Auguri Silvio

Auguri, Silvio Berlusconi. Auguri, Presidente. Molti pagherebbero milioni per arrivare a 73 anni nelle tue condizioni.

Negli ultimi quattro anni ho sempre colto l’occasione del tuo compleanno per fare il punto sulla situazione. Questa volta è un po’ più complesso. Questo è il secondo compleanno di quella che hai più volte definito come la tua ultima avventura a Palazzo Chigi. Da un lato si può dire che le cose vanno bene, la tua percentuale di gradimento, così come quella del PDL, rimangono alte (cosa assai rara in Italia). In più la crisi mondiale che abbiamo attraversato dovrebbe giungere al termine nel giro di qualche mese.

Ci sono però alcune note negative: i continui contrasti con Fini (che sarà in ogni caso parte integrante del PDL) non fanno bene, soprattutto perchè continua a mancare una vera discussione interna. Il PDL era nato con la promessa di più democrazia e più discussione tra gli organi di partito. Invece, ad ora, niente, nada, zero al quoto. Non possiamo permetterci di affrontare il futuro PD di Bersani e D’Alema così.

In più ci sono ancora troppi uomini vecchi e inutili che non fanno bene alla politica.

E vogliamo parlare dell’azione di governo? Dove sono le riforme liberali? E’ tempo di agire. Subito!

Auguri, Presidente. Buon Governo!

[Omnia/Luca Zaccaro]

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Per un pelo

Solo i più acuti avranno letto, nel titolo, un sottilissimo doppio senso. Torno ad occuparmi delle vicende di Gossip che hanno (avrebbero) coinvolto il cittadino Silvio Berlusconi.

Come sicuramente sapete (io non ne ho parlato solo perché preso dal rilascio di Windows 7 RTM) recentemente un gruppo editoriale italiano ha diffuso delle presunte intercettazioni “catturate” dalla escort con il microfono in mezzo alle tette presumibilmente mentre si trovava in camera da letto con il già citato cittadino Silvio Berlusconi. Ma iniziamo subito con una domanda: perché sono state pubblicate queste intercettazioni? Non dovrebbero essere secretate? Anzi, iniziamo con il ribadire un concetto: ho già enfatizzato due volte il termine “cittadino” associato al Premier Silvio Berlusconi. Perché? Semplice. Queste intercettazioni, ottenute illegalmente e quindi di nessuna valenza penale, sarebbero in realtà un clamoroso boomerang per l’impianto accusatorio, in quanto dimostrano (o poco ci manca) che Berlusconi non era affatto al corrente della professione della D’Addario e che quindi non si può parlare di (presunto) rapporto dietro compenso. Tanto innocente il nostro Cavaliere che pare non si sia nemmeno “protetto”. Troppo innocente, forse addirittura ingenuo! Dunque l’incarico sociale ricoperto da Silvio Berlusconi non rientra in alcun modo in tutta questa storia.

Si tratta di un uomo che (sempre probabilmente) va a letto con una donna in una camera da letto.

Spostiamoci un po’ sul contenuto di queste intercettazioni, ma senza leggerle. Voglio fare un discorso più generale. In molti hanno ascoltato questi discorsi e forse si sono scandalizzati un pochino. A loro mi rivolgo e dico: se voi foste intercettati a vostra insaputa in camera da letto, di che tenore sarebbero le vostre “conversazioni”? Ci sarebbe quantomeno da preoccuparsi se in esse non si potesse leggere nulla di almeno vagamente “piccante”.

E se tutto ciò non bastasse ci sono degli elementi che addirittura confermano la visione di Berlusconi. Il Premier dice: “non ho mai pagato per stare con una donna”. In un dialogo tra la D’Addario e Tarantini, questo dice: “non usa il preservativo, non ti prende come una escort ma come una amica mia”.

Tutto insomma sarebbe da ricondursi ad un presunto rapporto sessuale tra un uomo e una donna. Scandalo a corte! Servono le dimissioni immediate di tutto il Gabinetto e, perché no, del Parlamento. Per colpa di una scopata. Per un “pelo”, appunto.

