Windows “7 Days”: Interfaccia

Dividiamo il mondo in due categorie. Anzi tre: i primi sono quelli che non hanno mai utilizzato (né mai utilizzeranno) Windows, e costoro sono gentilmente invitati a ripassare settimana prossima, poi ci sono gli utenti che hanno usato Windows Vista per un bel po’ e chi invece non ha ancora abbandonato Windows Xp (per non parlare di altre antichità del genere).
I secondi, nell’accendere il loro nuovissimo PC acquistato dopo il 22 Ottobre, rimarranno piacevolmente sorpresi nel riconoscere una interfaccia gradevole a loro nota “montata” su un sistema che questa volta funziona davvero. Questa categoria rimarrà semplicemente meravigliata dalle prestazioni e dalla usabilità della nuova Taskbar, la barra trasparente che ha sostituito quella “morta” che campeggiava sui nostri Desktop dal lontanissimo Windows ’95. Con la nuova Taskbar possiamo decide cosa avere sempre sott’occhio e dove. In più, cliccando con il tasto destro su uno degli elementi compatibili (lo saranno tutti, nel giro di pochi mesi) presenti potremo accedere alle sue funzioni più comuni. Quando poi apriremo più istanze dello stesso programma, la sua icona si modificherà in modo da presentare una sorta di “catalogo” da poter sfogliare grazie alle nuove caratteristiche di Windows Aero, la meravigliosa combinazione di effetti di trasparenza/stile che conoscete già da bravi utilizzatori di Vista (ebbene sì, l’hanno migliorata ancora con le barre animate e le anteprime).
Se invece Vista non sapete nemmeno cosa sia, l’impatto sarà un po’ diverso: se fino ad oggi avete usato solo Windows 98, 2000 o Xp (mi rifiuto di credere che esistano utilizzatori di 3.x ancora in vita), vi ci vorrà qualche minuto per riprendervi dopo che avrete avviato (in meno di trenta secondi), il vostro nuovo PC: di solito a quest’ora stavate assaporando il caffè, osservando la barra di Windows che scorreva davanti a voi. Ora, a caffè ancora da versare nel bicchiere, il PC è già pienamente utilizzabile. Non male, vero? Ma attenzione.. “Che diavolo mi hanno installato su questo maledetto PC? Io volevo Windows!”. Non temete: Windows è proprio ciò che avete di fronte, in tutta la sua Friendly User Experience. Barre trasparenti, trasparenze, ombre, sfondi che cambiano da soli, pulsanti che si illuminano quando ci passi sopra.. insomma, una interfaccia gradevole migliora l’utilizzo del PC (ok, non vale per gli Amministratori di Server..).
Non scherzavo poco fa: se non siete degli smanettoni vi ci vorrà del tempo per familiarizzare con Aero. Vi sembrerà di non trovare più niente, che nulla sia più al suo posto. Ma vi assicuro che, passati i primi giorni, non potrete più sopportare il caro vecchio tema “Luna” e andrete a installare uno di quei temi in stile Seven anche sulle vostre vecchie macchine con Windows Xp.
Sì perché oltre che più bella, la nuova interfaccia grafica già introdotta con Vista è anche più immediata, più facile da usare. Parliamo della Sidebar e dei Gadget: in Vista dovevate abilitare quella fastidiosa barra laterale per poter avere i vostri gadget preferiti. Ora, in Seven, li potrete piazzare direttamente sul Desktop, dove volete: vi basterà cliccare con il testo destro in un area vuota  e scegliere l’apposita voce, dopodiché dovrete solo scegliere cosa visualizzare sulla vostra scrivania virtuale. Anche i Temi (già presenti a partire da Windows ‘98) si sono rinnovati: avrete a disposizione tante combinazioni di icone, sfondi, colori. Anche un Pack tutto italiano con immagini di Roma, Venezia ed altre località nostrane. Naturalmente potrete scaricare anche altri temi da internet, ma per attivarli dovrete sostituire alcuni files di sistema. Per saperne di più fate una ricerca su Internet (windows 7 temi non ufficiali).
Manca qualcosa? Certo, Dreamscene. Ve lo ricordate? Era abilitato su Windows Vista Ultimate e consentiva di avere degli sfondi molto… particolari. Beh, per Windows 7 non è previsto, ma a tutto c’è una soluzione (http://www.geekissimo.com/2009/01/16/guida-come-avere-dreamscene-su-windows-7/). Trovo molto carina anche l’opzione Slideshow nativa, per cambiare sfondo ogni tot minuti, e la possibilità di cambiare la schermata di login con qualche trucchetto (http://lifehacker.com/5170758/windows-7-lets-you-customize-your-logon-background). Sì, manca ancora qualcosa: le opzioni per i monitor Touch. Qui però non posso parlare in prima persona perché non possiedo ancora questa tecnologia. Ma vi lascio in compagnia di questo video che racconta (è un programma di terzi) come potrebbe essere il nostro Desktop di qui a poco tempo (https://www.lucazaccaro.it/blog/2009/10/02/windows-7-e-il-desktop-3d-multitouch/).
A domani, quando parleremo di COMPATIBILITA’

Dividiamo il mondo in due categorie. Anzi tre: i primi sono quelli che non hanno mai utilizzato (né mai utilizzeranno) Windows, e costoro sono gentilmente invitati a ripassare settimana prossima, poi ci sono gli utenti che hanno usato Windows Vista per un bel po’ e chi invece non ha ancora abbandonato Windows Xp (per non parlare di altre antichità del genere).

I secondi, nell’accendere il loro nuovissimo PC acquistato dopo il 22 Ottobre, rimarranno piacevolmente sorpresi nel riconoscere una interfaccia gradevole a loro nota “montata” su un sistema che questa volta funziona davvero. Questa categoria rimarrà semplicemente meravigliata dalle prestazioni e dalla usabilità della nuova Taskbar, la barra trasparente che ha sostituito quella “morta” che campeggiava sui nostri Desktop dal lontanissimo Windows ’95. Con la nuova Taskbar possiamo decide cosa avere sempre sott’occhio e dove. In più, cliccando con il tasto destro su uno degli elementi compatibili (lo saranno tutti, nel giro di pochi mesi) presenti potremo accedere alle sue funzioni più comuni. Quando poi apriremo più istanze dello stesso programma, la sua icona si modificherà in modo da presentare una sorta di “catalogo” da poter sfogliare grazie alle nuove caratteristiche di Windows Aero, la meravigliosa combinazione di effetti di trasparenza/stile che conoscete già da bravi utilizzatori di Vista (ebbene sì, l’hanno migliorata ancora con le barre animate e le anteprime).

Se invece Vista non sapete nemmeno cosa sia, l’impatto sarà un po’ diverso: se fino ad oggi avete usato solo Windows 98, 2000 o Xp (mi rifiuto di credere che esistano utilizzatori di 3.x ancora in vita), vi ci vorrà qualche minuto per riprendervi dopo che avrete avviato (in meno di trenta secondi), il vostro nuovo PC: di solito a quest’ora stavate assaporando il caffè, osservando la barra di Windows che scorreva davanti a voi. Ora, a caffè ancora da versare nel bicchiere, il PC è già pienamente utilizzabile. Non male, vero? Ma attenzione.. “Che diavolo mi hanno installato su questo maledetto PC? Io volevo Windows!”. Non temete: Windows è proprio ciò che avete di fronte, in tutta la sua Friendly User Experience. Barre trasparenti, trasparenze, ombre, sfondi che cambiano da soli, pulsanti che si illuminano quando ci passi sopra.. insomma, una interfaccia gradevole migliora l’utilizzo del PC (ok, non vale per gli Amministratori di Server..). Non scherzavo poco fa: se non siete degli smanettoni vi ci vorrà del tempo per familiarizzare con Aero. Vi sembrerà di non trovare più niente, che nulla sia più al suo posto. Ma vi assicuro che, passati i primi giorni, non potrete più sopportare il caro vecchio tema “Luna” e andrete a installare uno di quei temi in stile Seven anche sulle vostre vecchie macchine con Windows Xp.

