Rifiuti Ingombranti

Ecco l’unica definizione possibile per le dichiarazioni di Spatuzza e per chi grazie ad esse stava costruendo fragilissimi castelli di carta.

I fatti: il sedicente pentito Spatuzza ha confessato che i Boss Graviano ebbero rapporti con “quello di Canale 5” e il “compaesano” Dell’Utri e che, grazie a questi contatti, si sentivano “con l’Italia in mano”. Qualcuno ha subito preso come oro colato le parole del killer e si è lanciato in richieste di dimissioni o cortei in piazza.

Poi, sette giorni dopo (sempre al processo Dell’Utri), capita che il Boss Graviano ed un altro mafioso smentiscano categoricamente e su tutta la linea l’aspirante pentito, dichiarando di non aver mai avuto rapporti con le persone a cui faceva riferimento Spatuzza.

“Patatrac!” Il castello è bello che crollato.

Ora, o decidiamo che i mafiosi, proprio perché criminali, non vadano ascoltati (e allora perdono valore le dichiarazioni di Graviano ma anche quelle dello stesso Spatuzza), oppure qualcuno deve riconoscere che tutte le dichiarazioni devono trovare un completo riscontro nei fatti, non solo quelle che sembrerebbero “scagionare” Berlusconi.

Ma l’ossessione, si sa, è difficile da estirpare.

[Omnia/Luca Zaccaro]

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