PS: mi è piaciuta molto la dichiarazione, sincera, di Berlusconi: “Non sono un Santo”. Il Premier ha anche aggiunto che gli Italiani lo sanno e che spera che presto anche il gruppo editoriale a cui appartiene questo mega-scoop con tanto di “registrazioni hot” possa capirlo.

Forse è arrivata un po’ in ritardo, ma questa dichiarazione ha un grande valore mediatico: Berlusconi, il Silvio Berlusconi che conosciamo, è vivo e vegeto, a dispetto di chi a quest’ora lo voleva a zappare la terra.

[Omnia/Luca Zaccaro]

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Elogio della Follia

Ho aspettato. Tre giorni. Ci hanno provato. Ma hanno fallito. Miseramente.

Il G8 “From Maddalena to L’Aquila” si è concluso ed è stato il più trionfale degli ultimi anni. Il luogo, l’organizzazione e un Berlusconi deciso a rispondere colpo su colpo agli attacchi dei suoi oppositori hanno fatto si che questo incontro sarà ricordato per molto tempo. Forse non da chi sperava che questo si trasformasse nella “tomba” del Cavaliere. Sbaglia chi pensa che i tanto annunciati “attacchi” non ci siano stati. La storia del Guardian lo dimostra. Ma Berlusconi ha voluto giocarsi il tutto per tutto e ha chiesto a viso aperto il sostegno, chiaro e incondizionato, dei partecipanti. Ed ecco dunque gli Sherpa che smentiscono il Guardian, Barroso che assicura che “è impossibile il G8 senza l’Italia”, la Merkel che, al contrario di quanto previsto, non esita a farsi fotografare accanto al nostro Premier, Brown che si dice d’accordo per la scelta di svolgere il summit nei luoghi devastati dal terremoto, e poi ancora Cina, Egitto e Ban-Ki-Moon. E infine, ciliegina sulla torta, Obama che prima elogia la “forte leasership italiana” e in seguito (dopo aver categoricamente smentito Repubblica ed avergli negato una intervista) si complimenta per l’organizzazione dell’evento con Berlusconi personalmente.

Un delirio. Un Presidente (Berlusconi), effettivamente abbattuto dopo le palate di merda scaricategli addosso da settimane, che sembrava ringiovanito di vent’anni nelle foto. Deve farti sentire davvero bene renderti conto di aver sconfitto la morte (politica).

“Premiata la mia follia” – dice Berlusconi. E’ vero. Ha rischiato, ha lottato e ha vinto.

E qualcuno giura che sia anche partita la vendetta. Ma non ne abbiamo conferme. Intatno i giornali e i giornalai d’Italia si interrogano su cosa scrivere domani sulle prime pagine che, nelle intenzioni, dovevano annunciare le dimissioni del Premier.

Ora la domanda che viene naturale è: e ora? Teoricamente Berlusconi esce da questo summit fortemente rafforzato. Sarà molto più difficile per gli oppositori dargli contro. Ma sappiamo che questo non li faà desistere. Per il momento, in ogni caso, la vittoria è stata schiacciante.

Bravo Silvio!

PS: guardatevelo tutto lo speciale di DAW sul G8, ne vale la pena!

[Omnia/Luca Zaccaro – via DAW]

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In attesa del Colpo di Stato

Ci siamo, dunque. Con gli incontri dei “Junior” domani inizia il G8 guidato dall’Italia di Silvio Berlusconi. Quel G8 che doveva essere ospitato alla Maddalena, in mezzo a navi e sfarzo,  e che invece, con buona pace dei sardi, si terrà (per scelta personale del Cavaliere) nella città simbolo del terremoto che lo scorso Aprile ha scosso il nostro Paese. Sarà un incontro importantissimo. Non c’è dubbio. I temi trattati saranno molteplici e tutti essenziali per i prossimi anni.

