Le Idi di Marzo

Questo è probabilmente il post più difficile che cerco di pubblicare da quando scrivo di politica. Si parla di Italia, di Futuro, di Giustizia e, ovviamente, di Silvio Berlusconi.

L’era Berlusconiana si avvia inesorabilmente al termine: nel 2013, data “ufficiale” delle prossime elezioni politiche, il Cavaliere avrà 77 anni. Decisamente troppi per pensare di amministrare un Paese complicato come l’Italia.

Il vero problema è che, a quanto pare, sono in molti a cercare in ogni modo di mettere fine prematuramente alla legislatura e conseguentemente all’avventura politica di Berlusconi. Illudendosi che questa sia la via maestra per ricostruire una Nazione finalmente libera dal malvagio tiranno.

Poveri! In diciassette anni non hanno ancora capito nulla del Cavaliere, del suo modo di fare politica e del Berlusconismo in generale. A quest’ora avrebbero dovuto realizzare che l’unico modo per liberare davvero l’Italia da Berlusconi è quello di vincere limpidamente (non come nel 1996 e nel 2006) una consultazione politica sulla base di un programma di governo solido e condiviso.

E invece eccoli di nuovo (il PD? E chi l’ha mai detto?), come in un eterna lotta tra gatto e topo, a cercare di “catturare” il Cavaliere con il supporto di alcune componenti (per loro stessa determinazione) fortemente politicizzate della Magistratura.

Berlusconi non si sconfigge mettendolo in galera. Anche perché, fatevene una ragione, non è una cosa semplice. In questa infinita lotta in corso da 17 anni tra Berlusconi e le Procure di mezza Italia (Milano in particolare) i risultati parlano chiaro. E non c’è bocciatura di Lodo che tenga, il Cavaliere continua ad andare avanti supportato da più di un terzo dell’elettorato.

Ci hanno provato con (presunte) iscrizioni a logge massoniche, (presunte) mazzette, (presunte) frodi economiche, (presunte) compravendite di Parlamentari, addirittura con (molto presunti) rapporti con la malavita. Niente. Ora sono tornati all’attacco. Con la Figa. Puntano tutto sullo sporco e falso moralismo che spesso abbonda nel nostro Paese.

Berlusconi è accusato di concussione (ma su questo non stanno insistendo, tanto alla “ggggente” non gli interessa) e di sfruttamento della prostituzione minorile. Apriti cielo! Un settantenne ha (avrebbe, in realtà, anche se i dubbi possono essere più o meno fondati) rapporti sessuali con ragazze minorenni, in cambio di aiuti economici, “sociali” o lavorativi.

Chiariamoci: si tratta di presunti reati ed è assolutamente necessario svolgere le relative indagini e accertare anche la più piccola violazione di legge (e a quel punto punire l’imputato in tutti e tre i gradi di giudizio). Ma quello che non posso proprio sopportare è la macchina da guerra messa (nuovamente) in moto dai “soliti” e con l’unico obiettivo di distruggere un cittadino. La Giustizia, quella con la “G” maiuscola, non si dovrebbe mai comportare così, nemmeno se si sta dando la caccia al Diavolo in persona. Indagini rivelate passo per passo a mezzo stampa, iscrizioni nel registro degli indagati (parlo di quella di Berlusconi) prima smentite categoricamente e poi sbattute in faccia all’Italia il giorno successivo alla parziale bocciatura del Legittimo Impedimento, indagini assegnate sempre agli stessi responsabili palesemente schierati da anni contro l’imputato, mezzi e uomini impiegati per sbirciare nella vita privata di un cittadino manco si trattasse del più sanguinario criminale della storia (roba che se usavano lo stesso schieramento di forze in altri ambiti oggi probabilmente non avremmo più mafiosi) e tante altre stranezze, o meglio “particolarità”, che non sono davvero degne di un Paese civile.

Volete arrestare Berlusconi? Indagate (in silenzio, please), trovate prove schiaccianti (ce ne saranno pure, è o non è un pericoloso criminale?) e condannatelo. Non buttate in aria ogni volta un puttanaio del genere!

