Recensione: Fringe S04

Fringe

Mi sono accorto, mio malgrado, di non aver mai recensito la terza stagione di Fringe. Non posso e non voglio rimediare ora, ma vi prometto che in un futuro non molto lontano, quando riguarderò tutta la serie dal primo all’ultimo episodio, lo farò.

Oggi volevo invece raccontarvi la quarta stagione di questo telefilm: cosa succede, cosa ne penso io e cosa potrebbe succedere in futuro.

ATTENZIONE: SPOILER (leggere solo dopo aver terminato la visione della stagione)

Fringe è una esperienza unica nel mondo delle serie televisive. Non è comparabile, se non in piccolissimi aspetti, a niente di ciò che siete stati abituati a vedere nell’ultimo decennio. Fringe è un prodotto bellissimo, basato su concetti innovativi e stimolanti e su un cast che ormai raggiunto un livello di piena eccellenza. Fringe riesce spesso e volentieri (e, sembra, senza nemmeno tanta fatica) a piazzarsi in testa alle mie personalissime classifiche di gradimento sulle serie TV sorpassando “mostri sacri” come X-Files e Lost. Spesso, non sempre. La struttura a 20+ episodi, i tagli al budget e il futuro sempre più incerto della produzione portano alcune puntate o interi filoni narrativi ad essere solo abbozzati, incompleti. A volte fastidiosi. Come ho detto più volte in passato (con riferimento ad altre serie TV), un numero minore di episodi e una trama orizzontale più imponente ne avrebbero senza dubbio fatto il prodotto migliore in assoluto (my two cents, ovviamente).
Ma tant’è. I concetti fondamentali restano i soliti due che, al contrario di quello che potete pensare, sono l’amore totale e la casa come senso di appartenenza e “luogo dell’anima”. Quest’anno ci sono andati giù pesanti: Dopo aver azionato la macchina (qui servirebbe la recensione della terza stagione) i due universi paralleli sembrano trovare un “ponte comune” a Liberty Island. Mentre assistiamo a tutto questo Peter sparisce all’improvviso e nessuno sembra notarlo. Gli Osservatori, riuniti in massa all’esterno, ci fanno sapere che nessuno ricorda Peter dato che, in “questa” linea temporale, non è mai sopravvissuto all’incidente del lago Raiden. In pratica capiamo che, alla fine, gli Osservatori stessi possono modificare azioni da loro stessi già compiute. In questo caso è stato cancellato appunto il salvataggio del piccolo Peter da parte di September, dopo che Walter l’aveva “rapito” dall’altro Universo. Nasce così quello che sembra essere l’Universo “Ambra” dove le due realtà che abbiamo imparato a conoscere vivono sempre più in sintonia (l’Universo “rosso” inizia anche a guarire dai danni provocati dalla lesione del tessuto spazio-temporale). Tutti vivono felici e contenti (nelle loro versioni cresciuti-senza-Peter fino a quando sia Walter che Olivia iniziano ad avere manifestazioni (anche in sogno) di un giovane che sembra chiedere aiuto. Ovviamente si tratta del giovane Bishop che, grazie al rifiuto di September di cancellarlo COMPLETAMENTE da questa realtà, riesce a rimaterializzarsi grazie a NON-HO-CAPITO-BENE-COSA ma soprattutto grazie all’amore (di un padre e di una fidanzata) che le persone a lui care provano, pur senza sapere il perché. Vabbè, Peter torna e, dopo lo scetticismo iniziale, si unisce alla squadra Fringe, anche se nessuno si ricorda di lui (lui invece mantiene tutti i ricordi dell’Universo originale). Presto la squadra Fringe si trova di fronte una nuova versione dei Mutaforma e incolpa Walternative di questa azione “ostile”. In realtà il vero colpevole e Jones che in questa “versione” è riuscito a sopravvivere al “taglio” tra gli universi grazie alla ricostruzione atomica. Jones ha un piano in mente (anche se non sappiamo quale) e amici potenti e infiltrati ovunque. Somministrando sistematicamente il Cortexiphan ad Olivia riesce a risvegliare anche in questa realtà i suoi poteri dormienti mentre sia lei che Walter iniziano a sostituire i ricordi della loro