Ma non prendiamoci in giro! L’italiano medio attende questo G8 principalmente per vedere quanto sarà forte l’attacco dell’opposizione a Silvio Berlusconi e come questo saprà gestire questo evento pluriannunciato.

Sì perchè grazie ad una certa stampa che da settimane insiste come un martello su certe vicende ormai sappiamo per certo che l’opposizione tenterà quello che ha tutte le caratteristiche per essere chiamato un “Colpo di Stato” volto alla destituzione di un Presidente democraticamente eletto.

Oh, spero l’abbiate capito.. con il termine “opposizione” mica intendo il PD! Sarebbe quantomeno comico attribuire piani così ben studiati (?) all’attuale inesistente direttivo democratico. E no, non parlo neanche del caro vecchio (e ultimamente silente) Di Pietro. A lui interessa mangiarsi il PD. Sappiamo di che opposizione si tratta e non devo essere io a ricordarlo.

Vedete, cercare di trovare degli errori commessi da un Primo Ministro è assolutamente legittimo. E Berlusconi, come spesso ripeto, certo non è un santo sotto ogni aspetto. Ma il modo con cui questa attesa è stata resa spasmodica ha davvero un “che” di delirante e pauroso. Le foto, le minorenni, i baci, la escort. Sembrerebbe già tutto noto. Comprese le nuove foto che compariranno a breve sui quotidiani di tutto il mondo (un finto matrimonio e un bacio saffico). No, non credo davvero che sia tutto qui. Spero per loro (per gli oppositori) che abbiano tra le mani materiale decisamente più scottante, perchè altrimenti ci sarà ben poco da fare. Con la storia dello sciupafemmine (meglio se minorenni) hanno sì fatto perdere un 3% di gradimento al Cavaliere, ma solo per suoi errori di comunicazione. Non certo perchè agli italiani freghi qualcosa. Sarebbe da stupidi usare una minestra riscaldata. Cosa ci dobbiamo aspettare, dunque? Droga ai festini? Libero l’ha annunciato in tempi non sospetti, ma non credo basti per scatenare uno scandalo. Che il padrone di casa ne sia conoscenza o no, molto spesso i “festini” sono conditi da alcool e coca. Grave, certo. Ma non abbastanza.

Temo invece che se “questi” non sono stupidi abbiano riservato accuse ben più gravi da attribuire a Berlusconi mentre ospita i grandi della terra. L’hanno già fatto nel 1994, con accuse poi svanite nel nulla. Chissà che non ci ritentino. Sì perchè se Berlusconi supera indenne (o quasi) questo appuntamento poi non c’è elezione regionale che tenga: questo dura fino al 2013!

D’altro canto se il “nostro” non è stupido (e neanche totalmente colpevole) avrà di certo incaricato un team di esperti di studiare ogni contromossa possibile e immaginabile per “tirare a campare”.

Scandalo o non scandalo? Colpevole o innocente? Colpito o affondato?

Lo scontro finale è stato più volte rimandato. Ma sono certo che ormai sia questione di giorni.

Di ore.

[Omnia/Luca Zaccaro]

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Berlusconi, la vittoria, il futuro