Il guaio vero è che non si vuole arrivare all’arresto di Berlusconi, ma solo al suo totale sputtanamento all’Estero ma soprattutto agli occhi del “suo” elettorato. E qui mi ricollego al discorso fatto in apertura: non è questo il modo di battere il Berlusconismo (di cui, ricordiamolo, il Cavaliere è solo un esponente, seppur il più importante). Fino a quando non si riuscirà a mettere in campo una vera alternativa non c’è indagine che tenga.

PS: ho detto vera alternativa, quindi escluderei a priori il “Terzo Polo” e QUESTO Partito Democratico.

“Vabbé – dirà l’unico lettore capace di arrivare fino a questa riga – ma perché hai detto che questo era il tuo articolo più difficile? Fino ad ora non hai fatto altro che raccontare le solite stronzate da Berlusconiano!”.

Giusto, veniamo al dunque. Scordiamoci per un istante le escort, le feste e i “bunga-bunga”. Ammettiamo che niente di tutto questo sia mai accaduto.

IO, BERLUSCONIANO DA QUANDO HO LA TESSERA ELETTORALE (anche da un po’ prima in realtà), CHIEDO A BERLUSCONI DI RASSEGNARE SPONTANEAMENTE LE DIMISSIONI DA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, INDICARE AL CONGRESSO DI PARTITO UN SUCCESSORE E PORTARE CON LUI (O CON CHIUNQUE ALTRO VENGA DESIGNATO DAGLI ORGANI COMPETENTI) IL PAESE A NUOVE ELEZIONI.

Non perché va a letto con le (quasi) diciottenni. Non perché controlla una buona fetta dell’informazione. Non perché glielo chiede Fini (o Casini, o Bersani, o Di Pietro), non certo per certificare la sua sconfitta di fronte alla magistratura politicizzata (non è affatto così).

Io chiedo al Capo del Governo di dimettersi perché il Governo che amministra non sta dando (e nulla indica che sarà in grado di farlo nel prossimo futuro) all’Italia le risposte di cui un Paese come il nostro ha bisogno. Siamo ad un passo del federalismo, possiamo finalmente (forse) guardare al futuro dopo la disastrosa crisi economica che ha colpito l’occidente in questi tre anni, è tempo di fare dell’Europa qualcosa di vero e noi siamo qui, ogni giorno, a discutere di quanto sia cattivo Berlusconi e di quanto siano comunisti i giudici.

Analizziamo con occhi critici il quarto governo Berlusconi: (stra)vince le elezioni, si insedia in pompa magna e butta lì tre mesi di colpi di teatro (vedi Napoli) in cui tutti sono amici (vedi rapporti Berlusconi-Veltroni). Poi iniziano a circolare le prime voci su presunte telefonate “piccanti” tra Silvio e una esponente politica, forse addirittura una Ministra. Da quel luglio 2008 in poi si riaccende la lotta con una certa magistratura e i toni tornano ad essere quelli del periodo 2004-2006. Inizia la crisi e in Italia si pensa solo a come sputtanare il Presidente del Consiglio (da una parte) e di come scampare, almeno per un po’, a queste nuove accuse (dall’altra). Poi arrivano le Noemi e le D’Addario. I rapporti con Fini si fanno sempre più freddi, ma poi il PDL stravince anche le regionali. “Fase nuova” si diceva. E invece no. Caso Mills (da una parte) e legittimo impedimento (dall’altra). Poi arriva la separazione tra i due cofondatori e la risicata fiducia del 14 Dicembre. “Fase nuova” si diceva anche stavolta. E invece ecco puntuali il “Ruby-gate” (da una parte) e i videomessaggi “incazzati” (dall’altra).

Insomma, Silvio, c’è un Paese da portare nel futuro, che cazzo! Pensi di essere vittima di un accanimento giudiziario? Posso anche essere d’accordo. Invochi una riforma della Giustizia che ripulisca certi settori troppo politicizzati? Eh no! Questa benedetta riforma potevi farla nel 2008, in tempi non sospetti e soprattutto con decine di deputati di maggioranza. Oggi, forse, sarebbe stato il tempo di qualche riforma per l’Italia!