Sì perché oltre che più bella, la nuova interfaccia grafica già introdotta con Vista è anche più immediata, più facile da usare. Parliamo della Sidebar e dei Gadget: in Vista dovevate abilitare quella fastidiosa barra laterale per poter avere i vostri gadget preferiti. Ora, in Seven, li potrete piazzare direttamente sul Desktop, dove volete: vi basterà cliccare con il testo destro in un area vuota  e scegliere l’apposita voce, dopodiché dovrete solo scegliere cosa visualizzare sulla vostra scrivania virtuale. Anche i Temi (già presenti a partire da Windows ‘98) si sono rinnovati: avrete a disposizione tante combinazioni di icone, sfondi, colori. Anche un Pack tutto italiano con immagini di Roma, Venezia ed altre località nostrane. Naturalmente potrete scaricare anche altri temi da internet, ma per attivarli dovrete sostituire alcuni files di sistema. Per saperne di più fate una ricerca su Internet (windows 7 temi non ufficiali).

Manca qualcosa? Certo, Dreamscene. Ve lo ricordate? Era abilitato su Windows Vista Ultimate e consentiva di avere degli sfondi molto… particolari. Beh, per Windows 7 non è previsto, ma a tutto c’è una soluzione. Trovo molto carina anche l’opzione Slideshow nativa, per cambiare sfondo ogni tot minuti, e la possibilità di cambiare la schermata di login con qualche trucchetto.

Sì, manca ancora qualcosa: le opzioni per i monitor Touch. Qui però non posso parlare in prima persona perché non possiedo ancora questa tecnologia. Ma vi lascio in compagnia di questo video che racconta (è un programma di terzi) come potrebbe essere il nostro Desktop di qui a poco tempo.

A domani, quando parleremo di COMPATIBILITA’

[Omnia/Luca Zaccaro]

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Windows “7 Days”: Sicurezza

Vi ricordate di Windows Xp, nell’agosto del 2003? Il sistema, figlio del pluri-lodato Windows 2000, era già abbastanza maturo (SP1) eppure, all’inizio dell’era dei worms, venne devastato da piccolissime creature che rispondevano al nome si Blaster e Sasser.
Poi è arrivato il SP2 e molte cose sono cambiate. Oggi, ad un anno e mezzo dal SP3, anche Windows Xp è un sistema abbastanza sicuro, nonostante i suoi ormai 9 anni di attività.
Tutto questo per dirvi che normalmente un sistema operativo, nel momento del suo rilascio al pubblico, non è affatto sicuro. Le grandi aziende aspettano in genere un anno (o il primo Service Pack) per aggiornare le proprie macchine, in modo da essere a conoscenza di problemi di protezione e compatibilità.
Queste considerazioni sembrano essere cambiate radicalmente con Windows Vista e ancor di più con Windows 7. Nel 2006 Vista, dopo i suoi numerosi anni di sviluppo, era molto più sicuro di Windows Xp SP2 (sul mercato da 5 anni) e, per tutti questi anni, gli è rimasto davanti in termini di sicurezza. Ma anche con Vista ci sono stati alcuni problemi di sicurezza. In pratica grazie all’introduzione di User Account Control l’utente veniva avvisato ad ogni operazione. Il sistema era di fatto molto protetto, ma l’utente molto seccato. La conseguenza di tutto ciò fu che molti utilizzatori poco professionali disabilitarono l’UAC e il sistema era di nuovo vulnerabile.
Windows 7 è un sistema sicuro già dall’anno zero. UAC è stato rivisitato per consentire un miglior bilanciamento tra protezione e avvisi all’utente, inoltre il sistema include una copia di Windows Defender.
Ma Microsoft non si è fermata qui. Come sapete (https://www.lucazaccaro.it/blog/2009/09/29/rilasciato-microsoft-security-essentials/) è stato da poco rilasciato Security Essentials che, come dice il nome, dovrebbe garantire un livello basilare di protezione a chi non vuole installare antivirus di terze parti. È molto probabile che il programma (gratuito) ci verrà consigliato tramite Windows Update. C’è altro da aggiungere?? Ah sì.. per piacere, installate Avira e disabilitate Defender 😉
No dai, scherzi a parte, Windows rimarrà sempre il bersaglio preferito dai programmatori di malware per via della sua universale diffusione. Ma se tutti gli utenti di Windows installassero Seven sin dal 22 Ottobre sono convinto che entro fine anno il totale delle infezioni virali scenderebbe almeno del 60%. In attesa di un sistema che giri in una Sandbox senza privilegi e che sia davvero immune dai virus, posso affermare con sicurezza che Windows 7 rappresenta la scelta più sicura per le aziende, per chi non vuole addentrarsi nel mondo di Linux e anche per chi (prevedo flood) non vuole spendere 1300€ per un Mac che di hardware ne costerebbe la metà.
A domani, quando parleremo di INTERFACCIA

Vi ricordate di Windows Xp, nell’agosto del 2003? Il sistema, figlio del pluri-lodato Windows 2000, era già abbastanza maturo (SP1) eppure, all’inizio dell’era dei worms, venne devastato da piccolissime creature che rispondevano al nome si Blaster e Sasser.

Poi è arrivato il SP2 e molte cose sono cambiate. Oggi, ad un anno e mezzo dal SP3, anche Windows Xp è un sistema abbastanza sicuro, nonostante i suoi ormai 9 anni di attività.

Tutto questo per dirvi che normalmente un sistema operativo, nel momento del suo rilascio al pubblico, non è affatto sicuro. Le grandi aziende aspettano in genere un anno (o il primo Service Pack) per aggiornare le proprie macchine, in modo da essere a conoscenza di problemi di protezione e compatibilità.

Queste considerazioni (parlo di quelle di sicurezza) sembrano essere cambiate radicalmente con Windows Vista e ancor di più con Windows 7. Nel 2006 Vista, dopo i suoi numerosi anni di sviluppo, era molto più sicuro di Windows Xp SP2 (sul mercato da 5 anni) e, per tutti questi anni, gli è rimasto davanti in termini di sicurezza. Ma anche con Vista ci sono stati alcuni problemi di sicurezza. In pratica grazie all’introduzione di User Account Control l’utente veniva avvisato ad ogni operazione. Il sistema era di fatto molto protetto, ma l’utente molto seccato. La conseguenza di tutto ciò fu che molti utilizzatori poco professionali disabilitarono l’UAC e il sistema era di nuovo vulnerabile.

Windows 7 è un sistema sicuro già dall’anno zero. UAC è stato rivisitato per consentire un miglior bilanciamento tra protezione e avvisi all’utente, inoltre il sistema include una copia di Windows Defender.