vita con gli eventi occorsi nell’Universo originale. Peter e Olivia tornano quindi ad essere fidanzati e Walter torna velocemente ad essere la persona un po’ meno disturbata che era diventata nella terza stagione grazie proprio alla vicinanza di Peter e Olivia. Olivia viene a sapere da September (ferito e in punto di morte) che lei morirà “in ogni futuro possibile” mentre Peter, navigando nella mente dello stesso September grazie ad una macchina di Walter, scopre che in realtà gli Osservatori non sono altro che lontani parenti del genere umano che, intorno al 2600, hanno imparato a manipolare lo spazio-tempo a loro piacimento. September in particolare sembra molto interessato all’evolversi della storia della famiglia Bishop e al rapporto con Olivia perché dice che non dovrà più verificarsi l’errore di concepire un figlio con l’Olivia sbagliata (quella dell’Universo rosso). In una puntata (la 19, come al solito) ambientata nel futuro scopriamo che Etta, la figlia di Peter e di Olivia, ha la capacità di nascondere i suoi pensieri agli osservatori, in un mondo in cui gli stessi Osservatori hanno “smesso di osservare” e hanno preso il potere sottomettendo i “nativi” (probabilmente il loro pianeta, nel futuro, non era più abitabile). Succedono altre cose in questo futuro che però in questo momento non ci interessano. Tornando al 2012 dell’Universo Ambra (sempre più verde/blu) scopriamo che dietro a Jones c’è niente meno che William Bell che sembra deciso a sfruttare le ritrovate capacità di Olivia per portare al collasso i due Universi e favorire la nascita di un nuovo Mondo in cui non ci siano Umanin ma solo animali e strani ibridi da lui stesso creati. O almeno questo SEMBRA il suo scopo. Proprio quando la fine sembra inevitabile, con Olivia che non riesce a controllare ciò che i suoi poteri sembrano causare, Walter decide di compiere un gesto estremo piantando una pallottola in mezzo alla fronte della biondina. Inutile dire che il processo si interrompe e i due Universi riescono a salvarsi (A proposito, per sventare un simile piano di Jones i due Universi hanno deciso di chiudere il ponte che li univa a Liberty Island). Bell, sfruttando la sua campana, si smaterializza per poi ricomparire chissà dove/quando mentre Walter e Peter, aiutati non poco dal Cortexiphan, riescono con estrema facilità ad estrarre la pallottola dalla testa di Olivia per fare in modo che la sostanza agisca e ripari le connessioni cerebrali. Inutile dire che Olivia torna viva e pimpante come non mai nel giro di qualche secondo e.. è pure incinta 🙂
Si chiude così la quarta stagione. Una ventina di episodi che risentono davvero tanto dell’incertezza sul rinnovo rimasto in bilico fino alla fine. La stagione parte male a mio avviso, ma poi mette a segno una serie di episodi di indescrivibile bellezza che le fanno ottenere una quinta e ultima stagione. A questo punto gli sceneggiatori devono rimettere mano al copione e organizzare un “Season-Final” che non sia un “Series-Final”. Insomma, si vede che sono state messe delle pezze qua e la ma il prodotto resta davvero ottimo (seppur molto “di nicchia”).
Non penso ci sia nulla da aggiungere ancora su questo Cast che riesce a raggiungere livelli di eccellenza mai visti in una serie TV. Il conforto repiproco tra i due Walter poco prima di chiudere il portale è qualcosa che ricorderò a lungo.
Ora vediamo come si comporteranno con a disposizione solo 13 puntate. Finalmente baderanno al sodo e limiteranno i “filler” inutili e fastidiosi. Sono davvero curioso di cosa potrebbe riservarci questa stagione, probabilmente ambientata nel futuro. Secondo me i piani di Bell non erano affatto quelli che abbiamo visto. Forse stava solo mettendo alla prova Walter (per l’ennesima volta..).
Vedremo.. per adesso questa è la quarta stagione 🙂

[Omnia / Luca Zaccaro]

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Recensione: Grey’s Anatomy S08

