Berlusconi ha deciso: non correrà per Palazzo Chigi

Questa volta non può esserci smentita che tenga: Berlusconi ha affidato ad un Comunicato Ufficiale, pubblicato sul Sito Ufficiale del PdL, la decisione di non presentare la sua candidatura a Premier“Per amore dell’Italia si possono fare pazzie e cose sagge. Diciotto anni fa sono entrato in campo, una follia non priva di saggezza: ora preferisco fare un passo indietro per le stesse ragioni d’amore che mi spinsero a muovermi allora. Non ripresenterò la mia candidatura a Premier ma rimango a fianco dei più giovani che debbono giocare e fare gol. Ho ancora buoni muscoli e un po’ di testa, ma quel che mi spetta è dare consigli, offrire memoria, raccontare e giudicare senza intrusività”.

Contestualmente rivendica quanto di buono ha saputo fare in vent’anni di politica (compresa soprattutto la scelta di lasciare la guida del Governo per favorire la nascita dell’Esecutivo Monti) e lancia le Primarie (probabilmente il 16 Dicembre), una competizione “serena e libera tra personalità diverse e idee diverse” per scegliere il suo successore.

Chiude il comunicato augurandosi che il Pdl e il suo giovane Segretario Angelino Alfano sappiano riprodurre “il miracolo del 1994”.

Che dire.. questa è sicuramente una delle pietre miliari della Storia politica italiana. Come dicevo poco sopra non è contemplabile un ripensamento a questo punto. Berlusconi ha fatto un passo indietro e, a prescindere dai motivi che hanno ispirato questo gesto (generosità, amor di Patria, processo Ruby, immagine logorata), bisogna prenderne atto.

Per quanto mi riguarda, come ho scritto milioni di volte negli ultimi mesi, non posso che essere felice per questa decisione. Spero che ora Berlusconi riesca a godersi un po’ della sua ricchezza al riparo dalla luce costante dei riflettori e che il Pdl (anche se non è e non sarà il mio Partito) provi a ricostruire una propria identità in questo nuovo corso “post-monarchico”, anche a costo di arrivare a duri scontri al suo interno.

Chiudo qui, perché ormai i motori si stanno scaldando e la campagna elettorale più strana della Storia contemporanea sta per partire. Rimango con alcuni dubbi (cosa farà Casini? Chi saranno i candidati alle Primarie? Cosa deciderà di fare Monti? Quale sarà la reazione di Fini?) che sono sicuro troveranno una risposta a giorni.

A risentirci..

[Omnia / Luca Zaccaro]

 

  • Share on OkNotizie
  • Share on Twitter
  • Share on Facebook

Pdl.it Nuova Versione

A diciott’anni esatti dalla celebre “discesa in campo” (il corsivo è d’obbligo, è ormai una citazione), il movimento politico di Silvio Berlusconi sembra voler festeggiare la maggiore età con una nuova versione del sito ufficiale. Più volte annunciata e rinviata, la presentazione è avvenuta ieri pomeriggio contestualmente al lancio in rete. Senza perdere altro tempo passiamo subito all’analisi (assolutamente personale) del lavoro svolto su questo sito.

Come sapete sono sempre stato un po’ cattivello nei confronti dei siti della “galassia berlusconiana”: prima troppo “1.0”, poi votati al paradigma “immagine-pdf”, poi troppo poco “social”.

Questa nuova versione (se ho ben contato dovrebbe essere la quarta Major Release contando anche ForzaItalia.it) si presenta bene, la gestione dello spazio è abbastanza azzeccata e piacevole e non ci sono visivamente impatti che fanno gridare allo scandalo. La struttura è molto semplice. Dall’alto in basso abbiamo header con logo di partito e santo del giorno, menù navigazionale, slider (javascript, bene bene!) con le notizie in evidenza, tabella 2×4 con le ultime notizie secondarie, ultimi messaggi twitter provenienti da account selezionati (è possibile rispondere e retwittare), canale Youtube affiancato all’immancabile “Spazio Azzurro” (un po’ “rinfrescato”, ora scorre!), pagina Facebook del Capo Silvio Berlusconi affiancata (alla destra del padre) dalle ultime notizie del blog di Alfano. Concludono la pagina varie ed eventuali pidielline.