Dalla vacanza sarda qualche piccola annotazione sull’esito finale della tornata elettorale di giugno. Un primissimo giudizio va ai referendum che hanno fallito (e di molto) il quorum. Un risultato che non stupisce nessuno visto che la data del 20 giugno era stata fissata proprio per rendere quasi impossibile l’arrivo ai seggi di più della metà degli aventi diritto. La Lega, insieme ad altri, gridano al fallimento del referendum. Consiglio loro di non buttare benzina sul fuoco. Non sono certo io a dover far notare come, pur avendo votato solo il 23% dei cittadini, i “Sì” hanno sfiorato l’88%. Segno che la gente chiede cambiamento e se questa richiesta verrà ignorata sarà un danno per la democrazia tutta. Passiamo alle elezioni amministrative. Dario Franceschini (che oggi si è candidato alla segreteria del partito nel congresso di ottobre) parla di “tramonto della Destra”. Berlusconi risponde ironico: “Mi piacerebbe sempre perdere così”. Spiace fare la figura del solito berlusconiano ma qui Franceschini ha dato i numeri! Si fosse limitato a dire che la persona di Berlusconi non ha sfondato si poteva anche essere d’accordo (ci tornerò tra un attimo), ma affermazioni come quella dell’attuale leader del PD suonano davvero ironiche. I numeri del Cavaliere, come spesso accade, valgono più di mille parole: prima delle elezioni il PDL governava circa 5 milioni di elettori, ora sono ventuno. Viceversa il PD ha più che dimezzato questo stesso dato. E’ una sconfitta sotto tutti i fronti. Dal PD fanno notare come nei ballottaggi la tendenza si sia un po’ invertita rispetto alle europee e al primo turno delle amministrative. Insomma, il PDL ha conquistato Milano provincia (pur con gli imprenditori al mare), Venezia e altre roccaforti rosse come Prato. Il dato che esce dalla segreteria PD è in realtà un boomerang: l’inversione di tendenza, se c’è stata, è di nuovo a favore del PDL! Vero che in questa ultima tornata il PD ha subìto meno sconfitte, ma è pur vero che i ballottaggi riguardavano quasi esclusivamente roccaforti rosse. In pratica: il solo fatto di essere arrivati al ballottaggio in città come Bologna o Firenze, o la già citata provincia di Prato, è un risultato storico per l’accoppiata PDL/Lega. Poi i successi del PD erano quantomeno scontati! Spero di essermi spiegato a sufficienza.

Ma ora bisogna guardare al futuro. Il G8, l’agenda di Governo 2009/2010 e le regionali della prossima primavera. Berlusconi sembra voler allontanare l’idea di un “erede”. Buon segno. Non mollerà. Ma se ha scelto di non mollare deve essere cosciente che dovrà ricominciare a fare “l’istituzionale”. Niente più battutine o allusioni ma solo lavoro, lavoro, lavoro. Basta parlare delle inchieste in corso. Niente scuse (come gli ha consigliato Cossiga). Buonissima l’idea di un summit per fare il punto sul programma per il prossimo anno. La politica deve necessariamente tornare a parlare di politica. In questo modo il PDL e Berlusconi torneranno a volare nei sondaggi. Forse lo stesso Berlusconi non si aspettava una flessione del 3% in seguito agli attacchi ricevuti. Ha sottovalutato la meschinità di chi lo sta attaccando. Ora, ripeto, non bisogna dare respiro agli oppositori. Si torni a fare politica, si smetta di parlare di passera. Si faccia un bel G8 e, dopo una breve vacanza, si dia il colpo finale alla crisi economica. Ecco la ricetta per stravincere le regionali del 2010 e per iniziare a riformare questo Paese.

[Omnia/Luca Zaccaro]

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Ombre sulla Democrazia

Come ho già detto altre volte questa non è una novità. Stiamo parlando della lotta tra Silvio Berlusconi e le procure italiane. Dal 1994, dopo la “discesa in campo”, l’attacco è stato frontale. Sanguinoso. Sta di fatto che ad oggi non abbiamo ancora un vincitore.

Esattamente un anno fa, sul mio vecchio blog, scrivevo un post dal titolo “Profondo Rosso” in cui raccontavo le mie opinioni sulle intercettazioni telefoniche tra Berlusconi e la Carfagna che, secondo i “poteri oscuri”, avrebbero dovuto ferire mortalmente il Cavaliere politico.

Quella bomba non scoppiò mai. Non ci è dato sapere se tutto è stato insabbiato o se non c’era davvero nulla di rilevante (eventuali rapporti consenzienti tra un uomo e una donna).