Sei stanco. Sei solo. Sei sconfortato. Pensi di essere ingiustamente vittima di un attacco senza precedenti nella storia del nostro Paese. Ti chiedi perché i tuoi nemici ti dipingano come un diavolo e come mai i tuoi presunti amici cerchino solo di spillarti un po’ di soldi, un lavoro o qualche regalo. Stai portando avanti un divorzio scaturito da accuse pesanti e a mezzo stampa da parte della tua ormai ex moglie. Hai perso in pochi mesi l’amata mamma, qualche altro famigliare e gli amici di una vita (Sandra, Raimondo e Mike su tutti).

Fossi al tuo posto probabilmente sarei già crollato da un pezzo. Evidentemente sei molto più forte di me. Ma mi sembra palese che non sei più nelle condizioni di guidare il Paese. Indica tu stesso il percorso da seguire per andare avanti e spiega come solo tu sai fare agli elettori, ai cittadini, che hai deciso di fare un passo indietro non perché vuoi riconoscere la tua sconfitta, ma anzi perché vuoi continuare la tua lotta (con la chiara intenzione di vincerla) senza però causare all’Italia altri mesi, forse anni di immobilismo in attesa del “verdetto finale”.

Cosa credi che impedirebbe la vittoria del “successore designato” a quel punto? Questo PD? il Terzo Polo? Di Pietro? E come, essendo venuto meno il punto principale dei rispettivi programmi elettorali (eliminare Berlusconi, ndr)?

A quel punto si tratterebbe solo di portare a termine la tanto agognata riforma della Giustizia, da esibire come l’ultimo trionfo. E poi, ma solo a processi conclusi (tanto non hai nessuna paura a presentarti davanti ai giudici, giusto?) e dopo una riforma semi-presidenzialista della Costituzione, potresti anche pensare di fare una “capatina” al Colle, giusto per far incazzare a morte tutti i tuoi detrattori.

Restare a capo di un Governo che non governa, continuando dall’ufficio di Palazzo Chigi questa sanguinaria guerra contro una parte della magistratura a discapito di una Nazione che non ne può più di questo immobilismo non è certo quello che si può definire il giusto comportamento per “il Paese che ami”.

Pensaci, perché queste parole e questi pensieri vengono da un tuo elettore e non da un “mangia-bambini”.

Ok, ci siamo, ho quasi finito. Manca solo un’ultima nota: cosa c’entra il titolo con tutto l’articolo?

Semplice.

Se Berlusconi dovesse per puro caso (sono un illuso..) ascoltare questi consigli, le elezioni in quel periodo sarebbero la fine, in un colpo solo, per PD, Fini, Casini, Rutelli e Toghe Rosse (oh, questo non è – ancora – un partito!).

Ma se questa guerra frontale dovesse continuare allora, portato a casa il federalismo, le Idi di Marzo saranno fatali per Silvio Berlusconi. Per il politico, per l’editore, per l’imprenditore. Ma soprattutto per l’uomo.

Ho finito davvero. Scusatemi il lunghissimo sfogo ma ho poco tempo e le riflessioni vanno condensate in un unico post. Abbiate pietà 😉

[Omnia / Luca Zaccaro]

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La Patata Bollente

— DISCLAIMER —

Il sottoscritto è schifato dai reati di concussione e sfruttamento della prostituzione minorile e crede che i condannati, dopo i tre gradi di giudizio, debbano scontare le relative pene.

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Silvio Berlusconi è un genio. Nessuno lo può negare. Lo si può odiare alla follia, lo si può ritenere inadatto per guidare una nazione, lo si può desiderare full-time alla sbarra a rispondere alle domande di un magistrato, ma la sostanza è che Berlusconi resta un genio.