Ma Microsoft non si è fermata qui. Come sapete è stato da poco rilasciato Security Essentials che, come dice il nome, dovrebbe garantire un livello basilare di protezione a chi non vuole installare antivirus di terze parti. È molto probabile che il programma (gratuito) ci verrà consigliato tramite Windows Update. C’è altro da aggiungere?? Ah sì.. per piacere, installate Avira e disabilitate Defender 😉

No dai, scherzi a parte, Windows rimarrà sempre il bersaglio preferito dai programmatori di malware per via della sua universale diffusione. Ma se tutti gli utenti di Windows installassero Seven sin dal 22 Ottobre sono convinto che entro fine anno il totale delle infezioni virali scenderebbe almeno del 60%. In attesa di un sistema che giri in una Sandbox senza privilegi e che sia davvero immune dai virus, posso affermare con sicurezza che Windows 7 rappresenta la scelta più sicura per le aziende, per chi non vuole addentrarsi nel mondo di Linux e anche per chi (prevedo flood) non vuole spendere 1300€ per un Mac che di hardware ne costerebbe la metà.

A domani, quando parleremo di INTERFACCIA

[Omnia/Luca Zaccaro]

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Windows “7 Days”: Prestazioni

Quando venne commercializzato Windows Vista, una autentica rivoluzione nel mondo dei sistemi operativi, il mondo non era pronto ad accoglierlo. Bisogna ammetterlo, se Vista si è accollato la fama di mattone lo si deve in particolar modo a chi ha avuto il coraggio di commercializzarlo su Computer dotati a malapena di Un Celeron con 1 GB di RAM. Sì perché questo mastodontico sistema, installato su un moderno Quad Core con almeno 2 GB di RAM, riesce ad esprimere il meglio si sé. Ho già avuto modo di esprimere queste mie opinioni (condivise da molti onesti utilizzatori) in questo articolo (https://www.lucazaccaro.it/blog/2009/06/19/sei-mesi-con-vista-il-giorno-di-seven/), ma voglio ripetermi in questa occasione, l’ultima occasione in cui si parlerà del povero e pre-pensionato Vista. Queste mie parole non sono campate per aria. Secondo l’ultimissimo test di PCWorld infatti (http://www.geekissimo.com/2009/10/02/windows-7-vs-vista-velocita/) Windows 7 Ultimate RTM, a 32 e  64 bit è poco più veloce di Vista su macchine nuove. La situazione cambia radicalmente quando si testano i due sistemi su macchine più vecchie, diciamo assemblate tra il 2001 e il 2005. Qui, fidatevi della mia esperienza personale (un Pentium 3 con 512 MB di SDRAM), il nuovo gioiellino di casa Microsoft “svernicia” il suo predecessore facendo resuscitare quelle vecchie macchine ormai impolverate in cantina. Basta poi far passare Windows 7 dentro i rulli di vLite e questo sistema diventa ottimo anche per l’uso quotidiano sui pezzi da museo. Non ha molto senso invece fare paragoni con Windows Xp, il quale poggia le sue fondamenta sul vecchissimo Kernel 5. Ma anche in questo caso, test alla mano (http://www.geekissimo.com/2009/01/06/windows-7-beta-vs-vista-vs-xp-ecco-i-risultati-dei-test-comparativi/), molto spesso Windows 7  risulta vincente sia su macchine vecchie che su quelle di ultima generazione. Volevo dire un’ultima cosa sul confronto tra Seven e Vista. L’ultimo nato sembra contraddire la scelta dei tecnici che in Vista fanno caricare “tutto e subito” all’avvio per avere poi più rapidità in fase di esecuzione. Con Seven invece è stato deciso di diminuire sensibilmente i tempi di avvio (circa 10 secondi, nei casi migliori http://www.vistablog.it/2009/10/02/windows-si-carica-in-10-secondi-netti), posticipando il caricamento di alcune applicazioni di qualche “ciclo di processi”. Beh, fatemi dire che approvo questa scelta. Preferisco un desktop subito utilizzabile che un PC che “pensa” per caricare servizi di cui poco mi interesserà durante la sessione. Bravi!
A domani, quando parleremo di SICUREZZA

Quando venne commercializzato Windows Vista, una autentica rivoluzione nel mondo dei sistemi operativi, il mondo non era pronto ad accoglierlo. Bisogna ammetterlo, se Vista si è accollato la fama di mattone lo si deve in particolar modo a chi ha avuto il coraggio di commercializzarlo su Computer dotati a malapena di un Celeron con 1 GB di RAM. Sì perché questo mastodontico sistema, installato su un moderno Quad Core con almeno 2 GB di RAM, riesce ad esprimere il meglio si sé. Ho già avuto modo di esprimere queste mie opinioni (condivise da molti onesti utilizzatori) in questo articolo, ma voglio ripetermi in questa occasione, l’ultima occasione in cui si parlerà del povero e pre-pensionato Vista.

Queste mie parole non sono campate per aria. Secondo l’ultimissimo test di PCWorld infatti Windows 7 Ultimate RTM, a 32 e  64 bit è poco più veloce di Vista su macchine nuove.

La situazione cambia radicalmente quando si testano i due sistemi su macchine più vecchie, diciamo assemblate tra il 2001 e il 2005. Qui, fidatevi della mia esperienza personale (un Pentium 3 con 512 MB di SDRAM), il nuovo gioiellino di casa Microsoft “svernicia” il suo predecessore facendo resuscitare quelle vecchie macchine ormai impolverate in cantina. Basta poi far passare Windows 7 dentro i rulli di vLite e questo sistema diventa ottimo anche per l’uso quotidiano sui pezzi da museo. Non ha molto senso invece fare paragoni con Windows Xp, il quale poggia le sue fondamenta sul vecchissimo Kernel 5. Ma anche in questo caso, test alla mano, molto spesso Windows 7 (addirittura in versione Beta)  risulta vincente sia su macchine vecchie che su quelle di ultima generazione.

Volevo dire un’ultima cosa sul confronto tra Seven e Vista. L’ultimo nato sembra contraddire la scelta dei tecnici che in Vista fanno caricare “tutto e subito” all’avvio per avere poi più rapidità in fase di esecuzione. Con Seven invece è stato deciso di diminuire sensibilmente i tempi di avvio (circa 10 secondi, nei casi migliori), posticipando il caricamento di alcune applicazioni di qualche “ciclo di processi”. Beh, fatemi dire che approvo questa scelta. Preferisco un desktop subito utilizzabile che un PC che “pensa” per caricare servizi di cui poco mi interesserà durante la sessione. Bravi!