Oggi è tempo di tornare sull’argomento. Sto cercando le parole giuste per non passare come il solito “Berlusconiano con le fette di salame agli occhi” quindi perdonatemi se queste righe vi sembreranno un poco strane.

Iniziamo con la premessa che faccio sempre in questi casi: io non credo che Silvio Berlusconi sia un perfetto esempio di moralità né un Santo senza peccato. E’ un uomo, come lo sono io e come lo sei tu che stai leggendo questo articolo. Un uomo dunque, e come tale vittima dell’imperfezione intrinseca nel nostro DNA.

Ma passiamo al livello successivo: siamo seri, non credo neanche che chi governa il mio Paese debba essere a tutti costi un Santo. Altrimenti saremmo da decenni senza una guida. Pensate alla DC, pensate al PSI.. Ma senza andare così indietro con la mente.. pensate a Prodi e ai suoi giochetti per evitare le condanne a suo carico, pensate a D’Alema e alle sue ambiguità, pensate a Di Pietro e alle mille domande a cui non ha ancora dato risposta. Se l’ideale morale fosse l’uomo tutto casa-chiesa-famiglia (un aspirante seguace dell’UDC insomma), che dire allora di quel Cosimo Mele beccato in flagrante in un coca-orgia-party?

Penso invece che al governo del mio Paese debba esserci un uomo che sappia proporre e mettere in atto provvedimenti che servano a rendere il suolo Italico un po’ migliore. Non mi interessa se poi ogni tanto si concede una scappatella. Saranno affari suoi! L’importante è che non tradisca la mia fiducia nel suo agire.

Ma per Dio, ho il diritto di voto e, conoscendo i candidati, avrò la libertà di votare chi mi pare?

Il discorso si sposta direttamente su Silvio Berlusconi. Dopo averlo attaccato sul fronte imprenditoriale e giudiziario per quindici anni, senza successo, ora i “poteri oscuri” cercano di infangare proprio la reputazione del Cavaliere rivelando fatti più o meno veritieri della sua vita privata. Vorrebbero eliminare Berlusconi dalla scena politica per un poco di passera. Hanno fallito miseramente con l’affare Carfagna l’anno scorso, gli è andata benino con Noemi (sennò altro che 2.700.000 preferenze..) e ora puntano a sferrare l’attacco finale.

Il Premier è una persona potente. E se da settimane, incessantemente, grida al complotto è perché forse ha capito che un establishment altrettanto potente cerca di rovinarlo perché lo reputa scomodo.

Massimo D’Alema, qualche giorno fa, ha accennato ad una “scossa” nel Governo a cui l’opposizione si deve far trovare pronta. Oggi si delineano gli scenari con più chiarezza. Chiaro che non sferreranno l’attacco finale per i ballottaggi. No, c’è l’occasione di un G8 da utilizzare tra poche settimane.

Sembra che la procura di Bari stia indagando (per altri motivi) su un imprenditore che avrebbe una villa a Porto Rotondo. E sembra che in alcune conversazioni telefoniche questo imprenditore alludesse a feste nella villa di Berlusconi in cui le ragazze sarebbero state pagate per partecipare. Ci sarebbe anche una ragazza che, avendo chiesto un favore a Berlusconi ed essendoselo visto negare, abbia confermato di essere stata egli stessa pagata dal Premier.

I dettagli di questa vicenda tuttavia non sono ancora chiari al 100%, solo D’Alema (chissà come) sembra saperne di più. Ma pare di capire che sulla testa del Primo Ministro italiano possa presto pendere una accusa di “Induzione alla prostituzione”.

Ricapitoliamo dunque: durante il G8 all’Aquila presumibilmente vedremo un’accusa di induzione alla prostituzione contestata al nostro Premier, impegnato nel ricevere gli ospiti dell’incontro. Parallelamente verranno rese pubbliche anche altre foto scattate nella villa in Sardegna e forse, perché no, qualche bel video.

Io non ho prove per confermare quello che ho scritto, quindi considerate tutto ciò come frutto della mia fantasia.