C’è da dire che, dopo qualche “problemino” del primo giorno, il sito è validato dal W3C come XHTML 1.1 e questo fa sicuramente bene.. anche i CSS e gli script JS sono gestiti abbastanza bene, così come abbastanza ragionata è la struttura lato codice dell’intera pagina.

La prima cosa, notata da tutti, è che questo sembra non essere “il nuovo sito del PdL” ma l’ennesimo “altare” a Silvio Berlusconi (il suo faccione campeggia ovunque!). Ma questa è un’altra storia, e sicuramente le cose miglioreranno col tempo.

Questa volta la parte Multimediale è ben curata, anche se il canale Youtube ci sembra un po’ poco per uno che ha la fama di “Re delle Televisioni”.

Per quanto riguarda la parte Social invece ho trovato “ragionevole” la scelta di non includere hashtag nella barra di Twitter (troppo “pericoloso”) ma una cosa mi chiedo: dove sono i pulsanti “Mi Piace” e “+1”? Già gli articoli non sono commentabili (il capo ha già aperto le porte di casa con lo Spazio Azzurro), come pensano di condividere quello che scrivono?

Ecco ora qualche piccola cosa che mi ha lasciato perplesso:

1) Alcune voci di menù portano ad errori 404. Ad esempio la sezione sui regolamenti dei congressi.

2) Ho trovato un po’ dispersivo linkare l’intera sezione “Cosa Facciamo” sul sito del (defunto) Governo Berlusconi. A me sembra un brutto messaggio. Sembra che dopo quel Governo il PdL non sarà in grado di fare altro.
3) Alcune immagini (soprattutto nei Meta Tag) portano ancora nel nome l’acronimo di Forza Italia. Che sia un segnale?

Ecco infine un paio di spiacevoli effetti CSS:

1) La barra separatrice del menu (bianca) sovrascrive il blu del menù stesso di 1 pixel

2) In caso di slider “azzurro” il sotto menù è indistinguibile dal contenuto dello stesso slider

Insomma, questo sito è ancora in fase di rodaggio, ma si può dire che è nel complesso un buon prodotto. Forse non all’altezza di altre realtà della rete e sicuramente non ai livelli di quella che potrebbe essere l’influenza di una personalità come Berlusconi nel mondo digitale del 2012 ma essendo questo uno dei primi tentativi da parte del partito di “aprirsi” davvero alla rete sono fiducioso del fatto che il partito possa recepire i messaggi che dalla rete arriveranno e adeguare i suoi strumenti per offrire ai militanti e ai cittadini uno strumento ancora migliore per condividere le proprie idee, i propri sentimenti e le proprie battaglie.

PS: vi prego, eliminate quell’orrendo “Dall’Internet”!

[Omnia / Luca Zaccaro]

  • Share on OkNotizie
  • Share on Twitter
  • Share on Facebook

Berlusconi lavora al Dopo-Berlusconi

Libero non è nuovo a sparate del genere, ma non siamo in estate e la situazione politica non è certo “calma e tranquilla”. Ecco perché il retroscena pubblicato oggi da Belpietro & Co. potrebbe essere fondato (sempre che non si tratti di un tentativo di risollevare le vendite).

Anche io l’avevo scritto qualche settimana fa: non si può andare avanti così, serve una scossa.