A domani, quando parleremo di SICUREZZA

[Omnia/Luca Zaccaro]

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Windows “7 Days”: Core

Perché Windows 7 si chiama così? Perché è, in effetti, la settima “versione” di Windows: dopo Windows 1 (1985), Windows 2 (1987) e Windows 3 (dal 1990, anche con tecnologia NT) fu la volta di Windows 4 (Windows ’95, Windows ’98, Windows ME, Windows NT 4.0). All’alba del nuovo millennio arriva Windows 5 (Windows 2000, Xp, MediaCenter, Server 2003). Nel  2006, con Windows Vista e Windows Server 2008, fa la sua comparsa Windows 6 ed ora siamo a tutti gli effetti a fare i conti con la settima grande famiglia di sistemi operativi (Seven e Server 2008 R2). Ma allora perché Seven è “etichettato” come Windows 6.1? Quella è solo una etichetta. Microsoft ha confermato che i nuovi Seven e Server 2008 R2 si fondano sulla versione Windows 7.0 del Kernel ma che i sistemi “riportano” 6.1 per permettere ai programmi di interfacciarsi meglio: i programmi (o meglio, le API) per Vista, che richiedevano la versione 6.0 del Kernel per funzionare correttamente, funzioneranno anche con la versione 7 perché “leggeranno” 6.1. Detto questo, in molti contestano il fatto che Seven sia una Major Release al punto di meritarsi un “salto di Kernel” di una unità. In effetti, ad un occhio poco attento che analizza Windows 7 dopo aver usato Vista, la realtà può sembrare questa. Ma i cambiamenti “sotto il cofano” ci sono e sono molti. C’è una differente gestione del caricamento del sistema (di cui parleremo domani), una rivisitazione del controllo UAC (ne parleremo lunedì), una migliorata gestione degli aggiornamenti di sistema, alcuni ritocchi alla già ottima interfaccia grafica di Vista, l’introduzione graduale di Ribbon anche nei programmi di sistema, una spinta verso i servizi Live per rendere più snello il sistema (Live Messenger, Movie Maker, Calendar, Mail), una innovativa taskbar (ma ne parleremo martedì), il completo supporto al Multi Touch, un sistema di ricerca file notevolmente potenziato e molte altre modifiche al codice di  Vista che non ci è dato conoscere. Ma, se avete usato Vista con un poco di coscienza critica e ora state usando Seven, sono sicuro che queste cose le avete provate di persona e non serve dilungarsi oltre. Se invece proprio non mi volete credere ecco un elenco (http://www.sevenforums.com/news/22625-18-cool-things-windows-7-does-vista-doesnt.html). Sempre parlando del cuore di Windows 7 bisogna ricordare che verrà proposta all’utente una schermata in cui sarà possibile scegliere il browser da scaricare. Windows Internet Explorer 8 sarà addirittura disattivabile (anche se molte sue librerie continueranno a “pompare” la Shell di Seven).
A domani, quando parleremo di PRESTAZIONI

Perché Windows 7 si chiama così? Perché è, in effetti, la settima “versione” di Windows: dopo Windows 1 (1985), Windows 2 (1987) e Windows 3 (dal 1990, anche con tecnologia NT) fu la volta di Windows 4 (Windows ’95, Windows ’98, Windows ME, Windows NT 4.0). All’alba del nuovo millennio arriva Windows 5 (Windows 2000, Xp, MediaCenter, Server 2003). Nel  2006, con Windows Vista e Windows Server 2008, fa la sua comparsa Windows 6 ed ora siamo a tutti gli effetti a fare i conti con la settima grande famiglia di sistemi operativi (Seven e Server 2008 R2). Ma allora perché Seven è “etichettato” come Windows 6.1? Quella è solo una etichetta. Microsoft ha confermato che i nuovi Seven e Server 2008 R2 si fondano sulla versione Windows 7.0 del Kernel ma che i sistemi “riportano” 6.1 per permettere ai programmi di interfacciarsi meglio: i programmi (o meglio, le API) per Vista, che richiedevano la versione 6.0 del Kernel per funzionare correttamente, funzioneranno anche con la versione 7 perché “leggeranno” 6.1. Detto questo, in molti contestano il fatto che Seven sia una Major Release al punto di meritarsi un “salto di Kernel” di una unità. In effetti, ad un occhio poco attento che analizza Windows 7 dopo aver usato Vista, la realtà può sembrare questa. Ma i cambiamenti “sotto il cofano” ci sono e sono molti. C’è una differente gestione del caricamento del sistema (di cui parleremo domani), una rivisitazione del controllo UAC (ne parleremo lunedì), una migliorata gestione degli aggiornamenti di sistema, alcuni ritocchi alla già ottima interfaccia grafica di Vista, l’introduzione graduale di Ribbon anche nei programmi di sistema, una spinta verso i servizi Live per rendere più snello il sistema (Live Messenger, Movie Maker, Calendar, Mail), una innovativa taskbar (ma ne parleremo martedì), il completo supporto al Multi Touch, un sistema di ricerca file notevolmente potenziato e molte altre modifiche al codice di  Vista che non ci è dato conoscere. Ma, se avete usato Vista con un poco di coscienza critica e ora state usando Seven, sono sicuro che queste cose le avete provate di persona e non serve dilungarsi oltre. Se invece proprio non mi volete credere ecco un elenco. Sempre parlando del cuore di Windows 7 bisogna ricordare che verrà proposta all’utente una schermata in cui sarà possibile scegliere il browser da scaricare. Windows Internet Explorer 8 sarà addirittura disattivabile (anche se molte sue librerie continueranno a “pompare” la Shell di Seven).

A domani, quando parleremo di PRESTAZIONI

[Omnia/Luca Zaccaro]

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Windows “7 Days”: Versioni

Iniziamo questa “maratona” verso Windows 7 presentando nel dettaglio le offerte che Microsoft ha preparato per noi. Windows 7 avrà ben 6 edizioni: Starter, Home Basic, Home Premium, Professional, Enterprise, Ultimate. Ma non temete, non impazzirete con miliardi di scatole nel vostro negozio di fiducia.
Analizziamo le varie edizioni nel dettaglio.
La versione Starter non sarà acquistabile in negozio, sarà destinata ai mercati emergenti e al mondo dei Netbook (probabilmente solo in versione OEM – link wikipedia – ), non avrà più il limite delle tre applicazioni (link) ma offrirà solo i servizi di base (niente Aero, Media Center ecc..). La Home Basic è forse la versione più inutile in quanto molto simile alla Starter. Anche questa edizione non sarà disponibile nei negozi ma solo in determinati scenari e previa installazione su Computer.
La Home Premium è la versione destinata ad avere più successo. Proprio come accaduto con Windows Vista, questa edizione sarà pre-installata in tutti i Desktop e i Notebook (versione OEM) e sarà anche acquistabile in negozio (versione Retail), sia come versione Full che come aggiornamento da Vista Home Premium.
Windows 7 Professional è l’edizione “da lavoro” e corrisponde a Windows Vista Businness. In questa edizione ci sono tutte le caratteristiche della Home Premium e qualche utilissima aggiunta (Xp Mode, per dirne una). La diffusione di questa edizione avverrà in larghissima parte come Retail (Full o Upgrade da Vista Businness) o in seguito ad accordi multi-licenza con Microsoft (non si tratta, in ogni caso, di una diffusione basata su VLK).
La Enterprise è, al pari della Ultimate, la versione più completa: entrambe contengono tutte le caratteristiche delle edizioni precedentemente viste con l’aggiunta di BitLocker, supporto nativo ai dischi VHD (solo la Ultimate) e ai MUI (i Language Pack, per capirci). La differenza tra queste due versioni è il metodo di diffusione: la Ultimate sarà venduta in negozio (come versione Full o come Upgrade da Vista Ultimate) mentre la Enterprise sarà diffusa sulla base di Volume License Key (per molte attivazioni).
Confusi? Molto probabilmente sì. Ricordatevi solo che in negozio troverete solo Windows 7 Home Premium, Professional e Ultimate e che potrete acquistare una nuova licenza o, risparmiando in media 100€, una versione aggiornamento (sarà necessario un rispettivo codice di Windows Vista).
Qui trovate una panoramica dettagliata sulle funzioni delle singole versioni (http://www.winsupersite.com/win7/win7_skus_compare.asp), mentre qui una panoramica sui prezzi (https://www.lucazaccaro.it/blog/2009/06/25/windows-7-prezzi-box-e-regali-di-natale/ e https://www.lucazaccaro.it/blog/2009/07/08/w7-anytime-upgrade-e-family-pack-rubati-i-prezzi/).
Recentemente sono stati diffusi i prezzi delle copie OEM (potrete installarle su un solo PC, che non potrete modificare troppo a livello hardware).
Ah, dimenticavo.. altri due modi per ottenere Windows 7: il Family Pack (3 licenze di Home Premium a 150 euro, non in Italia per ora) e la versione Home Premium Student (serve un indirizzo di posta elettronica scolastico valido http://www.vistablog.it/2009/09/20/windows-7-microsoft-estende-lofferta-student-anche-alleuropa) a 30€.
Un’ultima cosa: un utile link (http://www.vistablog.it/2009/07/21/windows-7-scenari-di-aggiornamento) per capire, prima di acquistare una versione Upgrade, cosa potete o non potete aggiornare (comprende gli scenari di aggiornamento da Windows 7 a una versione più potente Windows 7 tramite Windows Anytime Upgrade).
Prima di chiudere questa prima puntata volevo spendere due parole sulle architetture. Windows 7 sarà quasi certamente l’ultimo sistema operativo di Microsoft diffuso anche a 32 Bit. A dire la verità oggi non si notano le differenze tra una installazione a 32 Bit e una a 64 Bit ma, dato che le dimensioni delle memorie continueranno a crescere vertiginosamente, molto presto le edizioni a 32 Bit saranno da considerare preistoriche (riescono infatti a utilizzare al massimo 4 GB di RAM). Nel futuro prossimo di Microsoft c’è solo l’architettura a 64 Bit, con alcuni ingegneri già al lavoro sulle versioni a 128 Bit (https://www.lucazaccaro.it/blog/2009/10/08/windows-un-futuro-a-128-bit/).
A domani, quando parleremo di Core.