Prendete il videomessaggio a reti (quasi)unificate lanciato ieri sera all’ora di cena: la situazione è grave, così come l’accusa. Non tanto per la particolare situazione (Ruby di diciassettenne aveva ben poco), quanto per il fatto che si va a discutere di come il Primo Ministro di una Nazione esponga il proprio Paese all’estero con i suoi atteggiamenti. Insomma, Berlusconi è (sarebbe) inguaiato. E lui, una volta tanto, non si tira indietro: i videomessaggi segnano i momenti-clou dell’avventura politica del Cavaliere, e questo è un momento assolutamente decisivo. Potrebbe essere il brusco tramonto della sua era (già giunta, peraltro, all’ultimo atto) o un insperato elisir di lunga vita politica. Berlusconi ha parlato al cuore di sessanta milioni di cittadini, esponendo le sue ragioni. Ovviamente dovrà ripetere (e dimostrare) le stesse convinzioni davanti ai magistrati, ma l’atto in sé è un segnale importante.

Torniamo al messaggio: in TV ho visto un uomo anziano e parecchio stanco. Anche se la stanza è la stessa (o comunque una di quelle vicine), le sensazioni e le emozioni del messaggio della “discesa in campo” sembrano lontani anni luce. Il Cavaliere, in abito formale, spiega con chiarezza di cosa è stato accusato e perché, secondo lui, si tratta di accuse infondate (nel merito: il presunto “concusso” negherebbe tale ipotesi e Ruby avrebbe sempre dichiarato di avere 24 anni). Non risparmia agli spettatori parole cruenti come “sesso” e “rapporti sessuali” (che stridono parecchio con l’immagine di un Presidente del Consiglio di quasi ottanta anni) né concetti altrettanto forti espressi (magistralmente) grazie all’uso delle tecniche di comunicazione non verbale (lo sguardo, ma soprattutto il pugno chiuso al termine del discorso). Insomma, non si tratta del classico messaggio propagandistico (o almeno, non lo è in superficie) ma di una vera e propria memoria difensiva, non di fronte ai giudici ma alla sua nazione.

Ci siamo, manca meno di un minuto alla fine del messaggio. Lo spettatore medio non ha ancora assorbito per intero i contenuti del discorso e le conseguenze che tali fatti potrebbero avere sul Governo e sul futuro del Paese ed ecco che il genio gioca il suo asso nella manica. Lo ricordate l’ormai celebre “Aboliremo l’ICI” con cui guadagnò in 10 secondi parecchi punti percentuali alle politiche 2006? Beh, più o meno il livello è quello: Berlusconi termina la sua arringa, cambia tono, assume l’aria del cane bastonato e annuncia candidamente che non può aver fatto sesso con Ruby, semplicemente perché, da quando si è separato da Veronica Lario, è legato sentimentalmente ad una persona che non avrebbe permesso che tali eventualità si verificassero.

Basta, il telespettatore-tipo (quello a cui era davvero rivolto il messaggio) è catturato e ha già dimenticato tutta la vicenda di Ruby: Berlusconi ha una ragazza misteriosa. La priorità diventa automaticamente quella di scoprire il suo nome.

Nonostante la gravità della situazione (si è trattato della classica mossa della disperazione) non c’è reato che tenga, e i detrattori di Berlusconi possono farci ben poco. Quando si tratta di “apparire” il Cavaliere è un autentico genio. Quella di distrarre l’attenzione della massa dal vero problema dirottandola altrove è forse la prima regola di quello che viene comunemente definito come “controllo mentale delle masse”.

Naturalmente questo giochetto non funziona con tutti, e Berlusconi sarà “costretto” a dare spiegazioni più convincenti o, se non ne fosse capace, di rassegnare le dimissioni (ma, a questo punto, le dimissioni sarebbero a mio parere una buona scelta in entrambi i casi). In fondo si tratterebbe di sfruttamento della prostituzione minorile e concussione, messe in atto dal Presidente del Consiglio in persona. Mica poco..

Resta comunque valido il solito discorso sulla giustizia ad orologeria: quanto può essere “casuale” la notizia dell’imputazione di Berlusconi dopo poche ore dal pronunciamento della consulta sul legittimo impedimento?

Ma io, fossi tra i detrattori di Berlusconi, starei attento a cantare vittoria.. io qualcosina avevo già scritto in merito. E in casi come questi nulla può essere dato per scontato.

A proposito, sarà Nicole Minetti?

Se volete qui c’è il video integrale.

[Omnia / Luca Zaccaro]

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