Ma se le cose dovessero stare realmente così, sono convinto che gli italiani debbano sapere che Berlusconi ama la passera, ma anche che c’è un “potere oscuro” pronto ad ucciderlo politicamente.

Qui potrebbe davvero esserci qualcuno che cerca di rovesciare un voto democraticamente espresso dall’elettorato, proprio come accadde nel 1994.

Ma se la Storia insegna qualcosa, allora bisogna dire che Berlusconi seppe resistere a quell’attacco e oggi lo ritroviamo a Palazzo Chigi con il favore di più di un terzo del Paese.

Se non ci dovessero essere accuse più pesanti e, soprattutto, verificate, sono convinto che Berlusconi possa finalmente giocarsi la sua occasione di mettere a tacere questi “poteri oscuri”. Sta a lui capire come. Anche perché vorrei far notare che una improvvisa scomparsa (politica) di Berlusconi lascerebbe il Paese in uno stato da cui difficilmente si potrebbe riprendere.

Silvio, ascoltami: chiuditi in una stanza con al massimo cinque persone. Cinque persone di cui ti fidi e che non ti stanno intorno solo come yesman, cinque persone che sappiano fare bene il loro lavoro di fidanzata, avvocato, esperto di comunicazione, giornalista e politico e pianifica nel dettaglio le tue prossime mosse d’attacco. Perché il nemico attaccherà, è certo. Così come è certo che in quel momento sarà difficile distinguere chi o cosa sia un nemico. E se non avrai un piano ben preciso saranno guai. Per te e per l’Italia.

[Omnia/Luca Zaccaro]

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My Friend / My Enemy

fonte: DAW

E così, alla fine, l’abbrozzatissimo Berlusconi ce l’ha fatta a farsi ricevere dell’ “abbronzato” Presidente USA. Alla faccia di quelli che parlavano di un Obama “imbarazzato” dal Cavaliere, il nostro Premier è il secondo ad essere ricevuto alla Casa Bianca, prima di molti altri leader mondiali.

Mr. President ha ricevuto Berlusconi poggiandogli entrambe le mani sulle spalle e accogliendolo con un “Great to see you, my friend!”. L’incontro, a cui era presente anche la Clinton, si è prolungato oltre un’ora di più di quanto previsto e alla fine Obama ha anche detto che “l’Italia è un alleato cruciale, il Premier è un mio grande amico”. Concludendo poi con un “A me Berlusconi piace personalmente”.

Capito sinistra benpensante e moralmente superiore?

La cosa migliore è stato leggere Repubblica che confessa che “questa volta il Premier si è comportato bene”.

Volevo invece introdurre un argomento molto delicato che approfondirò nei prossimi giorni. E lo voglio fare ora, in tempi non sospetti o comunque ad acque ancora calme. Sì, perchè è prevista bufera. Berlusconi l’ha già fatto intuire. Una mazzata sta per abbattersi sul suo Governo e sulla sua Persona. D’Alema sembra quasi sapere tutto. Forse informato da qualche amico di Bari. A presto per le riflessioni.

D’altronde ci sono persone a cui Berlusconi “piace personalmente” e altre che non dimenticano i torti subiti..

[Omnia/Luca Zaccaro]

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Elezioni: vince il PDL, stop di Berlusconi

Prima cosa: ecco i risultati ufficiali delle elezioni europee di sabato e domenica: PDL 35,26%, PD 26,13%, LN 10,20%, IDV 8%, UDC 6,51%.

Detto questo: non ho mai considerato questa tornata elettorale in chiave europeista (dato che non sono stato io a direzionare così la campagna) ma come un Referendum contro Berlusconi. Se volete leggere i risultati in base alle precedenti europee o ai dati delle politiche rivolgetevi a chi ne sa più di me (anche se il centrodestra cresce rispetto al 2004 e tiene rispetto al 2008).