Iniziamo questa “maratona” verso Windows 7 presentando nel dettaglio le offerte che Microsoft ha preparato per noi. Windows 7 avrà ben 6 edizioni: Starter, Home Basic, Home Premium, Professional, Enterprise, Ultimate. Ma non temete, non impazzirete con miliardi di scatole nel vostro negozio di fiducia.

Analizziamo le varie edizioni nel dettaglio.

La versione Starter non sarà acquistabile in negozio, sarà destinata ai mercati emergenti e al mondo dei Netbook (probabilmente solo in versione OEM), non avrà più il limite delle tre applicazioni ma offrirà solo i servizi di base (niente Aero, Media Center, 64 Bit ecc..).

La Home Basic è forse la versione più inutile in quanto molto simile alla Starter, a cui aggiunge il supporto all’architettura a 64 Bit e la possibilità di modificare lo sfondo. Anche questa edizione non sarà disponibile nei negozi ma solo in determinati scenari e previa installazione su Computer.

La Home Premium è la versione destinata ad avere più successo. Proprio come accaduto con Windows Vista, questa edizione sarà pre-installata in tutti i Desktop e i Notebook (versione OEM) e sarà anche acquistabile in negozio (versione Retail), sia come versione Full che come aggiornamento da Vista Home Premium.

Windows 7 Professional è l’edizione “da lavoro” e corrisponde a Windows Vista Businness. In questa edizione ci sono tutte le caratteristiche della Home Premium e qualche utilissima aggiunta (Xp Mode, che vedremo tra qualche giorno, per dirne una). La diffusione di questa edizione avverrà in larghissima parte come Retail (Full o Upgrade da Vista Businness) o in seguito ad accordi multi-licenza con Microsoft (non si tratta, in ogni caso, di una diffusione basata su VLK).

La Enterprise è, al pari della Ultimate, la versione più completa: entrambe contengono tutte le caratteristiche delle edizioni precedentemente viste con l’aggiunta di BitLocker, supporto nativo ai dischi VHD (solo la Ultimate) e ai MUI (i Language Pack, per capirci). La differenza tra queste due versioni è il metodo di diffusione: la Ultimate sarà venduta in negozio (come versione Full o come Upgrade da Vista Ultimate) mentre la Enterprise sarà diffusa sulla base di Volume License Key (per molte attivazioni).

Confusi? Molto probabilmente sì. Ricordatevi solo che in negozio troverete solo Windows 7 Home Premium, Professional e Ultimate e che potrete acquistare una nuova licenza o, risparmiando in media 100€, una versione aggiornamento (sarà necessario un rispettivo codice di Windows Vista).

Qui trovate una panoramica dettagliata sulle funzioni delle singole versioni, mentre qui e qui una panoramica sui prezzi.

Recentemente sono stati diffusi i prezzi delle copie OEM (potrete installarle su un solo PC, che non potrete modificare troppo a livello hardware).

Ah, dimenticavo.. altri due modi per ottenere Windows 7: il Family Pack (3 licenze di Home Premium a 150 euro, non in Italia per ora) e la versione Home Premium Student (serve un indirizzo di posta elettronica scolastico valido) a 30€.

Un’ultima cosa: un utile link per capire, prima di acquistare una versione Upgrade, cosa potete o non potete aggiornare (comprende gli scenari di aggiornamento da Windows 7 a una versione più potente Windows 7 tramite Windows Anytime Upgrade).

Prima di chiudere questa prima puntata volevo spendere due parole sulle architetture. Windows 7 sarà quasi certamente l’ultimo sistema operativo di Microsoft diffuso anche a 32 Bit. A dire la verità oggi non si notano le differenze tra una installazione a 32 Bit e una a 64 Bit ma, dato che le dimensioni delle memorie continueranno a crescere vertiginosamente, molto presto le edizioni a 32 Bit saranno da considerare preistoriche (riescono infatti a utilizzare al massimo 4 GB di RAM). Nel futuro prossimo di Microsoft c’è solo l’architettura a 64 Bit, con alcuni ingegneri già al lavoro sulle versioni a 128 Bit.

A domani, quando parleremo di CORE.

[Omnia/Luca Zaccaro]

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Microsoft: monopolio e barzellette

Che Microsoft operi in una condizione di monopolio è cosa risaputa e difficilmente opinabile. Che spesso utilizzi tale posizione per promuovere i propri prodotti senza dare spazio alle alternative ormai lo sappiamo. Che l’Unione Europea chieda a Microsoft di “aprire” la scelta del broswer è comprensibile, anche se non condivisibile (ci sono dei termini di licenza, in fondo! Se l’utente non accetta non utilizza il prodotto. Non è certo colpa di Microsoft se il mondo pullula di persone affettuosamente chiamati “utonti”).