ATTENZIONE: SPOILER! LEGGI SOLO DOPO AVER VISTO LA PUNTATA 8×24

E’ finito un altro anno (cinematografico), e con lui se ne va un’altra stagione di Grey’s Anatomy. L’ottava. Partiamo da quelle che erano le premesse: molti contratti (primi tra tutti quelli di Meredith e Derek) erano in scadenza e sembrava molto probabile un loro addio. All’inizio si era pensato ad un Series-Final ma poi la Rimes aveva fatto sapere che ci sarebbe stata una nona stagione, con o senza i protagonisti principali. Poi si è saputo che i due hanno deciso di rinnovare il contratto ma lo show si preparava a perdere altri due personaggi: Teddy (contratto scaduto) e soprattutto Lexie (problemi famigliari a quanto pare).
Veniamo a noi. Non è stata una brutta stagione. Certo, il nulla in confronto alle prime due, ma molto meglio di quanto visto nell’orrenda “Settima”. Il fatto è che le Macro-Storie sono finite e continuare a raccontarle è solo accanimento terapeutico. Si tira a campare solo perché il pubblico è innamorato del prodotto: va bene, con Christina si è fatto tutto un discorso di analisi del personaggio ma il suo rapporto di coppia non aveva più nulla da dire. Per non parlare della coppia principale: Meredith e Derek sono ormai la cosa più noiosa da vedere in televisione dopo il Festival di Sanremo. E questa doveva essere la loro ultima stagione? Mah.. Per fortuna che ci sono gli altri. Dove per “altri” intendo Karev che in questi episodi è tornato a ritagliarsi il ruolo che gli spetta. E meno male che, finalmente, i nostri aspiranti medici devono affrontare un esame! Ecco, a proposito dell’esame, non mi ha sorpreso più di tanto la bocciatura di April (personaggio che reputo poco interessante) ma non mi è piaciuta la storia dell’influenza intestinale di Meredith. Cosa serve cercare di creare atmosfera su un evento il cui esito è scontato? Sintetizziamo perché altrimenti non ne vengo più a capo. Ecco l’ottava stagione di Grey’s Anatomy con i miei commenti:

– Meredith e Derek: viene revocato l’affidamento di Zola, i due restano separati per un po’ ma poi la bambina gli viene di nuovo riaffidata (ma va?) e l’amore vince sempre sull’invidia e sull’odio. Stagione amara per entrambi. Derek mi è sembrato sempre abbastanza distaccato e inespressivo e Meredith non mi è piaciuta nemmeno in un episodio.

– Christina e Owen: lei sceglie l’aborto, lui acconsente ma poi si pente (??). E poi la tradisce. E poi si pente ancora. E poi tornano insieme perché lui è “la sua persona”. Mah. Niente, niente e ancora niente

– Karev: come ho già detto prima è stata una buona stagione per lui. Era ora!

– April: inutile, vedi sopra. Spero che la bocciatura all’esame la porti fuori dal cast per la S09

– Jackson: belloccio, ma di scarsa presenza. Non riesce a reggere una storyline se non, forse, la “relazione” con Mark (alcuni momenti sono stati molto divertenti, anche se il merito è solo di Eric Dane). Spero non diano un futuro alla scappatella con April.

– Mark: stagione da comparsa, finale escluso (vedi sotto)

– Lexie: anche per lei stagione ai margini, forse per colpa dei problemi che poi hanno portato alla decisione di abbandonare lo show (vedi sotto)

– Le due lesbiche: non succede nulla, quindi non c’è nulla da raccontare

– Webber: sua moglie ha l’Alzheimer e non lo riconosce più, lui inizialmente resiste ma poi cede alle avances della mamma di Jackson. Mah..

– Bailey: scopre che il suo moroso ha accettato un tirocinio molto lontano ma decide comunque di sposarlo e vivere un amore a distanza. Ma suo figlio??

E ora.. passiamo al finale!

