo stesso Berlusconi non si aspettava una flessione del 3% in seguito agli attacchi ricevuti. Ha sottovalutato la meschinità di chi lo sta attaccando. Ora, ripeto, non bisogna dare respiro agli oppositori. Si torni a fare politica, si smetta di parlare di passera. Si faccia un bel G8 e, dopo una breve vacanza, si dia il colpo finale alla crisi economica. Ecco la ricetta per stravincere le regionali del 2010 e per iniziare a riformare questo Paese.

[Omnia/Luca Zaccaro]

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Elezioni: vince il PDL, stop di Berlusconi

Prima cosa: ecco i risultati ufficiali delle elezioni europee di sabato e domenica: PDL 35,26%, PD 26,13%, LN 10,20%, IDV 8%, UDC 6,51%.

Detto questo: non ho mai considerato questa tornata elettorale in chiave europeista (dato che non sono stato io a direzionare così la campagna) ma come un Referendum contro Berlusconi. Se volete leggere i risultati in base alle precedenti europee o ai dati delle politiche rivolgetevi a chi ne sa più di me (anche se il centrodestra cresce rispetto al 2004 e tiene rispetto al 2008).

Il “Referendum”, dunque. Berlusconi non ha ottenuto il 40% dei voti. E qui ci starebbe un bel “ti sta bene”. Perchè? Semplice. Il Nostro Presidente ama le sfide e, trascinato da sondaggi che non lo hanno mai tradito, ha fissato l’asticella del successo al 40%. Ma siamo matti? In tempo di crisi, quando tutto intorno a te crolla (e purtroppo non è solo una metafora), mentre stai governando e dopo un mese di attacci personalissimi ti proponi addirittura di crescere rispetto al voto delle politiche sul quale hanno pesato due lunghissimi anni di Governo Prodi? Sei un autolesi0nista! In tutta Europa o quasi chi è al Governo è stato penalizzato, così come è sempre accaduto.

Ma sapete qual è il bello? Che il risultato del 40% sarebbe stato a portata di mano, addirittura superabile se si fosse trattato di elezioni politiche. Ma voi, volponi della politica, vi siete dimenticati che queste erano elezioni Europee?

Berlusconi, lui in persona, non ha sfondato ma, in ogni caso, ha preso 2.700.000 preferenze. Il “Referendum CONTRO” è ufficialmente FALLITO. Per l’ennesima volta.

Se i testoni del PDL si fossero parlati un poco prima, questo 35% sarebbe sicuramente stato letto in altri termini. Ripeto, per il PDL il 40-45% è un obiettivo raggiungibile, ma questa volta le insinuazioni con i quali i poveri perdenti di sinistra stanno riempiendo le TV (di Berlusconi, ndr) ve le siete proprio meritate.

Sì, sto parlando anche con te, Silvio Berlusconi. E’ ora “parlare come mangi”.

E ora qualche risultato degno di nota dalle amministrative di oggi sul sito di DAW.

[Omnia/Luca Zaccaro -via link]

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Uno su Millis ce la fa

Se state leggendo queste pagine catapultati qui dal mio vecchio blog allora sarete già al corrente delle mie convinzioni politiche. Altrimenti ecco una piccola “introduzione”:

Il mondo politico in sè non mi ha mai attirato più di tanto. Forse è per questo che è nata la mia simpatia per Silvio Berlusconi, l’antipolitico per eccellenza. Il ’94 per me è soltanto un vago ricordo, avevo cinque anni quando il Cav. ha diffuso il messaggio della sua “Discesa in Campo”. Ma ho vissuto abbastanza direttamente il 2005 e la crisi di Governo che ha portato al Berlusconi-Bis. Da allora, dalla richiesta di fiducia alla Camera, ho iniziato a seguire con sempre più passione l’avventura politica di Berlusconi. Pur non potendo mettere la mano sul fuoco sulla fedina penale di un incensurato (come non lo farei per nessun’altra persona), mi sono convinto che l’argomento di discussione che da quindici anni appassiona la sinistra non ha basi solide: “Berlusconi fa il politico per non finire in galera”. Condivisibile, certo. Ma come giustificare allora la passione e l’impegno con cui Berlusconi si impegna a “fare meglio”? Forse in fondo in fondo c’è anche un pizzico di voglia di far bene all’Italia. E finchè resterà incensurato sopra ogni dubbio questa mia convinzione resterà tale. Un criminale malavitoso, dopo averci quasi laciato le penne (Montecatini), forse avrebbe preso seriamente in considerazione di trovare un altro modo per sfuggire alla Giustizia. Non si sarebbe lanciato in pieno in una campagna elettorale come quella del 2008. E qui chiudo. Io, Berlusconiano razionale, sono qui ad aspettare il compimento del “Miracolo Italiano” promesso nel 1994.

Caso Millis, dunque. La più grande buffonata degli ultimi 15 anni (seconda solo all’accusa di compravendita di Parlamentari). Primo, perchè, lodo Alfano a parte, non si arriverebbe mai ad un giudizio per via della prescrizione. Secondo, perchè forse questa volta l’antiberlusconismo è un po’ troppo evidente per non essere notato (perchè mai queste motivazioni sono uscite a due settimane dall’ennesimo voto?). E poi, come scrive Facci, “Se una corruzione corrisponde a un dare per avere, nelle motivazioni della sentenza di condanna di David Mills manca la prova del dare e manca la prova dell’avere. In altre parole, manca tutto.”

E poi, per favore, ricordiamoci che la testimonianza di Millis, giudicata reticente all’epoca dei fatti, venne considerata come una accusa nei confronti di Berlusconi. Non certo un aiutino! Ma ancora: i soldi sui quali si basa questo processo sono effettivmente arrivati a Millis. Ma MAI, MAI sono stati direttamente ricondotti a Silvio Berlusconi. MAI. Così come MAI questo appare scritto nelle sentenze.

Ma veniamo al titolo. Questa buffonata ha portato ad alcune “sviste” clamorose. La prima è proprio insita nel processo. Si vuole (come scrive DAW) “condannare un imputato che non è nemmeno imputato”. E questo è inaccettabile e il Presidente, come del resto ogni libero cittadino, fa benissimo ad indignarsi. Un’altra svista è quella di Studio Aperto. Il suo inviato ha infatti definito Berlusconi “assolto” nel merito della vicenda, quando invece la sua posizione è solamente congelata. Anche se, come detto, un Tribunale serio non potrebbe mai condannare Berlusconi sulla base di prove che non ci sono. E infine la terza, ad AnnoZero: Marco Travaglio ha rifiutato l’etichetta di condannato lanciatagli da Lupi. In effetti non esistono contro Travaglio condanne definitive. Ma dato che egli spesso considera condanne anche quelle di primo grado, allora conviene ricordare che anche egli è stato condannato (per ben tre volte) per diffamazione.

Pur di condannare o santificare Berlusconi insomma, il mondo dell’informazione si è lasciato andare a parecchie sviste.

Uno su Millis ce la fa. Berlusconi, com al solito. I sondaggi parlano chiaro.

[Omnia/Luca Zaccaro]

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