Microsoft, relativamente a Windows 7, ha risposto alle richieste dell’UE sviluppando una particolare versione del nuovo sistema operativo priva di IE8 (attenzione: priva solamente del programma iexplorer, non della sua struttura dato che essa è indispensabile per il funzionamento di Windows stesso e di molte applicazioni Microsoft). Andava così in produzione Windows 7 E. Ma, come scrive l’amico Sebastiano, forse questa versione “E-uropea” non vedrà mai la luce: Microsoft ha proposto all’Unione Europea una soluzione diversa. A Redmond hanno infatti preparato una schermata chiamata “Browser Ballot” da cui l’utente potrà scegliere, al primo avvio, quale o quali browser installare. La schermata apparirà più o meno così:

Capite anche voi che per Microsoft questa è una vera e propria novità. Uno sforzo si potrebbe addirittura dire! L’Unione Europea potrebbe anche accettare questa proposta e in tal modo noi europei avremmo la versione “normale” di Windows 7 (probabilmente sparirà l’offerta della Retail al prezzo dell’Upgrade). Addirittura si parla della stessa opzione anche per Windows Xp e Vista. Tutto risolto, dunque? Non proprio: Opera ha criticato questa apertura di Microsoft chiedendo che vengano tolte le icone dei browser, per non portare gli utenti a cliccare la “E Blu”. A mio parere stiamo cadendo nel ridicolo. Posso anche capire (ma, ripeto, non condividere) la richiesta di una apertura ai prodotti di terzi, ma questi cosa vogliono? Che Windows venga venduto con Opera preinstallato? Per evitare altri problemi Microsoft ha “spedito” tutta la suite Windows Live sul web (sarà la sua casa in futuro). Cosa vogliono ancora? Che Microsoft installi Yahoo Messenger o OpenOffice?

Forse stiamo trascurando che, volenti o nolenti, Internet Explorer 8, per quanto non possa piacere, è essenziale per una navigazione su alcuni siti di home banking. Oppure che in ambito aziandale non si può fare a meno di tale browser. Inoltre, per esperienza diretta di “manutenzione PC”, nel 90% dei computer di altri browser non c’è traccia e di certo la scelta di tali utenti di fronte al Browser Ballot è segnata, con o senza icone.

Forse alcuni sviluppatori dovrebbero preoccuparsi un po’ di più della qualità del proprio software e del piano di marketing ad esso associato.

PS: scrive questo articolo un geek che usa Chrome, Safari e Firefox e che IE8 non l’ha ancora aperto da quando l’ha installato.

[Omnia/Luca Zaccaro]

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Windows 7 mi “chiama”?

[UPDATE]

Alla fine ho deciso di ripristinare il backup di una settimana fa, ora è tutto ok.

Ho installato il SP2 e presto scriverò qualcosa a riguardo..

PS: ma quei 160 GB? Continuano a “chiamare” 😉

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Proprio quando la notizia della disponibilità di Windows 7 RTM per il 13 Luglio si tinge di ufficialità il mio vecchio e amato Windows Vista SP1 decide farmi uno scherzetto. Forse si sente offeso, eppure il mio giudizio era positivo 😉

Seriamente, stavo navigando in Internet quando, apparentemente senza alcuna mia colpa, la connessione è saltata. “Forse mia sorella ha staccato la spina del router. Fuori sta iniziando un bel temporale”. Spengo il PC e vado a letto.

Il giorno dopo riaccendo il PC e Windows Vista si avvia in circa 4 minuti. Subito un avviso: “Gli utenti non-Amministratori potrebbero non poter accedere”. Il servizio Eventi è disabilitato, così come il Firewall e, cosa più importante, il servizio WLAN insieme a tutta la gestione delle reti Wireless. Mi spiego: se vado a controllare le periferiche di rete c’è la porta ethernet correttamente riconosciuta (ma non utilizzata) e della mia scheda Wireless USB neanche l’ombra. Provo a riattivare i servizi dedicati ma niente da fare. Aggiungo, non so se c’entra, che la Sidebar di Vista mostra solo rettangoli bianchi al posto dell’Orologio e del Calendario.

Ogni volta che riavvio la scena si ripete: caricamenti in tempi biblici e servizi disabilitati. L’Antivirus/Malware non ha trovato nulla, mentre checkdisk ha recuperato alcuni files, ma non ha risolto il problema.

Ora proverò (in sequenza) con la Recovery Console, con il riavvio automatico di TUTTI i servizi e con l’installazione del SP2 che spero mi sovrascriva eventuali files danneggiati.

Ah, già che ci sono, lo “/scannow” e il reset delle librerie Winsock2 non sono serviti.

Se questo non basterà a ripristinare i servizi difettosi (il PC in sé funziona ancora benissimo) davanti a me si aprirà la strada del backup. Un’immagine di sistema fatta con DriveImageXML e datata 19/06/2009 è lì che aspetta solo di essere ripristinata.

Certo, quella partizione da 160 GB utilizzata fin’ora solo come backup non aspetterebbe altro che una installazione pulita di Windows 7 RTM

In fondo, con i 4 re-arm concessi, arriverei giusto giusto al 22 Ottobre

[Omnia/Luca Zaccaro]

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Windows 7 FAQ

Prima che Windows 7 appaia sui nostri scaffali è utile riepilogare ciò che di certo sappiamo su questo sistema. Questo articolo è un riassunto di vari altri miei interventi e di ciò che si può leggere in rete.