Il “Referendum”, dunque. Berlusconi non ha ottenuto il 40% dei voti. E qui ci starebbe un bel “ti sta bene”. Perchè? Semplice. Il Nostro Presidente ama le sfide e, trascinato da sondaggi che non lo hanno mai tradito, ha fissato l’asticella del successo al 40%. Ma siamo matti? In tempo di crisi, quando tutto intorno a te crolla (e purtroppo non è solo una metafora), mentre stai governando e dopo un mese di attacci personalissimi ti proponi addirittura di crescere rispetto al voto delle politiche sul quale hanno pesato due lunghissimi anni di Governo Prodi? Sei un autolesi0nista! In tutta Europa o quasi chi è al Governo è stato penalizzato, così come è sempre accaduto.

Ma sapete qual è il bello? Che il risultato del 40% sarebbe stato a portata di mano, addirittura superabile se si fosse trattato di elezioni politiche. Ma voi, volponi della politica, vi siete dimenticati che queste erano elezioni Europee?

Berlusconi, lui in persona, non ha sfondato ma, in ogni caso, ha preso 2.700.000 preferenze. Il “Referendum CONTRO” è ufficialmente FALLITO. Per l’ennesima volta.

Se i testoni del PDL si fossero parlati un poco prima, questo 35% sarebbe sicuramente stato letto in altri termini. Ripeto, per il PDL il 40-45% è un obiettivo raggiungibile, ma questa volta le insinuazioni con i quali i poveri perdenti di sinistra stanno riempiendo le TV (di Berlusconi, ndr) ve le siete proprio meritate.

Sì, sto parlando anche con te, Silvio Berlusconi. E’ ora “parlare come mangi”.

E ora qualche risultato degno di nota dalle amministrative di oggi sul sito di DAW.

[Omnia/Luca Zaccaro -via link]

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Elezioni 2009: Live Blogging

Via! LiveBlogging no-stop fino a notte fonda 😉

<a href=”http://www.coveritlive.com/mobile.php?option=com_mobile&task=viewaltcast&altcast_code=191d1858b5″ mce_href=”http://www.coveritlive.com/mobile.php?option=com_mobile&task=viewaltcast&altcast_code=191d1858b5″ >Elezioni 2009 Live Blogging</a>

Eccoci al primo appuntamento elettorale in questo nuovo blog. Nella mia “vecchia casa” ne ho seguiti un bel po’, sempre con tecniche diverse. Oggi, seguendo l’evoluzione del web e essendo rimasto felicemetne colpito dall’amiconotapolitica.it, ho deciso di provare questo servizio gratuito. Stasera vedremo se e come funzionerà.

Notizie in diretta con la possibilità da parte vostra di partecipare in modo attivo. Le mie fonti saranno gli speciali di Rai, Mediaset e Sky e i siti internet del Ministero dell’Internonotapolitica.it e DAW.

Non ci resta che provare.. a questa sera!

[Omnia/Luca Zaccaro -via link]

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L’altro “Referendum”

Di questi tempi quando si parla di Referendum si fa riferimento all’importantissimo appuntamento elettorale del 20 Giugno in cui l’Italia potrebbe decidere di abrogare parti della corrente legge elettorale per permettere (ad esempio) di assegnare il premio di maggioranza al partito più votato invece che alla coalizione.

Ma anche oggi, da questo momento, si vota. Teoricamente per rinnovare il Parlamento Europeo (oltre che per alcune amministrazioni locali).

Dato che di europeo, purtroppo, non ho visto nulla in questa campagna elettorale, ho deciso di considerare questo appuntamento come lo si voleva (pazzi) far passare: un ennesimo referendum su Berlusconi. Avrei annullato la scheda se non fosse stato per tutta questa vicenda. Invece, come avevo promesso, andrò al seggio e sulla scheda l’unico segno che lascerò sarà l’indicazione di preferenza per “Berlusconi” a fianco del simbolo, non barrato, del PDL.

E’ un referendum? Allora io voto “Sì”.

[Omnia/Luca Zaccaro]

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