Non c’è finale di GA che si rispetti senza l’immancabile tragedia.. dunque.. questa volta è il turno dell’aereo che cade! Premetto subito che la “strizzata d’occhio” a Lost ha fatto infuriare qualsiasi appassionato della serie culto. Ma c’è di più: cade un aereo e non ci sono vittime! Almeno non nell’immediato, perché “l’affare Lexie” lo fanno fuori in dieci minuti scarsi.. tempo di uno stomaco schiacciato, una struggente dichiarazione d’amore di Mark e la piccola Grey non c’è più! In questo modo, a mio parere, hanno fatto molto male allo show perché Mark non riuscirà a riprendersi (abbandono in vista?), Meredith probabilmente soffrirà molto per l’accaduto (anche se ho l’impressione che l’effetto sarà un po’ ritardato) e non potrà nemmeno consolarsi con Derek visto che il nostro ha deciso di rompersi una mano pur di salvarsi e difficilmente potrà tornare ad operare, almeno in tempi brevi (qualcuno ha detto Burke?). Niente di grave (pare) per Christina che invece se la cava con una spalla slogata. La lesbica invece non sta benissimo (probabilmente la situazione del suo contratto non è ancora chiarissima). Potrebbe farcela ma anche no. Quindi, riassumento anche in questo caso, abbiamo Meredith che ha perso la sorella, Derek che ha perso (probabilmente) la possibilità di operare, Mark che ha perso l’anima gemella, Lexie che ha perso la vita e Christina che ha perso un’occasione per scappare lontano da Seattle. Ma io mi chiedo: perché questo voler ricorrere alle tragedie in ogni caso? Non ne hanno avute abbastanza questi medici sfigatissimi? O forse la questione è un po’ più grave e gli autori non sono più in grado di creare storie convincenti? Che ne sarà della nona stagione? Sarà l’ultima? Chi se ne andrà? Chi resterà? Su chi si concentreranno gli autori? Riusciranno M&D e C&O ad uscire dall’immobilismo che ha caratterizzato le loro storyline nel recente passato? Ma soprattutto.. quanto ci vuole a capire che un aereo è scomparso dai radar? Chi lo sa.. basterà attendere fino a Settembre per scoprirlo!

[Omnia / Luca Zaccaro]

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Windows 8 Build 8220 Review

WinUnleaked, fonte affidabile quando si tratta di “spifferi” da Redmond, ha pubblicato una review di Windows 8 Build 8220, quella che tra pochi giorni molto probabilmente diventerà la Customer Preview liberamente scaricabile da tutti (proviene infatti dal ramo di sviluppo WinMAIN_Win8Beta).

Questa recensione parte subito “col botto”, affermando che è molto più veloce di Windows 7 SP1 e che l’utilizzo con il mouse è molto migliorato rispetto alla Developer Preview di Settembre.

Il Changelog riporta i seguenti miglioramenti:

– Nuovo branding : “Windows 8 Consumer Preview”
– Nuovo set di icone ImmersiveUI
– Nuovo set di Backgroung per la Start Page
– Nuovi collegamenti per la Charm Bar
– Nuovo template per il menù Apps
– Nessun Watermark, solo la Build corrente
– Nessun Security Hash
– Molti bugfixes
– Nuova organizzazione dei menù Ribbon
– Nuova disposizione “splittata” della tastiera touch

La novità che subito balza all’occhio, tuttavia, è sicuramente la scomparsa del pulsante “Start”, presente in Windows dal 1995. Al suo posto, quando si avvicina il cursore del mouse alla parte inferiore sinistra dello schermo, compare una piccola anteprima della Start Page.

Al momento non si sa nulla riguardo Windows Media Player e Windows Media Center, se non che quasi sicuramente saranno inclusi in questa versione. Windows Store riporta un avviso che invita a riprovare in seguito.

Piccolo Cameo: Canouna, l’autore dell’articolo, ha deciso di utilizzare come icona del Cestino quella originale di Windows 95/98. Un po’ di nostalgia per la scomparsa del quasi ventennale pulsante “Start”?

In ogni caso ricordo a tutti che la Consumer Preview sarà rilasciata tra qualche giorno (qualcuno indica il 14) e tutti noi saremo in grado di provarla ed esprimere le nostre opinioni.

Per il momento.. grazie Canouna, e date uno sguardo al suo articolo per una ricca collezione di screenshot!

[Omnia / Luca Zaccaro]

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