  • Cos’è Windows 7?
  • Windows 7 è il nuovo sistema operativo di Microsoft per uso casalingo e aziendale. È affiancato da una specifica versione per Server chiamata Windows Server  2008 R2. Windows 7 è stato sviluppato partendo dalle caratteristiche di Windows Vista e Windows Server 2008. In seguito sono state aggiunte nuove funzionalità e il sistema in generale è stato oggetto di una pesante rivisitazione per renderlo più veloce, stabile e reattivo soprattutto su hardware datati. Lo sviluppo di Windows 7 è passato attraverso 7 fasi: M1, M2, M3 fino al terzo trimestre del 2008, Alpha fino Gennaio 2009, Beta fino a Maggio 2009, RC fino a luglio e RTM (versione finale). Durante lo sviluppo alcune versioni intermedie (destinate agli sviluppatori) sono state diffuse illegalmente su Internet. Microsoft ha rilasciato ufficialmente al pubblico due versioni intermedie: la Beta (Build 7000, Gennaio 2009) e la RC (Build 7100, Maggio 2009).
  • Quando verrà venduto Windows 7?
  • Microsoft ha ufficialmente comunicato che Windows 7 raggiungerà lo stato di GA (disponibilità generale) il giorno 22 Ottobre 2009. A partire da quella data potremo acquistare PC con Windows 7 pre-caricato e trovare i Box di Windows 7 sugli scaffali dei negozi. La versione diffusa il 22 Ottobre sarà quasi identica alla versione RTM (disponibile tra pochi giorni) e destinata ai produttori di Hardware. In alcuni Paesi (Stati Uniti, Giappone, Canada) è già possibile ordinare copie di Windows 7 o pianificare gli aggiornamenti. Per il mercato europeo i pre-ordini saranno disponibili dal 31 agosto 2009.
  • Quali saranno le versioni di Windows 7?
  • Windows 7 sarà disponibile nelle seguenti edizioni: Starter, Home Basic, Home Premium, Professional, Enterprise, Ultimate. Nei negozi tuttavia troveremo esclusivamente le versioni Home Premium e Professional (la corrispondente versione di Vista Businness). Le altre sono versioni dedicati a mercati emergenti, ai netbook o a particolari situazioni aziendali/gestionali. Windows 7 Ultimate è invece la versione più completa che comprende tutte le caratteristiche delle altre edizioni ma pare che sarà ordinabile esclusivamente on-line.
  • Quanto costerà Windows 7?
  • Microsoft ha reso noto il costo in dollari delle edizioni “full retail” (quelle acquistabili nei negozi). Per il mercato europeo (dove è più che probabile un rapporto euro dollaro 1:1) si dovrà attendere il 15 Luglio. Windows 7 Home Premium costerà 199,99$, la versione Professional costerà 299,99$ mentre la Ultimate sarà disponibile al costo di 319,99$. Microsoft ha già comunicato anche il costo delle versioni “aggiornamento”, rispettivamente di 119,99$, 199,99$ e 259,99$. Inoltre sono stati resi noti i costi dei pre-ordini per gli aggiornamenti già attivi in alcuni Paesi: la versione Home Professional costerà solo 49,99$ mentre quella Professional 99,99$.
  • Come funzioneranno gli aggiornamenti a Windows 7?
  • Microsoft ha già pianificato una strategia di aggiornamento che prevede la possibilità di aggiornare il proprio Windows Vista alla rispettiva versione di Seven e il proprio Sever 2008 alla rispettiva versione di Server 2008 R2. I particolari erano disponibili in documento Microsoft, ora ritirato dal sito ufficiale, di cui potete trovare una sintesi qui. Come è facile intuire da quanto ho scritto qui sopra la funzionalità di Upgrade non sarà disponibile per possessori di Windows 1, 2, 3, 4, 5. In questi casi sarà necessaria una installazione pulita (assistita dagli strumenti Microsoft per la migrazione dei files). A causa delle politiche antitrust imposte dall’Unione Europea, la funzionalità di aggiornamento non sarà presente in Europa prima del 2010. Per ovviare a questo inconveniente Microsoft ha deciso di rendere disponibile nel territorio europeo per un periodo limitato le versioni “Full” a prezzi molto più accessibili (simili a quelli dei pre-ordini) con modalità che verranno comunicate il 15 Luglio prossimo.
  • Windows 7 sarà venduto in Italiano?
  • . Le versioni RTM e GA saranno disponibili in tutte le lingue, compreso l’Italiano. Non ci sarà più bisogno di scaricare i Language Pack per utilizzare il nuovo sistema nella nostra lingua come accadeva per la build intermedie.
  • Quale sarà il Kernel di Windows 7?
  • Secondo quanto spiegato dagli ingegneri Microsoft, Windows 7 è il settimo sistema operativo della software house (dopo Windows 1, Windows 2, Windows 3, Windows 9x, Windows  5.x, Windows Vista), pertanto il suo Kernel è identificabile con la stringa NT 7.0. tuttavia, per permettere una piena compatibilità con Windows Vista e Windows Server 2008, Microsoft ha deciso di “scrivere” 6.1 invece che 7.0 così che le applicazioni che richiedono una versione del Kernel 6.x possano funzionare anche sotto Windows 7. Non si tratta dunque di un Windows Vista Second Edition come molti raccontano in quanto, pur leggendo 6.1, il Kernel non appartiene alla famiglia NT 6.x (quella di Vista).
  • Con quali architetture verrà venduto Windows 7?
  • Windows 7 sarà disponibile sia a 32 Bit che a 64 Bit. Le due versioni non saranno comparabili (non si potrà fare l’aggiornamento da una architettura all’altra). Le versioni a 64 Bit possono funzionare solo con processori a 64 Bit mentre quelle a 32 Bit possono funzionare anche con processori a 64 Bit. Le differenze tra le architetture sono notevoli, quella che forse per ora attira di più l’attenzione dell’utente medio è che la versione a 64 Bit riconosce correttamente quantitativi di RAM pari o superiori a 4 GB.
  • Ho acquistato un nuovo PC. Potrò avere Windows 7 gratis?
  • Alcuni produttori di Hardware hanno stretto un patto con Microsoft in base al quale chi comprerà un PC imballato dopo il 26 giugno 2009 in cui ci sarà Windows Vista pre-installato troverà un foglietto che permetterà di ricevere, dopo il 22 Ottobre, una copia di Windows 7 (di solito la Home Premium) a un prezzo di circa 7$, pari alle spese di spedizione. Va sottolineato che non è una regola generale. Alcuni produttori aderiscono all’offerta, altri no. Se siete interessati è sempre meglio informarvi presso il vostro negozio di fiducia.
  • Il mio sistema operativo continuerà ad essere supportato?
  • Senza stare a scavare troppo nel passato, le versioni con Service Pack di Windows Vista saranno supportate ancora per qualche anno, così come accadrà per Windows Server 2008. Per quanto riguarda Windows Xp, Microsoft ha terminato il supporto generale il 9 aprile scorso. Questo vuol dire che fino all’aprile del 2014 verranno distribuiti gratuitamente solo gli aggiornamenti di sicurezza. Se invece la vostra preoccupazione è “posso continuare ad usare il mio Windows 95 (o 98, o 2000…)?” la risposta è, ovviamente, sì. Ma non aspettatevi il supporto di Microsoft.
  • I driver delle mie periferiche funzioneranno con Windows 7?
  • Uno dei punti di forza di Seven è il supporto Driver. Il sistema riconosce autonomamente una miriade di dispositivi ed è possibile accedere ad una altrettanto vasta raccolta di aggiornamenti driver dal sito Microsoft Upgrade. Se volete installare driver specifici sappiate che la quasi totalità dei driver scritti per Windows Vista/Server 2008 funzionerà alla perfezione su Seven. Anche molti driver scritti per Windows 2000/Xp funzioneranno a dovere sul nuovo sistema operativo. È però sempre consigliato visitare il sito del produttore del dispositivo per vedere se sono disponibili versioni appositamente sviluppate per Windows  7 (per esempio con Ati e nVidia per le schede video).
  • Ho scaricato una Build di Windows 7 da internet. Potrò continuare ad usarla?
  • Le versioni del ramo “Beta” (quelle che terminano con la Buld 7000) sono in scadenza e non saranno più utilizzabili. Le versioni pari o successive alla RC (distribuita lo scorso 5 maggio) continueranno a funzionare fino a metà del 2010. A partire da febbraio/marzo tuttavia, il sistema si riavvierà ogni due ore. Per ovviare al problema esistono metodi illegali (crack) o metodi decisamente più legali e sicuri (acquistare Windows 7 nella sua versione definitiva). Dopo aver provato il sistema per più di un anno dovreste essere in grado di dire se si tratta di una spesa giustificata o meno. Ricordate che Microsoft ha promesso una nuova tecnologia di riconoscimento di copie pirata molto più “cattiva” del WGA che tutti conosciamo. Sta a voi decidere se spendere 50 Euro per comprare una versione originale o se andare alla ricerca di (im)probabili crack ogni volta che Microsoft modificherà il sistema di autenticazione.
  • Windows 7 verrà venduto insieme a Office 2010?
  • No, o almeno al momento non sembra che sarà così. Office 2010, di cui qualche settimana fa è stata “rubata” una Technical Preview, sarà disponibile nella prima metà del 2010 e sarà compatibile con Windows Xp/Vista/7.
  • Cosa succederà dopo Windows 7?
  • Non si sa ancora. Fino a qualche tempo fa sembrava che Microsoft fosse intenzionata a voltare pagina, a chiudere l’esperienza di Windows e riscrivere da zero un nuovo sistema operativo completamente modulare (Midori) a microkernel (MinWin). Dalle ultime indiscrezioni sembra tuttavia che il prossimo prodotto apparterrà sempre alla famiglia Windows pur non utilizzando più la tecnologia NT. È molto probabile dunque che presto sentiremo parlare di un ipotetico Windows 8 che non sarà caratterizzato dal kernel NT 8.0 ma da una nuova tecnologia di sviluppo (di nuovo MinWin?). Per ora sappiamo solo che lo sviluppo del nuovo sistema, pur essendo alle primissime fasi di progettazione, è già partito.