Quale sarebbe dunque il retroscena clamoroso? Berlusconi, il giorno dopo l’aggressione, avrebbe convocato un vertice segretissimo con cinque fidati collaboratori. A loro avrebbe comunicato che, dopo averci riflettuto in ospedale, ha preso la decisione di farsi da parte. Troppo forte la paura di nuovi attacchi e troppo attaccamento alla vita per metterla di nuovo a rischio. L’unica condizione che Berlusconi avrebbe posto a Napolitano è la scelta personale del nuovo Premier: Angelino Alfano. In pratica Berlusconi accetterebbe di farsi da parte per favorire un clima nuovo nel Paese solo se dal Quirinale arrivasse la disponibilità a varare un nuovo esecutivo con a capo l’attuale Ministro della Giustizia e Tremonti come vicepremier.

Con questa mossa da autentico statista, Berlusconi renderebbe palese il rapporto tra bene del Paese e vantaggi personali. In un colpo solo cancellerebbe il problema della eccessiva personalizzazione della politica, del conflitto di interessi, isolerebbe Di Pietro e porgerebbe al PD su un piatto d’argento la possibilità di un vero dialogo sulle riforme che servono all’Italia.

Ma la strada è stretta, come un sentiero di montagna. In un periodo di timida ripresa economica dopo la crisi mondiale sarebbe troppo rischioso uno stallo politico. E se la figura di Berlusconi (grande mediatore tra i diversi animi del centrodestra) venisse improvvisamente meno bisognerà fare grande attenzione ai rapporti all’interno della maggioranza.

Inoltre, designando Alfano come suo successore, Berlusconi porterebbe alla ribalta la “sua” giovane classe (lo stesso Ministro, ma anche Gelmini, Carfagna, Meloni ecc..) a discapito di Fini e Tremonti, da tutti descritti come i due sfidanti futuri per la guida del PDL. Come reagirebbero costoro? E soprattutto, cosa direbbe la Lega? In fin dei conti, per una questione di numeri, bisogna tenere in considerazione anche queste cose..

Abbaglio dovuto alla troppa neve caduta nelle ultime 24 ore? Può darsi, ma leggendo e rileggendo l’articolo di Libero e quello di ItaliaOggi e pensando alle recentissime aperture di D’Alema (il più furbo di tutti, non dimentichiamolo) verrebbe da pensare che qualcosa sta davvero bollendo in pentola.

La mia personalissima opinione è che il voto dei cittadini, che in pratica scelgono il Presidente del Consiglio, non dovrebbe mai essere contraddetto (come avvenne con la sinistra tra il 1996 a il 2001), tuttavia la particolare situazione in cui ci troviamo, forse consentirebbe o almeno legittimerebbe una forzatura del genere.

Sicuramente se c’è qualcosa di vero lo si saprà nei prossimi giorni. Voi cosa ne pensate?

[Omnia/Luca Zaccaro – via link]

  • Share on OkNotizie
  • Share on Twitter
  • Share on Facebook

Bocciato il Lodo Alfano

Bocciato. Illegittimo. E’ arrivata la sentenza della Corte Costituzionale che aspettavamo.

I procedimenti giudiziari contro Silvio Berlusconi, Gianfranco Fini, Renato Schifani e Giorgio Napolitano riprendono con effetto immediato. In questa dimostrazione di quanto sia immatura la nostra democrazia (leggi molto simili al Lodo esistono da tempo in molti Paesi) si attendono solo le reazioni politiche.

Da quanto mi è parso di capire dalle allusioni di Berlusconi, questi non ha alcuna intenzione di abbandonare il suo ruolo di Capo del Governo. Stando alle sue dichiarazioni di ieri è solo “rammaricato” perchè la sua difesa in tribunale toglierà tempo e impegno al Governo del Paese.

Ma il Governo lo sceglie il Popolo e nessun altro. E quelli che hanno votato per Berlusconi nel 2008 conoscono benissimo i processi a carico del Cavaliere “candidato”.

Ciò non toglie i prossimi saranno giorni di fuoco, in cui può accadere di tutto.

Staremo a vedere.

Ricordo all’opposizione che questa NON è una vittoria elettorale..

