Si è spento da poche ore, all’età di 82 anni, Neil Armstrong, primo uomo a mettere piede sul suolo lunare il 20 luglio 1969.
Più delle guerre, più dei Presidenti. Sono uomini come questi che verranno ricordati per sempre.
Si è spento da poche ore, all’età di 82 anni, Neil Armstrong, primo uomo a mettere piede sul suolo lunare il 20 luglio 1969.
Più delle guerre, più dei Presidenti. Sono uomini come questi che verranno ricordati per sempre.
Quaranta anni fa, la più grande impresa mai tentata dall’umanità. Il più grande evento televisivo di tutti i tempi (e non c’è funerale che regga). Un momento che ha delineato i rapporti di forza tra le superpotenze per gli anni a venire. Se chiedete ai vostri nonni o ai vostri genitori cosa stavano facendo quaranta anni fa, non c’è dubbio che la loro risposta sarebbe: “Che domande, stavo guardando l’allunaggio dell’Apollo 11”.
Quaranta anni fa l’Uomo ha messo piede sul suolo lunare per la prima volta. Per la prima volta gli uomini hanno piantato una bandiera in luogo che non apparteneva a nessuna regione, a nessuno Stato, nemmeno alla Terra.
Quella bandiera, americana, è stata, come ho avuto modo di dire poco sopra, la conferma che dopo la Seconda Guerra Mondiale la vera superpotenza era una sola. Una risposta al famoso discorso di Kennedy.
Sapete, vorrei poter raccontare ai miei figli che “quel giorno ero attaccato alla TV a vedere l’Uomo su Marte”. Rilancio di un Sogno e, chissà, di una Superpotenza.