Questo articolo potrà subire delle modifiche nel corso delle prossime settimane

[Omnia/Luca Zaccaro]

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Windows Vista SP2 in Italiano: Eccolo!

Microsoft si è salvata in corner. Aveva “promesso” la versione Multilanguage di Windows Vista SP2 “entro Giugno” e, anche se al limite, ha tenuto fede alle sue parole.

Sì, dopo 35 (tuttora ingiustificati) giorni di attesa è finalmente comparso su Windows Update e sul sito di Microsoft il secondo Service Pack per Windows 6.0 (Vista e Server 2008) in tutte le lingue.

Ricrodate che per installare il SP2 dovete avere già installato il SP1 (sia per Vista che per Server 2008)

Ecco i link dal sito di Microsoft:

Microsoft Windows Vista & Server 2008 SP2 Multilanguage – 32 Bit

Microsoft Windows Vista & Server 2008 SP2 Multilanguage – 64 Bit

Microsoft Windows Vista & Server 2008 SP2 Multilanguage – ia64

Microsoft Windows Vista & Server 2008 SP2 StandAlone ALL LANGUAGES ISO

[Omnia/Luca Zaccaro]

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Sei mesi con Vista, il giorno di Seven

Oggi è un giorno un po’ particolare. Primo perchè da oggi ogni momento potrebbe essere quello buono per la compilazione e la “segnatura” della versione finale di Windows 7. Secondo perchè oggi sono esattamente sei mesi che ho assemblato il mio nuovo PC e che ho installato Windows Vista. Vi chiederete: ma come? Hai aspettato così tanto per usare Vista? No. Sul mio vecchio PC lo utilizzavo in multiboot ma sul PC nuovo Vista è l’unico OS non virtualizzato. E’ dunque tempo di qualche giudizio.

Bisogna precisare le caratteristiche della mia macchina: Asus P5Q Pro, Intel Core 2 Quad Q9300, 2x2GB DDR2 RAM Kingston @666 Mhz, 1TB Samsung HD SATA2, nVidia GeForce 9800 GTX+ 512 MB.

Utilizzo Windows Vista Businness 32 Bit da licenza MSDN AA (si lo so, avrei dovuto installare la x64)

Il nome Windows Vista non basta a definire di che OS stiamo parlando. Se si pensa a Vista come il risultato del “Progetto Longhorn” allora sicuramente ci troviamo di fronte ad una grande delusione. Ma questo non è corretto. il Progetto Longhorn è stato bloccato e Vista non ha più nulla a che fare con questo.

In Vista ci sono assenti di lusso, WinFS tra tutti, ma anche grandi migliorie tecniche (UAC) e grafiche (Aero). Ma ecco un po’ più nel dettaglio cosa ne penso di Vista (in una scala da 1 a 10, dove 10 è Windows 7 Build 7260):

Richieste hardware: non si è ben capito se era una caratteristica voluta o no. Sta di fatto che una delle pecche più grandi di questo sistema è la discreta richiesta di hardware nuovo. Per usare Vista in modo abbastanza fluido devi avere almeno un processore a 2 core e 1 GB di RAM. Se oggi queste sono caratteristiche comuni, certo non lo erano nel 2006. Vista mi girava virtualizzato anche su un P4@2GhZ e Aero abilitato. Ma di certo non si può dire che fosse un utilizzo fluido. Altra nota di demerito è il grandissimo spazio su disco utilizzato dal sistema. E’ d’obbligo avere una partizione dedicata. 5-

Compatibilità: Microsoft è stata molto criticata perchè ad oggi non c’è il completo supporto driver per Vista. Al momento della sua commercializzazione le cose andavano ancora peggio. Vecchie stampanti, scanner, dispositivi vari totalmente inutilizzabili, così come vecchie versioni di applicativi aziendali mai aggiornate al supporto di NT6. Forse era il caso che MS rinviasse il salto di Kernel, o forse ha fatto bene a farlo con “questo” Vista. Sta di fatto che il problema non riguarda in larga parte Microsoft. In generale il supporto a Hardware/Software sviluppato a partire dal 2005 è buono. 6+

Stabilità: fallimenti driver a parte (la cui colpa non è di Microsoft), NT6 è un sistema stabilissimo. In 6 mesi MAI, dico MAI una BSOD. Se un programma si blocca, al 99% basta terminare il processo incriminato e il sistema è di nuovo utilizabile al meglio. Davvero rarissimi i casi in cui ho dovuto procedere a riavvii forzati. Si tratta più che altro di problemi con la mai completamente supportate DX10 durante il gioco. 8+

Sicurezza: UAC è stata una delle cose più criticate in Vista. Avvisi per quasi ogni azione dell’utente. Ma non si può lamentarsi della poca sicurezza di un sistema e poi lamentarsi anche quando la sicurezza viene curata in modo maniacale. UAC si può anche settare a livello medio (così come sarà di default in Seven) in modo da ricevere conferma solo in casi eccezionali. Ma di sicuro non si può criticare Vista per la poca sicurezza. Con un Antivirus real-time installato e aggiornato per prendersi un virus bisogna proprio installarselo con le proprie mani. 8+

GUI: copiato o non copiato? Boh, sta di fatto che Aero è stata davvero una bellissima sorpresa. Forse addirittura un tantino troppo Glass. Icone abbastanza curate e pulsanti intonati. Stona sempre l’icona del regedit 😉 PS: chissà se conosceremo mai il famoso Aero Diamond… 8

User experience: con il termine UE intendo l’interazione tra sistema e utente. Critico in questo caso la auto-configurazione della cartella “User” e il meccanismo di navigazione delle cartelle in Windows Explorer. Dovevano lasciare questa impostazioni aperte alla completa personalizzazione dell’utente. Ma dato che l’80% degli user non cura queste piccolezze, un 6+ non lo posso negare.

Totale: Windows Vista o Longhorn, come pensato all’inizio dei tempi, doveva essere una versione intermedia tra Xp e Blackcomb. Poi è stato considerato come “Major Release” e ha ereditato molte delle caratteristiche di Blackcomb. In seguito all’estate dei Worm (2003) però, gli sforzi di Microsoft si sono concentrati sui SP di Xp e Server 2003 e il processo di Longhorn resettato. Il risultato è questo Windows Vista, un ottimo sistema ma una major release senza molte delle caratteristiche che durante la fase di sviluppo l’hanno reso tale. Il voto finale è comunque un 7+.

Ora la storia si ripete. Per Seven si era parlato nei primissimi tempi di un Kernel riscritto da zero e completamente modulare (MinWin). Così non è stato e il Kernel è stato in gran parte ereditato da Windows Server 2008 SP1. Anche qui però ci si aspetta un eccellente sistema operativo. Sicuramente, per quanto visto fin ora, il miglior prodotto della storia del colosso di Redmond. Il discorso si sposta più in là. Windows 8 o Midori? Ne parlerò presto. D’altronde questa è un’altra storia..

[Omnia/Luca Zaccaro]

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