[Omnia/Luca Zaccaro]

  • Share on OkNotizie
  • Share on Twitter
  • Share on Facebook

Il Bivio

A ore sarà reso noto il verdetto della Corte sulla costituzionalità del Lodo Alfano, che permette di sospendere i processi alle quattro più alte cariche dello Stato per tutta la durata della prima legislatura.

Senza prendere in giro nessuno bisogna dire che questo provvedimento (presente in molte democrazie “mature”) da noi è legato a doppio filo al nome di Silvio Berlusconi. E’ strato lo stesso Presidente del Consiglio a dichiarare che questo provvedimento gli permetterebbe di esercitare al meglio le funzioni di cui il popolo sovrano lo ha investito, rinviando i provvedimenti giudiziari al 2013.

Chi contesta il Lodo Alfano parla di presunta immunità e ricorda che la legge è (e deve rimanere) uguale per tutti. Chi invece difende il provvedimento ricorda che non si tratta affatto di immunità in quanto, insieme al processo, viene sospesa anche la prescrizione e l’imputato tornerà ad essere tale alla fine della legislatura nelle stesse condizioni di quando è stato eletto. Inoltre Ghedini, avvocato di Berlusconi, aggiunge che “la legge è uguale per tutti, ma non sempre lo è la sua applicazione”, con evidenti riferimenti alla lotta tra alcuni tribunali e Berlusconi sin dal 1994 (l’anno della discesa in campo). Vorrei aggiungere che, se seguiamo questa strada, la tempistica della sentenza Cir-Mondadori appare quantomeno sospetta.

Un’altra visione, sempre a favore del Lodo applicato in particolar modo a Berlusconi, è quella per cui il Cavaliere non sia un “primus inter pares” ma “super partes” in quanto il suo nome era ben stampato sulla scheda elettorale e perciò conseguenza diretta del voto degli elettori.

Ma veniamo alla decisione che stiamo aspettando: in caso di “Via Libera” Berlusconi diventerebbe davvero potentissimo (sarebbe un durissimo colpo all’estabilishment che lo combatte da 15 anni), mentre in caso di bocciatura totale nascerebbe il problema delle “dimissioni necessarie” e si configurerebbe un vero e proprio Colpo di Stato (per definizione) nei confronti della volontà popolare espressa molto chiaramente nel 2008.

Per questi motivi, molto probabilmente, si arriverà solo ad una parziale bocciatura, soluzione di stasi risolvibile con piccole modifiche al testo in Aula (un Lodo-Bis), un modo per darla comunque vinta a Berlusconi senza creare “soluzioni estreme”.

Mettiamo però che arrivi la bocciatura completa. Berlusconi si troverebbe di fronte ad un Bivio: abdicare e pensare a difendersi o continuare a governare (come ha fatto nel 2004, convivendo con un processo conclusosi poi con una assoluzione)? Ovviamente il mio parere è che il voto popolare non vada sovvertito in altro modo se non con una sfiducia Parlamentare (il cui unico sbocco restano le urne, chiaro). Dunque anche in questo caso il Cavaliere dovrebbe andare avanti e, se da questa vicenda uscisse rafforzato, portare a termine la guerra che dura ormai da troppo tempo e di cui ho più volte parlato. Sarebbe un Presidente del Consiglio forte, sostenuto da una maggioranza forte e da un PDL in cui la componente Berlusconiana è ancora forte. Chiaro, dovrebbe mettere nero su bianco l’inconsistenza di un “Berlusconi V” a Palazzo Chigi per allontanare le accuse di “lodato a Vita”.

In una cena con gli industriali il Nostro ha detto che andrà avanti in ogni caso, preoccupandosi intanto di far sapere ai suoi intimi di non temere affatto eventuali elezioni anticipate.

Stiamo a vedere. Mancano poche ore.

[Omnia/Luca Zaccaro]

  • Share on OkNotizie
  • Share on Twitter
  • Share on Facebook